Motogp
Brno: vincono Rossi, Pedrosa e Luthi
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Vittoria di Rossi in MotoGP, primo davanti a un eccezionale Capirossi e a Biaggi. Si ferma la moto di Gibernau, secondo a mezzo giro dal traguardo. In 250 Pedrosa davanti a Lorenzo e Stoner. In 125 vince Luthi, sul podio con Kallio e Simoncelli
di Marco Masetti
Da sinistra Capirossi, Rossi e Biaggi. E' la seconda volta nella stagione che il podio della MotoGP è tutto tricolore
Brno (Rep. Ceca) - Tre italiani sul podio e, cosa ancor più importante, altrettanti piloti di casa nostra in testa al mondiale. Non scopriamo nulla di nuovo, siamo i migliori e si vede. Vince Rossi dopo un testa a testa con Gibernau durato fino alla fine, quando cioè alla Honda dello spagnolo è mancata la benzina necessaria per tagliare il traguardo in quella seconda piazza che sembrava nettamente in mano. E con Vale, l'uomo che potrebbe già chiudere i giochi a Motegi tra tre settimane (ma lui dice: "Non sarebbe carino fare una cosa così a casa della Honda e poi quello che importa è vincere il titolo, non dove"), ci sono Capirossi e Biaggi.
Due gare incredibili quelle dei nostri piloti con Loris che per una volta nella vita, non è scattato come un fulmine al via ed è rimasto intruppato nel gruppone. Poi la rimonta, roba epica, come di solito sa fare il pilota Ducati, finalmente supportato da gomme in grado di tenere fino alla fine e con la solita grinta, quella che gli fa aprire il gas con rabbia prima possibile e staccare il più tardi possibile.
Ne hanno fatto le spese Barros (quarto) e Melandri (sesto), due staccatori da paura. La gara di Biaggi è una di quelle che fa pensare. Fino al warm up la sua faccia era nera come la pece: "Con questa moto non posso fare nulla". In gara è partito indietro, dalla sua quarta fila, poi ha galleggiato un po' in mezzo alla truppa, incassando anche qualche colpo di carena, poi ha iniziato a girare forte. Ma che dico forte, fortissimo, spesso più veloce dei primi e sempre sotto i due minuti. E' stato fortunato perché Gibernau si è piantato davanti a Barros bloccando il brasiliano nella lotta per il podio. Insomma, in un colpo solo ha guadagnato due piazze. Eppure la moto era la stessa di ieri, la stessa del disastro. In ogni caso da domani arrivano novità dall'HRC sulle quali Max crede molto.
Opinione personalissima: Biaggi è secondo nel mondiale, oggi ha effettuato più sorpassi di tutti quelli fatti in stagione, e se riuscisse a guidare come sa avrebbe un distacco minore da Rossi. Non si gira per 22 giri sotto i 2 minuti a Brno se non si è dei campioni.
Torniamo a Sete, è vero ha finito la benzina, cosa che non è capitata agli altri piloti Honda e questo significa che ha aperto il gas più degli altri nella lotta con Rossi. Oppure che la sua Rc211V aveva una mappatura "full power". Propendo per la prima ipotesi.
In ogni caso oggi sul dritto di Brno le moto più veloci in gara erano le Honda, anche più della Ducati. Gli altri si inchinano come è giusto che sia: Barros ha fatto una gara maschia e gagliarda, al limite un po' sfortunata, come detto. Hayden e Melandri hanno fatto vedere di avere qualche buono sprazzo ma di non essere stati all'altezza delle loro prime guide, con una gara con spunti interessanti, ma non molto di più.
Dal settimo quelli che hanno deluso: Edwards, mai in partita, Checa, che rispetto a Capirossi è due gradini sotto e Bayliss per il quale va in archivio un'altra gara incolore.
Poi le Kawasaki e le Suzuki: le gommate Bridgestone che, da quando sono arrivate le scarpe giuste per la Ducati, mostrano il loro valore. Non eccelso.
Rolfo non va a punti, ma arriva davanti a Xaus, quello che dovrebbe sostituire sulla Yamaha a partire dal Gp del Giappone, poi Ellison e Battaini.
