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Motogp

Sachsenring vincono: Rossi, Takahashi e Pasini

il 16/07/2006 in Motogp

In MotoGp il campione fa una grande rimonta, vincendo il duello con Melandri. Terzo Hayden. Giù dal podio Pedrosa e Capirossi. Nella 250 la spunta il giapponese precedendo De Angelis e Lorenzo. In 125 il pilota Aprilia, batte Bautista e Pesek

Sachsenring vincono: Rossi, Takahashi e Pasini
Rossi guarda il suo muretto


– In Germania suona ancora l’inno di Mameli, il vero disco per l'estate del 2006. Dopo i mondiali di calcio, lo (ri) cantano anche al Sachsenring i tanti tifosi di Rossi che hanno visto una delle sue più belle vittorie in carriera. E non è un caso che alla fine si sia messo la maglia della nazionale di Marco Materazzi, difensore dell'Inter e goleador ai mondiali di calcio, quello che ha preso la testata da Zidane.


Giusto accostamento perché Materazzi è un difensore che fa anche goal, più o meno quello che ha fatto Rossi oggi difendendo e attaccando per tutta la gara e facendo goal all'ultima curva, quando ha chiuso la porta all'attacco spettacolare di Melandri che ha provato a sorpassarlo dall'esterno, ma senza successo.
Sul podio ci va anche il leader del mondiale Nicky Hayden che piega a fine gara, con qualche attacco un po' sporco, Daniel Pedrosa, quarto che sembrava l'unico in grado di infastidire davvero Rossi.
In classifica comanda Hayden a 169, Rossi è a 143 (una vittoria e un punto di distacco), Pedrosa a 140, Melandri a 134 e Capirossi, quinto a 118.


Iniziamo a rivedere la gara con la partenza di Daniel Pedrosa che stacca benissimo dal via.
Rossi è decimo, visto che il forfait di Casey Stoner, caduto nelle prove, lo ha fatto avanzare di un posto. Ma la Yamaha M1 di Rossi in gara è la sorella bella di quella vista nelle prove, merito del solito azzardo fatto nel warm up dalla squadra di Burgess. Hayden e Pedrosa comadano i giochi all'inizio, con Makoto Tamada splendido protagonista assieme a Roberts e Melandri.
Si ritira subito Alex Hofmann, amareggiatissimo per lo stop a inizio della sua gara di casa, mentre Hayden diventa padrone della corsa. Ma Rossi arriva fortissimo saltando i piloti più lenti e al nono passaggio è già quarto. Loris Capirossi fatica a tenere il passo dei primi, pur restando sempre in zona interessante, ma all'undicesimo passaggio succede il fattaccio. Kenny Roberts stringe troppo una curva e perde l'anteriore. La sua moto prende in pieno Tamada e i due finiscono sulla ghiaia. L'americano è a posto, mentre Tamada si ritrova con una distorsione ad un ginocchio.
Inizia il Valentino Rossi show che a metà gara esatta passa in testa con Pedrosa, Melandri e Hayden a marcarlo stretto. Si vede che Valentino non può andarsene e Pedrosa cerca l'attacco, ma al passaggio numero 26 (guardacaso il suo numero) Daniel fa un errore e viene infilato da Melandri e Hayden.
Sembra finita ma la gara vive un ultimo sussulto: Rossi sa che ha qualche punto della pista a suo vantaggio, ma che le Honda sono tremende, quindi chiude tutte le porte senza pietà.
Gli sfugge Melandri a due giri dalla fine, ma Valentino replica subito e difende la prima piazza fin sotto la bandiera a scacchi.


