Motogp
Mugello: vincono Rossi, Lorenzo e Pasini
Alla fine di una gara serratissima la spunta il campione, davanti a Capirossi e Hayden. Melandri 6°.In 250 arrivo in volata con lo spagnolo che strappa la vittoria a De Angelis e Dovizioso. Nella 125 Pasini vince su Bautista, terzo Pesek
Il podio con Rossi, Capirossi e Hayden
Scarperia - Vi piaccia o no, ma Valentino Rossi ha fatto vedere una volta di più di essere straordinario e il fatto che dopo la vittoria fosse emozionato come un ragazzino alle prime gare, fa capire quanto ci tenesse a vincere qui davanti a quasi 90.000 persone che sono andate letteralmente in delirio per la sua impresa.
Ma se Rossi ha vinto, per una volta, sono in due ad avere meritato. Ed ecco entrare in scena il secondo, Loris Capirossi, autore di una gara iniziata malissimo e in ottava piazza a causa di una brutta partenza, ma che grazie ad una rimonta da vero grande dello sport, è riuscito a lottare con il connazionale fin sul traguardo. E poi, non dimentichiamolo, Capirossi è il nuovo leader del mondiale a pari merito con Nicky Hayden a quota 99 punti. Non è da stupidi pensare che con una partenza veloce e senza le gomme stressate dalla rimonta la gara potesse avere un'altra faccia. Non è da sottovalutare il sempre costante Nicky Hayden che ha corso alla pari con i rivali italiani, decisamente più dotati sul piano della classe, mettendo in campo grinta e coraggio.
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Scatta la Yamaha di Rossi, seguita come un'ombra dalla bellissima Ducati nel look Frecce Tricolori di Sete Gibernau, poi Shinya Nakano con la Kawasaki e Marco Melandri, Casey Stoner e Daniel Pedrosa.
Si capisce subito una cosa: le moto hanno costruttori diversi, gomme Bridgestone o Michelin, scelte differenti, ma la tecnica oggi conta davvero poco. Infatti Melandri, che alla fine lamenterà una moto lenta sul dritto, riesce ad insediarsi in terza piazza, proprio mentre più indietro e mai in lotta per le prime posizioni in questo week-end Colin Edwards fa un dritto e in pratica lascia la gara. Nello stesso passaggio Gibernau supera Rossi.
I tre fanno l'andatura, ma dietro nessuno molla nemmeno per un istante. Al quarto passaggio Melandri è primo, poi Gibernau ritorna leader.
Nel gruppo spicca Casey Stoner, bravissimo e aggressivo, forse troppo visto, visto che dopo aver passato Melandri e fatto capire che la vittoria è il suo obiettivo, al nono passaggio cade rovinosamente e senza danni, cosa incredibile, vista la dinamica del suo volo.
Restano in sei a fare la gara, quindi ci sono anche le due Honda del team interno che nella mattina hanno provato e trovato le gomme giuste. Nicky Hayden però ha più spessore di Daniel Pedrosa che segue più guardingo le mosse dei primi. Ai quali, in un lampo, si aggiunge anche Loris Capirossi, autore di una rimonta furiosa che al 13°passaggio lo porta in terza piazza.
Degli altri non parliamo: letteralmente non esistono. Nakano scivola indietro, le Suzuki non si schiodano, le altre Yamaha non si notano.
Fa una figura dignitosa Toni Elias e pure Kenny Roberts, ma i distacchi che beccano dai primi sono imbarazzanti. Sul finale Rossi capisce che tentare la fuga non è possibile e prova a far passare Sete, ma nello spazio si infilano tutti e il campione del mondo si ritrova quinto con Capirossi primo.
Sedicesimo passaggio: Capirossi, Hayden e Melandri, poi Rossi e Pedrosa.
Al giro diciotto Melandri, costretto a staccare più del lecito per tenere il passo va fuori e perde il treno per la vittoria che diventa roba per tre, visto che Gibernau che pare abbia avuto problemi con uno stivale ( ha perso lo spider sulla punta ndr) chiude il gruppetto.
Rossi contro Capirossi, come nei pronostici, con Hayden che ringhia e rischia per stare con loro. Gli ultimi tre giri sono adrenalina e spettacolo allo stato puro con scontri ravvicinati, ma sempre corretti e entrate in curva fatte più con il cuore che con la testa.
Alla fine è Rossi che vince di forza, di rabbia, di classe di esperienza e di cuore. Il suo sogno di rivincere il mondiale è ancora aperto.
1. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 42'39.610
2. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 42'40.185
3. HONDA Nicky HAYDEN USA 42'40.345
4. HONDA Dani PEDROSA SPA 42'41.617
5. DUCATI Sete GIBERNAU SPA 42'42.680
6. HONDA Marco MELANDRI ITA 42'51.403
7. HONDA Toni ELIAS SPA 42'58.609
8. KR211V Kenny ROBERTS JR USA 42'58.782
9. HONDA Makoto TAMADA JPN42'58.841
10. SUZUKI John HOPKINS USA 42'59.431
11. KAWASAKI Shinya NAKANO JPN 42'59.473
12. YAMAHA Colin EDWARDS USA 43'10.288
13. KAWASAKI Randy DE PUNIET FRA 43'16.808
14. SUZUKI Chris VERMEULEN AUS 43'21.322
15. YAMAHA Carlos CHECA SPA 43'35.866
16. YAMAHA James ELLISON GBR 43'52.997
17. DUCATI Jose Luis CARDOSO SPA 42'45.597 18.
Non classificati
27 HONDA Casey STONER AUS 15 laps
66 DUCATI Alex HOFMANN GER 15 laps
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Jorge Lorenzo ha ritrovato la concentrazione e con la sua Aprilia ha conquistato la gara
Scarperia- La crisi di Jorge Lorenzo è finita e questa è una buona notizia per il mondiale 250.
Lo spagnolo vince in volata una gara bellissima e palpitante che poteva riservare sorprese ad ogni curva. E invece alla fine, siamo andati sulclassico. Con Alex De Angelis che poteva vincere e che invece è solo secondo e con Andrea Dovizioso sempre sul podio e sempre più leader del mondiale, complice il ritiro di Hector Barbera con la moto che rompe la frizione e lo costringe al ritiro dopo pochi metri dal via.
davanti a 89.200 spettatori e Yuki Takahashi tenta il colpaccio scattando benissimo. Niente male per un pilota che arriva alle prove devastato dal fuso orario a causa delle continue trasferte in Giappone per provare la mille che guiderà in agosto alla Otto Ore di Suzuka.
Al primo passaggio Lorenzo tenta la fuga, ma nessuno lo lascia andare.
Dovizioso, De Angelis, Alex Debon test rider Aprilia con una moto evoluzione da provare in gara, lo spettacolare Roberto Locatelli e Marco Simoncelli finalmente maiuscolo, sono tutti li a seguire lo spagnolo.
Intanto è sparita la KTM di Hiroshi Aoyama in seguito ad un contatto con Alex Baldolini.
Al quarto passaggio De Angelis passa al comando, mentre Jacub Smrz cade a terra rovinosamente dopo un "high side" con pesante atterraggio sulla schiena.
Il gruppo continua a macinare giri ad alto ritmo, nessuno risparmia le gomme e peccato per Andrea Ballerini che perde il contatto con il gruppo di testa e si deve accontentare di una gara nel secondo gruppetto.
Al tredicesimo passaggio Takahashi inizia a far paura con un giro veloce, ma la spinta del nipponico non basta ad andare in testa. Al sedicesimo passaggio succede qualcosa nella Gilera di Simoncelli che si ammutolisce e poi riprende ma per Supersic la gara sfuma in posizioni di rincalzo.
Peccato anche per Locatelli che è anche stato al comando, ma che deve aver stressato troppo le gomme che lo mollano a fine gara ( complice anche un contatto con la Honda di Takahshi che gli rovina l’anteriore).
Si prepara il gran finale: prima Takahashi perde il parafango posteriore che per poco non colpisce chi lo segue, mentre Alex Brannetti, ottima gara da wild card dopo cinque anni di assenza dai due tempi da gara, deve ritirarsi a causa di un crampo alla mano.
E via all'ultimo giro con De Angelis che lotta con Lorenzo e con Dovizioso che sta li e attende il varco buono.
Il sammarinese frena un po' lungo e deve allargare, lo spagnolo lo infila e vince davanti ad Alex che riesce a contenere Dovizioso.
A seguire Takahashi, Debon,Locatelli, Simoncelli, West, Shuehei Aoyama, Ballerini, Guintoli e Poggiali.
Sfiora la zona punti dopo una bella gara Omar Menghi, wild card di Misano che a trent'anni correva nel mondiale per la prima volta con il suo team a gestione familiare.
Jorge Lorenzo esulta: "Sono qui di nuovo e dopo tre gare da dimenticare, penso di nuovo al mondiale. E' stata una gara durissima, tutti contro tutti, senza pietà e alla fine sono stato anche fortunato. Bene così, adesso c'è Barcellona".
