Motogp

Estoril: Elias che gara!

Condividi

Sul circuito dell'Estoril Tonie Elias vince al fotofinish strappando la il primo posto a Rossi. Gara emozionante, con entrambe le Honda fuori per un tamponamento di Pedrosa su Hayden e Rossi che va in testa al Mondiale. Terzo classificato Roberts. In 25

Alvaro Bautista: il suo quattordicesimo podio di quest'anno è un nuovo record per la categoria

Estoril (POR) - La gara più folle e drammatica dell'anno si conclude con Toni Elias che batte per 2 millesimi di secondo Valentino Rossi. Adesso ci sono 8 punti di vantaggio su Hayden che, abbattuto dal suo compagno di squadra Pedrosa, tocca terra al quinto passaggio.
Il labiale della disperazione di Hayden è semplice nella prima parte "fuck", poi una serie di litanie verso Pedrosa che gli è entrato all'interno, ha frenato, è caduto e ha abbattuto il suo capitano.
Diciamolo senza paura: Pedrosa ha fatto un'enorme stupidaggine che conferma una cosa sola. la Honda è bravissima a far le moto, ma non sa gestire gli uomini e lo si è visto al cento per cento.
Sul podio anche un'altra Honda, la KR di Roberts e anche questo fa capire come sia messa la Casa giapponese: un licenziato (speriamo che Gresini ci ripensi e lo tenga in squadra) come Elias e un privato con una moto artigianale, Roberts. Nel mezzo Rossi che quando ha visto, al sesto giro, il cartello Hayden Out ha fatto un po' di conti e non è riuscito ad allungare, trovandosi nella morsa dei due piloti Honda con i quali ha duellato senza paura, dandole e prendendole.
Edwards fa il possibile, soprattutto a inizio gara, poi non riesce a parare le spalle al campione del mondo, ma qui non è colpa di Colin, è stato Rossi, come ammette sportivamente, a non essere riuscito ad allungare e a scappare dalla muta.


Partiamo dal via, con le due Yamaha in testa e le due Honda Repsol dietro. Gara splendida, visto che le due coppie si giocano il mondiale a viso aperto. Nel dubbio Rossi sta davanti a tutti con Colin alle spalle e le due Honda che litigano tra loro. Hayden giustamente pretende aiuto, ma Pedrosa lo punzecchia e al quinto passaggio lo abbatte. Fine dei giochi, notte fonda con Hayden che forse per la prima volta nella sua vita si arrabbia. Nakano intanto cade , subito imitato da Stoner che travolge Gibernau. Per lo spagnolo una frattura alla mano e il distacco (e tre!) della placca che gli tiene ferma la clavicola. Curioso il destino, visto che sembra proprio che Stoner abbia preso il posto di Sete alla Ducati. Con il "tocco di classe" della notizia data in diretta tv da un uomo Honda. Forse sarebbe meglio se la Ducati fosse più trasparente e la Honda meno loquace e più attenta ai fatti interni.
Dopo questi crash ecco venire fuori Capirossi che però deve mollare presto con le gomme in confusione, ennesima volta in stagione. E così si mettono in mostra Elias che viene su con autorevolezza e Checa che con le Dunlop sta davanti per un momento a tutte le moto Bridgestone. Viene su anche Kenny Junior che sfrutta il ritmo lento di Rossi e forma il gruppo di testa a metà gara con Rossi, Edwards ed Elias. Melandri, che in questa week end ha raccolto pochissimo, fa un dritto.
La Ilmor intanto entra ed esce dal box con McCoy che sta attento a non intralciare quelli che sono in testa e che lo doppiano. In ogni caso fa figura migliore di Cardoso che litiga con la sua Ducati Dunlop. Insomma, in MotoGp bisogna andare più forte.
Dal giro numero 23 è un divertimento continuo: Elias attacca Rossi a viso aperto, Roberts pure e il terzetto sceglie due punti per dare spettacolo. Lo staccatone alla fine del rettilineo dove Elias tira frenate chilometriche e all'attacco del rampino (quasi un Cavatappi alla rovescia) nel quale Rossi e Roberts replicano alla grande. Il giro finale è una rissa tra Elias e Rossi con arrivo appaiato e vittoria dello spagnolo per 2 millesimi, cioè nulla.
Roberts incassa il podio, Edwards invece è quarto davanti a Tamada, Hopkins e Checa. Per Melandri solo un ottavo posto che vista la situazione di Capirossi gli permette di agganciare e tenere il terzo posto del mondiale a 217 punti. Un vero peccato perché visto come sono andate le cose, con una buona gara, Marco poteva andare più su...
Capirossi è 12esimo preceduto anche dalla Ducati satellite di Hofmann. Che dire, la colpa è delle gomme, naturalmente. A punti tutti gli arrivati, compresi Ellison, Cardoso e McCoy che tra entrate e uscite dal box chiude 15esimo a 4 giri, ma con il primo punto iridato per la Ilmor.
A fine gara Pedrosa era in Clinica Mobile con un mignolo rotto e il morale a pezzi, Hayden irraggiungibile e arrabbiatissimo. La faccia della Honda era questa.
In casa Yamaha festa grande, mentre Elias toccava il cielo con un dito.
1. Toni ELIAS SPA HONDA 46'08.739
2. Valentino ROSSI
ITA YAMAHA 46'08.741
3. Kenny ROBERTS JR
USA KR211V 46'08.915
4. Colin EDWARDS
USA YAMAHA 46'09.603
5. Makoto TAMADA
JPN HONDA 46'27.158
6. John HOPKINS
USA SUZUKI 46'33.920
7. Carlos CHECA
SPA YAMAHA 46'38.087
8. Marco MELANDRI
ITA HONDA 46'40.552
9. Chris VERMEULEN
AUS SUZUKI 46'48.856
10. Randy DE PUNIET
FRA KAWASAKI 46'50.235
11. Alex HOFMANN
GER DUCATI 46'50.272
12. Loris CAPIROSSI
ITA DUCATI 46'53.515
13. James ELLISON
GBR YAMAHA 47'27.852
14. Jose Luis CARDOSO
SPA DUCATI 47'49.455
15. Garry McCOY
AUS ILMOR X3 47'35.294

