Motogp
Stoner: “La mia Ducati è incredibile”
L’australiano è entusiasta della GP7 e delle Bridgestone, mentre il problema di Rossi sono le Michelin che l’hanno tradito. Capirossi è di nuovo forma e Melandri ha ritrovato il feeling. I commenti di Corsi, Dovizioso e Barros
Istanbul (TUR) – Casey Stoner il giovane canguro salta sempre più in lato. Dopo la vittoria sulla pista di Losail in Qatar, quella di oggi in Turchia è la seconda in MotoGp.
“È stata più dura qui, rispetto al Qatar- ha dichiarato Casey Stoner nel dopo gara - ed è stata anche una corsa più bella. In Qatar andava tutto bene ma non ero così a mio agio con le gomme.
“È stata più dura qui, rispetto al Qatar- ha dichiarato Casey Stoner nel dopo gara - ed è stata anche una corsa più bella. In Qatar andava tutto bene ma non ero così a mio agio con le gomme.
Oggi avevo tutto sotto controllo: un buon assetto in frenata, la moto non era solo veloce in rettilineo ma anche in curva, ho potuto gestire il mio ritmo e aumentarlo senza dover spingere oltre il limite…Insomma tutto perfetto».
- Perfetto come?
“E’ incredibile il modo in cui funzionava la mia Ducati GP7 con queste gomme. Ad esempio, quando ho accumulato qualche secondo di vantaggio, ho smesso di spingere così forte eppure i tempi continuavano a scendere. Mi sono sorpreso anche io”.
- Come ci sente in testa alla classifica del mondiale?
“Questa è una stagione lunga, piena di insidie, ci sono i momenti fortunati e quelli sfortunati, tutto può succedere, ma era molto importante partire bene e ci sono riuscito”.
- La Ducati GP7 vola, ti piace molto?
“Questa moto è abbastanza strana, si muove molto, sempre... All’inizio ti mette a disagio e bisogna riuscire ad adattarsi. L’ho capito subito, che sarei stato io a dovermi adattare alla moto, e non il contrario. Mi piace nel suo complesso, non è che abbia qualcosa che mi conquista in particolare o che non mi piace.”.
Valentino Rossi è dispiaciuto e deluso, crediamo non ci sia bisogno di aggiungere altro dopo aver visto la classifica finale. Decimo, un piazzamento decisamente non in linea con quanto fatto vedere da Rossi e dalla M1 su questa pista nelle prove di sabato, ma ancora una volta le gomme hanno influenzato pesantemente l’esito della gara: “Dopo 10 giri la gomma non teneva più, mi sembrava che stesse succedendo lo stessa cosa che ci capitata a Laguna Seca l’anno scorso (la copertura “dechappò” ndr) e nel finale avevo persino paura a dare al massimo in rettilineo. Mi prendo la responsabilità per il mio errore al primo giro. Li ho perso un secondo e 8 decimi. Secondo me potevo andarmene con Stoner”.
- Cosa può essere successo alla gomma?
“Non so, non ci hanno detto nulla. Potrebbe essere un problema interno, ma alla Michelin si devono mettere una mano sul cuore, noi lavoriamo molto e dopo una gara corsa in queste condizioni ci sentiamo delusi”.
- Con Elias hai fatto una lotta dura, troppo?
“E’ bravo e ha fatto una buonissima gara, ma quando si sorpassa non si può cambiare la linea e buttare fuori gli latri. Se dice che questo è il suo stile, lo deve cambiare. E’ recidivo e non ci si comporta così. Altrimenti, cambi lavoro. Con Capirossi lo scorso anno ci siamo sorpassati un numero incredibile di volte, ma sempre in maniera corretta”.
- Ti ha chiesto scusa?
“Si, ma lo si fa una volta sola. Caso chiuso, non ho nulla da dirgli”.
- E di Casey Stoner cosa dici?
“Lui fa paura, non è solo questione di gomme o di moto…”.
