Motogp

Istanbul: vincono Stoner, Dovizioso e Corsi

di Marco Masetti
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Nella MotoGp l'australiano precede Elias e Capirossi. 5° Melandri, 10° Rossi penalizzato dalle gomme. In 250 il forlivese vince in volata davanti a Lorenzo e Bautista. Quarto de Angelis. Nella 125 il romano beffa Olive, terzo Koyama con la KTM. Non finisce la gara Pasini

Stoner su questa pista lo scorso anno aveva conquistato il primo podio. Oggi ha vinto la sua seconda gara in MotoGp
Istanbul (TUR) - Il mondiale trova tre nuovi leader: Casey Stoner vincitore in solitario dopo la fuga iniziata dal primo giro, la Ducati con tre moto nei primi quattro posti e la Bridgestone che piazza sei piloti nelle prime sei posizioni.
Il verdetto di Istanbul Park è spietato e stravolge completamente tutte le ipotesi della vigilia.
La Yamaha raccoglie solo un decimo posto con Valentino Rossi, in crisi evidente con le coperture Michelin e preso a sportellate da Toni Elias nel corso di un sorpasso.
Lo spagnolo del Team di Fausto Gresini si conferma in gran forma e molto aggressivo come ha ribadito il padre, che anni fa era un battagliero crossista.
Marco Melandri non è andato male e ha raddrizzato le prove opache con una gara gagliarda, la stessa in cui hanno fatto scintille anche altri due piloti. John Hopkins con la Suzuki combattivo anche se non sempre bravo a finalizzare e Alex Barros sulla Ducati del team Pramac che, nonostante abbia corso in condizioni fisiche precarie a causa di un’influenza, ha dato spettacolo all’ultimo giro.
A Istanbul si sono viste più sportellate che in una gara di SBK inglese. Insomma, i piloti hanno risposto alla grande mettendo in mostra il “fattore umano” a tutte le snervanti storie di sponsor e marketing.
Chi ha visto questa corsa (e anche le due precedenti) sarà sicuramente felice di aver assistito ad un grande pomeriggio di sport.
Gli sconfitti dopo Istanbul si chiamano Daniel Pedrosa coinvolto in una caduta di gruppo (con Jacque, Edwards e Vermeulen) e Rossi. Valentino è partito forte, ha commesso un errore in uscita, ha lottato fino a quando la gomma posteriore (come tutte le Michelin oggi) lo ha mollato lasciandolo in balia di tutti gli attacchi dei rivali, compreso l’ultimo di Randy De Puniet con la Kawasaki a cui non ha potuto replicare. Rossi non ha gradito per niente il duello con Tony Elias (sua bestia nera, ricordate lo scorso anno a Jerez e in Portogallo? ndr) che non è stato corretto, almeno secondo Valentino. Qualche spagnolo gridava “Sete è stato vendicato”, riferendosi a quando Rossi fece qualche entrata un po’ dura.

Merita l’oscar di pilota più sfortunato, Chris Vermeulen che per tutta la gara è stato più veloce persino di Stoner, facendo segnare il giro più rapido al penultimo passaggio. Se non fosse stato coinvolto nell’incidente iniziale, era da podio. Le sue gomme? Naturalmente Bridgestone…
La corsa parte con lo scatto di Rossi, che fa un errore in uscita e viene sorpassato subito da Stoner che saluta la brigata e va via in solitario. Nelle retrovie si scatena la guerra. Con Hopkins che incrocia le traiettorie con tutti, Elias che non è da meno, Melandri rivitalizzato dopo le prove.
Loris Capirossi sembra in difficoltà e scende in classifica. Sembra, visto che alla fine si riprenderà alla grande. Nicky Hayden è sempre vicino alla lotta per il podio ma di sorpassi nemmeno a parlarne alla fine però il miglior pilota Michelin è lui.
Casey Stoner a questo punto è lontano. Tony Elias difende la seconda piazza tenendo la muta degli inseguitori a distanza. In terza posizione c’è Capirossi che fa una manovra da capolavoro dopo aver perso l’anteriore nel curvone da 270 km/h. Prima riesce a stare in piedi, poi ad aprire il gas deciso nonostante la moto si ribelli e poi a infilare Alex Barros con una staccata da Nobel.
Alla fine Loris dirà: “Sul podio con Stoner e Elias mi sentivo il padre di quei ragazzi”. Però in pista…
Alex Hofmann arriva nella top ten, mentre Carlos Checa e Shinya Nakano chiudono mestamente la giornata no delle Honda Michelin. Peggio ancora fa Kenny Roberts che arriva persino dietro alle Yamaha Dunlop di Makoto Tamada e Silvain Guintoli. Tra due settimane si corre in Cina, pista veloce, da Ducati.