Non Classificati
Nicky HAYDEN
USA HONDA 6'42.244
Dani PEDROSA
SPA HONDA 6'42.331
Casey STONER
AUS HONDA 1'45.744
Sete GIBERNAU
SPA DUCATI 1'46.055

Primo giro non ultimato
Shinya NAKANO
JPN KAWASAKI
Andrea Dovizioso era arrivato secondo al GP del Portogallo nel 2005 Estoril (POR) - Queste sono le gare che piacciono alla gente: nessuna tattica, gas aperto, traiettorie creative e tanta motivazione in campo. In più, mettiamoci anche il favoritissimo che stecca completamente ed ecco il Gp del Portogallo classe 250.
Vince, strameritatamente Andrea Dovizioso che arriverà a Valencia con 13 punti di distacco da Lorenzo (alla fine quinto dopo una gara fatta di poche luci e di qualche ombra) e la possibilità di giocarsi il mondiale davanti al pilota che quest'anno ha fatto vedere il più grande progresso, ovvero Hiroshi Aoyama e la sua favolosa KTM, arrivata a livelli della concorrenza.
Sul podio ci va anche Alex De Angelis e questa non è una novità, ma adesso il pilota Aprilia (che dovrebbe restare in 250 anche il prossimo anno) è marcato a soli 10 punti dal giapponese della KTM nella lotta per il terzo posto. Quarto è il migliori privato del mondo, Roberto Locatelli ed è da lui che inizia il racconto della gara.
Pronti via e il bergamasco, poleman a sorpresa, scatta veloce con Lorenzo, Dovizioso e Aoyama a inseguire, ma in breve si vede che non è una grande giornata per il team Fortuna e per Lorenzo. Dicono che nel box gli hanno ripetuto milioni di volte "sta calmo e pensa al titolo", ma forse hanno esagerato e poi Lorenzo non è un tattico e quando deve calcolare non da certo il massimo. Come non bastasse, Barbera cade al secondo giro e poi si impegna in una gran rimonta ma non può aiutare il compagno di squadra, mentre Lorenzo scivola indietro, attaccato da Takahashi e da Simoncelli decisamente ritrovato dopo il rientro del suo tecnico Brazzi.


