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Motogp
Mugello: le pagelle
di Marco Masetti
il 04/06/2007 in Motogp
Meritatissimo 10 e lode per Rossi, bene Pedrosa, Barros, Stoner, Hopkins ed Elias. Lunga la fila dei bocciati: Capirossi, Melandri, Hayden e - clamoroso - le ragazze italiane. La discussione è aperta sul forum
AVVERTENZE: questa rubrica è riservata ai maggiorenni (ci può essere qualche parolaccia), la Direzione non è responsabile dei deliri in essa contenuti. Chi non è in sintonia con l'estensore, può rispondere nel forum naturalmente senza tirare in ballo le doti morali della madre dello stesso che non ha colpe.
Può creare dipendenza, non somministrare oltre il sesto mese di gravidanza. In caso di disturbi, contattare il medico.
Rossi: 10 e lode – E sono sei le vittorie di fila al GP d'Italia, quindi stiamo parlando del sommo maestro. La sua moto era valida, le gomme pure, ma Vale di suo ci ha messo una manetta sopraffina. Da applausi: lo hanno fatto, dal vivo, in 85.000. Uno poi è tornato a casa con il suo casco, tirato ai fan, come fanno i bomber con la maglia.
Pedrosa: 8,5 – La Honda è il suo strumento preferito e Dani ha guidato molto bene, meglio all’inizio che alla fine, ma pur sempre ad alto livello. Nella lotta per il mondiale non dimentichiamoci di lui.
Barros: 8,5 – Tutti a elogiare i ragazzini e il veterano di San Paolo piazza una gara perfetta. E poi batte le moto ufficiali con la sua satellite: questo sono soddisfazioni!
Stoner: 7 – Favorito alla vigilia, non va neppure sul podio. Capisce subito che non ha grosse chance di vittoria, ma lotta gagliardo. Ha carattere, anche quando le cose non girano per il verso giusto.
Hopkins: 7 – C’è sempre e si mette in mostra: lui e la Suzuki sono una bella coppia.
Elias: 7 – Il piccolo Toni fa una rimonta da manuale e vince bei duelli con numeri da brivido. Pilota latino, sanguigno e spettacolare e nettamente miglior privato Honda. Bravo lui e pure la sua squadra.
Capirossi: 5,5 – Parte bene, comanda per un po’ le danze, poi rallenta dopo due sbandate. Comprensibile, ma l’anno scorso era un altro pilota.
Sei d’accordo con i voti di Masetti? Dì la tua sul forum
Melandri: 4,5 – Parte a razzo poi si spegne in maniera preoccupante. Parla di chattering, ma si vede che non è tranquillo, nonostante la Honda lo aiuti parecchio dal punto di vista tecnico. Subire in casa da Elias è cosa grave.
Hayden: 4 – Il numero uno sulla carena è l’unico ricordo del pilota che vinse il mondiale.
Yamaha: 9 – Lavorano sodo e propongono a Rossi una moto competitiva. E al bomber, quando offri la palla goal…
Ducati: 7 – E’ un po’ la delusione della giornata: favoritissima in prova, in gara perde velocità e assetto. E’ sempre così, quando ti dicono che sei troppo forte…
Honda: 7 – E’ in grande crescita, ma ha solo due che vanno: Pedrosa con l’ufficiale e Elias con la satellite. Gli altri semplicemente inguardabili.
Suzuki: 7 – Bella moto, roba da podio, mica storie.
Kawasaki: ng – De Puniet e Jacque non sono due fenomeni, se poi ci mettiamo che entrambi si sono presentati infortunati, ecco che la frittata è fatta. Intanto i manager giapponesi hanno contattato Capirossi, Melandri, Hayden, Vemeulen, Hopkins. Forse si sono accorti di aver toppato la campagna acquisti?
Michelin: 8 – Bel recupero e due moto davanti a tutti.
Bridgestone: 6 – Partirono per suonare e furono suonati. Dunlop: 5 - E siamo buonissimi. Dicono che la Yamaha non li vuole più.
