Motogp
Motegi: conto alla rovescia
Dal Giappone in poi ogni gara è buona per consegnare a Rossi il suo settimo titolo. Anche a Pedrosa manca un soffio per il secondo successso in 250. Fortunatamente nella 125 la situazione è apertissima
Se il mondiale fosse una partita di tennis Rossi avrebbe ben 6 matchball per conquistare il 5° titolo nella classe regina
Inizia domenica 18 settembre sulla pista giapponese di Motegi quella che potrebbe essere la parte più rovente, incasinata e divertente dell'anno. Pensate un po', tre gare in altrettante settimanea, con salti di stagioni, fuso orario e nazioni tra Giappone, Malesia e Qatar. Programma fantastico, ma... In realtà si rischia la noia, e questo va detto subito, visto che nella MotoGp ci si aspetta il primo match ball per la conquista del mondiale. Un primo o un secondo posto, bastano a Valentino Rossi per vincere il titolo della Moto Gp e, vista la compagnia degli sfidanti, è davvero difficile che questo non avvenga al massimo in due settimane.
Più o meno lo stesso capiterà in 250, dove anche a Pedrosa manca poco per bissare il titolo dello scorso anno, mentre in 125, per fortuna, la lotta potrebbe durare sino a Valencia. Speriamo... Ma soprattutto quello che vorremmo vedere è un po' di lotta, con i piloti che non si chiamano Valentino Rossi che cercano con il massimo della grinta la vittoria. In stagione ci sono riusciti solo in due: Barros in Portogallo e Hayden negli States, poi il monologo di Valentino. Quindi, grinta ragazzi, anche perché i contratti vanno conquistati a suon di risultati!
261 punti contro i 129 del secondo, Max Biaggi. Nove vittorie su 11 gare, sei giri veloci, cinque pole. Primo in tutto, fuorché in una specialità, i giri al comando: solo 82 contro i 95 di Sete Gibernau e questo la dice lunga sul fatto che a fine gara è spietato. Detto questo, a Motegi aspettiamo tutti che il numero 46 attacchi per vincere gara e titolo. Lui non ama le vittorie calcolate, i conti da ragioniere, quindi andrà come sempre all'attacco. Anche perché Valentino non ama le vittorie "a tavolino" e un titolo per lui si festeggia solo sul più alto gradino del podio.
Il fatto che si corra a Motegi, la tana del lupo, la casa della Honda potrebbe dire qualcosa in più e preparare una grande gara. Un pilota Yamaha che qui vince titolo e gara darebbe una mazzata tremenda all'orgoglio della Honda e gli uomini HRC faranno il massimo per non subire l'onta. Difficilmente vedremo la 211 nuova che ha debuttato a Brno in test dopo gara con Biaggi e Gibernau, visto che qualche problemino tecnico c'è stato, però la pressione su tutti i piloti Honda ci sarà, eccome.
Biaggi, Barros, Tamada e Gibernau sono quelli che dovranno dare il massimo per conquistare una 211 per la prossima stagione, ma vedo bene Melandri che con minor pressione potrebbe fare una grande gara. Tuttavia la vera sorpresa, magari, potrebbe essere costituita dalla Ducati che in Repubblica Ceca ha fatto faville. Le Bridgestone, a Motegi tradizionalmente forti, potrebbero essere l'arma in più delle rosse. Sarebbe una grandiosa vittoria della nostra scuola. Ducati però vuol dire mercato: squadra da rifare o quasi, con Capirossi che vuole garanzie, Gibernau che bussa alla porta. Quasi quasi portare nell'area MotoGp Lorenzo Lanzi, l'eroe del Lausizring sarebbe un grande colpo. Del resto i "pezzi pregiati" che le varie squadre trattano sono Barros, Gibernau e Biaggi. Come a dire volti già notissimi... I giovani proprio non li vogliamo?