All'ottavo giro sono in tre in pochi metri, Locatelli, Dovizioso e De Angelis, ma dalle retrovie arriva velocissimo Aoyama che in breve aggancia il gruppo. Con l'arrivo del giapponese la gara si accende e si vedono grandi numeri, con staccatone al limite e ingressi uno a fianco dell'altro pilota. Poca tattica e molto agonismo. Giusto però che alla fine abbia ragione Dovizioso che allunga di quel tanto che gli basta per precedere di un soffio (15 millesimi di secondo) Aoyama.
De Angelis rischia grosso: "Ho preso un'imbarcata quando mi ha passato Aoyama e ho perso quei metri che mi hanno impedito di giocarmi tutto in volata". E così dietro una Honda e una KTM, ecco l'Aprilia, moto campione marche ma oggi poco fortunata. Fortuna che invece aiuta meritatamente Dovizioso: "Mi si è bagnata la visiera all'interno e non vedevo nulla, quindi non ero preciso nelle staccate, ma evidentemente anche gli altri non ne avevano di più. Bello vincere qui, magari è tardi, ma almeno arrivo a Valencia ancora in lotta per il mondiale".
Giù dal podio va Locatelli che si conferma grande pilota meritevole di una moto ufficiale per la prossima stagione che precede Lorenzo, Takahashi che non è riuscito a dare una mano a Dovizioso rubando altri punti a Lorenzo e Simoncelli settimo dopo una gara buona. Guintoli batte West nella volata tra privati, mentre Barbera chiude decimo davanti a Smrz e Poggiali.
A punti Ballerini, quindicesimo, fuori invece Baldolini, Morelli, Brannetti (ritirato) e Palumbo.
1. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 44'30.727
2. Hiroshi AOYAMA
JPN KTM 44'30.742
3. Alex DE ANGELIS
RSM APRILIA 44'31.075
4. Roberto LOCATELLI
ITA APRILIA 44'32.569
5. Jorge LORENZO
SPA APRILIA 44'37.129
6. Yuki TAKAHASHI
JPN HONDA 44'40.346
7. Marco SIMONCELLI
ITA GILERA 44'45.030
8. Sylvain GUINTOLI
FRA APRILIA 44'47.949
9. Anthony WEST
AUS APRILIA 45'05.546
10. Hector BARBERA
SPA APRILIA 45'08.703
11. Jakub SMRZ
CZE APRILIA 45'12.311
12. Manuel POGGIALI
RSM KTM 45'13.656
13. Aleix ESPARGARO
SPA HONDA 45'13.749
14. David DE GEA
SPA HONDA 45'13.767
15. Andrea BALLERINI
ITA APRILIA 45'14.662
16. Dirk HEIDOLF
GER APRILIA 45'30.181
17. Fabricio PERREN
ARG HONDA 45'41.679
18. Taro SEKIGUCHI
JPN APRILIA 45'46.117
19. Jordi CARCHANO
SPA APRILIA 45'48.304
20. Arturo TIZON
SPA HONDA 46'02.932
21. Luca MORELLI
ITA APRILIA 44'43.569
22. Alessio PALUMBO
ITA APRILIA 45'20.560
23. Luke LAWRENCE
GBR YAMAHA 46'01.268
24. Joao FERNANDES
POR APRILIA 44'51.174