Alex De Angelis sorride, magari sforzandosi un po': "Ho fatto una bella gara e sono stato molto in testa. Volevo vincere, ma la vittoria mi manca ancora. In ogni caso questo risultato da fiducia a me e alla squadra che lavora bene, anche se non sempre i risultati arrivano".
Andrea Dovizioso commenta ribadendo un concetto noto: "E' dura, sul dritto faccio fatica a stare in scia alle Aprilia. Forse così il campionato diventa ancora più bello, ma io volevo vincere e potendo contare solo sulle staccate non è che mi restino molte armi".
In ogni caso in classifica comanda Andrea Dovizioso a quota 108, Lorenzo è a 88, Takahashi a 80, Barbera a 78. Locatelli è a 67, De Angelis a 55.
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1. APRILIA Jorge LORENZO SPA 40'35.185
2. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 40'35.296
3. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 40'35.505
4. HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 40'35.519
5. APRILIA Alex DEBON SPA 40'38.500
6. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA 40'38.512
7. GILERA Marco SIMONCELLI ITA 40'43.115
8. APRILIA Anthony WEST AUS 41'01.233
9. HONDA Shuhei AOYAMA JPN 41'01.801
10. APRILIA Andrea BALLERINI ITA 41'05.755
11. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA 41'08.039
12. KTM Manuel POGGIALI RSM 41'08.928
13. HONDA Sebastian PORTO ARG 41'48.734
14. HONDA Arturo TIZON SPA 41'51.344
15. HONDA Fabrizio PERREN ARG 41'53.718
16. APRILIA Omar MENGHI ITA 42'23.264
17. HONDA Dan LINFOOT GBR 42'23.573
18. APRILIA Alessio PALUMBO ITA 40'37.939
19. APRILIA Franz ASCHENBRENNER GER 40'53.880 20.
Non classificati
36 HONDA Martin CARDENAS COL
65 HONDA Alessandro BRANNETTI ITA
22 APRILIA Luca MORELLI ITA
67 APRILIA Nicklas CAJBACK SWE
16 APRILIA Jules CLUZEL FRA
24 HONDA Jordi CARCHANO SPA
96 APRILIA Jakub SMRZ CZE
9 APRILIA Franco BATTAINI ITA
Non hanno finitoil primo giro
21 HONDA Arnaud VINCENT FRA
25 APRILIA Alex BALDOLINI ITA
4 KTM Hiroshi AOYAMA JPN
80 APRILIA Hector BARBERA SPA
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di Marco Masetti
Prima vittoria stagionale per Pasini
Scarperia-Vittoria per un millesimo (7 centimetri circa) e grande lezione di autocritica per Mattia Pasini che ha corso con un somarello dipinto sul casco.
Forse non c'è la mano di Manara dietro, ma il risultato è splendido. "Somaro perché ho buttato via delle gare" ci aveva detto Mattia alla vigilia, ma dopo questa vittoria le cose cambiano. Anche nella classifica con il riminese che si rilancia in terza piazza.
La gara parte nel segno di Pasini, subito attivissimo con Fabrizio Lai che però giro dopo giro scivolerà indietro, ma anche in quello di Alavaro Bautista, leader mondiale che capisce che non è il caso di lasciar andar via l'italiano che sulla sua pista vola.
Lukas Pesek, che scattava dalla pole, primo ceco nella storia, parte male, ma dopo pochi giri rientra e aggancia i due fuggitivi.
Gara a tre, ma c'è anche con un quartetto che insegue nel quale ci sono gli altri due piloti del team Aspar, Sergio Gadea e Hector Faubel (che in volata batteranno Mika Kallio e Julian Simon con le KTM nella lotta per il quarto posto).
Nelle battute iniziali si vede la bandiera nera data a Andrea Iannone per partenza anticipata (e per non essersi fermato per il ride trough) e la brutta caduta di Federico Sandi che viene trasportato al Medical Center per accertamenti, e per fortuna il pilota sta bene.
La gara è tutta incentrata sulla fuga delle Aprilia e della Derbi di Pesek. Con Pasini e Bautista che sembrano averne di più rispetto alla moto gemella, anche se marcata Derbi, di Pesek. E invece no. Negli ultimi due passaggi il ceco che ha come manager Davide Brivio infila Mattia e Alvaro al Correntaio con una traiettoria che più stretta non si può, ma nelle curve successive Lukas perde un po'. Gli sarà fatale all'ultimo giro, quando Pasini e Bautista lo infilano in vista del traguardo per giocarsi la vittoria.
