Motogp

Laguna Seca: le interviste prima della gara

di Marco Masetti
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Stoner dominatore delle prove è semplicemente soddisfatto, delusione per Melandri e rabbia nelle parole del suo team manager. Rossi voleva la prima fila, ma sa di aver un buon passo

Laguna Seca (USA) - Iniziamo da quelli arrabbiati, neri. Fausto Gresini, team manger di Marco Melandri, non ha peli sulla lingua: "Questo non è un anno facile, ma quando hai un pilota che sta andando fortissimo, anche con le gomme da gara, e si ritrova infortunato, dopo un rischio tremendo a causa di un altro pilota che va letteralmente a spasso per la pista - si riferisce a Kurtis Roberts che in effetti stava davvero andando a spasso in piena traiettoria - bisogna che qualcuno prenda provvedimenti".

E prosegue dicendo: "Mi da fastidio sentire il padre di Kurtis, Kenny Senior, che fa finta di niente. E dire che lui di gare ne ha corse e vinte tante. Anche Kurtis che non è venuto a scusarsi e non mi è piaciuto".

Marco Melandri, autore del decimo tempo che non descrive il suo valore, commenta così: "Mi dispiace che sia andata così perché avevo un buon feeling con la moto e un piazzamento nelle prime file era alla nostra portata. Ero quarto quando ho incontrato Kurtis in mezzo alla pista, che ha stranamente rallentato. L'impatto era inevitabile. Nonostante il dolore dopo la brutta caduta, sono tornato subito in pista. Soffrivo soprattutto nelle curve a sinistra e quando dovevo scalare le marce. La gara sarà dura, adesso voglio pensare solo a riposarmi e a seguire le cure dello staff della Clinica Mobile". In bocca al lupo, Marco.

Da parte del Team KR solo una segnalazione dell'incidente nel comunicato stampa, ma senza indicare il colpevole.

Il grande protagonista delle qualifiche sulla pista di Laguna Seca è Stoner: la sua performance ha fatto paura a tutti, ma per Casey è stato tutto così normale…
"Questa mattina abbiamo percorso come minimo tutta la distanza del GP, poi abbiamo montato tutte le gomme usate che avevamo per trovare il set up più adatto all'ultima parte di gara. Con gomme che avevano oltre 30 giri siamo stati in grado di girare sull'1'22 alto, non male direi! Nel mio giro di uscita con la prima gomma da qualifica ho rallentato Pedrosa; ho guardato alle mie spalle ed ho visto un gruppo di piloti che aspettavano di farsi tirare, non so chi stesse andando forte e chi no, quindi chiedo scusa. Poi ho commesso un grosso errore alla curva numero sei, ho messo una marcia troppo alta e sono uscito con un po' troppa foga, quindi quel tentativo non è andato bene. Ci ho riprovato con la seconda gomma e anche se non mi sentivo del tutto fiducioso perché nell'uscita precedente mi si era chiuso lo sterzo un paio di volte, ce l'abbiamo fatta. La gomma da qualifica ha funzionato bene per due interi giri". Mostruosamente lucido.

Loris Capirossi è molto più misurato, ma può fare una bella gara: "Sono abbastanza soddisfatto della seconda fila. Perdo ancora qualcosa nel terzo e quarto settore perché il mio stile di guida non è del tutto adatto alla seconda parte del tracciato. In ogni caso la pista mi piace ed ho trovato un buon passo di gara, quindi penso che domani potrò lottare per un bel risultato. E' importante partire davanti perché qui sorpassare è difficile, però Laguna è anche una pista dove è facile commettere degli errori, quindi domani voglio cercare di partire bene e poi fare il mio ritmo senza esagerare".

E Valentino Rossi come sta dopo la caduta del mattino e "l'hard manicure" che gli ha fatto sparire l'unghia del mignolo sinistro? "Sto bene e riesco a guidare, certo che riguardando il punto nel quale sono caduto, posso solo dire di averla pagata cara. Avrò sbagliato al massimo di tre centimetri. In ogni caso sono in seconda fila, magari un decimo lo potevo togliere, ma almeno davanti ho tre che vanno forte e non le sorprese del Sachsenring. Bisogna partire bene, ma l'importante è restare agganciato a loro".
- Come ti è sembrato Stoner?
"Eh, va forte, ma anche Pedrosa, Hayden e io abbiamo un bel passo".
Se domani funzionasse per la tredicesima volta consecutiva la maledizione della pole, ovvero quello strano caso per il quale chi parte davanti non vince mai, come sarebbe?
"Sarebbe bello, ma credo per vincere domani siano importanti altre cose, ad esempio la gomma giusta e il setting perfetto". Insomma, la cabala è importante, fino ad un certo punto…

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