Per la cronaca solo due ritirati: Gibernau e McWilliams che preferisce entrare ai box e non rischiare con la terrificante Proton Kr sulla quale era, ovviamente a fare numero. Per il motomondiale una grande giornata di sport dopo un week end fatto di polemiche tra una certa stampa e il pilota numero uno, di sparate di sponsor, di manager che tolgono i riflettori ai piloti. Non ci vuole molto a capire che alla gente piacciono le corse in moto e non la finanza spettacolo.
Da sinistra Capirossi, Rossi e Biaggi. E' la seconda volta nella stagione che il podio della MotoGP è tutto tricolore
Brno (Rep. Ceca) - Tre italiani sul podio e, cosa ancor più importante, altrettanti piloti di casa nostra in testa al mondiale. Non scopriamo nulla di nuovo, siamo i migliori e si vede. Vince Rossi dopo un testa a testa con Gibernau durato fino alla fine, quando cioè alla Honda dello spagnolo è mancata la benzina necessaria per tagliare il traguardo in quella seconda piazza che sembrava nettamente in mano. E con Vale, l'uomo che potrebbe già chiudere i giochi a Motegi tra tre settimane (ma lui dice: "Non sarebbe carino fare una cosa così a casa della Honda e poi quello che importa è vincere il titolo, non dove"), ci sono Capirossi e Biaggi.
Due gare incredibili quelle dei nostri piloti con Loris che per una volta nella vita, non è scattato come un fulmine al via ed è rimasto intruppato nel gruppone. Poi la rimonta, roba epica, come di solito sa fare il pilota Ducati, finalmente supportato da gomme in grado di tenere fino alla fine e con la solita grinta, quella che gli fa aprire il gas con rabbia prima possibile e staccare il più tardi possibile.
Ne hanno fatto le spese Barros (quarto) e Melandri (sesto), due staccatori da paura. La gara di Biaggi è una di quelle che fa pensare. Fino al warm up la sua faccia era nera come la pece: "Con questa moto non posso fare nulla". In gara è partito indietro, dalla sua quarta fila, poi ha galleggiato un po' in mezzo alla truppa, incassando anche qualche colpo di carena, poi ha iniziato a girare forte. Ma che dico forte, fortissimo, spesso più veloce dei primi e sempre sotto i due minuti. E' stato fortunato perché Gibernau si è piantato davanti a Barros bloccando il brasiliano nella lotta per il podio. Insomma, in un colpo solo ha guadagnato due piazze. Eppure la moto era la stessa di ieri, la stessa del disastro. In ogni caso da domani arrivano novità dall'HRC sulle quali Max crede molto.
Opinione personalissima: Biaggi è secondo nel mondiale, oggi ha effettuato più sorpassi di tutti quelli fatti in stagione, e se riuscisse a guidare come sa avrebbe un distacco minore da Rossi. Non si gira per 22 giri sotto i 2 minuti a Brno se non si è dei campioni.
Torniamo a Sete, è vero ha finito la benzina, cosa che non è capitata agli altri piloti Honda e questo significa che ha aperto il gas più degli altri nella lotta con Rossi. Oppure che la sua Rc211V aveva una mappatura "full power". Propendo per la prima ipotesi.
In ogni caso oggi sul dritto di Brno le moto più veloci in gara erano le Honda, anche più della Ducati. Gli altri si inchinano come è giusto che sia: Barros ha fatto una gara maschia e gagliarda, al limite un po' sfortunata, come detto. Hayden e Melandri hanno fatto vedere di avere qualche buono sprazzo ma di non essere stati all'altezza delle loro prime guide, con una gara con spunti interessanti, ma non molto di più.
Dal settimo quelli che hanno deluso: Edwards, mai in partita, Checa, che rispetto a Capirossi è due gradini sotto e Bayliss per il quale va in archivio un'altra gara incolore.
Poi le Kawasaki e le Suzuki: le gommate Bridgestone che, da quando sono arrivate le scarpe giuste per la Ducati, mostrano il loro valore. Non eccelso.