Istanbul (TUR) - Era considerato da tutti una grande promessa, ma da un po’ non incideva più di tanto. Una stagione affrettata in 250 nel 2005, il ritorno in 125 lo scorso anno con la Gilera, oggi finalmente e più che meritatamente, Simone Corsi va sul gradino più alto del podio. Una grande vittoria arrivata dopo un finale di gara da campione.
Pochi istanti prima del via il poleman, Mattia Pasini si ferma nella posizione di partenza e la moto si spegne. È un brutto segnale… come vedremo.
La gara scatta e Simone Corsi parte bene, seguito da Pasini, Gabor Talmacsi, Hector Faubel, Lukas Pesek e Raffaele De Rosa, un altro grande protagonista della giornata.
Al quarto giro Pasini è davanti e prova ad allungare. È il più veloce in pista e si vede, ma in uscita di curva quasi si ferma ed esce di pista. Al pilota Aprilia è caduta la catena. Pasini non si arrende e in fretta la rimette al suo posto, ma intanto gli altri sfilano senza pietà il romagnolo che si ritrova nei bassifondi della classifica anche se Mattia gira con i tempi dei primi… è troppo lontano.
In testa alla corsa si porta Hector Faubel, Talmacsi resta in zona podio e da dietro arriva Tomoyoshi Koyama con la KTM. Il giapponese è un brutto cliente, ma non è tempo di tattiche: il gruppo che si gioca la vittoria è fatto di sette piloti, tutti in grado di vincere.
Su tutti Corsi che tenta già di andare in fuga, mentre dal gruppo viene fuori Juan Olive, compagno di squadra di Pasini, ma soprattutto noto per essere il fidanzato della figlia di Carmelo Ezpeleta, patron della Dorna. Lo spagnolo pesta duro, Corsi risponde, mentre Raffaele De Rosa punta al podio lottando con cattiveria e grinta con Gabor Talmacsi e Lukas Pesek. Pasini si avvicina alla zona punti con grande grinta, ma un’altra beffa lo attende. La rottura della coppia conica che aziona il disco rotante lo ferma infatti a pochi metri dal traguardo.
L’ultimo giro è tiratissimo. Grazie ad un contatto tra De Rosa e Faubel nelle tornate precedenti e ad un errore in frenata di Koyama, Olive e Corsi si giocano la vittoria con un vantaggio di circa due secondi sul resto del gruppo. Il romano dimostra di avere più talento, lo passa all’esterno a poche curve dalla fine e arriva sul traguardo con un minimo vantaggio che gli permette di vincere la sua prima gara davanti a Olive che fa capire di essere tornato il pilota che fece ben sperare al debutto in 125.
Terza piazza e primo podio in 125 con la KTM per Koyama davanti a De Rosa che oramai è un pilota di alta classifica, poi Talmacsi che resta leader del mondiale, Pesek, Zanetti che completa la buona giornata del team Valsir. Smith, bravissimo con la Honda chiude ottavo davanti a Andrea Iannone, Faubel e Pol Espargaro.
Simone Corsi alla fine è felicissimo: “Una gara praticamente perfetta. Sono partito bene e poi ho sempre cercato di non perdere la testa della gara, anche quando ho visto che Olive cercava di andare in fuga. Ho capito che potevo farcela e ci ho provato. Oggi avevo una moto perfetta”. Merito anche del team Skilled, quello di Fontana che ha dimostrato di saper lavorare alla grande sulle Aprilia. Nel mondiale comanda Talmacsi a quota 56 davanti a Faubel a 47, Pesek con 46. Corsi è a 36, Olive a 33 e De Rosa a 26. Mattia Pasini è a 0, ma pensare alla lotta per il titolo per i nostri piloti non è proibito.
