Motogp
Loris: 'Con questa moto voglio il titolo'
La prossima paternità non lo ha distratto dall’obiettivo della carriera: con la 800 Ducati Capirossi punta al massimo. Le foto e le caratteristiche della nuova Gp7
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Capirossi sulla nuova Ducati 800
Madonna di Campiglio – Oggi qui a Madonna di Campiglio sono andati in scena il cuore e il cervello del Ducati Motogp Team: Loris Capirossi cui la passione e l’amore per le corse sono quasi un marchio di fabbrica e l’ingegner Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Corse e deus ex-machina dell’avventura della Rossa nel motomondiale dall’esordio della Desmosedici nel 2002.
Due uomini diversi, uniti da un analogo senso di appartenenza a una squadra e a un progetto che li ha portati ad affrontare, e spesso a vincere con successo, la sfida contro i colossi giapponesi.
Dopo quattro anni di lavoro i due affrontano ancora insieme la sfida della nuova era della MotoGp che ha portato i prototipi alla riduzione delle cilindrata dei prototipo a 800 cc.
La loro intervista chiude idealmente l’evento di presentazione della squadra e della nuova 800 che si svolge in questi giorni nella località sciistica. Per Capirossi, ribattezzatosi CapiTrex (“corro da 18 anni, ormai sono un dinosauro delle corse”, scherza Loris) dal nome del più aggressivo dei tirannosauri, il 2007 sarà un anno decisivo perché, senza volere parlare di ritiri, vorrebbe concludere la carriera con quello che scaramanticamente chiama il “grande risultato”.
“Un obiettivo che abbiamo mancato l’anno scorso e che, nonostante le tre vittorie stagionali, mi ha lasciato un po’ d’amarezza- spiega Capirossi -. Quest’anno parto con ancora più voglia di correre e di coronare il mio sogno, sarò ancora più combattivo. La moto è promettente e mi fido del lavoro del team. Quando smetterò? Non lo so, non finché mi diverto e non finché riesco ad essere competitivo”.
Un’altra grande novità sarà la nascita del piccolo Riccardo, prevista per i primi giorni di aprile. Si dice che il figlio rappresenti un secondo in meno in pista, insinua un collega: “No, mi darà solo una grande carica”, garantisce invece il pilota cercando lo sguardo sorridente della moglie Ingrid.
Ancora il tema della paternità ricorre quando scatta il paragone con il ventunenne compagno di squadra Casey Stoner che ha dichiarato di guardare a Capirossi come a una esempio: “Lo conosco da anni e credo che rappresenti il futuro della Ducati. Collaboreremo insieme per il successo della squadra e ci affronteremo come sempre da concorrenti in pista, puntando magari a una doppietta. Ma se vorrà, per quanto riguarda la conoscenza della moto, potrò fargli da papà”.
Parla sempre più da leader papà Capirossi e con la tranquillità del “senior” affronta anche la questione della scadenza del suo contratto a fine 2007 e la possibilità che possa venire sostituito la prossima stagione da un altro pilota… magari anche da Rossi che, nonostante le ripetute smentite di tutto l’establishment Ducati – Minoli in primis – viene sempre dato tra i papabili piloti della Rossa. “Stimo Valentino. Le scelte sui piloti le fa la Ducati e sono sicura che lo farà secondo il giusto. Se avrò fatto una buona stagione non sarà né logico, né probabile, scaricarmi. Se invece non avrò corso bene, lascerò ben volentieri il posto a uno migliore di me, Valentino compreso”.
La GP 7 è stata svelata da poco nello scenografico panorama delle vette innevate, in un fotogenico contrasto di bianco e di rosso. La moto, di un rosso appena un po’cromato, splende nella sua essenziale potenza. Apparentemente non è molto diversa dalla “vecchia” 990, la presa d’aria centrale è identica, così come il cupolino, di dimensioni ancora estese rispetto alle concorrenti.
Tutto il resto, ci spiega con la consueta dovizia l’ingegnere Claudio Domenicali (nella foto), è completamente nuovo, molto avanzato in termini di ricerca e finalizzato all’esigenza di realizzare una moto più leggera, con un motore capace di sfruttare la riduzione da 22 a 21 litri della capacità del serbatoio previsti dal nuovo regolamento. Il propulsore V4 a 90° di dimensioni ridotte, può essere posto in posizioni diverse nel telaio mentre il sistema di elettronica è stato ulteriormente rinnovato. La GP7 è ancora in fase di sviluppo ma dopo i test positivi a Brno, Motegi e Valencia Domenicali non si è fatto impressionare dall’apparente battuta d’arresto verificatasi a Jerez e, alla vigilia dei test in Malesia previsti dal 22 gennaio, si dichiara fiducioso sul lavoro del team.
Parte del suo ottimismo deriva da un sempre più proficuo rapporto con il gommista Bridgestone che dopo un primo, duro anno di assestamento, ha portato ai buoni risultati del 2006. “Siamo riusciti ad individuare i circuiti più difficili per il nostro pacchetto moto-gomme arrivando alla conclusione che sono quelli più lisci, dove le gomme sviluppano aderenze diverse. I chimici di Bridgestone stanno lavorando proprio su questo elemento”.
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Motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.
Cilindrata: 799cc
Potenza massima: oltre 200 cv
Velocità massima: oltre 310km/h
Trasmissione: Cambio estraibile a 6 marce, con rapporti alternativi disponibili. Frizione multidisco a secco con dispositivo meccanico antisaltellamento. Trasmissione finale a catena.
Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta Magneti Marelli, 4 corpi farfallati con iniettori sopra farfalla. Farfalle controllate dal sistema EVO TCF (Throttle Control & Feedback).
Carburante: Shell Racing V-Power
Lubrificante: Shell Advance Ultra 4
Accensione: Magneti Marelli
: Termignoni
Telaio: Traliccio di tubi d'acciaio. Forcellone in alluminio
Sospensioni: Forcella Öhlins 42mm upside-down ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico, freno idraulico in compressione ed estensione.
Pneumatici: Bridgestone, anteriore e posteriore 16.5"
Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 320mm con pinze a 4 pistoncini.Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini.
Peso a secco: 148kg
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