Rolfo non va a punti, ma arriva davanti a Xaus, quello che dovrebbe sostituire sulla Yamaha a partire dal Gp del Giappone, poi Ellison e Battaini.
Per la cronaca solo due ritirati: Gibernau e McWilliams che preferisce entrare ai box e non rischiare con la terrificante Proton Kr sulla quale era, ovviamente a fare numero. Per il motomondiale una grande giornata di sport dopo un week end fatto di polemiche tra una certa stampa e il pilota numero uno, di sparate di sponsor, di manager che tolgono i riflettori ai piloti. Non ci vuole molto a capire che alla gente piacciono le corse in moto e non la finanza spettacolo.
Moto Gp: i risultati
1 Valentino ROSSI ITA YAMAHA 43'56.539
2 Loris CAPIROSSI ITA DUCATI 43'58.376
3 Max BIAGGI ITA HONDA 43'59.983
4 Alex BARROS BRA HONDA 44'00.687
5 Nicky HAYDEN USA HONDA 44'00.902
6 Marco MELANDRI ITA HONDA 44'07.689
7 Colin EDWARDS USA YAMAHA 44'10.071
8 Carlos CHECA SPA DUCATI 44'15.870
9 Troy BAYLISS AUS HONDA 44'23.664
10 Makoto TAMADA JPN HONDA 44'23.787
11 Kenny ROBERTS USA SUZUKI 44'24.223
12 Shinya NAKANO JPN KAWASAKI 44'24.342
13 John HOPKINS USA SUZUKI 44'24.817
14 Toni ELIAS SPA YAMAHA 44'25.110
15 Alex HOFMANN GER KAWASAKI 44'26.307
16 Nobuatsu AOKI JPN SUZUKI 44'38.317
17 Roberto ROLFO ITA DUCATI 44'54.339
18 Ruben XAUS SPA YAMAHA 45'04.621
19 James ELLISON GBR BLATA 45'38.708
20 Franco BATTAINI ITA BLATA 45'51.323
Non classificati
15 Sete GIBERNAU SPA HONDA 41'57.460
99 Jeremy McWILLIAMS GBR PROTON KR 14'45.932
250: di nuovo Pedrosa
di Marco Masetti
Pedrosa è stretto sul podio tra Lorenzo e Stoner, ma li guarda dall'alto nella classifica con 206 punti
Brno (Rep. Ceca) - Se nell'aria c'era un rovente derby iberico tra l'astro nascente Lorenzo e la superstar con un futuro in MotoGp, Daniel Pedrosa, il risultato taglia corto con polemiche e tensioni. Pedrosa, dall'alto della sua classe e della sua classifica (206 contro i 147 di Stoner), oggi si è messo in tasca una bella fetta di mondiale e gli altri, Lorenzo compreso, chinano il capo. Jorge ci ha provato, ha fatto una gara molto combattiva, sempre a comandare le danze dall'inizio fino a quattro giri dalla fine, quando il re ha aperto il gas, ha infilato il connazionale e ha già gustato la coppa in cristallo del primo posto.
Dietro c'è solo la lotta tra Stoner e De Angelis a quattro secondi abbondanti per capire chi comanda in casa Aprilia. Vince l'australiano, ma al pilota di San Marino resta almeno la soddisfazione di aver provato a stare davanti a tutti. Non ci è riuscito, ma almeno Alex lotta, almeno fino a quando la gomma anteriore non si è strappata sul lato destro, mentre lottava con Stoner.
Come lui Aoyama, fido scudiero di Pedrosa che in avvio ha fatto il ritmo con grinta notevole. Alla fine Hiroshi è quinto, giusto davanti a Dovizioso, altro pilota che è sempre stato nel gruppo di testa ma non ha mai inciso sulla gara. Non è una bocciatura, ma Andrea, che da questa gara dispone di un motore evoluzione per la sua Honda, lo stesso fin qui usato da Pedrosa, non ha graffiato. Insomma, qui si sono visti due piloti a lottare per la vittoria, almeno fino a quando Pedrosa non ha buttato nella mischia quel "qualcosa in più" che fa sempre la differenza. Il resto non c'è o quasi, ad esempio lo squadrone Repsol che piazza settimo e ottavo due che pensavano alla vittoria mondiale a inizio stagione.
