Motogp

Stoner: 'mi godo la pole'

di Marco Masetti
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Ottimisti entrambi i piloti Ducati: l’australiano perché nessuno è riuscito ad eguagliare il suo tempo e Capirossi perché ha a disposizione un motore settato su misura per lui. Rossi, un po’ deluso dalla pioggia, guarda con fiducia alla gara

Casey Stoner e Loris Capirossi
Mugello (ITA) - Intanto una precisazione: grazie alla norma che permette ampia discrezionalità alla direzione gara, Jorge Lorenzo, che non si era qualificato per la partenza della 250, domani scatterà dal via. La norma del 107% serve a evitare che ci siano piloti lenti in pista, ma l’eccezionalità del maltempo fa si che il campione del mondo possa partire.
Come sempre, le regole ci sono, ma vengono dribblate con la discrezionalità.
Bene, dopo aver visto nella Rookies Cup la vittoria del francese Zarco, davanti a Savadori, eccoci a commentare le interviste del giorno.
Osservati speciali i piloti Ducati: Stoner perché comanda i giochi in prova e nel mondiale e Capirossi che ha disposizione una moto con un setting di motore fatto su misura per le esigenze del pilota con camme, ride by wire ed elettronica che consentono a Loris di utilizzare lo stile di guida preferito.
Stoner ha la faccia di chi non ha paura di nulla, ecco il suo segreto: “Abbiamo iniziato bene le qualifiche, girando subito con dei buoni tempi Quindi, visto che la pista stava asciugando, mi sono fermato al box ad aspettare. Ma abbiamo sbagliato: è ricominciato a piovere e quindi sono uscito solo alla fine, quando la situazione era di nuovo migliorata. Alla fine nessuno è riuscito ad abbassare il mio tempo, quindi mi godo la pole. Questo è un fine settimana davvero confuso, con la pista che non si presenta mai nelle stesse condizioni. In ogni caso, sfruttando tutti i momenti, siamo riusciti a mettere a punto anche un buon setting da asciutto. Il meteo non lo guardo, visto che cambia troppo in fretta, quindi, aspetterò l’ultimo momento per decidere le scelte”.
Capirossi è quasi soddisfatto: “Si, mi è piaciuto molto il motore con le nuove specifiche, meno il tempo finale, troppo legato al variare delle condizioni meteo. In pratica è stata una lotteria. Il motore mi piace e ci stiamo lavorando, certo, siamo solo all’inizio, ma già il mio feeling con la moto è migliorato. Abbiamo perso qualcosa a livello di potenza, ma la moto è più guidabile, quindi la userò anche in gara. Grazie Ducati, in poco tempo mi ha preparato modifiche importanti”.
Daniel Pedrosa oramai è bravo anche con il bagnato, ma ha fatto paura nelle libere del mattino sull’asciutto, quando è stato molto veloce: “Si, con l’asciutto ero davvero a posto e sarei riuscito a fare bene nelle qualifiche se non fosse venutà giù la pioggia. Oggi è stato davvero difficile, visto che le condizioni dell’asfalto cambiavano ad ogni passaggio. Mi dicono che sarà vario anche domani, naturalmente io vorrei una condizione decisa, asciutto o bagnato, ma in ogni caso sarà una gara davvero interessante”.
Il suo compagno di squadra, Nicky Hayden, campione in carica, è sempre più depresso: “Oggi le condizioni erano davvero folli, un minuto pioveva, nell’altro c’era il sole, una cosa da non credere. Domani sarà molto dura, soprattutto perché parto molto indietro e ne ho troppi davanti”. Mettiamoci anche il fatto che con la Honda 212 il campione americano non ha mai avuto un grande feeling e avremo una situazione davvero difficile.
Forse la storia più bella della giornata, quasi una favola, è quella di Dino Lombardi, ragazzo campano, arrivato a inizio stagione al team Scot con la poco competitiva Honda 125. Sfruttando bene il turno e guidano molto veloce sull’asfalto viscido ha conquistato un’insperata prima fila: “Ancora non ci credo, sono emozionato! Partire dalla prima fila qui in Italia è fantastico! Quando è iniziato il turno non ho spinto forte perché già pioveva e volevo prendere confidenza con la moto in quelle condizioni. Poi quando mi hanno segnalato dal muretto la posizione mi sono caricato moltissimo, volevo almeno mantenere il tempo guadagnato ieri e invece ho migliorato di quasi 5 secondi. In questo devo ringraziare il mio compagno di squadra Mike Di Meglio (anche lui in prima fila), è stato seguendo la sua scia che ho fatto il tempo!”.

Rossi è in prima fila, nettamente il miglior pilota Michelin ma non è stata una giornata facile per Valentino: “Mi aspettavo una bella giornata di sole, vista la stagione e invece per ora la pioggia sta rovinando tutto, lo spettacolo e le mie prestazioni”.
Ma la Yamaha ha riguadagnato terreno nei confronti della Ducati, soprattutto in termini di velocità massima. Ma sono pur sempre 16 i chilometri orari di differenza tra Desmosedici e M1 e il pilota ringrazia i propri tecnici: “Beh, la Yamaha non è ancora veloce come una Ducati, ma va molto meglio”. E le gomme, come funzionano con questa situazione mista, con le condizioni che cambiano da un momento all’altro? “Le coperture che abbiamo provato a Le Mans funzionano bene, ma le nostre scelte vanno bene solo quando ci sono condizioni chiare. Asciutto o bagnato. Le Bridgestone invece vanno bene anche quando l’asfalto è umido, lo si è visto prima che venisse lo scroscio d’acqua. In quel momento giravamo con la pista umida e io, con la prima moto gommata Michelin, ero nono”.
Melandri, in seconda fila, è abbastanza soddisfatto: “Sono abbastanza a posto sia sull’asciutto che sul bagnato, sull’acqua, l’esperienza fatta a Le Mans mi è servita parecchio (Marco andò sul podio). Poi c’è la Honda che ci sta aiutando parecchio, quindi sono fiducioso nel GP di casa, però ci sono le gomme ancora da scegliere e con queste condizioni variabili è davvero difficile fare la scelta giusta”.
Bene, volete un parere spassionato sulla gara di domani, anzi una parola chiave: variabilità, naturalmente.

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