Loris Capirossi è sorridente e finalmente è soddisfatto della sua gara: “L'intero fine settimana è stato fantastico per me, posso dire che sono tornato! Venti giorni fa ho vissuto il momento più bello della mia vita con la nascita di mio figlio, e adesso ho ricominciato a divertirmi guidando la mia moto. Spero che il mio campionato inizi da questo momento perché abbiamo ancora la bellezza di quindici gare davanti a noi. E' andato tutto bene: la partenza è stata buona, e poi ho provato a seguire Casey ma lui andava fortissimo ed ho preferito rallentare un po'. Ho lottato molto soprattutto con Alex nell'ultimo giro. Ho quasi perso l'anteriore nel curvone velocissimo, la moto si è scomposta e lui è passato. Mi sono detto "ok" ho una solo chance di fare il podio, passare Alex in staccata alla chicane. Così è stato. Voglio ringraziare di cuore la mia squadra, e tutti quanti, per aver avuto fiducia in me dopo due gare difficili".
Alla fine della trasferta turca Marco Melandri è più sollevato. Se ieri, infatti, a terra per i problemi di assetto con la sua RC212V oggi ha in parte ribaltato la situazione e nel dopo gara ha commentato: “Le cadute nei giorni prima mi avevano tolto la fiducia. Per fortuna la mia squadra mi ha messo sulla retta via e oggi nel warm-up dopo aver cambiato le molle della forcella ho ritrovato il feeling. In gara grazie anche ad una gomma anteriore “buona” ho guidato bene, facendo tanti sorpassi.”.
Onore anche a chi ha vinto nelle altre classi. Partiamo da Simone Corsi, splendido dominatore della 125: “Non riesco a crederci, mi sembra un sogno, sono troppo felice. Non è stata una gara facile, ma partire davanti è stato molto importante. Il ritmo non era alto, le gomme non si consumavano molto, così ho deciso di andare in testa e tirare. Poi Olive è scappato, ho passato Faubel per andarlo a riprendere, alla fine abbiamo staccato il gruppetto, l’ho provato a sorpassare una prima volta all’esterno e poi
all’ultima curva, ci sono riuscito ed ho vinto! Non mi era mai capitato di stare davanti e non sapevo come avrei reagito, ma tutto è andato benissimo.
Devo ringraziare il mio team perché sono fantastici e l’Aprilia che mi ha permesso di correre con loro e con una moto a dir poco perfetta. Non mi sembra il caso di parlare della classifica mondiale, ma per me è importante
essere in tutte le gare nei primi cinque. Voglio dedicare questa vittoria a mio padre Stefano che mi è stato sempre vicino sia nei momenti belli che in quelli brutti che ultimamente non sono stati pochi”.
Aggiungo volentieri: Simone Corsi vincitore in questo modo rilancia la nostra scuola in 125. Bravo.
In 250 il maestro si chiama Andrea Dovizioso da Forlì, il più grande interprete della Honda in 250 e non solo. Per lui una grande vittoria che commenta così: “Sono felice! Certo è stata una gara molto dura, ho fatto una buona partenza poi però negli ultimi giri non mi sentivo troppo superiore rispetto a Lorenzo, per cui non avevo la certezza che sarei riuscito a prenderlo. Ho continuato a spingere forte e all’ultimo giro, quando lui tentava di incrociare le traiettorie io sono rimasto all’interno il più possibile e ho avuto la meglio! E’ una vittoria molto importante per noi e per il Campionato, dobbiamo continuare così, sono molto soddisfatto!”.
E in Cina con che spirito vai?
“Non credo sia una gara a rischio per me, a parte il chilometro e passa di rettilineo, credo che potrò giocarmela”.
Onestà al potere anche per Lorenzo che, battuto, commenta così: “E’ stato migliore”. Bravo.
Altra frase storica l’ha detta Alex Barros dopo il warm up: “Dov’è la clinica mobile, non sto in piedi?”.