Tira aria strana nel team di Aspar: Porto (rallentato in avvio dalla caduta di Corsi) se ne va alla Honda, giusto al posto di Pedrosa, mentre De Puniet sogna la grande occasione in MotoGp, vista la fame di piloti francesi che c'è nella classe regina. Fa una buona gara Locatelli, ma siamo già al nono posto, giusto davanti a Guintoli, miglior privato davanti a Smrz e a West con la KTM, qui molto meno brillante che in altre occasioni.
Fuori dalla zona punti Ballerini e Giansanti, 16°e 17°, che precedono Vincent in buona giornata con la Fantic.
Simone Corsi parte bene, ma cade ad inizio gara rimediando una forte contusione al gluteo destro.
La 250 chiude un'altra gara poco esaltante, forse sull'ambiente pesa la dichiarazione della Honda che reclama i motori a quattro tempi. Il regolamento potrebbe cambiare, ma quello che serve è fiducia per lavorare sui giovani, come ha fatto la Telefonica con Pedrosa, ma la caccia agli sponsor se è difficile in MotoGp, qui è complicatissima.
Pedrosa è stretto sul podio tra Lorenzo e Stoner, ma li guarda dall'alto nella classifica con 206 punti
Brno (Rep. Ceca) - Se nell'aria c'era un rovente derby iberico tra l'astro nascente Lorenzo e la superstar con un futuro in MotoGp, Daniel Pedrosa, il risultato taglia corto con polemiche e tensioni. Pedrosa, dall'alto della sua classe e della sua classifica (206 contro i 147 di Stoner), oggi si è messo in tasca una bella fetta di mondiale e gli altri, Lorenzo compreso, chinano il capo. Jorge ci ha provato, ha fatto una gara molto combattiva, sempre a comandare le danze dall'inizio fino a quattro giri dalla fine, quando il re ha aperto il gas, ha infilato il connazionale e ha già gustato la coppa in cristallo del primo posto.
Dietro c'è solo la lotta tra Stoner e De Angelis a quattro secondi abbondanti per capire chi comanda in casa Aprilia. Vince l'australiano, ma al pilota di San Marino resta almeno la soddisfazione di aver provato a stare davanti a tutti. Non ci è riuscito, ma almeno Alex lotta, almeno fino a quando la gomma anteriore non si è strappata sul lato destro, mentre lottava con Stoner.
Come lui Aoyama, fido scudiero di Pedrosa che in avvio ha fatto il ritmo con grinta notevole. Alla fine Hiroshi è quinto, giusto davanti a Dovizioso, altro pilota che è sempre stato nel gruppo di testa ma non ha mai inciso sulla gara. Non è una bocciatura, ma Andrea, che da questa gara dispone di un motore evoluzione per la sua Honda, lo stesso fin qui usato da Pedrosa, non ha graffiato. Insomma, qui si sono visti due piloti a lottare per la vittoria, almeno fino a quando Pedrosa non ha buttato nella mischia quel "qualcosa in più" che fa sempre la differenza. Il resto non c'è o quasi, ad esempio lo squadrone Repsol che piazza settimo e ottavo due che pensavano alla vittoria mondiale a inizio stagione.
Tira aria strana nel team di Aspar: Porto (rallentato in avvio dalla caduta di Corsi) se ne va alla Honda, giusto al posto di Pedrosa, mentre De Puniet sogna la grande occasione in MotoGp, vista la fame di piloti francesi che c'è nella classe regina. Fa una buona gara Locatelli, ma siamo già al nono posto, giusto davanti a Guintoli, miglior privato davanti a Smrz e a West con la KTM, qui molto meno brillante che in altre occasioni.
Fuori dalla zona punti Ballerini e Giansanti, 16°e 17°, che precedono Vincent in buona giornata con la Fantic.
Simone Corsi parte bene, ma cade ad inizio gara rimediando una forte contusione al gluteo destro.
