Motogp
Shanghai: vincono Pedrosa, Barbera, Kallio
Nella MotoGp è dominio Honda con lo spagnolo che conquista la prima vittoria seguito da Hayden. Terzo Edwards. Rossi ha problemi con le gomme e si ritira.In 250 Barbera vince di motore su Dovizioso poi Aoyama. Nella 125 vittoria in volata per il finland
Shanghai (Cina) –32.402 sono gli spettatori intervenuti, un record per la Cina, ad applaudire il quarto diverso vincitore di stagione, la prima volta di Daniel Pedrosa, uno che lotterà per vincere il mondiale. Vittoria netta, limpida, ottenuta di forza e classe e con il giro record nelle ultime tornate.
Alle sue spalle Nicky Hayden, sempre più leader del mondiale, un pilota che resta un mediano ma che non molla mai.
Sul podio, nonostante una buona dose di chattering, ci va una Yamaha M1, quella di Colin Edwards.
Mancano del tutto, i nomi italiani, quelli dei tre vincitori delle gare precedenti (non accadeva dalla gara del Qatar del 2004). Di loro è facile raccontare il piazzamento, più complesso il week end.
Andiamo con ordine Marco Melandri, con una moto lenta e un setting mediocre (come per tutto il week end) chiude settimo, davanti a Loris Capirossi che alla fine, senza girare troppo attorno al problema, dichiara: "Ho cercato di passare Melandri e Tamada all'ultimo giro, ringrazio Dio che mi ha aiutato a finire la gara ma non ce l'ho fatta. Io se posso solo annusare la vittoria ci provo, ma oggi non era il caso. In ogni caso - aggiunta contrattuale, crediamo - ho la massima fiducia nella Bridgestone".
Solite gomme protagoniste. Francamente credere che oggi Capirossi si sia potuto difendere al massimo delle forze è una grossa bugia.
Ottavo, con dietro il compagno di team Sete Gibernau, vuol dire che il pacchetto non andava al meglio e l'imputato numero uno sembrano le Bridgestone. Però il quarto posto di John Hopkins con la Suzuki che significa? Che la Bridgestone qualcosa di buono l'ha fatto, visto che John è stato protagonista della gara. Ma solo con la Suzuki ci hanno preso...
Sempre segnata dalle gomme la giornata di Valentino Rossi. Coraggioso e impegnato in una gara di rimonta, visto che partiva dalla mattonella numero 13 della griglia, Valentino a cinque giri dalla fine, sempre perseguitato dal “chattering”, ma pur sempre veloce, ha sentito una vibrazione.
E' entrato ai box al diciassettesimo passaggio, sulla moto manca il parafango anteriore. Ma nella fretta si cambia solo la gomma dietro, mentre il danno era davanti. “Dechappaggio”, ovvero distacco del battistrada. Causato da cosa? I tecnici Michelin hanno fatto un seduta naturalmente segreta nei contenuti, ma quello che emerge è una gomma anteriore (uguale a quella usata dagli altri piloti) probabilmente fallata, oppure stressata dal “chattering”?
Il campione del mondo si è parecchio innervosito, i 32 punti punti di distacco da Hayden sono tanti, una situazione uguale a quella della stagione 1999 con l'Aprilia in 250. Poi vinta. Ma Rossi ce l'ha con i test invernali, con la Yamaha che ha fatto una moto nuova senza sviluppare la vecchia (e vincente) M1. Poi se la prende con Melandri e le sue staccate al limite...
Insomma, Rossi è nervoso, come è normale che sia quando il mondiale prende una brutta piega. Quella presa all'inizio, con la partenza a razzo degli americani Edwards e Hopkins, ventre a terra con Gibernau tostissimo, Nakano, Pedrosa e Stoner.
Dopo quattro giri inizia a venir su fortissimo Pedrosa che supera Gibernau (le cui gomme non gli consentono più di tenere il passo dei primi), mentre i nostri sono in fila dall'ottava piazza di Capirossi alla decima di Rossi e Melandri a fare il prosciutto nel panino.
Si forma una coppia HRC ufficiale con Pedrosa e Hayden che inizia l'attacco ai primi. Intanto cade Chris Vermeulen, ma è al decimo passaggio che c'è la vera svolta: Pedrosa va al comando, sempre con la sua guida perfetta e Hayden lo segue come un'ombra.
