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Motogp

Vincono Rossi, Stoner e Talmacsi

il 01/10/2005 in Motogp

In Qatar Valentino si riprende la vittoria che mancò l'anno scorso. E lo fa in modo spettacolare, battendo in duello Melandri (secondo) all'ultimo giro. Terzo arriva Hayden, quarto Edwards e quindo Gibernau, a lungo in testa. In 250 Stoner trionfa davan


Doha (Qat) - Probabilmente la gara più bella dell'anno, sicuramente la conferma che Rossi può chiudere la stagione con il doppio di punti rispetto al secondo. Questa è la verità che emerge dalle sabbie di Losail: Rossi ha vinto anche qui dopo un duello fantastico con Melandri, unico pilota all'altezza del campione del mondo.

Macio ha fatto tutto quello che c'era nel suo bagaglio tecnico (notevole davvero), le ha provate tutte e ha dato vita alla sua gara migliore da quando è in MotoGp. E' stato lucido, aggressivo, determinato, estroso, ma non è bastato.
Nell'ultimo giro, quando ha tentato l'assalto a Rossi si è ritrovato ad incrociare la traiettoria con Vale che lo ha rinfilato di brutto andando a vincere e ringraziando con inchini la sua squadra, che ha trasformato la moto così così di Motegi e Sepang in un violino che suonava molto bene, e gli oltre 3000 spettatori.
Il campione è lui, e nella testa di Vale la vera vittoria del mondiale è stata qui, su questa pista dove lo scorso anno era caduto, dopo essere stato retrocesso in griglia per il reclamo della Honda.
Quasi una vendetta nei confronti di Gibernau e della Honda che escono sconfitti, seppur a diverso livello, da questa gara. Sete è andato in testa, ha anche tentato l'allungo, ma è stato ripreso dagli altri tre che oggi erano una spanna sopra gli altri.


E si Parla di Rossi, di Hayden, meritatamente sul podio e di Melandri. Marco ha attaccato il capitano senza paura e, quando lo ha passato, Sete ha avuto una reazione d'orgoglio e ha spalancato il gas andando fuori pista.
Generosamente è ripartito, chiudendo quinto e arrabbiatissimo, ma la sua smania di vittoria gli fa sempre fare la cosa sbagliata. Troppa fretta di risalire sul gradino più alto del podio dal quale manca da 12 mesi (cioè da questo Gp edizione 2004) e quindi errori, un altro.
La Honda, in un weekend poco fortunato, perde l'occasione della vittoria numero 600, quella che oggi era già sfuggita in 125 e 250. Ma non si tratta di una bocciatura per la 211 made in Japan. In due sono salite sul podio e Marco poteva anche vincere.
Quello che è strano è vedere Melandri, Hayden e Gibernau lottare per la vittoria e Biaggi ritirato con l'elettronica impazzita e dopo prove da dimenticare e Barros in nona piazza. Capire quale sia il reale problema di questa moto non è facile. Gomme, elettronica, ma nessuno pensa che forse avere sette moto in gara è bello (e remunerativo) per l'HRC, ma anche complicato.
Chi manca all'appello tra i top? La Ducati. Imprendibile nelle prove, molto più umana in gara. Con Checa sesto e Capirossi decimo dopo un'uscita di strada. Si è visto che qui la Bridgestone era molto più umana rispetto alle cose dell'altro mondo fatte vedere a Motegi e Sepang. L'anteriore di Loris era saldo come una roccia, il posteriore molto meno e si è visto quando a centro curva il romagnolo ha perso aderenza e speranze per la gara. In ogni caso a Phillip Island, la Ducati e Loris saranno di nuovo alla caccia del primato.
E sarà gara vera, da vedere. Perché la lotta per il secondo posto è davvero avvincente: in un fazzoletto ci sono Biaggi a 159, Melandri a 157, Edwards a 152, Hayden a 150, Capirossi a 148 con Barros e Sete a 129 e 126. Belle sfide, anche perché ci sono ingaggi da conquistare e soprattutto premi da prendere. Infatti, e qui non lo sanno tutti, i piloti hanno quasi sempre un contratto a risultato che può portare cifre notevoli in più o in meno a seconda della posizione.
Tra gli altri protagonisti Edwards ha capito che non era giornata per volare alto e ha pensato alla classifica, Nakano fa un bel piazzamento, davanti a Elias che si conferma in crescita e si mette dietro Barros. ma quello che ha fatto una gran bella gara è stato Roberto Rolfo, semplicemente emozionante in avvio di gara (era settimo al secondo passaggio) e dodicesimo alla fine. Una splendida prova, quella che non ha fatto Byrne, che difficilmente vedremo ancora con la Honda Pons.
Resta un dato, che spiega gara e mondiale: Rossi è a 306 punti, Biaggi ne ha 159. Si rischia il doppiaggio!

