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La Ducati e Fuorigiri: Meda replica a Masetti

di Guido Meda
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Due professionisti, due collaboratori e amici di motonline.com, due opinioni a confronto sull’essere giornalista e sulla gestione delle notizie. Il dibattito continua sul forum

Intervengo, rispondendo al mio amico Masetti e agli altri del forum, sulla questione “Ducati fuorilegge” perché non ho potuto farlo ieri e questo è per noi un lunedì di brezza tesa.
Nel forum di Mol mi misuro spesso, lo sapete, sulle questioni che riguardano il mio lavoro, da quelle più tecniche a quelle più di pancia.
Per dire insomma che non amo nascondermi dietro ad una popolarità indotta fregandomene della critica, ignorando il confronto.
A Marco (Masetti) la tv sta sulle palle, lo so. Ti sta sulle palle Marco e non c’è un’occasione in cui risparmi i tuoi giusti strali alla cultura dell’audience a tutti i costi, agli acrobatici piegamenti del sistema delle corse alle logiche della tv. Per certi modi di intendere il “motociclismo moderno” siamo d’accordo, lo sai. Però frequentiamo lo stesso ambiente per più tempo di quanto non ne passiamo con le nostre mogli, la stessa sala stampa, abbiamo un bel rapporto di stima ed amicizia. Occasioni per parlare, molte. In queste occasioni non ti ho mai detto, perché non penso che ce ne sia bisogno, che il lavoro di noi pirla che facciamo i Gp per Italia Uno si ispira alla massima correttezza nei confronti delle cose e delle persone che frequentiamo. Mi auguro che lo veda da te. Anzi lo so. Una cosa è la tv insomma, un’altra chi la fa. Quante volte sono venute buone le notizie dei nostri programmi? Quante volte gli spunti di discussione offerti da Fuorigiri? Accolgo la tua opinione sui singoli fatti Marco, contesto la generalizzazione a tutti i costi.

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Entro nello specifico della trasmissione di ieri, anche perché vedo che nelle risposte dei forumisti finisco con Reggiani in un calderone nel quale, se non altro per motivi tecnici (Fuorigiri si fa a Milano e noi eravamo in cabina a Shanghai), non ho messo nemmeno un dito. Abbiamo fatto la nostra telecronaca, bella o brutta che fosse, e abbiamo staccato cuffie e microfono. Abbiamo gioito con Porta e Beltramo per la vittoria della Ducati, esaltato il lavoro di un piccolo, ma preziosissimo reparto corse; constatato la sconfitta di un Valentino che più di quel che ha fatto francamente non poteva. Rossi ha una gran bega, perché il motore Ducati andrà anche tanto forte, ma il suo in compenso mi pare vada proprio molto pianino, non è un mistero nemmeno per lui. Abbiamo dosato entusiasmo e gusto nelle modalità che ci sono proprie. Apprezzabili o meno.
Poi, Fuorigiri. Ci sto, perché il team è il medesimo, anche se capita che le idee siano diverse. Ecco il punto: metà della tua incarenatura su Fuorigiri te la prendi con la Tv che butta il macigno, l’altra metà con il fatto sacrosanto che a fronte di certi sospetti non si ricorra al regolamento. Nomi non ne fai nemmeno tu ed è sottile quel tuo mettere insieme chi quelle voci le diffonde da un po’ e la tv che tramite Nico in totale autonomia lo ha rilevato. Parla chiaro mio buon Masetti, perché nel tuo “in carena” stavolta proprio non si capisce. Disprezzo? Chi disprezza chi? Noi disprezziamo la Ducati? Nico disprezza la Ducati? O la disprezzano i costruttori suoi avversari? E’ molto, molto diverso.
Sono d’accordo con te che con le voci in genere si fa poca strada e che il Fuorigiri di ieri abbia preso da subito una piega che ha prodotto un appannamento immeritato della bella vittoria di Stoner/Ducati. E’ un parere personale, però il nostro gruppo di lavoro quando si occupa di moto non pratica né censure né torture ai suoi opinionisti a costo di trovarsi poi a pelare gatte come questa. E’ un male? A volte forse. In genere no. Hai sentito l’ottima risposta di Suppo? Immagino di sì. Sai anche che a fine giornata il motore Ducati è stato aperto e misurato in alesaggio e corsa dalla commissione tecnica. Tutto straordinariamente regolare e caso chiuso. Probabilmente non hai sentito Brivio (nel Fuorigiri del pomeriggio) quando, prima della verifica, diceva che nel motore Ducati gli piacerebbe dare una guardatina. Così, a fine giornata, il quadro era abbastanza preciso. In fin dei conti, al di là di una comprensibilissima sofferenza/insofferenza, il prodotto finale non è stato così devastante, né per la Ducati, né per i telespettatori. Ho letto anche un’accoratissima lettera del Presidente Ducati Minoli in cui stigmatizza le “insinuazioni della trasmissione tv Fuorigiri”. Il fatto è che questa volta le insinuazioni non le ha fatte la tv. Magari nel momento e nel modo sbagliato -siete liberi di giudicarlo da voi - le ha riferite e in fin dei conti sviscerate. La tv non si è fatta usare, non consapevolmente almeno, anche se l’effetto credo sia stato proprio quello. Su questo sono, purtroppo, d’accordo con te. Mi pare che tu sappia perfettamente con chi prendertela, ma la tv non è l’indirizzo esatto.

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