Rossi diventa quinto e spinge forte, Casey Stoner fa un dritto e intanto siamo al diciassettesimo giro. Quello che porta sfiga a Rossi e lo caccia al box e poi lo costringe al ritiro.
Stoner recupera dopo il dritto e si prenota il quinto posto, mentre un rinato Makoto Tamada, bravissimo, vince di forza il duello con Melandri e Capirossi per la sesta piazza.
Davanti Hopkins perde il podio, ma fa vedere di essere pilota vero in sella ad una moto vera. Edwards difende il podio, Hayden non riesce ad agguantare Pedrosa che anzi allunga alla fine e lo spagnolo alla sua quarta gara in Moto Gp, vince.
Il verdetto del campo è come sempre spiazzante: vince il quarto pilota diverso in altrettante gare e fa sognare la Spagna. Rossi è da podio ma sfortunato, Melandri lotta ma non brilla, soprattutto nella messa a punto, Capirossi soffre. Anche perché Honda e Michelin sono difficili da battere e, al di la delle dichiarazioni pubbliche, la Honda, per bocca del presidente HRC Takeo Fukui e il vero numero uno della R&D Suguro Kanazawa, fa capire a tutti che quest'anno bisogna fare bene per garantirsi il posto per il 2007. Tutti avvertiti.
Tra una settimana si corre in Francia: poco tempo per riposare, forse la Yamaha porterà il nuovo telaio, ma intanto si cerca di capire chi vincerà il quinto Gp…
1. HONDA Dani PEDROSA SPA 44'07.734
2. HONDA Nicky HAYDEN USA 44'09.239
3. YAMAHA Colin EDWARDS USA 44'22.368
4. SUZUKI John HOPKINS USA 44'26.999
5. HONDA Casey STONER AUS 44'30.795
6. HONDA Makoto TAMADA JPN 44'31.613
7. HONDA Marco MELANDRI ITA 44'31.835
8. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 44'32.201
9. DUCATI Sete GIBERNAU SPA 44'36.092
10. KAWASAKI Shinya NAKANO JPN 44'41.549
11. HONDA Toni ELIAS SPA44'43.050
12. KAWASAKI Randy DE PUNIET FRA 44'59.738
13. KR211V Kenny ROBERTS JR USA 45'04.027
14. YAMAHA Carlos CHECA SPA 45'11.309
15. DUCATI Alex HOFMANN GER 45'18.906
16. YAMAHA James ELLISON GBR 45'30.809
17. DUCATI Jose Luis CARDOSO SPA 45'42.884 18.
Non classificati
YAMAHA Valentino ROSSI ITA
SUZUKI Chris VERMEULEN AUS
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Shanghai (Cina) - Uno è un po' sbruffone e tendenzialmente sciupone, l'altro è freddo e calcolatore e porta a casa sempre il massimo possibile. Hector Barbera (), nuovo leader del mondiale vince la gara contro Andrea Dovizioso che ha guidato bene, molto meglio dello spagnolo, ma che di più non poteva fare.
l gap di prestazioni tra Aprilia e Honda è devastante e, quando all'ultimo giro, Barbera ha aperto sul dritto non c'è stata speranza per Dovizioso. Peccato perché la gara di Andrea è stata praticamente perfetta, ma contro i CV della moto di Noale non c'era nulla da fare. Le dichiarazioni a fine gara confermano le nostre impressioni.
Barbera, emozionatissimo, esulta: "Pole e vittorie, è bellissimo", poi ringrazia di cuore l'Aprilia. Ovvio senza quel motore non avrebbe vinto. E ovviamente si gode il vero trionfo (il primo nella 250): secondo in classifica e davanti al suo compagno di team Jorge Lorenzo.
Andrea Dovizioso invece analizza la situazione: "Buon risultato per il campionato, ma io sono contento quando vinco e la differenza di prestazioni era notevole, nelle piste più veloci perdiamo troppo ".
Il resto della gara è poco emozionante, al confronto dei due, scattati veloci fin dal via. Aiutati anche dal fatto che Lorenzo ha sbagliato una curva poco dopo il via ed ha lasciato passare i due rivali, tentando poi di ricucire il gruppo.