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1. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 43'33.759
2. Marco MELANDRI
ITA HONDA 43'35.429
3. Nicky HAYDEN
USA HONDA 43'39.295
4. Colin EDWARDS
USA YAMAHA 43'48.496
5. Sete GIBERNAU
SPA HONDA 43'54.190
6. Carlos CHECA
SPA DUCATI 44'05.191
7. Shinya NAKANO
JPN KAWASAKI 44'06.742
8. Toni ELIAS
SPA Fortuna YAMAHA 44'13.647
9. Alex BARROS
BRA HONDA 44'15.551
10. Loris CAPIROSSI
ITA DUCATI 44'18.011
11. Kenny ROBERTS
USA SUZUKI 44'22.504
12. Roberto ROLFO
ITA DUCATI 44'35.750
13. Shane BYRNE
GBR HONDA 44'38.564
14. Ruben XAUS
SPA YAMAHA 44'47.583
15. James ELLISON
GBR WCM BLATA 45'42.401
16. Franco BATTAINI
ITA WCM BLATA 43'59.063
17. John HOPKINS
USA SUZUKI 44'38.818

Non Classificati
Makoto TAMADA
JPN HONDA 34'21.723
Max BIAGGI
ITA HONDA 12'32.752

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Doha (Qat) - Il mondiale si riapre e accade proprio quello che aspettano gli spettatori che come ogni anno affolleranno in massa il circuito di Phillip Island. Con una vittoria netta costruita nelle prove (dove ha lavorato solo in vista della gara) e senza lasciare spazio a nessuno in gara sin dal via, Casey Stoner attacca la leadership di Pedrosa. Adesso siamo a 239 a 213 per il campione del mondo, ma in palio ci sono ancora 75 punti e tre gare. E l'australiano in due gare gli ha rimontato 37 punti!
Gran finale di mondiale, aiutato anche dalla vena di due altri piloti Honda, Lorenzo e Dovizioso, che hanno messo dietro Pedrosa, giù dal podio dopo un testa a testa con Andrea che gli soffia la terza piazza in un eccitante arrivo in volata. I grandi protagonisti della giornata sono tutti sul podio, e con storie diverse.
Stoner aveva solo una possibilità: attaccare e rischiare e Casey ha interpretato la gara alla perfezione. Credo non sia un caso che Burgess lo abbia scelto come prossimo pupillo dopo Rossi e Doohan: il materiale umano c'è, visto che nessun pilota con l'Aprilia ha fatto una gara a così alto livello.
Lorenzo, al rientro dopo la squalifica scontata a Sepang, ha attaccato come solito, ed è stato bravissimo per tutta la gara, staccando il gruppo degli inseguitori. L'unico errore che ha fatto è stato quello di lasciar scappare al via Stoner. Vero, perché l'australiano, nelle parole di Dovizioso era il vero avversario da battere. "Mi ero detto di non lasciarmi scappare Casey, perché era il più veloce. Con un passo così, non sarei riuscito a prenderlo e infatti non ci sono riuscito. Anche Lorenzo ne aveva di più, però nella sfida con Pedrosa ho vinto io e mi è riuscito molto bene".
Vero, e Pedrosa adesso soffre e teme il clima rovente che di sicuro troverà in Australia. In prova il numero uno della 250 si lamentava per il motore, ma in gara, a occhio, gli è mancata la continuità nell'azione. Ovvero, giri buoni e altri meno. E nessun allungo devastante dei suoi.
Quinto chiude Porto, che fa gara onesta e combattuta, immaginiamo con le gomme in calo a fine gara. Aoyama non convince ed è sesto, giusto davanti ad un pilota che oramai è sempre più "seconda guida" della squadra, Hector Barbera, mai in partita, mai graffiante e non solo in questa gara. Con l'ottavo di Takahashi si chiude la teoria delle moto ufficiali, poi c'è Guintoli, davvero in gran spolvero a Losail.
Anche lui, come De Puniet, ritiratosi dopo una gara opaca, sogna la Moto Gp, magari con la Yamaha del team Tech 3, mentre Randy è nel mirino della Kawasaki.
Meriterebbe maggior considerazione Sekiguchi, decimo con l'Aprilia kit del team Campetella che in Qatar ha lavorato davvero bene come testimonia la quarta velocità fatta segnare nelle prove di ieri. Bel dodicesimo posto di Giansanti che ha corso con la febbre alta che non lo ha lasciato in pace per tutta la trasferta. Un punto per Ballerini, quindicesimo, mentre Corsi chiude incredibilmente fuori dalla zona punti nonostante la moto ufficiale. Per il romano il vero problema è stato il difficile rapporto con il tracciato, più o meno lo stesso per Baldolini, 20esimo. Non concludono la gara De Angelis, caduto al sesto passaggio quando tentava di stare con i primi, imitato, ma da posizione più arretrata, da Locatelli un giro dopo. Si ritira nelle prime battute di gara la Fantic di Vincent.