, lo dice Valentino Rossi:"Che grande vittoria per noi, soprattutto dopo le prove disastrose. I ragazzi della mia squadra e la Michelin hanno fatto un grande lavoro e la mia moto, che ieri sera avevo accusato di essere inferiore alle altre, ha cambiato faccia. Volava e mi faceva volare. Ho sfruttato i punti a mio vantaggio e ho chiuso bene la porta a Melandri. E' bello essere qui con la maglia dell'Italia addosso, adesso pensiamo al mondiale". Non a quello di calcio, ovviamente, ma a quello Moto Gp che sta prendendo una piega favorevole al campione del mondo, anche se Hayden non molla mai e va sempre sul podio. Però l'americano ha fatto vedere di essere un buonissimo mediano, ma di non avere il passo per star davanti e staccare gli altri e nemmeno troppa lucidità nel finale. Quando ha attaccato Rossi lo ha fatto in maniera disordinata e con poco costrutto.
Più bravo Marco Melandri che dice chiaro e tondo: "Ho fatto una grande battaglia e io ci ho provato ma lui è stato bravissimo. A Donington lottavo per la seconda piazza, qui per la vittoria, presto tornerò sul gradino più alto del podio. Prima o poi tocca a me...".
Da segnalare in casa Ducati la bella prova di Loris Capirossi, quinto e primo dei gommati Bridgestone davanti a Shinya Nakano, Chris Vermeulen e al rientrante Sete Gibernau che sembra ancora lontano dalla forma fisica migliore.
Bel nono posto di Carlos Checa con la Yamaha gommata Dunlop che ha fatto vedere notevoli progressi e che precede Tony Elias (altro rientrante dopo un infortunio) e un Colin Edwards al limite del presentabile che batte solo Ellison e Cardoso.
Insomma, in casa Yamaha si sorride, ma solo perché in campo c'è un fuoriclasse che sa attaccare e fare goal, contemporaneamente. Con giocatori così, si vince un mondiale.

Le interviste a caldo:

Marco Melandri
: 'Che gara fantastica! Ho provato a battere Rossi tenatando di sorpassarlo in tutti i punti dall’esterno dall'interno ma mi chiudeva tutte le porte è stato bravissimo. Penso anche di aver dato più valore alla vittoria di Rossi'.

-Come è guidare così? '
'Mi sono divertito tantissimo. Qui siamo ripartiti da zero e se questi sono i risultati, penso che potrò fare delle gare così tutte le domeniche'.

Valentino Rossi 'Ieri avevo dubitato della moto, adesso devo chiedergli scusa perché oggi andava forte. E' stato bravissimo anche Melandri. Oggi mi sono divertito inn particolare per come riuscivo a fare il curvone in discesa''.

Nicky Hayden:' Oggi ci ho provato in tutti i modi ho dato il massimo ma oggi Rossi era fortissimo. La prossima settimana andremo a Laguna e sono caricatissimo".

Loris Capirossi: “Oggi ho fatto metà gara con le gomme che andavano bene, poi il grip è calato. Dobbiamo avere delle gomme che tengono per tutta la gara. Nel warm-up sono stato il più veloce”.
-Le tue condizione fisiche hanno condizionato la gara?
Sul piano fisico non ho avuto problemi, anche se non sono ancora al 100%. Tra una settimana andiamo a Laguna Seca penso che sarà un’altra pista dove dovremo difenderci, poi dopo la pausa estiva arriveranno piste che sono più favorevoli alla nostra moto”.

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1. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 41'59.248
2. HONDA Marco MELANDRI ITA 41'59.393
3. HONDA Nicky HAYDEN USA 41'59.514
4. HONDA Dani PEDROSA SPA 41'59.555
5. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 42'08.012
6. KAWASAKI Shinya NAKANO JPN 42'08.395
7. SUZUKI Chris VERMEULEN AUS 42'15.856
8. DUCATI Sete GIBERNAU SPA 42'15.896
9. YAMAHA Carlos CHECA SPA 42'16.345
10. SUZUKI John HOPKINS USA 42'17.034
11. HONDA Toni ELIAS SPA 42'26.673
12. YAMAHA Colin EDWARDS USA 42'28.556
13. YAMAHA James ELLISON GBR 43'01.277
14. DUCATI Jose Luis CARDOSO SPA 43'19.245

Non classificati:

17 KAWASAKI Randy DE PUNIET FRA 16'56.506
6 HONDA Makoto TAMADA JPN 14'01.468
10 KR211V Kenny ROBERTS JR USA 14'01.753
66 DUCATI Alex HOFMANN GER 3'04.603