Trovata la clinica, poi Costa ha fatto un altro miracolo.“Sono felicissimo - ha dichiarato Alex Barros - perchè è stato uno week-end fantastico, iniziato con molte difficoltà e finito decisamente bene! Nonostante partissi da una posizione penalizzante, sono riuscito a fare una buona partenza che è stata molto importante per ottenere questo risultato. È stata una gara bellissima, ho lottato duramente con gli altri piloti, e sono stato vicinissimo al podio. Mi dispiace di non averlo ottenuto, ma Loris è stato veramente bravo e subito dopo averlo sorpassato ha spinto al massimo lasciandomi dietro.”
Dopo la caduta Daniel Pedrosa soffre per un trauma toracico interno e una lussazione del rachide cervicale. Dovrebbe rientrare in Spagna domani.
- Perfetto come?
“E’ incredibile il modo in cui funzionava la mia Ducati GP7 con queste gomme. Ad esempio, quando ho accumulato qualche secondo di vantaggio, ho smesso di spingere così forte eppure i tempi continuavano a scendere. Mi sono sorpreso anche io”.
- Come ci sente in testa alla classifica del mondiale?
“Questa è una stagione lunga, piena di insidie, ci sono i momenti fortunati e quelli sfortunati, tutto può succedere, ma era molto importante partire bene e ci sono riuscito”.
- La Ducati GP7 vola, ti piace molto?
“Questa moto è abbastanza strana, si muove molto, sempre... All’inizio ti mette a disagio e bisogna riuscire ad adattarsi. L’ho capito subito, che sarei stato io a dovermi adattare alla moto, e non il contrario. Mi piace nel suo complesso, non è che abbia qualcosa che mi conquista in particolare o che non mi piace.”.
Valentino Rossi è dispiaciuto e deluso, crediamo non ci sia bisogno di aggiungere altro dopo aver visto la classifica finale. Decimo, un piazzamento decisamente non in linea con quanto fatto vedere da Rossi e dalla M1 su questa pista nelle prove di sabato, ma ancora una volta le gomme hanno influenzato pesantemente l’esito della gara: “Dopo 10 giri la gomma non teneva più, mi sembrava che stesse succedendo lo stessa cosa che ci capitata a Laguna Seca l’anno scorso (la copertura “dechappò” ndr) e nel finale avevo persino paura a dare al massimo in rettilineo. Mi prendo la responsabilità per il mio errore al primo giro. Li ho perso un secondo e 8 decimi. Secondo me potevo andarmene con Stoner”.
- Cosa può essere successo alla gomma?
“Non so, non ci hanno detto nulla. Potrebbe essere un problema interno, ma alla Michelin si devono mettere una mano sul cuore, noi lavoriamo molto e dopo una gara corsa in queste condizioni ci sentiamo delusi”.
- Con Elias hai fatto una lotta dura, troppo?
“E’ bravo e ha fatto una buonissima gara, ma quando si sorpassa non si può cambiare la linea e buttare fuori gli latri. Se dice che questo è il suo stile, lo deve cambiare. E’ recidivo e non ci si comporta così. Altrimenti, cambi lavoro. Con Capirossi lo scorso anno ci siamo sorpassati un numero incredibile di volte, ma sempre in maniera corretta”.
- Ti ha chiesto scusa?
“Si, ma lo si fa una volta sola. Caso chiuso, non ho nulla da dirgli”.
- E di Casey Stoner cosa dici?
“Lui fa paura, non è solo questione di gomme o di moto…”.
Loris Capirossi è sorridente e finalmente è soddisfatto della sua gara: “L'intero fine settimana è stato fantastico per me, posso dire che sono tornato! Venti giorni fa ho vissuto il momento più bello della mia vita con la nascita di mio figlio, e adesso ho ricominciato a divertirmi guidando la mia moto. Spero che il mio campionato inizi da questo momento perché abbiamo ancora la bellezza di quindici gare davanti a noi. E' andato tutto bene: la partenza è stata buona, e poi ho provato a seguire Casey ma lui andava fortissimo ed ho preferito rallentare un po'. Ho lottato molto soprattutto con Alex nell'ultimo giro. Ho quasi perso l'anteriore nel curvone velocissimo, la moto si è scomposta e lui è passato. Mi sono detto "ok" ho una solo chance di fare il podio, passare Alex in staccata alla chicane. Così è stato. Voglio ringraziare di cuore la mia squadra, e tutti quanti, per aver avuto fiducia in me dopo due gare difficili".