Sarà sfida tra Rossi e le Honda, con la Ducati a recitare la parte dell'outsider. Per gli altri poche speranze: Kawasaki in vantaggio sulla Suzuki tra le giapponesi "minori", Rolfo a caccia di qualche punticino, Battaini con i rottami della WCM. Non ci sarà la KR, si vedrà la Moriwaki. Insomma, aspettatevi molte domande della stampa a Rossi sulla Formula Uno! A proposito di stampa: a quella italiana piace molto l'idea del "Mundialito", ovvero la sfida per il secondo posto. Biaggi a 129, Melandri a 126, Edwards a 123, Gibernau a 115, Barros a 114, Hayden a 112, Capirossi a 92. Chi vincerà la sfida per il numero 2 del mondiale? mah, magrissima soddisfazione essere il primo dei battuti. r>Favorito per la gara: ovviamente Rossi.
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ci tiene molto a far bella figura a Motegi. Sarà il prossimo pilota ufficiale Honda e, come sempre, farà il massimo per vincere. Ne ha già conquistate 6 in questa stagione e ha un vantaggio molto robusto (206 a 147) su Stoner, secondo in classifica con l'Aprilia del team Carrera di Lucio Cecchinello. In terza piazza c'è la più concreta new entry di stagione, Andrea Dovizioso che precede nettamente Porto, De Angelis e Lorenzo. Anche lo spagnolo è una ruggente new entry ma, al contrario di Dovizioso che prima vuol capire e poi attacca, lo spagnolo carica sempre con la classifica che è molto meno ricca di quanto il manico del pilota permetterebbe e la lista delle cadute si allungata.
Nella gara di Motegi però, attenti a due giapponesi, Aoyama e Takahashi che, con i rispettivi fratelli nel ruolo di wild card, daranno il massimo per far sentire l'inno imperiale al pubblico del Twin Ring.
In caso di pioggia, attenzione a West e all'ambiziosa KTM, ma il sospetto è che sarà una sfida tra le Honda con Aprilia un po' in difesa e qui mi inquieto un po'... La Casa italiana non ha ancora presentato programmi certi per la prossima stagione, soprattutto per quel che riguarda la 250 che avrebbe bisogno di nuovo materiale per lottare per il titolo. Ecco perché una vittoria Aprilia sarebbe molto importante in Giappone. Ma anche molto difficile: l'HRC vuole convincere tutti, soprattutto i team più ricchi della superiorità delle sue RSW e, visto cosa è successo con la squadra di Aspar Martinez, passata alla Honda per la prossima stagione, c'è il sospetto che altre squadre pensino ad un cambio di moto.
Favoritissimo: Pedrosa, ma il cuore dice Aprilia.
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Uno svizzero, un finlandese, un ungherese... Sembra una barzelletta, invece è il mondiale della 125, nettamente il più bello e combattuto della stagione con Luthi a 144, Kallio a 136 e Talmacsi a 120. Ma non basta: a 117 c'è il più talentuoso giovane della scuola italiana, Marco Simoncelli, Pasini è fermo a 100, ma con tre zero consecutivi in classifica, frutto di errori e sfiga cosmica. Ma sono lì a dar fastidio anche Lai a 98 e Simon a 97.
Un mondiale ancora tutto da giocare, nel quale le cose possono cambiare ad ogni secondo e nel quale la KTM è diventata la marca di riferimento, ma in testa c'è una Honda kit: Aprilia è la moto più veloce, le Derbi Gilera vivono un anno difficile, nonostante le buone doti di Poggiali, Nieto e Pesek.
In Giappone non si sa cosa faranno le wild card (che hanno speranze solo in caso di pioggia), ma la gara, come la fine del mondiale, sono totalmente imprevedibili. Luthi è forte su ogni fondo ed è meritatamente in testa al mondiale, Kallio è veloce, ma sbaglia spesso, Talmacsi quando piove è un'ira di dio, Simoncelli è Pasini hanno classe da vendere. Insomma, la 125 non delude mai e non vi tedio più di tanto: svegliatevi all'alba (o andate a letto tardi...) e guardatela tutta!
Pronostico: impossibile.
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