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1. Casey STONER AUS APRILIA 41'22.628
2.
Jorge LORENZO SPA HONDA 41'24.194
3. Andrea DOVIZIOSO
ITA HONDA 41'25.23
4. Daniel PEDROSA
SPA HONDA 41'25.287
5. Sebastian PORTO
ARG APRILIA 41'27.495
6. Hiroshi AOYAMA
JPN HONDA 41'52.599
7. Hector BARBERA
SPA HONDA 41'55.336
8. Yuki TAKAHASHI
JPN HONDA 42'09.098
9. Sylvain GUINTOLI
FRA APRILIA 42'09.477
10. Taro SEKIGUCHI
JPN APRILIA 42'24.310
11. Alex DEBON
SPA HONDA 42'24.324
12. Mirko GIANSANTI
ITA APRILIA 42'24.408
13. Martin CARDENAS
COL APRILIA 42'25.423
14. Steve JENKNER
GER APRILIA 42'26.580
15. Andrea BALLERINI
ITA APRILIA 42'27.545
16. Chaz DAVIES
GBR APRILIA 42'28.822
17. Simone CORSI
ITA APRILIA 42'43.632
18. Dirk HEIDOLF
GER HONDA 42'59.174
19. Mathieu GINES
FRA APRILIA 43'13.673
20. Alex BALDOLINI
ITA APRILIA 43'24.733

Notn Classificati
63 Erwan NIGON FRA Team Yamaha Kurz YAMAHA 37'01.456
96 Jakub SMRZ CZE Arie Molenaar Racing HONDA 34'27.611
7 Randy DE PUNIET FRA Aprilia Aspar 250cc APRILIA 25'35.459
15 Roberto LOCATELLI ITA Carrera Sunglasses - LCR APRILIA 12'41.192
5 Alex DE ANGELIS RSM MS Aprilia Italia Corse APRILIA 10'26.806
64 Radomil ROUS CZE Wurth Honda BQR HONDA 10'53.579
21 Arnaud VINCENT FRA Scuderia Fantic Motor GP FANTIC 4'31.479