Non Classificati
Alex BALDOLINI
ITA APRILIA 43'18.575
Shuhei AOYAMA
JPN HONDA 25'51.335
Jules CLUZEL
FRA APRILIA 22'49.548
Dan LINFOOT
GBR HONDA 19'52.275
Alessandro BRANNETTI
ITA HONDA 8'31.300
di Marco Masetti
Estoril (POR) - E' nata una stella, la nuova Aprilia RSA, colorata con la bandiera spagnola in onore del campione del mondo, Alvaro Bautista che la fa debuttare in gara e con il fiocco nero per ricordare il tecnico Sergio Bonaldo. La superiorità di questa moto, che il prossimo anno tutti i top rider sognano già, è stata devastante: al via è quarta, qualche curva dietro i primi tre, poi sul rettilineo d'arrivo Bautista spalanca il gas, si sposta a bordo muretto e sorpassa con facilità i primi. Curva perfetta e via a scoprire il limite della nuova moto... Che si traduce in 10 secondi di vantaggio sul secondo in 10 passaggi!
Uno spettacolo, una forza della natura vedere in azione questa piccola belva che fischia sul dritto per il lavoro delle coppie coniche che trasmettono il moto al disco rotante superiore.
Gli altri si sono inchinati, dando vita ad una bella battaglia per il podio che ha visto prevalere Faubel in volata su Kallio, Pesek e Simon. Altra volata per il sesto posto che si aggiudica il bravissimo Koyama con la Malaguti che piega Lai e Talmacsi. Un vero peccato che la Malaguti a fine stagioni lasci le corse e un bell'affare per la KTM che ha già ingaggiato il pilota nipponico.
Nona piazza per Simone Corsi, al rientro dopo due gare di stop e punti mondiali per Zanetti e Sandi. Pasini chiude ai box dopo una caduta e continuando a lamentare diversità tecniche e prestazionali con gli altri piloti Aprilia. Fa male a lamentarsi, ma va capito: avere in squadra Bautista, uno che ha 325 punti non è facile...
Caduta e ritiro anche per Luthi, sempre più ex campione del mondo.
1. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 40'48.792
2. Hector FAUBEL
SPA APRILIA 41'03.890
3. Mika KALLIO
FIN KTM 41'03.904
4. Lukas PESEK
CZE DERBI 41'04.537
5. Julian SIMON
SPA KTM 41'04.570
6. Tomoyoshi KOYAMA
JPN MALAGUTI 41'16.380
7. Fabrizio LAI
ITA HONDA 41'16.401
8. Gabor TALMACSI
HUN HONDA 41'16.444
9. Simone CORSI
ITA GILERA 41'20.669
10. Sandro CORTESE
GER HONDA 41'27.670
11. Karel ABRAHAM
CZE APRILIA 41'28.057
12. Pol ESPARGARO
SPA DERBI 41'33.293
13. Lorenzo ZANETTI
ITA APRILIA 41'33.335
14. Federico SANDI
ITA APRILIA 41'34.861
15. Sergio GADEA
SPA APRILIA 41'36.879
16. Randy KRUMMENACHER
SWI KTM 41'48.523
17. Esteve RABAT
SPA HONDA 41'48.580
18. Imre TOTH
HUN APRILIA 41'56.281
19. Raffaele DE ROSA
ITA APRILIA 41'56.311
20. Kazuma WATANABE
JPN HONDA 42'10.159
21. Michele CONTI
ITA HONDA 42'10.209
22. Dino LOMBARDI
ITA APRILIA 42'15.666
23. Mateo TUNEZ
SPA APRILIA 42'18.171
24. Manuel HERNANDEZ
SPA APRILIA 42'18.194
25. Joey LITJENS
NED HONDA 42'18.212
26. Dominique AEGERTER
SWI APRILIA 42'19. 208
27. Blake LEIGH-SMITH
AUS KTM 42'21.821
28. Kazuya OTANI
JPN MALAGUTI 42'21.904
29. Georg FROEHLICH
GER HONDA 42'21.975
30. Michal SEMBERA
CZE HONDA 41'21.943

Non Classificati
Nicolas TEROL
SPA DERBI 34'13.340
Roberto TAMBURINI
ITA APRILIA 34'36.936
Simone GROTZKYJ
ITA APRILIA 35'13.363
Hiroaki KUZUHARA
JPN APRILIA 36'58.822
Bradley SMITH
GBR HONDA 27'01.448
Mattia PASINI
ITA APRILIA 22'57.144
Michael RANSEDER
AUT KTM 18'19.305
Joan OLIVE
SPA APRILIA 5'31.484
Thomas LUTHI
SWI HONDA 5'31.583
Mike DI MEGLIO
FRA HONDA 1'54.551
Roberto LACALENDOLA
ITA APRILIA
Lorenzo con la sua quinta posizione si aggiudica solo 11 punti: non ha ancora la matematica certezza di vincere il titolo
Valentino Rossi torna in vetta alla classifica mondiale: con il suo secondo posto in gara vanta ora otto punti di vantaggio su Hayden
Elias, che forse lascerà il team di Gresini, ha dato spettacolo vincendo sulla linea del traguardo la sua gara più importante della stagione
Alvaro Bautista: il suo quattordicesimo podio di quest'anno è un nuovo record per la categoria

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908