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Gp Mugello preview: la grande festa italiana

il 30/05/2006 in Motogp

Nella gara di casa i nostri piloti partiranno all’attacco. Da non sottovalutare Pedrosa e Stoner. In 250 Dovizioso tenterà di difendere la sua leadership e nella 125 ci aspettiamo un duello tra KTM e Aprilia

Gp Mugello preview: la grande festa italiana
Il lungo rettilineo del Mugello farà soffrire Dovizioso e la sua Honda nei confronti delle velocissime Aprilia

Domenica è la grande festa della moto all'italiana con il nostro Gp (che dal prossimo anno sarà accompagnato in calendario anche da quello di San Marino a Misano) che si corre al Mugello.
Come sempre aspettiamoci di tutto, perché le caratteristiche del tracciato (tecnicissimo e veloce) unite alle motivazioni extra dei nostri piloti, possono fare cose incredibili.


Già perché in una pista che inizia con un rettilineo lungo un chilometro e passa che va in salita, cambia le carte in tavola e poi ci sono una serie di curve tutte raccordate tra loro che non consentono il minimo errore.
Il Mugello è una signora pista e i nostri piloti la sanno interpretare al meglio, quindi... Nella Moto Gp Nicky Hayden si presenta al Mugello in testa al mondiale con 83 punti dopo cinque gare. Questo vuol dire che Nicky magari non sarà un campione dalla classe cristallina, ma ha dalla sua una costanza di rendimento invidiabile. Prima della gara francese, chiusa in quinta piazza, era sul podio da otto gare consecutive e questo la dice lunga. Però non vince e allora spazio alle ambizioni di Marco Melandri (79), unico pilota ad aver vinto due gare in stagione e in gran spolvero. Marco al Mugello è uno che fa paura per quanto guida bene, ma non è il solo.


A pari punti c'è Loris Capirossi che, se tutto va bene, dovrebbe avere gomme giuste (cioè già provate al Mugello) per la sua Desmosedici.
Festa Ducati? Molto probabile anche se sul dritto i cavalli della GP6 non sono più la mandria scatenata di qualche anno fa. Ora l'erogazione, della moto di Capirossi, è più “educata”, ma quello che si perde in alto, lo mette il pilota che in Toscana guida in maniera perentoria.
E poi c'è Valentino Rossi, poco fortunato sino ad ora, ma finalmente assistito da una Yamaha che con il nuovo telaio (che avrà anche Edwards) sembra andare forte e senza “chattering”.
Rossi è staccato dalla vetta della classifica da 43 punti, una vita. Ma il pilota sa che questa è la grande occasione per ridurre il gap. Quindi andrà all'attacco, proprio su una pista che ama e davanti ad un pubblico che lo esalta.
Spiace per gli altri, ad esempio per Shinya Nakano che ha girato in settimana a Spa Francorchamps scoprendo che la pista ora usata solo dalla F1 è magnifica. Già non l'ha disegnata Tilke! Come il Mugello, del resto.


Pista vera per uomini veri (in certi punti ci vuole pelo sullo stomaco) in una giornata in cui tutti si aspettano il massimo, cioè i nostri tre sul podio. Sarà una battaglia indimenticabile, immagino. Anche perché nel ruolo di outsider ci sono i ragazzi terribili, ovvero Daniel Pedrosa (73) e Casey Stoner (65), totalmente imprevedibili e in ogni caso già pronti per fare grandi cose come hanno abbondantemente gia fatto vedere. Loro sono il futuro e anche le attenzioni dimostrate dalle Case nei loro confronti sono un chiaro segnale: Pedrosa è ufficiale Honda, mentre Stoner è il pezzo pregiato del mercato: piace a Honda, Ducati e Yamaha, con quest'ultima in vantaggio sulla concorrenza visto che dovrebbero esserci trattative molto concrete tra il pilota e la Casa nipponica che potrebbe aver già deciso di lasciare perdere Edwards per il futuro.
Ma questa potrebbe essere la gara per un pilota che fatica molto in questa stagione e che ha un futuro alquanto incerto: Sete Gibernau, sempre sfortunato e che cerca una rivincita da mesi. Chissà, nella pista degli italiani, a cento chilometri da Borgo Panigale, potrebbe essere la grande giornata di un pilota che non vince più.
A proposito di Ducati, giovedì la Casa italiana presenta proprio al Mugello la versione stradale della Desmosedici, un bell'evento (per ora solo statico) che testimonia che le gare e la serie, per Ducati sono molto legate! Del resto la RR è la prima vera Moto GP replica della storia del motociclismo.

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Sembra quasi incredibile, ma qui si arriva con un italiano al comando del mondiale: Andrea Dovizioso a quota 92, nemmeno una vittoria ma una costanza di rendimento invidiabile.
In questo Andrea, talento splendente, è aiutato dalla irregolarità di funzionamento dei vari Hector Barbera (78), Jorge Lorenzo (63) e Alex De Angelis (35) che hanno Aprilia velocissime ma che non riescono a fare due gare di fila allo stesso livello.
Gli spagnoli vincono e poi si spengono, il sammarinese sta vivendo una stagione molto difficile con troppe cadute.
Visto il dritto e la media, le Aprilia sono favoritissime (sono nate e sviluppate proprio su questo tracciato) con il rinforzo di Alex Debon che correrà con la moto - laboratorio del reparto esperienze.
Per Dovizioso, che lamenta la scarsa potenza della sua Hodna, questa potrebbe essere una gara in difesa.
Tra quelli da seguire c'è anche Roberto Locatelli che al Mugello va sempre forte.
Ma io un occhio lo butterei anche ai giapponesi che sono la vera novità di stagione. I vari Hiroshi Aoyama con la KTM a quota 75 e Yukio Takahashi a 67, veri protagonisti ai quali si è aggiunto Shuehei Aoyama con la Honda: tutti piloti veloci e aggressivi.
Mi aspetto buone cose anche da Marco Simoncelli, per ora sotto le aspettative, ma che nel suo Gp potrebbe svegliarsi.

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Gara senza un protagonista, il campione del mondo Thomas Luthi, vincitore a Le Mans che si è rotto di nuovo la clavicola nel corso di test privati al Sachsenring nella passata settimana.
Una brutta notizia per il campione che potrebbe correre, seppur infortunato: lo diranno i test medici della vigilia.
Viste le caratteristiche della pista non è difficile prevedere un duello tra KTM con Mika Kallio a 78 e le quattro Aprilia del team Aspar con Alvaro Bautista leader a 99, Hector Faubel a 56, Sergio Gadea a 54 e Mattia Pasini a 49.
Per l'italiano, il Mugello costituisce davvero l'ultima spiaggia per credere ancora al titolo.
Quindi, ventre a terra, magari con l'aiuto di Lukas Pesek, altro velocissimo e di Simone Corsi, pilota Gilera che, come Simoncelli, non sta ancora dando quello che sarebbe logico aspettarsi da lui.
Da battaglia anche Fabrizio Lai e Gabor Talmacsi, ma qui bisognerà vedere quanto perderanno le loro Honda sul dritto.

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