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Ironia della sorte il primo pilota che ha vinto nella duemmezzo con la Honda si chiamava proprio Takahashi

Sachsenring (Ger)
- Un lampo di Yuki Takahashi gli frutta la seconda vittoria (la duecentesimadi una Honda in questa classe) di stagione, ma in questa gara della 250 non c'è solo questo. C'è la cronica incapacità (sfortuna, maledizione, braccino, fate voi) di Alex De Angelis di vincere, anche se questa volta è mancato davvero poco. Una curva per l'esattezza, una curva all'ultimo giro, nella quale il pilota di San marino, che aveva nella mani la vittoria, ha allargato lasciando spazio al giapponese che con un sorpasso da manuale ha vinto.
E ha anche riaperto il mondiale che adesso ha un nuovo padrone in Jorge Lorenzo, quarto al traguardo dopo una gara nella quale ha guidato male ma ha raccolto parecchio. Andrea Dovizioso è quarto, in una gara difficile per lui, senza troppi lampi e con un feeling approssimativo con la pista, sin dalle prove. Andrea perde la leadership del mondiale e questo non fa bene alla vigilia delle vacanze.


Adesso la 250 stacca fino a Brno, ma alla ripresa la lotta per il titolo vede Lorenzo a 174, Dovizioso a 172, Takahashi a 133 e De Angelis a 131. Bella lotta, che durerà per tutta la stagione.
La gara parte con Roberto Locatelli all'attacco e velocissimo a staccare, poi è Lorenzo a partire all'attacco con il gruppo più o meno confuso in bagarre continue con posizioni che cambiano velocemente. Però si vede Lorenzo in testa seguito da De Angelis rapido nel rimontare dopo una partenza così così.
Al decimo dei ventinove passaggi, De Angelis va in testa, visto che Lorenzo stava guidando male e non aveva un gran ritmo. Sembra fatta, il passo di Alex è più che buono, mentre gli inseguitori perdono tempo con Barbera che pensa solo a stare davanti a Lorenzo (a fine anno Hector cambierà squadra pur di non stare con il rivale, si parla del team Seedorf) e Takahashi e Dovizioso a battagliare con Lorenzo.


Intanto cadono Simoncelli e Ballerini e si vedono addirittura i primi doppiaggi delle impresentabili wild card iscritte alla gara, tipo Aschenbrenner che rischia di far cadere i primi. Al ventunesimo passaggio Yuki Takahashi passa Lorenzo e inizia a puntare De Angelis che conduce con un secondo di vantaggio. Alex guida bene, il giapponese meglio e all'ultimo giro arriva a vedere nel mirino il pilota Aprilia che chiude benissimo tutte le traiettorie, salvo una, quella nella quale si infila in giapponese del team Humangest.
A fine gara Alex De Angelis commenta serenamente la sconfitta: "E' stata una gara fantastica, sono partito indietro ma ho fatto una bella rimonta e, visto che avevo un buon ritmo ho provato anche ad andare in fuga. Takahashi è stato bravissimo e mi ha seguito e alla fine è stato bravo, più di me e ha vinto".
La delusione è tanta e bilancia la gioia del vincitore che però ha ingannato tutti: ma non era spompato a causa delle continue trasferte in Giappone per provare la 8 Ore di Suzuka? Con la sua vittoria la Honda vince la 200° gara in 250, una corsa iniziata nel 1961 con Hailwood, campione del mondo in quell'anno e recordman di vittorie in categoria con le moto giapponesi con 20 successi, seguito da Redman con 18.

