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Melandri: 'ero il più forte!'

il 30/04/2006 in Motogp

Morale alle stelle per il vincitore, che dice: “ero il più forte”. Rossi continua a cercare una soluzione ai suoi problemi e domani proverà anche una moto 2005. Pedrosa, scoraggiato, riconosce i propri errori. Hayden: ‘Penso positivo’

Melandri: 'ero il più forte!'
Un podio tutto marcato Honda...

di Marco Masetti

Instanbul (Tur) - "Sportivamente parlando, è stata la mia vittoria più bella". Marco sa di aver fatto una grande prestazione, ideale porta per una stagione che cambia di colpo faccia. Vero, Marco?
"Si, non ci sarà un dominatore assoluto e credo che tutte le gara saranno così e questa è stata una delle più bella della MotoGP".


Hai passato Stoner con un sorpasso sontuoso, ma se ci fosse stato Rossi? "Passavo lo stesso, ero il più forte in frenata e avrei potuto farlo anche con Rossi, è un pilota come un altro".
Un grande attacco il tuo, a fine gara, senza possibilità di replica. "Avevo solo quella chance, ero dietro e mi sono detto che ci dovevo provare. Senza esagerare però, appena largo. Così lui ha allargato un po' e io ho chiuso la linea. poi nella curva dopo ho tenuto duro, ho stretto al massimo, chiudendo la porta e quando ho messo la marcia e aperto il gas ho capito che non mi avrebbe più preso".
E così è stato, bravo Marco.
Eppure non era iniziata bene... "Si a inizio stagione pensavo a portare a casa qualche punto e le ossa sane".


In casa Honda le tue azioni sono in rialzo? "La Honda è grande e va bene dappertutto e poi dopo il risultato di oggi bisogna togliere il cappello: loro le moto le sanno fare, eccome".
Stoner è la sorpresa, ma fino a che punto viste le doti di guida, davvero superiori del ragazzo australiano...
"Mi è sembrata quasi una gara di 125. Per me una grande corsa e la conferma che posso affrontare una gara di MotoGp stando davanti, anche se sono più esperti di me. Credo che molti dei miei critici dovranno ricredersi! Lo sapevo che Marco avrebbe tentato di passarmi alla fine del rettilineo. Forse sapeva che ero caduto due volte in quel punto nel corso delle prove! Ho preferito non rischiare e buttare via 20 punti".
Hayden sorprende tutti: "Quando mi alzo la mattina mi sento vecchio, in effetti oggi sul podio ero il più vecchio... E' bello lottare con questi ragazzi, con Pedrosa, con Stoner, ma io so che lavoro bene. Non mi arrabbio, penso positivo, risolvo i problemi, va bene così e adesso sono anche davanti nel mondiale. Un ottimo momento direi, anche la gara è stata condizionata dall'impianto frenante anteriore che a fine gara non era al massimo della forma".
Pedrosa non cerca scuse: "Sono caduto io e ho sbagliato io. A Jerez mi andava bene il secondo posto, qui no, volevo vincere e ci ho provato. Però due cadute nello stesso week end sono troppe per me".
Dicono che sei caduto perché non ce la facevi più con le braccia, vero?
"No, ero stanco, ma chi non lo è dopo una gara così?".
In casa Ducati i musi sono lunghi, se non altro perché la vigilia prometteva molto di più. Una gara segnata dalle gomme: Capirossi ha scelto le gomme già note (e un po' dure), mentre Gibernau ha puntato su una scelta più "moderna" e dura al posteriore. Troppo dura, visto che la gomma dello spagnolo si è in pratica strappata. Alla fine ha avuto ragione Loris, ma i punti sono meno del previsto.
"Non posso dire di essere soddisfatto, questa posizione non è quella in cui dovremmo essere. Magari avesse piovuto me la sarei giocata, purtroppo la pioggia arriva quando non la vuoi. In questo weekend abbiamo lavorato bene sul bagnato ma non abbiamo avuto abbastanza tempo per prepararci al meglio per una gara asciutta, così oggi non è andata come speravamo. Tuttavia siamo a un solo punto dal primo in classifica e abbiamo portato a casa altri punti utili a questo campionato che sarà lungo e difficile. Oggi siamo stati bravi a raccogliere quel che potevamo e siamo stati i primi "gommati" Bridgestone a tagliare il traguardo. Sapevamo che questa pista sarebbe stata ostica, siamo arrivati qui con tante gomme diverse ma abbiamo avuto poco tempo per provare su pista asciutta. Per la gara abbiamo preferito non azzardare coperture mai usate, quindi siamo partiti con quella che reputavamo la più adatta tra quelle che avevamo testato. Ora ci aspetta la Cina, altro circuito difficile: dovremo continuare a lavorare a testa bassa".
Sete Gibernau è deluso e si sente: "Non c'è molto da dire riguardo alla gara di oggi, se non che abbiamo avuto un problema con il pneumatico posteriore. Non potevo farci niente. La moto andava benissimo e io mi sentivo completamente a mio agio nel condurre la gara. Al quarto giro però ho cominciato a sentire una vibrazione nel posteriore della mia Desmosedici: a un certo punto ho pensato di rientrare al box per cambiare la gomma, poi ho deciso di non abbandonare la gara. Peccato, un vero peccato: ero davvero fiducioso di poter portare a casa un bel risultato oggi".
Come a dire, tornano i vecchi spettri: moto molto buona, ma dipendente dalle gomme.
De Angelis è sotto choc e ha ragione: "L'avete vista in TV la mia uscita di pista ed è uno spettacolo che fa paura. Ma non avete idea di cosa sia stato per me vedere questo in diretta, attaccato al manubrio dopo un contatto a 270 orari. Ho visto la morte in faccia. Comunque non mi sento di aver fatto un'azione scorretta: ho preso due scie contemporaneamente e la moto ha preso velocità e non sono riuscito ad evitare Barbera".