1. APRILIA Simone CORSI ITA 40'03.557
2. APRILIA Joan OLIVE SPA 40'03.655
3. KTM Tomoyoshi KOYAMA JPN 40'05.500
4. APRILIA Raffaele DE ROSA ITA 40'05.748
5. APRILIA Gabor TALMACSI HUN 40'06.203
6. DERBI Lukas PESEK CZE 40'06.496
7. APRILIA Lorenzo ZANETTI ITA 40'06.676
8. HONDA Bradley SMITH GBR 40'06.677
9. APRILIA Andrea IANNONE ITA 40'13.910
10. APRILIA Hector FAUBEL SPA 40'14.399
11. APRILIA Pol ESPARGARO SPA 40'18.003
12. DERBI Michael RANSEDER AUT 40'18.978
13. APRILIA Pablo NIETO SPA 40'19.222
14. HONDA Esteve RABAT SPA 40'19.427
15. KTM Randy KRUMMENACHE SWI 40'19.531
16. DERBI Nicolas TEROL SPA 40'19.693
17. APRILIA Stefano BIANCO ITA 40'27.760
18. APRILIA Roberto TAMBURINI ITA 40'37.225
19. APRILIA Federico SANDI ITA 40'38.088
20. HONDA Joey LITJENS NED 40'49.172
21. HONDA Kevin COGHLAN GBR 40'49.187
22. DERBI Robert MURESAN ROU 40'49.719
23. HONDA Daniel WEBB GBR 40'53.409
24. APRILIA Dominique AEGERTER SWI 40'55.539
25. KTM Steve BONSEY USA 41'14.809
26. APRILIA Hugo VAN DEN BERG NED 41'59.253
27. APRILIA Tobias SIEGERT GER 40'14.717
Non classificati
APRILIA Mattia PASINI ITA 38'13.254
APRILIA Alen GYORFI HUN 37'31.165
APRILIA Sergio GADEA SPA 37'47.530
APRILIA Simone GROTZKYJ ITA 28'01.988
HONDA Alexis MASBOU FRA 23'21.838
HONDA Dino LOMBARDI ITA 19'43.954
APRILIA Sandro CORTESE GER 12'48.147

1. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 39'31.153
2. APRILIA Jorge LORENZO SPA 39'31.256
3. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 39'31.471
4. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 39'36.047
5. APRILIA Thomas LUTHI SWI 39'50.908
6. KTM Mika KALLIO FIN 39'54.099
7. HONDA Julian SIMON SPA 39'54.436
8. APRILIA Hector BARBERA SPA 40'18.831
9. GILERA Marco SIMONCELLI ITA 40'29.635
10. APRILIA Fabrizio LAI ITA 40'29.887
11. APRILIA Aleix ESPARGARO SPA 40'39.741
12. APRILIA Karel ABRAHAM CZE 40'40.185
13. APRILIA Dirk HEIDOLF GER 40'41.158
14. APRILIA Alex BALDOLINI ITA 40'45.662
15. HONDA Ratthapark WILAIROT THA 40'48.885
16. HONDA Shuhei AOYAMA JPN 40'59.622
17. HONDA Eugene LAVERTY IRL 41'20.981
Non classificati
APRILIA Imre TOTH HUN 16'32.018 12 giro
APRILIA Arturo TIZON SPA 16'40.024 12 giro
APRILIA Jules CLUZEL FRA 13'05.533 14 giro
KTM Hiroshi AOYAMA JPN 9'04.119 16 giro
APRILIA Taro SEKIGUCHI JPN 4'12.741 18 giro
APRILIA Anthony WEST AUS 2'04.279 19 giro
HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 3'06.922 19 giro
Istanbul (TUR) - Non è difficile da immaginare, tra le più belle vittorie della carriera di Andrea Dovizioso ci sarà questa. Un’affermazione stupenda. Partito dalla pole, dopo un ultimo giro da maestro, con sportellate, staccate al decimo di millimetro e incroci di traiettoria da cineteca Andrea ha vinto la corsa. Un successo che merita ancor più considerazione visto che Dovi non ha battuto uno qualunque, ma il fortissimo leader del mondiale Jorge Lorenzo e la sua Aprilia ufficiale. Un capolavoro di classe e di grinta, di un pilota che ha uno splendido futuro davanti e non parliamo solo della 250, dove naturalmente lotta per il titolo, ma della Moto Gp. Perché è di talenti così e non solo di marketing e sponsor che ha bisogno la classe regina.
Sul terzo gradino podio Alvaro Bautista che alla sua terza gara in 250 ha lottato fino alla fine tentando di vincere. Anche lui come Andrea e Jorge è un talento vero.
La gara inizia subito senza incertezze con Dovizioso che scatta bene e va in testa portandosi dietro Marco Simoncelli, Alvaro Bautista, Jorge Lorenzo, Thomas Luthi, Alex De Angelis. Rischia grosso Marco Simoncelli con un fuoripista, ancor di più Hiroshi Aoyama che si sdraia con la KTM e sembra non avere più la grinta dello scorso anno.
Dopo quattro giri la situazione è chiara. Bautista lotta con Dovizioso e De Angelis . Il sammarinese però non ha molto da spendere e chiude il gruppo di testa assieme a Luthi che può dire di essere stato con i primi per metà gara.