Classe 250
Bautista: 9 – Non è bravo, di più. Ha tutto del campione: sorriso e manetta, testa e cattiveria. Un po’ troppa, forse…
De Angelis: 5- Gara perfetta, ultimi metri a parte. La sua moto aveva meno birra di quella di Bautista, ma qui si può parlare di una grande occasione perduta.
Barbera: 7 - Bravo e fortunato. Resta in piedi dopo un errore e poi sfrutta le circostanze e va sul podio.
Dovizioso: 7 – Aspettava il nuovo kit dalla Honda, ma i risultati sono deprimenti. Ha dato anche l’anima, ma non è bastato, nemmeno a salire sul podio.
Lorenzo: 7 – Parte indietro, rimonta da leone, centra Kallio (ma la moto del finlandese si era spenta) e alla fine viene abbattuto da Bautista. Fa anche reclamo ma non serve. Ottavo.
Locatelli: 8 – Con 8 viti in faccia (più due placche) e una caviglia tetrabullonata arriva in fondo e si arrabbia pure perché la moto non andava. Che grinta!
125 cc
Faubel: 8 – Zitto zitto, questo punta al mondiale, attenti.
Gadea: 7,5 – Parte indietro ma risale come un salmone e perde per un soffio.
Corsi: 8 – Gara gagliarda e divertente. E’ in gran forma e si vede.
Pasini: 6 – Crolla nel finale con il motore in calo, ma almeno taglia il traguardo. Annata storta, per me pensa già alla 250.
Pesek: 5 – Perde la gara e la testa della classifica per una caduta nel finale.
Aprilia RSA: 8 – Tre partite e tre arrivate, non capita sempre.
Pubblico: 8 – Bravi e abbastanza disciplinati, ma soprattutto eroici nei primi due giorni (e nelle tremende due notti) sotto la pioggia e con il freddo.
I VIP – Una parata continua di campioni dello sport, belle signorine, graduati di ogni arma e tipo, manager pubblici e privati, ministri, portaborse. Che palle, ma perché in tutto il mondo solo da noi c’è questa fiera del protagonismo (spesso di C2…)?
LE ITALIANE: 4 – Nonostante l’impegno, i push up, i tacchi, le due più belle del paddock non erano prodotti nostrani, ma una ceca e una cubana. Coraggio impegnatevi ragazze italiane!
Rossi: 10 e lode – E sono sei le vittorie di fila al GP d'Italia, quindi stiamo parlando del sommo maestro. La sua moto era valida, le gomme pure, ma Vale di suo ci ha messo una manetta sopraffina. Da applausi: lo hanno fatto, dal vivo, in 85.000. Uno poi è tornato a casa con il suo casco, tirato ai fan, come fanno i bomber con la maglia.
Pedrosa: 8,5 – La Honda è il suo strumento preferito e Dani ha guidato molto bene, meglio all’inizio che alla fine, ma pur sempre ad alto livello. Nella lotta per il mondiale non dimentichiamoci di lui.
Barros: 8,5 – Tutti a elogiare i ragazzini e il veterano di San Paolo piazza una gara perfetta. E poi batte le moto ufficiali con la sua satellite: questo sono soddisfazioni!
Stoner: 7 – Favorito alla vigilia, non va neppure sul podio. Capisce subito che non ha grosse chance di vittoria, ma lotta gagliardo. Ha carattere, anche quando le cose non girano per il verso giusto.
Hopkins: 7 – C’è sempre e si mette in mostra: lui e la Suzuki sono una bella coppia.
Elias: 7 – Il piccolo Toni fa una rimonta da manuale e vince bei duelli con numeri da brivido. Pilota latino, sanguigno e spettacolare e nettamente miglior privato Honda. Bravo lui e pure la sua squadra.
Capirossi: 5,5 – Parte bene, comanda per un po’ le danze, poi rallenta dopo due sbandate. Comprensibile, ma l’anno scorso era un altro pilota.