Stecca clamorosamente Alex De Angelis che al terzo giro, staccando le mani dal manubrio per togliere del nastro che parzializzava il radiatore, si ritrova a frenare troppo forte, cadendo.
A questo punto Dovizioso e Barbera sono in fuga e da gruppo degli inseguitori emergono i nomi di Jorge Lorenzo, Anthony West, Yuki Takahashi e Roberto Locatelli, mentre la KTM di Aoyama viene su fortissimo, agganciando il gruppetto e poi andando sul podio ai danni di Lorenzo e Takahashi, battuti in volata.
Buon sesto posto per Marco Simoncelli che, dopo prove non molto brillanti, trova in gara la buona prestazione. E questo è molto interessante per il futuro di questo ragazzo molto dotato ma che non è ancora esploso. Settimo Locatelli, più smagliante in avvio che alla fine che precede Shuhei Aoyama e West.
Notte fonda per Sebastian Porto, che imbocca la via dei box dopo aver gravitato in posizioni da privato all'esordio.
A questo proposito, giornata nera per Palumbo, Porto e Morelli, tutti ritirati, come Wang con l'Aprilia iscritta dalla QJ team Benelli.
Manuel Poggiali è 11° e conferma il momento nero del pilota di San Marino che si consola pensando che in Francia userà non solo in prova il nuovo telaio.
Due punti per Alex Baldolini, nessuno invece per Andrea Ballerini.
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1. APRILIA Hector BARBERA SPA44'49.445
2. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 44'49.711
3. KTM Hiroshi AOYAMA JPN 44'52.765
4. APRILIA Jorge LORENZO SPA44'53.047
5. HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 44'53.063
6. GILERA Marco SIMONCELLI ITA 45'05.295
7. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA45'05.448
8. HONDA Shuhei AOYAMA JPN 45'06.000
9. APRILIA Anthony WEST AUS 45'11.305
10. APRILIA Jakub SMRZ CZE 45'16.486
11. KTM Manuel POGGIALI RSM 45'23.734
12. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA 45'24.008
13. HONDA Martin CARDENAS COL 45'28.677
14. APRILIA Alex BALDOLINI ITA 45'31.141
15. APRILIA Dirk HEIDOLF GER 45'32.138
16. APRILIA Andrea BALLERINI ITA 45'32.593
17. APRILIA Chaz DAVIES GBR 45'46.112
18. APRILIA Jules CLUZEL FRA 45'50.199
19. HONDA Arturo TIZON SPA 45'57.590
20. YAMAHA Shi Zhao HUANG CHN 46'34.470
21. YAMAHA Jin XIAO CHN44'52.439 22.
Non hanno concluso la gara
APRILIA Alessio PALUMBO ITA 34'00.610
HONDA Sebastian PORTO ARG 26'29.775
APRILIA Luca MORELLI ITA 15'46.935
APRILIA Chin Feng HO CHN 6'53.719
APRILIA Zhu WANG CHN 7'11.820
APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 4'19.342
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Shanghai (Cina) - Gara tecnica e combattuta, forse la più concreta della stagione. Sul gradino più alto del podio torna un pilota che è sempre nel gruppo che lotta che per le prime posizioni, ma che da un po' non raccoglie quanto semina.
Il week end di Mika Kallio e della KTM era iniziato bene sulla griglia di partenza, visto che il finlandese è partito in pole e al suo fianco in prima fila si è piazzato anche il compagno Julian Simon.
La gara scatta con le solite fasi convulse, poi si staglia la fisionomia più equilibrata con Mattia Pasini, Mika Kallio, Julian Simon, Gabor Talmacsi, unico hondista in grado di stare davanti e il nostro Raffaele De Rosa, sempre più autorevole. Ma dalle retrovie, dove sono rimasti imbottigliati, vengono fuori alla grande Lukas Pesek e soprattutto il leder del mondiale Alvaro Bautista.
Lo spagnolo fa vedere a tutti di essere completo nel repertorio e dopo aver allungato staccando il resto del gruppo dal quale si sgrana fino al ritiro mesto il campione del mondo Thomas Luthi.