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1. HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 41'30.350
2. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 41'30.408
3. APRILIA Jorge LORENZO SPA 41'31.363
4. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 41'34.371
5. APRILIA Hector BARBERA SPA 41'39.734
6. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA 41'49.592
7. APRILIA Anthony WEST AUS 41'56.807
8. KTM Hiroshi AOYAMA JPN 41'56.957
9. HONDA Shuhei AOYAMA JPN 41'57.091
10. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA 42'00.971
11. APRILIA Alex BALDOLINI ITA 42'15.104
12. APRILIA Franco BATTAINI ITA 42'15.413
13. KTM Manuel POGGIALI RSM 42'19.143
14. APRILIA Jakub SMRZ CZE 42'22.667
15. HONDA Aleix ESPARGARO SPA 42'22.719
16. APRILIA Dirk HEIDOLF GER 42'22.927
17. HONDA Fabricio PERREN ARG 42'30.375
18. APRILIA Jules CLUZEL FRA 42'42.440
19. HONDA Dan LINFOOT GBR 41'34.920
20. APRILIA Jordi CARCHANO SPA 41'42.297 USA
21. APRILIA Luca MORELLI ITA 42'16.272
22. HONDA Meik Kevin MINNEROP GER 42'17.293
23. HONDA Franz ASCHENBRENNER GER 42'17.605

Non classificati:

67 APRILIA Nicklas CAJBACK SWE 31'46.250
58 GILERA Marco SIMONCELLI ITA 20'10.991
21 HONDA Arnaud VINCENT FRA 16'34.584
79 APRILIA Andreas MARTENSSON SWE 10'35.769
36 HONDA Martin CARDENAS COL 7'18.916
23 HONDA Arturo TIZON SPA 5'54.159
8 APRILIA Andrea BALLERINI ITA 4'27.977

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Sachsenring (Ger) - Con una bella vittoria, ottenuta a gomiti larghi e per un centesimo sul leader del mondiale Alvaro Bautista, Mattia Pasini entra nella leggenda. Anzi, nella storia, visto che ha vinto il Gp numero 200 (85° in 125) per l'Aprilia tra 125 e 250. Ma la vittoria del riccionese, che a fine gara aveva la voce rotta dall'emozione, ha un significato particolare.
Forse si è giocato il posto in squadra il prossimo anno, visto che ad Aspar Martinez non deve essere piaciuto l'accanimento con il quale l'italiano ha battuto Alvaro Bautista, ma Mattia Pasini ha capito due cose la prima, il suo ingombrante compagno di squadra non è invincibile. La seconda, il mondiale non è ancora finito. Il distacco è notevole (Bautista è a quota 205, Pasini a 137) ma psicologicamente lo spagnolo ha accusato il colpo.


Al giro finale ci si arriva con una gara veloce iniziata con uno scatto di Gabor Talmacsi che prova a fuggire, ma ha già Alvaro Bautista in scia con Mika Kallio, Fabrizio Lai, Pasini e Lukas Pesek. Pochi giri e il gruppo trova il suo equilibrio.
Il resto della compagnia perde subito il contatto e resta a inseguire senza mai poter avvicinare i fuggitivi che hanno un passo davvero superiore a tutti.
A comandarla resta Simone Corsi che dimostra di aver un buon rendimento ma di non riuscire ancora a stare in testa alla gara. In 10 giri Mika Kallio perde il treno giusto e la sua KTM non funziona più a dovere. Colpa delle gomme, probabilmente, ma il finlandese scivola sempre più giù e, alla fine, è solo ottavo, un brutto colpo alle sue ambizioni.
Si capisce che la gara è un discorso a due tra Pasini e Bautista, con Pesek che al massimo può fare il terzo incomodo anche a causa di una gomma posteriore che scivola molto. Ma nell'ultimo giro succede di tutto e tra una spallata e una toccatina alla leva del freno Pasini batte Bautista. Il team esulta in maniera strana, tra la gioia dello staff dell'italiano e il gelo degli spagnoli, uniti nel box ma divisi in pista.


Qualcuno chiede a Pasini se non teme per il futuro sabotaggi tecnici, addirittura il classico zucchero nel serbatoio e Mattia replica: "Sono un buon meccanico io e controllo sempre tutto". Come a dire, in quel box la tensione si taglia con il coltello.
Fuori da quel box, invece, la 125 vede Hector Faubel che batte Simone Corsi nella volata per il quarto posto, poi Thomas Luthi e Nico Terol, altro pilota Derbi che sta attraversando un buon momento di forma.
Mika Kallio è ottavo davanti a Olive, Gadea, Lai e Bradley Smith, il ragazzino inglese allievo di Pedrosa e gestito da Puig che precede Cortese (miglior tedesco in campo), Talmacsi e Koyama, a punti con la Malaguti, nonostante un polso rotto.
Tra i nostri c'è il 17° di Zanetti, il 20°di De Rosa, il 22° di Sandi davanti a Pirro e Iannone e giù fino a Conti e Baroni a oltre un minuto dai primi.