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Melandri: 4,5 – Parte a razzo poi si spegne in maniera preoccupante. Parla di chattering, ma si vede che non è tranquillo, nonostante la Honda lo aiuti parecchio dal punto di vista tecnico. Subire in casa da Elias è cosa grave.
Hayden: 4 – Il numero uno sulla carena è l’unico ricordo del pilota che vinse il mondiale.
Yamaha: 9 – Lavorano sodo e propongono a Rossi una moto competitiva. E al bomber, quando offri la palla goal…
Ducati: 7 – E’ un po’ la delusione della giornata: favoritissima in prova, in gara perde velocità e assetto. E’ sempre così, quando ti dicono che sei troppo forte…
Honda: 7 – E’ in grande crescita, ma ha solo due che vanno: Pedrosa con l’ufficiale e Elias con la satellite. Gli altri semplicemente inguardabili.
Suzuki: 7 – Bella moto, roba da podio, mica storie.
Kawasaki: ng – De Puniet e Jacque non sono due fenomeni, se poi ci mettiamo che entrambi si sono presentati infortunati, ecco che la frittata è fatta. Intanto i manager giapponesi hanno contattato Capirossi, Melandri, Hayden, Vemeulen, Hopkins. Forse si sono accorti di aver toppato la campagna acquisti?
Michelin: 8 – Bel recupero e due moto davanti a tutti.
Bridgestone: 6 – Partirono per suonare e furono suonati. Dunlop: 5 - E siamo buonissimi. Dicono che la Yamaha non li vuole più.
Classe 250
Bautista: 9 – Non è bravo, di più. Ha tutto del campione: sorriso e manetta, testa e cattiveria. Un po’ troppa, forse…
De Angelis: 5- Gara perfetta, ultimi metri a parte. La sua moto aveva meno birra di quella di Bautista, ma qui si può parlare di una grande occasione perduta.
Barbera: 7 - Bravo e fortunato. Resta in piedi dopo un errore e poi sfrutta le circostanze e va sul podio.
Dovizioso: 7 – Aspettava il nuovo kit dalla Honda, ma i risultati sono deprimenti. Ha dato anche l’anima, ma non è bastato, nemmeno a salire sul podio.
Lorenzo: 7 – Parte indietro, rimonta da leone, centra Kallio (ma la moto del finlandese si era spenta) e alla fine viene abbattuto da Bautista. Fa anche reclamo ma non serve. Ottavo.
Locatelli: 8 – Con 8 viti in faccia (più due placche) e una caviglia tetrabullonata arriva in fondo e si arrabbia pure perché la moto non andava. Che grinta!
125 cc
Faubel: 8 – Zitto zitto, questo punta al mondiale, attenti.
Gadea: 7,5 – Parte indietro ma risale come un salmone e perde per un soffio.
Corsi: 8 – Gara gagliarda e divertente. E’ in gran forma e si vede.
Pasini: 6 – Crolla nel finale con il motore in calo, ma almeno taglia il traguardo. Annata storta, per me pensa già alla 250.
Pesek: 5 – Perde la gara e la testa della classifica per una caduta nel finale.
Aprilia RSA: 8 – Tre partite e tre arrivate, non capita sempre.
Pubblico: 8 – Bravi e abbastanza disciplinati, ma soprattutto eroici nei primi due giorni (e nelle tremende due notti) sotto la pioggia e con il freddo.
I VIP – Una parata continua di campioni dello sport, belle signorine, graduati di ogni arma e tipo, manager pubblici e privati, ministri, portaborse. Che palle, ma perché in tutto il mondo solo da noi c’è questa fiera del protagonismo (spesso di C2…)?
LE ITALIANE: 4 – Nonostante l’impegno, i push up, i tacchi, le due più belle del paddock non erano prodotti nostrani, ma una ceca e una cubana. Coraggio impegnatevi ragazze italiane!
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