Si arriva ad una sfida a sei. Sui veloci rettilinei il gioco delle scie conferma la velocità delle Aprilia, ma anche la KTM non è da meno. Mika Kallio tiene il campo alla perfezione, mentre Simon fatica ad attaccare. A questo punto si preannuncia una sfida interna tra i due piloti del team Aspar.
Pasini lascia sfilare Bautista forse sicuro di infilarlo prima del traguardo. Ma a questo punto viene fuori il pilota che fa dell'attacco il proprio simbolo, Pesek. Il ceco della Derbi tenta una staccata imperiale che gli riesce, ma non riesce a chiudere la curva e quindi chiude il gruppo.
Ma la sua azione disturba soprattutto Pasini e Bautista (che incredibilmente pensava ci fosse un altro giro da percorrere) e ne approfitta Kallio, lucido e fortunato e di nuovo in alto in classifica, secondo a quota 58 contro gli 86 di Bautista.
Per Pasini una buona giornata: "Torno sul podio dopo due gare difficili e molto nervosismo. Questa volta abbiamo lavorato benissimo e avevo un'ottima moto. Ero convinto di giocarmela con Bautista ma Pesek ha rovinato i piani. Non mi lamento, io lo scorso anno ho fatto lo stesso con Lai".
Giù dal podio si accomodano in fila Talmacsi e Simon. Pesek chiude il gruppo, poi lotta rovente tra Faubel, Lai, Koyama con la Malaguti, Corsi, Gadea, De Rosa e Iannone.
Quindi buona prova corale dei nostri piloti dopo la giornata opaca di Istanbul.
Più dietro c'è Michele Conti, 18°, poi Federico Sandi 23°, Pirro 25°, 29° Tamburini e 31° Lombardi.
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1. KTM Mika KALLIO FIN42'06.223
2. APRILIA Mattia PASINI ITA 42'06.320
3. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 42'06.580
4. HONDA Gabor TALMACSI HUN 42'07.122
5. KTM Julian SIMON SPA 42'07.329
6. DERBI Lukas PESEK CZE 42'08.109
7. APRILIA Hector FAUBEL SPA 42'26.950
8. HONDA Fabrizio LAI ITA 42'27.701
9. MALAGUTI Tomoyoshi KOYAMA JPN 42'27.781
10. GILERA Simone CORSI ITA 42'27.863
11. APRILIA Sergio GADEA SPA 42'27.945
12. APRILIA Raffaele DE ROSA ITA 42'28.240
13. APRILIA Andrea IANNONE ITA 42'29.957
14. APRILIA Joan OLIVE SPA 42'33.714
15. HONDA Mike DI MEGLIO FRA 42'46.041
16. HONDA Aleix ESPARGARO SPA 42'55.507
17. HONDA Sandro CORTESE GER 42'55.555
18. HONDA Michele CONTI ITA 42'55.723
19. DERBI Nicolas TEROL SPA 42'55.967
20. KTM Stefan BRADL GER 42'56.016
21. APRILIA Manuel HERNANDEZ SPA 42'56.232
22. HONDA Bradley SMITH GBR 42'56.385
23. APRILIA Federico SANDI ITA 43'00.770
24. APRILIA Simone GROTZKYJ ITA 43'01.278
25. APRILIA Michele PIRRO ITA 43'05.949
26. APRILIA Karel ABRAHAM CZE 43'11.032
27. HONDA Joey LITJENS NED 43'11.041
28. APRILIA Mateo TUNEZ SPA 43'27.467
29. APRILIA Roberto TAMBURINI ITA 43'28.930
30. APRILIA Vincent BRAILLARD SWI 43'29.217
31. APRILIA Dino LOMBARDI ITA 43'29.819
32. APRILIA Imre TOTH HUN 43'50.042
33. KTM Michael RANSEDER 43'56.942
Non hanno concluso la gara
HONDA Lorenzo BARONI ITA 36'27.455
APRILIA Pablo NIETO SPA 34'35.846
MALAGUTI Alexis MASBOU FRA 23'37.596
HONDA Thomas LUTHI SWI 9'22.818
APRILIA Angel RODRIGUEZ SPA 4'32.148
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