Le due Aprilia del team Aspar arrivano a razzo e solo i millimetri decidono che vince l'italiano, il somarello che ritorna campione.
Nella volata per il quarto posto, Mika Kallio non si conferma leone e perde la posizione.
Questo conferma la giornata trionfale per le Aprilia con la prima Honda ottava, quella di Gabor Talmacsi, giusto davanti a quella di Thomas Luthi che ha corso con una placca metallica che gli blocca la clavicola sinistra fratturata dieci giorni fa in test privati al Sachsenring.
Simone Corsi, secondo degli italiani è decimo con la Gilera che ha portato il ricordo sulle carene di Umberto Masetti e poi Lai undicesimo. A punti Zanetti e Koyama con la Malaguti. Poi il buio per i nostri piloti, ma almeno c'è stato uno che ha vinto!
Mattia Pasini è giustamente euforico: "Mi sono divertito la faccia (detto proprio così, alla romagnola) e ho fatto un'ottima gara. Ho tentato la fuga, ma loro erano veloci a questo punto ho ragionato e studiandoli nel maxi schermo del Palagio ho visto dove potevo attaccare".
Alvaro Bautista, leader a 119 punti contro gli 88 di Mika Kallio e i 74 di Mattia Pasini, fa i complimenti al rivale. "In fondo sono contento per lui, ha vinto il suo GP e io ho portato a casa 20 punti, tra due domeniche a Barcellona spero tocchi a me".
Lukas Pesek, sportivissimo afferma: "Ho perso, ma almeno ho capito che posso provarci. Ho visto la faccia di Mattia: è davvero felice, sono contento per lui".
Insomma, bella gara per le piazze di testa, ma anche un po' troppa confusione: 43 piloti in pista sono davvero tanti.
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1. APRILIA Mattia PASINI ITA 40'00.412
2. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 40'00.413
3. DERBI Lukas PESEK CZE40'00.464
4. APRILIA Sergio GADEA SPA 40'01.615
5. APRILIA Hector FAUBEL SPA 40'01.646
6. KTM Mika KALLIO FIN 40'01.790
7. KTM Julian SIMON SPA 40'02.715
8. HONDA Gabor TALMACSI HUN40'13.732
9. HONDA Thomas LUTHI SWI 40'13.749
10. GILERA Simone CORSI ITA 40'13.788
11. HONDA Fabrizio LAI ITA 40'14.277
12. APRILIA Pablo NIETO SPA 40'15.171
13. APRILIA Joan OLIVE SPA 40'17.700
14. APRILIA Lorenzo ZANETTI ITA 40'29.875
15. MALAGUTI Tomoyoshi KOYAMA 40'29.965
16. KTM Stefan BRADL GER 40'34.586
17. APRILIA Raffaele DE ROSA ITA40'36.239
18. DERBI Nicolas TEROL SPA 40'39.892
19. HONDA Bradley SMITH GBR 40'51.637
20. HONDA Hiroaki KUZUHARA JPN 41'15.663
21. HONDA Daniele ROSSI ITA 41'18.627
22. APRILIA Luca VERDINI ITA 41'20.679
23. HONDA Roberto LACALENDOLA ITA 41'22.768
24. APRILIA Simone GROTZKYJ ITA 41'22.982
25. APRILIA Imre TOTH HUN 41'22.984
26. APRILIA Vincent BRAILLARD SWI 41'23.000
27. APRILIA Dino LOMBARDI ITA 41'24.002
28. APRILIA Roberto TAMBURINI ITA 41'55.321
29. HONDA Michele CONTI ITA 41'55.274 30.
Non classificati
63 HONDA Mike DI MEGLIO FRA 38'28.065
41 HONDA Aleix ESPARGARO SPA 34'30.300
11 HONDA Sandro CORTESE GER 26'08.477
10 APRILIA Angel RODRIGUEZ SPA 18'15.872
15 APRILIA Michele PIRRO ITA 18'23.348
89 HONDA Nico VIVARELLI ITA 18'50.882
9 KTM Michael RANSEDER AUT 14'14.459
44 APRILIA Karel ABRAHAM CZE 8'14.959
7 MALAGUTI Alexis MASBOU FRA 6'18.915
37 HONDA Joey LITJENS NED 6'24.826
23 HONDA Lorenzo BARONI ITA 4'21.145
12 APRILIA Federico SANDI ITA 2'15.636
Squalificati
29 APRILIA Andrea IANNONE ITA
43 APRILIA Manuel HERNANDEZ SPA
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