Hayden: orgoglio americano

di Marco Masetti

Laguna Seca (USA) - La supergara del campionato AMA, la sfida a stelle e strisce inserita nel mondiale della MotoGp finisce con Hayden primo e Edwards secondo. Perdonate la provocazione, ma su questa pista e dopo aver visto le prove, non poteva finire in altro modo. Hayden è stato mostruosamente forte fin dal primo turno di libere e non ha avuto pietà anche in gara, andando in testa sin dallo start e chiudendo con un successo che guasta la festa della Yamaha che qui ha speso due milioni di dollari per aggiornare l'impianto e celebrato i suoi 50 anni.
Cose che capitano e la Honda vince per la prima volta qui. Alla fine sui libri di storia ci va chi ha investito meno.

Strepitoso Hayden, ma grande anche Edwards che forse ha perso troppo tempo ad inizio gara perdendo il contatto con il connazionale. Il tappo lo ha fatto per un po' Rossi che però, in chiave mondiale, è il vero vincitore. Va sul podio a fianco del suo compagno di team e di quello che lo fu alla Honda.

Kentucky batte Texas, ma Pesaro esulta: Rossi è a quota 186, inseguito, si fa per dire, da Melandri a 107 che è uscito nel primo giro dopo aver abbattuto Barros con un'entrata che ha fatto parecchio arrabbiare il brasiliano. Marco insomma lascia la pista USA con molte cadute e una certezza: il tracciato non gli piace proprio, fin dalla prima occhiata.
Terza forza del mondiale a quota 100 è Biaggi e il romano chiude quarto, dopo aver vinto il duello europeo con Gibernau. Forse poteva essere la grande occasione per i due Hondisti per battere Rossi almeno una volta in stagione, ma, nonostante qualche momento di difficoltà, a centro gara, Valentino ha tenuto ottimamente alla distanza. Biaggi si è divertito e forse deve recriminare per aver perso tempo nel passare Bayliss, partito determinatissimo e poi sesto.
Piace vedere una faccia nuova sul più alto gradino del podio, uno che non ha mai vinto, che non aveva mai fatto una pole, uno che corre con il numero 69 perché anche se cade si legge allo stesso modo (dice lui!). Uno che ha due fratelli che corrono in Supersport AMA, Roger e Tommy, una famiglia da corsa.

Nicky arriva alla premiazione ballando, liberando la voglia di divertirsi che è comune a questo bellissimo pubblico, circa 58.000 persone, che ha fatto festa e si è divertito in compagnia di Michael Jordan, Brad Pitt, Adrien Brody, Matt LeBlanc, aerei d'acrobazie, bellezze poppute (nella categoria normale e siliconata). Forse la gente di Monterey e dintorni sarà tornato a casa con il sospetto che Rossi sia meno forte del previsto, ma è probabile che da Donington, prossima gara, le cose cambino.
Intanto godiamoci Hayden, felicissimo e sudato: "E' andato tutto alla perfezione, ma non è stato facile perché non ho respirato per tutta la gara, non ci si poteva mai distrarre. Certo, oggi era il mio giorno, me lo sentivo". Un particolare divertente: da ragazzino Nicky raccoglieva tabacco nella fattoria, lo stesso tabacco che mastica e sputazza Edwards. Beh, queste sono storie americane, come le piste assolutamente non sicure, l'organizzazione dopolavoristica, ma anche la grande passione per la moto.
Edwards analizza lucido la gara: "Sono partito male, ho avuto un contatto con Melandri, ma mi sono detto che non potevo mollare e ho spinto come un pazzo per andare a prendere Nicky. Non era facile oggi e poi alla fine ho visto che Rossi mi stava arrivando dietro, sempre più vicino e ho avuto paura, so che lui alla fine è tremendo, ma ce l'ho fatta".
Rossi esce da Laguna battuto, ma pur sempre primo dei non USA e di quelli che qui avevano già girato. Il cannibale non ha fatto il pasto completo ma è soddisfatto: "Si, sono felice, per essere arrivato qui la prima volta ho fatto una bella gara. Non ero al 100% perché ho fatto qualche errore di set up nelle prove, però ho fatto sempre podio e quelli che mi sono vicini in classifica hanno fatto peggio di me".
A fine gara era vicinissimo a Edwards, perché non ha tentato l'attacco? "Beh, avevo spazio prima del Cavatappi, ma ho pensato che due Yamaha gialle in terra non fossero un bello spettacolo".
Tra gli altri, Gibernau riscatta con una gara positiva prove disastrose, Bayliss non brilla ma fa il miglior risultato dopo un lungo digiuno, Tamada fa vedere segni di ripresa dopo l'infortunio e Hopkins, che arriva davanti a Nakano, in un gruppetto chiuso da un Capirossi che chiude la gara girando con il passo dei primi. Loris di più non poteva fare, specie dopo l'intossicazione alimentare che lo messo ko fin dal venerdì: la Ducati e le Bridgestone sono sembrate in ripresa, anche se il top della classifica è ancora distante. Checa si sdraia mentre stava facendo una gara gagliarda nel gruppo dei "buoni", mentre Roberts è l'ultimo degli americani e sembra davvero prossimo alla chiusura della carriera.
Battaini chiude ultimo e doppiato, e va bene così, visto che in prova era caduto senza capire il perché e questo è una cosa che allarma il pilota. Amarezza per Rolfo che resta lungo la pista senza carburante nel giro finale a causa del pattinamento continuo della ruota posteriore causato dall'usura della copertura. Adesso si torna a casa, nella vecchia Europa.