Motogp

'A Barcellona sogno un podio italiano'

di Marco Masetti
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E’ l’augurio di Marco Simoncelli da noi interpellato per i pronostici nelle tre classi del prossimo Gp di Catalunya. 'Nella MotoGP mi aspetto un’altra magia di Vale ma anche la riscossa di Melandri e Capirossi. Per la 125 sarà gran bagarre e nella 250… datemi un po’ di tempo'

Una volata dal Mugello al Barcellona, trasferta corta per gli standard della MotoGP, ma decisamente ravvicinata per rimediare ai problemi. Adesso poi che nella classe regina è tornato al successo Valentino Rossi, tra l’altro molto vicino a Casey Stoner in classifica, in parecchi tremano. Il concetto è semplice e lo ripete Marco Simoncelli nostro compagno di viaggio in questa presentazione.
“Valentino è il più forte c’è poco da fare. Se non ha problemi di gomme o di moto, lui è l’uomo da battere, sempre. Non ho mai creduto a quelli che dicevano che fosse entrato in una parabole discendente e al Mugello lo ha fatto vedere”.
Un’idea che sposiamo in pieno e adesso Rossi è 106 punti in classifica generale contro i 115 di Stoner. Ma la lotta sarà dura perché al Mugello, anche se la moto non era a posto, l’australiano ha raccolto un buon piazzamento e ha dimostrato di essere anche un bravo ragioniere che sa anche quando è il momento di non rischiare troppo.
Torniamo a Marco. Un campionato per ora non troppo soddisfacente con la Gilera LE. Cosa sta succedendo?
“Non so, io vado più forte rispetto allo scorso anno, il problema è che lo fanno anche gli altri e le moto ufficiali vanno di più della mia. Spero mi arrivi materiale nuovo e punto molto sulle piste più guidate come Sachsenring, Donington e Assen per fare qualcosa di buono. Al Mugello speravo decisamente di fare meglio, ma sul dritto beccavo una dozzina di chilometri di distacco dalle migliori velocità e poi abbiamo fatto anche qualche errore sulla ciclistica. Insomma, non sono soddisfatto, ma non mi vedo in crisi. Anzi, continuo ad impegnarmi sempre di più: sono convinto che prima o poi farò una bella gara”.
Dai, fai un po’ il nostro esperto, e parla della 125, dove Faubel è a 102, Talmacsi a 95 e Pesek a 91. Che gara sarà?
“Sarà bella e combattuta come tutte le gare della 125, una classe che io amo. Non riesco a delineare un favorito, perché tutto cambia molto in fretta durante una gara della 125. Non è un luogo comune: ci ho corso per anni e non riesci mai a trovare un attimo di tranquillità per respirare. Io spero che sul podio ci vada Raffaele De Rosa, perché è bravissimo, anche se poco fortunato per ora. E’ quello che ha preso il mio posto nel mio vecchio team di 125 e per me è un amico. Spero anche in Pasini che, secondo me, al Mugello ha forse sottovalutato un po’ gli avversari e in gara, forse, non è stato determinato come doveva. Però Mattia resta il più veloce”.
La 250 si è infiammata con la vittoria di Bautista e la caduta di Lorenzo. Che gara ti aspetti? E poi: per te è stata una manovra regolare quella di Bautista?
“Vedo una bella lotta tra spagnoli che di sicuro non si risparmieranno. Con Lorenzo a 128 punti, Dovizioso a 101 già ci sarà una bella lotta, perché tutti e due vanno fortissimo a Barcellona. Poi ci sono gli altri, tra i quali Bautista che secondo me al Mugello è stato deciso ma non scorretto. Del resto quando ha avuto il contatto con Lorenzo era davanti lui. E infatti Lorenzo non se l’è presa più di tanto… Poi ci sono io che penso solo a far bene, sperando che mi arrivi qualcosa di buono a livello tecnico, ma intanto provo a mettercene di mio”.
Passiamo ora alla Moto GP. Al Mugello si è visto il ritorno di Rossi ma anche la crisi degli italiani. Cosa ne pensi?
“Mi aspetto qualche altra magia di Vale, sperando che non abbia problemi tecnici. Però dovrà soffrire, perché Stoner è un rivale vero che anche quando non tutto funziona, come in Italia, gli è sempre vicino… Dai, sarà dura, anche perché Pedrosa va fortissimo a Barcellona ed è l’unico hondista competitivo. Mi ha detto che la ciclistica della 212 non è ancora a posto, ma credo che lotterà per vincere. Marco e Loris al Mugello sono partiti molto forte, poi sono calati. Melandri mi ha detto che il problema è la seconda parte di gara, nella quale non riesce ad andare come all’inizio. Con Loris invece non ho parlato, ma credo che abbia una grandissima voglia di stare con i primi. E anch’io ho voglia di vedere un podio italiano”. Anche noi!
Nato a Cattolica (RN) il 20 gennaio 1987
Numero: 58
Moto: Gilera 250 LE
Team: Metis Gilera
Debutto nel motomondiale: 2002 (a Brno nella 125cc)
Vittorie: 2 (in 125cc)

Campione italiano di minimoto nel 1999 e nel 2000, Simoncelli a 14 anni ha preso parte al Trofeo Honda NSR e al campionato italiano 125 GP. Nel 2002 ha vinto il campionato europeo della 125. nello stesso anno ha partecipato a qualche gara nel mondiale dove ha corso stabilmente nel 2004 e nel 2005 con l’Aprilia 125 del team di Fiorenzo Caponera piazzandosi rispettivamente all’11° e al 5° posto nella classifica finale.
Nel 2006 ha corso con la Metis Gilera una difficile stagione d’esordio nella 250 dove ha concluso l’anno al 10° posto. Quest’anno è nella stessa squadra, secondo pilota accanto a Roberto Locatelli. Finora il suo migliore risultato è stato il sesto posto al Gp di Francia.

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