La 250 chiude un'altra gara poco esaltante, forse sull'ambiente pesa la dichiarazione della Honda che reclama i motori a quattro tempi. Il regolamento potrebbe cambiare, ma quello che serve è fiducia per lavorare sui giovani, come ha fatto la Telefonica con Pedrosa, ma la caccia agli sponsor se è difficile in MotoGp, qui è complicatissima.
250: i risultati
1 Daniel PEDROSA SPA HONDA 41'24.944
2 Jorge LORENZO SPA HONDA 41'26.247
3 Casey STONER AUS LCR APRILIA 41'29.197
4 Alex DE ANGELIS RSM APRILIA 41'30.270
5 Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 41'33.336
6 Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 41'33.415
7 Sebastian PORTO ARG APRILIA 41'50.489
8 Randy DE PUNIET FRA APRILIA 41'57.103
9 Roberto LOCATELLI ITA LCR APRILIA 41'58.913
10 Sylvain GUINTOLI FRA APRILIA 42'00.488
11 Jakub SMRZ CZE HONDA 42'16.771
12 Anthony WEST KTM 42'16.993
13 Alex DEBON SPA HONDA 42'23.158
14 Radomil ROUS CZE HONDA 42'23.548
15 Steve JENKNER GER APRILIA 42'23.855
16 Andrea BALLERINI ITA APRILIA 42'31.147
17 Mirko GIANSANTI ITA APRILIA 42'39.397
18 Arnaud VINCENT FRA FANTIC 42'52.697
19 Martin CARDENAS COL APRILIA 42'53.466
20 Alvaro MOLINA SPA APRILIA 43'13.210
21 Gregory LEBLANC FRA APRILIA 43'14.399
22 Michal FILLA CZE APRILIA 41'31.466
23 Alex BALDOLINI ITA APRILIA 41'54.951
24 Nicklas CAJBACK SWE YAMAHA 41'59.054
Non classificati
28 Dirk HEIDOLF GER HONDA 40'16.554
44 Taro SEKIGUCHI JPN APRILIA 40'44.956
57 Chaz DAVIES GBR APRILIA 8'37.950
Non hanno concluso il primo giro
24 Simone CORSI ITA APRILIA
55 Yuki TAKAHASHI JPN HONDA
80 Hector BARBERA SPA HONDA
2 Jorge LORENZO SPA HONDA 41'26.247
3 Casey STONER AUS LCR APRILIA 41'29.197
4 Alex DE ANGELIS RSM APRILIA 41'30.270
5 Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 41'33.336
6 Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 41'33.415
7 Sebastian PORTO ARG APRILIA 41'50.489
8 Randy DE PUNIET FRA APRILIA 41'57.103
9 Roberto LOCATELLI ITA LCR APRILIA 41'58.913
10 Sylvain GUINTOLI FRA APRILIA 42'00.488
11 Jakub SMRZ CZE HONDA 42'16.771
12 Anthony WEST KTM 42'16.993
13 Alex DEBON SPA HONDA 42'23.158
14 Radomil ROUS CZE HONDA 42'23.548
15 Steve JENKNER GER APRILIA 42'23.855
16 Andrea BALLERINI ITA APRILIA 42'31.147
17 Mirko GIANSANTI ITA APRILIA 42'39.397
18 Arnaud VINCENT FRA FANTIC 42'52.697
19 Martin CARDENAS COL APRILIA 42'53.466
20 Alvaro MOLINA SPA APRILIA 43'13.210
21 Gregory LEBLANC FRA APRILIA 43'14.399
22 Michal FILLA CZE APRILIA 41'31.466
23 Alex BALDOLINI ITA APRILIA 41'54.951
24 Nicklas CAJBACK SWE YAMAHA 41'59.054
Non classificati
28 Dirk HEIDOLF GER HONDA 40'16.554
44 Taro SEKIGUCHI JPN APRILIA 40'44.956
57 Chaz DAVIES GBR APRILIA 8'37.950
Non hanno concluso il primo giro
24 Simone CORSI ITA APRILIA
55 Yuki TAKAHASHI JPN HONDA
80 Hector BARBERA SPA HONDA
125: Luthi al comando
Lo svizzero Luthi allunga nella classifica, ora è a quota 144 punti
Battaglia era promessa e battaglia è stata dalla prima all'ultima curva e non è un caso che il vincitore sia transitato in testa in questi due punti cruciali. Il mondiale 125 ha un re che non sarà facile buttare giù dal trono, Thomas Luthi. Lo svizzero, gran bravo ragazzo e professionista serissimo (da uno del cantone tedesco non ti potevi aspettare altro) ha fatto vedere che in una gara nella quale non c'è stato un momento di respiro lui non molla mai.