Ma sulla sicurezza, la cosa più giusta la dice Rossi: "La gara della 250 è stata magnifica e ho fatto il tifo per tutti e due, cioè per Alex e Hector, però si devono parlare perché così rischiano di farsi male. Comunque De Angelis deve ringraziare il lavoro della commissione sicurezza perché il muro era stato spostato e alla fine della curva c'era l'asfalto per frenare. Cose chieste da noi perché toccarsi ai 270, porta sfiga. Oggi ha sbagliato Alex, però poco prima Barbera lo aveva sportellato. Si devono parlare, magari ci penserò io".
Oppure la Dorna e la Race Commission, però Rossi ha altro da dire...
"Per come si era messa la gara mi è andata bene. Il podio l'ho perso facendo quel dritto al secondo giro. Perché Hayden l'avrei battuto. Però resta un problema: a inizio gara con il pieno e le gomme nuove non riesco a guidare. Alla fine invece avevo un bel passo, ma così è dura vincere. Abbiamo fatto modifiche a raffica, anche dopo il giro di allineamento (!), ma non serve".
Il campionato però è ancora aperto e il distacco non è tanto.
"Si e se poi Elias non mi avesse steso a Jerez sarei anche più vicino, però in queste condizioni non riesco a guidare e non sfrutto il potenziale. Non si può essere più veloci con le gomme alla fine. Sto pensando di partire in Cina con delle coperture che hanno già una dozzina di giri sulle spalle, ma è un paradosso".
Rimedi? "Domani stiamo qui e proviamo e nel box abbiamo anche una moto 2005".
E' clamoroso, ma è vero...
Torniamo a Rossi: adesso hanno vinto tutti gli italiani e la Honda va forte che ne pensi?
"Va bene, siamo italiani e agguerriti. Ho seguito una Honda e ho visto che loro hanno un grip in frenata molto superiore al nostro. Io ho una moto tutta caricata sull'avantreno ma non basta e poi non riesco mai a chiudere la traiettoria. Non guido come vorrei. E oggi il pacchetto Honda più Michelin è superiore a quello di Yamaha più Michelin".

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