Le interviste a caldo

Lukas Pesek: “Oggi ero al limite. Ho tenuto il passo di Pasini e Bautista e ho anche provato a vincere, ma ho rischiato di cadere. Ci riprovo la prossima volta a Brno”.

Alvaro Bautista: “Sono sempre più avanti in classifica e sono soddisfatto. Va bene anche fare secondo, ma sono arrabbiato per il modo in cui ha vinto Pasini che negli ultimi giri è stato pericoloso due volte. Sul finale in uscita di curva ha messo il ginocchio sulla mia carena e mi ha rallentato”.

Mattia Pasini: “E’ stata una vittoria importante!Le gomme sono andate bene. ”
-Bautista ti ha accusato di essere stato scorretto?
Mi sono limitato a rispondere al suo attacco sul rettilineo, io rispetto le persone che sono corrette con me”.
-C'erano ordini di scuderia?
Si dovevamo controllare Kallio

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1. APRILIA Mattia PASINI ITA 39'44.091
2. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 39'44.101
3. DERBI Lukas PESEK CZE 39'44.202
4. APRILIA Hector FAUBEL SPA 39'53.389
5. GILERA Simone CORSI ITA 39'53.463
6. HONDA Thomas LUTHI SWI 39'54.661
7. DERBI Nicolas TEROL SPA 39'55.926
8. KTM Mika KALLIO FIN 39'55.996
9. APRILIA Joan OLIVE SPA 40'10.108
10. APRILIA Sergio GADEA SPA 40'10.263
11. HONDA Fabrizio LAI ITA 40'10.452
12. HONDA Bradley SMITH GBR 40'10.480
13. HONDA Gabor TALMACSI HUN 40'10.697
14. MALAGUTI Tomoyoshi KOYAMA JPN 40'11.159
15. KTM Randy KRUMMENACHER SWI 40'11.283
16. APRILIA Lorenzo ZANETTI ITA 40'30.236
17. KTM Stefan BRADL GER 40'30.292
18. HONDA Georg FROEHLICH GER 40'40.365
19. APRILIA Raffaele DE ROSA ITA 40'40.640
20. APRILIA Vincent BRAILLARD SWI 40'40.873
21. APRILIA Federico SANDI ITA 40'41.164
22. APRILIA Michele PIRRO ITA 40'41.565
23. APRILIA Andrea IANNONE ITA 40'41.798
24. MALAGUTI Alexis MASBOU 40'48.789
25. HONDA Michele CONTI ITA 40'48.884
26. APRILIA Imre TOTH HUN 40'51.845
27. APRILIA Manuel HERNANDEZ SPA 28 41'01.414
28. HONDA Lorenzo BARONI ITA 41'01.598
29. APRILIA Mateo TUNEZ SPA 41'04.674
30. HONDA Esteve RABAT SPA 41'08.863
31. HONDA Toni WIRSING GER 40'29.648

Non classificati:
61 KTM Robin LAESSER GER 26'12.099
44 APRILIA Karel ABRAHAM CZE 24'11.377
13 APRILIA Dino LOMBARDI ITA 20'13.395
37 HONDA Joey LITJENS NED 17'17.638
22 APRILIA Pablo NIETO SPA 13'51.362
83 HONDA Clement DUNIKOWSKI FRA 12'27.163
53 APRILIA Simone GROTZKYJ ITA 9'10.779
72 APRILIA Eric HUBSCH GER 7'41.271
20 APRILIA Roberto TAMBURINI ITA 6'07.041
10 APRILIA Angel RODRIGUEZ SPA 1'51.137

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