E' in testa al mondiale e non ci sono dubbi in materia: non ha trovato nulla, i suoi 144 punti li ha conquistati tutti sudandoli e contro gente non certo arrendevole. Con lui in fuga Mika Kallio (secondo in gara e nel mondiale a quota 136), Marco Simoncelli, indietro nelle battute iniziali, ma concreto nell'agganciare prima e nel tenere poi il passo nel gruppo di testa, e Pasini, splendido perdente, caduto al penultimo giro. Mattia è quello che ha maggiormente da recriminare sulla gara e non solo per la terza battuta a vuoto consecutiva (restando a 100 punti). Ha lottato senza paura, ma quando Kallio ha spezzato il ritmo cercando di andare in testa, è rimasto indietro di pochi metri e ha iniziato a lottare con troppa foga, finendo a terra. In questo frangente si è visto che Luthi ha doti di testa e di coraggio che ne fanno davvero il candidato numero uno alla vittoria finale. Non sbaglia, magari è fortunato perché negli ultimi giri è rimasto in piedi quando è iniziato a piovere.
Momenti difficili, con Pasini che segnalava che dal cielo iniziava a venire giù qualche goccia. E qui la direzione gara ha preferito lasciar correre (forse non a torto, visto che non pioveva molto) mentre i piloti hanno rischiato forse un po' più di quello che avrebbero fatto normalmente. In questa gara Pasini da l'addio al mondiale, mentre Simoncelli, che lamenta una scarsa potenza del motore in uscita di curva, ha capito che senza errori in classifica si va avanti. Per lui un primo giro con molti rallentamenti causati dal traffico, stesso problema per Gadea, autore di una grande rimonta conclusa al quarto posto.
Tra i protagonisti un grande Zanetti che è stato con i primi lottando alla pari, anche se alla fine è un po' calato, come la sua gomma posteriore. Comprensibile per il debuttante che a Jerez si fece male saltando tre gare e che non è abituato a stare con i primi. Ma ci ha provato e per buona parte di gara c'è anche riuscito.
Sesto posto per Lai, che però con i primi non c'è mai stato e ottavo per Poggiali che non festeggia certo come avrebbe voluto la sua gara numero cento. Le Derbi Gilera sono indietro oppure ferme lungo la pista come quella del locale Pesek (arrabbiatissimo) e questo testimonia che a seguire le KTM, globalmente le moto migliori, ci sono Honda e Aprilia.
Gara da dimenticare per la Malaguti, con Pirro ritirato nelle prime battute e Hommel sul fondo. Tra i nostri fa una bella gara Iannone, 11esimo dietro Simon e Talmacsi. De Rosa invece manca di poco la zona punti.