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Doha (Qat) - E abbiamo visto anche questo: il pilota vince e, dal muretto, i suoi meccanici non esultano. Anzi qualcuno si mette le mani nei capelli. Incredibile ma vero, vince Talmacsi passando sul rettilineo con 17 millesimi Kallio, in testa sin dall'avvio. Il duo della KTM stacca tutti, sulle prime scortato anche da Simon, poi se ne vanno. Dietro si scatena la caccia, tardiva, ai fuggitivi con un gruppo che lotta con il coltello tra i denti e, come annunciato nelle prove dal diretto interessato, ne viene fuori Simoncelli che arriva sul podio.
Intanto, al comando, Kallio fa gara in testa senza problemi, scortato dal fedele (?) scudiero Talmacsi. Luthi è in difficoltà e naviga a centro del gruppetto degli inseguitori. L'occasione per il finlandese è ghiottissima, e oramai arrivare primo sembra una formalità. Sembra, visto che dal box c'è il cartello che dice P1 e P2, ovvero, "arrivate così che va bene". Si esce dall'ultima curva, Kallio ha già in testa le note dell'inno nazionale finlandese, quando come un razzo il compagno di squadra lo fulmina sul traguardo. Scene di disperazione nel box, Kallio è gelido e incredulo, Talmacsi, festeggiato solo dalla famiglia del connazionale Toth esulta.
Talmacsi si inventa la scusa del secolo e dichiara: "credevo ci fosse ancora un giro". Lo ripeterà anche a Barthol e ai dirigenti KTM che non crediamo la prendano bene. Del resto ieri in serata avevano licenziato il pilota West e non hanno nemmeno disputato il warm up. Motivazione ufficiale "motivi tecnici di sicurezza", ma sembra che il pilota abbia espresso giudizi poco lusinghieri sul motore e che lo staff lo abbia messo alla porta, bloccando la 250 per le prossime gare.
Intanto Simoncelli è felicissimo: "Va bene, torno sul podio dopo due gare negative e ci voleva. Peccato per la solita brutta partenza, ho perso tempo a superare gli altri e il duo KTM era già sparito all'orizzonte".
Kallio è incredulo e dice: "Mi servivano tutti i punti proprio nella giornata in cui Luthi era in difficoltà. Cinque in più mi avrebbero fatto comodo". Adesso la classifica vede Kallio al comando con 201 punti, Luthi minimizza il danno a 199, mentre Talmacsi, ancora in corsa per il mondiale è a 156. Simoncelli è quarto a 140, giusto davanti a Pasini che poteva giocarsela per il podio se non avesse avuto problemi tecnici che lo hanno rallentato.
Intanto gli altri sfilano sul traguardo, con Di Meglio quarto, davanti a Faubel, Luthi è sesto, davanti a Poggiali che ha fatto una bellissima gara con una moto non ancora all'altezza delle rivali. poi la terza KTM di Simon davanti a Pasini e a Lai che ha pagato a caro prezzo un'escursione fuoripista mentre stava facendo bene nel gruppo.
Va a punti De Rosa, 13esimo, mentre Zanetti è 16esimo, Iannone 19esimo, Pellino 23esimo al ritorno sulla Malaguti e che fa meglio del ritirato Pirro. Chuide la pattuglia Sandi, 26esimo.
Adesso siamo in attesa di scoprire cosa succederà dopo, nel box: qualcuno dice che Talmacsi rischia grosso. Per noi è un vantaggio: il mondiale è ancora aperto.

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1. Gabor TALMACSI HUN KTM 39'23.248
2. Mika KALLIO
FIN KTM 39'23.265
3. Marco SIMONCELLI
ITA APRILIA 39'32.819
4. Mike DI MEGLIO
FRA HONDA 39'35.063
5. Hector FAUBEL
SPA APRILIA 39'35.417
6. Thomas LUTHI
SWI HONDA 39'35.551
7. Manuel POGGIALI
RSM GILERA 39'35.565
8. Julian SIMON
SPA KTM 39'35.813
9. Mattia PASINI
ITA APRILIA 39'40.819
10. Fabrizio LAI
ITA HONDA 39'43.005
11. Joan OLIVE
SPA APRILIA 39'45.285
12. Sergio GADEA
SPA APRILIA 39'47.453
13. Raffaele DE ROSA
ITA APRILIA 39'48.590
14. Tomoyoshi KOYAMA
JPN HONDA 39'51.213
15. Enrique JEREZ
SPA DERBI 40'00.489
16. Lorenzo ZANETTI
ITA APRILIA 40'06.952
17. Sandro CORTESE
GER HONDA 40'08.103
18. Aleix ESPARGARO
SPA HONDA 40'08.118
19. Andrea IANNONE
ITA APRILIA 40'08.769
20. Alexis MASBOU
FRA HONDA 40'12.259
21. Dario GIUSEPPETTI
GER APRILIA 40'13.272
22. Alvaro BAUTISTA
SPA HONDA 40'13.307
23. Gioele PELLINO
ITA MALAGUTI 40'13.547
24. Mateo TUNEZ
SPA APRILIA 40'20.204
25. Jordi CARCHANO
SPA APRILIA 40'20.268
26. Federico SANDI
ITA HONDA 40'38.175
27. Toshihisa KUZUHARA
JPN HONDA 40'52.385
28. Karel ABRAHAM
CZE APRILIA 40'52.406
29. Imre TOTH
HUN APRILIA 41'03.032

Non Classificati
15 Michele PIRRO ITA Malaguti Reparto Corse MALAGUTI 33'37.010
47 Angel RODRIGUEZ SPA Team Toth APRILIA 28'58.498
22 Pablo NIETO SPA Caja Madrid - Derbi Racing DERBI 13'48.240
52 Lukas PESEK CZE Metis Racing Team DERBI 6'43.700
43 Manuel HERNANDEZ SPA Totti Top Sport - NGS APRILIA 6'53.667
31 Sascha HOMMEL GER Arie Molenaar Racing HONDA 8'29.520
48 David BONACHE SPA LG Mobile Ssmracing HONDA 2'27.368

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