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Q1 MotoGP: Hayden più veloce

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Nella prima sessione di prove libere è Troy Bayliss a spuntarla, nella seconda si impone Hayden: merito anche della tanta esperienza maturata qui da due piloti "di casa". La pista, concordano tutti, dovrà fare ancora molti passi avanti in tema di sicurez


Laguna Seca (USA) - E' un veterano di Laguna Seca il più veloce nella prima sessione di libere (divisa in due blocchi di 50 minuti, con un terzo a seguire dopo una gara locale). Troy Bayliss gonfia i muscoli, apre il gas e si mette dietro Hayden, al quale da il primo dispiacere di giornata per soli 92 millesimi. Troy ha guidato di forza, come piace a lui, su una pista che per le MotoGp è davvero sottodimensionata e con molti dossi. Il poleman virtuale la vede così: "Non venivo qui da quattro anni e il tracciato mi sembra lo stesso con qualche dosso in più che mi sembra aumentare di anno in anno, mi sembra anche più sicuro, ma resta un tracciato duro dove bisogna stare molto attenti. Sono felice, è il mio miglior risultato di stagione".
Hayden è subito dietro e il terzo è Hopkins con la Suzuki che cerca disperatamente uno sponsor per andare avanti ad alto livello, insomma, per andare forte a Laguna, bisogna aver fatto i solchi su questa pista che nella sicurezza proprio non c'è. Questione di standard, e quelli USA non sono i nostri, poche storie. Piace la grinta del primo dei "nostri" cioè di GIbernau che è quarto, giusto davanti al duo Yamaha Edwards-Rossi. Il commento dello spagnolo è molto lucido: "La pista è più complicata del previsto, e soprattutto è stretta, quindi siamo andati senza esagerare, anche perché c'è da fare il set up da zero e non solo delle sospensioni, ma anche del cambio. Lavoriamo in due direzioni e non va male. Si parla molto di sicurezza e il Europa si sono fatti passi in avanti che dovremo fare anche qui”.


A Valentino la pista mitica dei sogni di ragazzino e sulla quale non ha mai corso fino ad oggi, non è piaciuta molto: "Si, è abbastanza pericolosa e se succede qualcosa al Cavatappi come a Melandri, bisogna fermare tutto. Diciamo che è un tracciato old style e che se vogliono correre ancora qui bisognerà fare grossi lavori. Insomma, il rischio è costante e la pista non mi piace. Secondo me hanno fatto gli gnorri, ovvero non hanno fatto tutti i lavori che dovevano fare".
Barros, settimo, è convinto che progressivamente i valori soliti del mondiale verranno a galla. E, aggiungiamo facendo il coro con lui: già con la superbike è stretta, figuriamoci con la MotoGp che di cavalli in più ne ha parecchi in più.
Max Biaggi va ai ricordi remoti "simile, me la ricordavo, ma è passato remoto. Per ora abbiamo bisogno di qualche dato in più per essere a posto. Abbiamo fatto un cambio teorico, magari c'è da cambiare qualcosa". Per Max la situazione non è drammatica nella sicurezza, però: "E' stretta, è vero, e oggi al meeting dopo le prove ci sarò anch'io a dire la mia".
Si va verso lo sciopero? Difficilmente ci sarà, nonostante lo spavento dopo la caduta di Melandri (che tornerà in sella) e i rischi oggettivi che qui ci sono, eccome. Non sappiamo se sabato i piloti saranno più forti di oggi o più deboli. Correre qui è importante per sponsor e Case (non per altro la Yamaha sta monopolizzando tutti portando assi e moto del passato, tra i quali Giacomo Agostini), ma è troppo pericoloso.
Ultimi appunti sui quali meditare: per Xaus caduta numero 19, mentre la Ducati non vola e Capirossi, dodicesimo, non è felice: "Una pista del cazzo, non adatta a queste moto, bisogna cambiarla. Noi non abbiamo un brutto pacchetto, ma le gomme sono ancora troppo dure".
A più tardi, boys.