125: i risultati
1 Thomas LUTHI SWI HONDA 41'32.409
2 Mika KALLIO FIN KTM 41'35.621
3 Marco SIMONCELLI ITA APRILIA 41'35.735
4 Sergio GADEA SPA APRILIA 41'40.163
5 Lorenzo ZANETTI ITA APRILIA 41'46.862
6 Fabrizio LAI ITA HONDA 41'57.565
7 Mike DI MEGLIO FRA HONDA 41'57.656
8 Manuel POGGIALI RSM GILERA 41'57.918
9 Gabor TALMACSI HUN KTM 41'58.182
10 Julian SIMON SPA KTM 41'58.475
11 Andrea IANNONE ITA APRILIA 42'01.386
12 Alvaro BAUTISTA SPA HONDA 42'02.769
13 Aleix ESPARGARO SPA HONDA 42'02.784
14 Sandro CORTESE GER HONDA 42'03.168
15 Stefan BRADL GER KTM 42'06.135
16 Pablo NIETO SPA DERBI 42'09.289
17 Raffaele DE ROSA ITA APRILIA 42'10.748
18 Imre TOTH HUN APRILIA 42'10.824
19 Nicolas TEROL SPA DERBI 42'13.919
20 Manuel HERNANDEZ SPA APRILIA 42'17.081
21 Vincent BRAILLARD SWI APRILIA 42'19.664
22 Joan OLIVE SPA APRILIA 42'35.102
23 Sascha HOMMEL GER MALAGUTI 43'04.595
24 Thomas MAYER GER APRILIA 43'04.777
25 Julian MIRALLES SPA APRILIA 43'41.556
26 David BONACHE SPA HONDA 43'49.536
Non classificati
75 Mattia PASINI ITA APRILIA 37'02.777
55 Hector FAUBEL SPA APRILIA 37'11.398
87 Patrik VOSTAREK CZE HONDA 37'37.498
28 Jordi CARCHANO SPA APRILIA 38'37.881
97 Lukas RAZEK CZE HONDA 39'01.436
10 Federico SANDI ITA HONDA 29'16.006
25 Dario GIUSEPPETTI GER APRILIA 25'18.581
44 Karel ABRAHAM CZE APRILIA 22'08.256
52 Lukas PESEK CZE DERBI 19'50.369
71 Tomoyoshi KOYAMA HONDA 11'00.583
7 Alexis MASBOU FRA HONDA 11'00.678
76 Michael RANSEDER AUT KTM Juniors KTM 11'00.817
16 Raymond SCHOUTEN NED HONDA 11'21.567
15 Michele PIRRO ITA MALAGUTI 11'31.010
2 Mika KALLIO FIN KTM 41'35.621
3 Marco SIMONCELLI ITA APRILIA 41'35.735
4 Sergio GADEA SPA APRILIA 41'40.163
5 Lorenzo ZANETTI ITA APRILIA 41'46.862
6 Fabrizio LAI ITA HONDA 41'57.565
7 Mike DI MEGLIO FRA HONDA 41'57.656
8 Manuel POGGIALI RSM GILERA 41'57.918
9 Gabor TALMACSI HUN KTM 41'58.182
10 Julian SIMON SPA KTM 41'58.475
11 Andrea IANNONE ITA APRILIA 42'01.386
12 Alvaro BAUTISTA SPA HONDA 42'02.769
13 Aleix ESPARGARO SPA HONDA 42'02.784
14 Sandro CORTESE GER HONDA 42'03.168
15 Stefan BRADL GER KTM 42'06.135
16 Pablo NIETO SPA DERBI 42'09.289
17 Raffaele DE ROSA ITA APRILIA 42'10.748
18 Imre TOTH HUN APRILIA 42'10.824
19 Nicolas TEROL SPA DERBI 42'13.919
20 Manuel HERNANDEZ SPA APRILIA 42'17.081
21 Vincent BRAILLARD SWI APRILIA 42'19.664
22 Joan OLIVE SPA APRILIA 42'35.102
23 Sascha HOMMEL GER MALAGUTI 43'04.595
24 Thomas MAYER GER APRILIA 43'04.777
25 Julian MIRALLES SPA APRILIA 43'41.556
26 David BONACHE SPA HONDA 43'49.536
Non classificati
75 Mattia PASINI ITA APRILIA 37'02.777
55 Hector FAUBEL SPA APRILIA 37'11.398
87 Patrik VOSTAREK CZE HONDA 37'37.498
28 Jordi CARCHANO SPA APRILIA 38'37.881
97 Lukas RAZEK CZE HONDA 39'01.436
10 Federico SANDI ITA HONDA 29'16.006
25 Dario GIUSEPPETTI GER APRILIA 25'18.581
44 Karel ABRAHAM CZE APRILIA 22'08.256
52 Lukas PESEK CZE DERBI 19'50.369
71 Tomoyoshi KOYAMA HONDA 11'00.583
7 Alexis MASBOU FRA HONDA 11'00.678
76 Michael RANSEDER AUT KTM Juniors KTM 11'00.817
16 Raymond SCHOUTEN NED HONDA 11'21.567
15 Michele PIRRO ITA MALAGUTI 11'31.010
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