I piloti capiscono che le gomme forse non arriveranno alla fine della corsa e rischiano parecchio. Non c’è tempo per i calcoli, per i ragionamenti. Lorenzo tenta di andarsene, ma Dovizioso non molla e rimane appiccicato allo spagnolo come un adesivo insieme a Bautista pronto ad infilarsi in eventuali varchi grazie alle sue grandi doti di staccatore. All’ultimo passaggio la corsa si decide con una staccata, quella di Dovizioso ai danni di Lorenzo che non replica cercando di rifarsi in uscita, ma qui Andrea si rivela il mago dell’ultimo giro e resiste chiudendo tutti i varchi possibili fino al traguardo. Vittoria e dieci in pagella. Grandi anche Lorenzo e Bautista che hanno la faccia stanca, segno che non c’è stato risparmio.
Che gara, wow - esordisce Dovizioso - una bellissima battaglia dura con contatti e staccate al limite. Finalmente posso lottare per la vittoria quello che non potevo fare l’anno scorso. Ho passato Lorenzo in una staccata nella quale non mi sentivo superiore, eppure ci sono riuscito e poi ho chiuso bene. Ho preso dei bei rischi perché alla fine il grip era quasi nullo”.
Jorge Lorenzo è molto sportivo: “Andrea è stato il più bravo. Io ci ho provato, avevo recuperato dopo un inizio difficile, ma ho sbagliato e lui è stato migliore”.
Giù dal podio è notte fonda o quasi con Alex De Angelis a quasi 5 secondi che ha mollato nel finale, Luthi che arriva quinto a quasi 20 secondi. A seguire la KTM di Mika Kallio, la Honda di Simon, Hector Barbera (che delusione) a 47” e Simoncelli (che è ripartito dopo una scivolata ndr) a quasi un minuto. Decima piazza per Fabrizio Lai, miglior privato davanti a Aleix Espargaro, Abrahms, Heidolf, Alex Baldolini e Wilairot.
Il mondiale vede in testa Lorenzo a quota 70, poi Dovizioso a 52 e De Angelis a 46. Bautista è a quota 36.
1. DUCATI Casey STONER AUS 42'02.850
2. HONDA Toni ELIAS SPA 42'09.057
3. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 42'10.952
4. DUCATI Alex BARROS BRA 42'10.985
5. HONDA Marco MELANDRI ITA 42'11.139
6. SUZUKI John HOPKINS USA 42'13.036
7. HONDA Nicky HAYDEN USA 42'13.089
8. KAWASAKI Randy DE PUNIET FRA 8 42'17.584
9. DUCATI Alex HOFMANN GER 42'18.892
10. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 42'21.849
11. SUZUKI Chris VERMEULEN AUS 42'29.099
12. HONDA Carlos CHECA SPA 42'32.396
13. HONDA Shinya NAKANO JPN 42'39.772
14. YAMAHA Makoto TAMADA JPN 42'41.390
15. YAMAHA Sylvain GUINTOLI FRA 42'42.187
16. KR212V Kenny ROBERTS JR USA 43'12.186
Non hanno finito il primo giro
KAWASAKI Olivier JACQUE FRA
HONDA Dani PEDROSA SPA
YAMAHA Colin EDWARDS USA
Talmacsi precede De Rosa e Pesek
Il podio della 250: Dovizioso, Lorenzo e Bautista
Il podio della MotoGp: Stoner, Elias e Capirossi
Istanbul: vincono Stoner, Dovizioso e Corsi
Elias pochi istanti dopo aver sorpassato Rossi
Stoner solo soletto corre verso la seconda affermazione in MotoGp
Hopkins precede in staccata Rossi, Capirossi e Melandri
Istanbul: vincono Stoner, Dovizioso e Corsi
Randy De Puniet
La gioia di Capirossi sul podio
Vale abbraccia Colin Edwards dopo aver ottenuto la pole
Simone Corsi vincitore della 125
Dovizioso non partiva dalla pole dalla gara a Montmelo della scorsa stagione. Oggi ha vinto una gara stupenda davanti a Lorenzo e Bautista
Pasini partiva dalla pole... ma anche questa volta la sfortuna ha compromesso la sua gara.
Marco Melandri durante le prove. Sulla sua tuta sono ci sono ancora i segni delle scivolate.
I tre protagonisti della gara della 250 Bautista, Lorenzo e Dovizioso
Le Ducati Gp7
Istanbul: vincono Stoner, Dovizioso e Corsi

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