Laguna Seca (USA) - La sfida tra chi viene dalla superbike (o che conosce bene la pista) e gli "europei", continua anche nel secondo turno di prove con Hayden letteralmente scatenato che piazza il miglior tempo del turno e Bayliss a ruota (nonostante una spettacolare caduta a inizio turno), ma fino ad un certo punto, visto che il distacco dall'americano passa i due decimi. E riguadagnarli qui non è facile.
A inseguire altri due pratici del posto, ovvero Biaggi (che ha rotto una moto a inizio turno, salendo sulla numero due) e poi Barros, a dimostrazione che il team Pons qui è bello carico e ha bisogno di fare risultati per la prossima stagione. Per questo però c'è tempo. E una notevole effervescenza. Tranquilli, stiamo lavorando per saperne di più e darvi una rotta sicura (o quasi...) nel mare magno delle voci di mercato.
Torniamo alla realtà e notiamo quattro Honda davanti a tutti. La Yamaha non sembra interpretare al meglio la pista americana, infatti, il primo è Edwards che è sesto dietro Hopkins con la Suzuki.
Rossi è in decima, a otto decimi dalla pole ideale. Una vita o quasi in una pista da uno e 24. La pista non gli piace e si vede, la M1 fatica a stare in strada e pure questo si vede, non c'è serenità e si vede anche questo. Normale, siamo in epoca di contratto e il suo clan, come sempre, si muove in maniera ottima per trattare con le Case e magari un po' meno per far star tranquillo il pilota.


Melandri risale in sella e fa l'ottavo tempo alle spalle di Gibernau e davanti a Checa con la miglior Ducati.
Capirossi non sta bene: problemi derivati da qualcosa che gli ha fatto male. Lo stomaco si ribella, la pressione va giù e il pilota è sotto flebo in Clinica. Si spera che sabato recuperi al 100%.
Intanto arriva Agostini, un altro mostro sacro della Yamaha che stanotte festeggia alla grande i suoi 60 anni. Interrogato sulla sicurezza, il 15 volte campione del mondo dice una frase che fa capire lo spirito del momento: "Lo capisco che con gli standard europei questa pista è stretta. Io me la ricordavo molto più pericolosa. Però, ai miei tempi, una pista così sarebbe stata oro dal punto di vista della sicurezza".
Il tempo cambia le cose, non è un'ovvietà. A domani, intanto si prepara la riunione sulla sicurezza. Non aspettatevi scioperi, dicevamo, ma il prossimo anno qui forse non si correrà.
1. N.HAYDEN USA 1'24.228 HONDA
2. T.BAYLISS AUS 1'24.451 HONDA
3. M.BIAGGI ITA 1'24.542 HONDA
4. A.BARROS BRA 1'24.564 HONDA
5. J.HOPKINS USA 1'24.679 SUZUKI
6. C.EDWARDS USA 1'24.696 YAMAHA
7. S.GIBERNAU SPA 1'24.802 HONDA
8. M.MELANDRI ITA 1'24.938 HONDA
9. V.ROSSI ITA 1'24.969 YAMAHA
10. C.CHECA SPA 1'25.042 DUCATI
11. K.ROBERTS USA 1'25.265 SUZUKI
12. S.NAKANO JPN 1'25.309 KAWASAKI
13. M.TAMADA JPN 1'25.457 HONDA
14. T.ELIAS SPA 1'25.574 YAMAHA
15. A.HOFMANN GER 1'25.882 KAWASAKI
16. L.CAPIROSSI ITA 1'25.967 DUCATI
17. R.XAUS SPA 1'26.392 YAMAHA
18. R.ROLFO ITA 1'27.060 DUCATI
19. S.BYRNE GBR 1'27.857 PROTON KR
20. J.ELLISON GBR 1'27.904 BLATA
21. F.BATTAINI ITA 1'30.207 BLATA
Marco Melandri, caduto nella prima sessione di prove, è tornato in sella
E' di Hayden, finora, il miglior tempo in prova
Troy Bayliss è uno che Laguna Seca la conosce molto bene
Valentino Rossi sulla Yamaha dalla caratteristica livrea retro', realizzata apposta per questa gara

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