Alla fine della trasferta turca Marco Melandri è più sollevato. Se ieri, infatti, a terra per i problemi di assetto con la sua RC212V oggi ha in parte ribaltato la situazione e nel dopo gara ha commentato: “Le cadute nei giorni prima mi avevano tolto la fiducia. Per fortuna la mia squadra mi ha messo sulla retta via e oggi nel warm-up dopo aver cambiato le molle della forcella ho ritrovato il feeling. In gara grazie anche ad una gomma anteriore “buona” ho guidato bene, facendo tanti sorpassi.”.
Onore anche a chi ha vinto nelle altre classi. Partiamo da Simone Corsi, splendido dominatore della 125: “Non riesco a crederci, mi sembra un sogno, sono troppo felice. Non è stata una gara facile, ma partire davanti è stato molto importante. Il ritmo non era alto, le gomme non si consumavano molto, così ho deciso di andare in testa e tirare. Poi Olive è scappato, ho passato Faubel per andarlo a riprendere, alla fine abbiamo staccato il gruppetto, l’ho provato a sorpassare una prima volta all’esterno e poi
all’ultima curva, ci sono riuscito ed ho vinto! Non mi era mai capitato di stare davanti e non sapevo come avrei reagito, ma tutto è andato benissimo.
Devo ringraziare il mio team perché sono fantastici e l’Aprilia che mi ha permesso di correre con loro e con una moto a dir poco perfetta. Non mi sembra il caso di parlare della classifica mondiale, ma per me è importante
essere in tutte le gare nei primi cinque. Voglio dedicare questa vittoria a mio padre Stefano che mi è stato sempre vicino sia nei momenti belli che in quelli brutti che ultimamente non sono stati pochi”.
Aggiungo volentieri: Simone Corsi vincitore in questo modo rilancia la nostra scuola in 125. Bravo.
In 250 il maestro si chiama Andrea Dovizioso da Forlì, il più grande interprete della Honda in 250 e non solo. Per lui una grande vittoria che commenta così: “Sono felice! Certo è stata una gara molto dura, ho fatto una buona partenza poi però negli ultimi giri non mi sentivo troppo superiore rispetto a Lorenzo, per cui non avevo la certezza che sarei riuscito a prenderlo. Ho continuato a spingere forte e all’ultimo giro, quando lui tentava di incrociare le traiettorie io sono rimasto all’interno il più possibile e ho avuto la meglio! E’ una vittoria molto importante per noi e per il Campionato, dobbiamo continuare così, sono molto soddisfatto!”.
E in Cina con che spirito vai?
“Non credo sia una gara a rischio per me, a parte il chilometro e passa di rettilineo, credo che potrò giocarmela”.
Onestà al potere anche per Lorenzo che, battuto, commenta così: “E’ stato migliore”. Bravo.
Altra frase storica l’ha detta Alex Barros dopo il warm up: “Dov’è la clinica mobile, non sto in piedi?”.
Trovata la clinica, poi Costa ha fatto un altro miracolo.“Sono felicissimo - ha dichiarato Alex Barros - perchè è stato uno week-end fantastico, iniziato con molte difficoltà e finito decisamente bene! Nonostante partissi da una posizione penalizzante, sono riuscito a fare una buona partenza che è stata molto importante per ottenere questo risultato. È stata una gara bellissima, ho lottato duramente con gli altri piloti, e sono stato vicinissimo al podio. Mi dispiace di non averlo ottenuto, ma Loris è stato veramente bravo e subito dopo averlo sorpassato ha spinto al massimo lasciandomi dietro.”
Dopo la caduta Daniel Pedrosa soffre per un trauma toracico interno e una lussazione del rachide cervicale. Dovrebbe rientrare in Spagna domani.