Motogp
Assen: vincono Rossi, Porto e Talmacsi
Sesto successo stagionale per il campione della Yamaha, sul podio con l'ottimo Melandri e con il compagno di squadra Edwards. In 250 l'argentino a segno davanti a Pedrosa e Lorenzo. In 125 si afferma l'ungherese della KTM, poi Faubel e Pasini
Assen (Ola) - E vai, ancora una volta il vince, oramai potrebbe anche rilassarsi e invece lui, l'unico stratega di questo mondiale ha messo in atto il suo piano: vincere tutte le gare. Non l'hai mai detto ma lo pensa e anche qui ha fatto la sua gara, quella di Rossi. Partenza un po' abbottonata, con tanta gente che lo passa come fosse uno qualunque. Vanno in fuga Melandri, spettacolare fin dal via e secondo alla fine e Gibernau che parte con una gomma soffice nel posteriore nel tentativo di andare in fuga e poi gestire la gara. Il problema è che Sete non ce la fa e giro dopo giro, le sue speranze di successo vanno in fumo. Si dà da fare Capirossi, Nakano pompa di brutto, ma non c'è scampo.
Melandri allunga un po', Hayden lo segue, Sete fatica, ma l'implacabile Dottore è lì e a metà gara esatta allunga e se ne va.
Dietro di lui il vuoto, solo Melandri tiene il suo passo, mentre da dietro arriva al terzo posto Edwards che conferma che la M1 è diventata la moto numero uno. E alla fine ci sono due Yamaha sul podio con Rossi e Colin terzo a stringere Melandri, secondo nel mondiale e nettamente primo pilota della Honda.
E qui gli strateghi o presunti tali, possono solo prendere atto che la Casa giapponese ha bisogno di gente come Macio. Piloti determinati che sanno anche rischiare (Melandri ha sfiorato due volte la caduta) e non senatori che tengono il posto e l'ingaggio. Non è cattiveria, ma il sesto di Biaggi, giusto davanti a Barros fa capire che è ora di aria nuova. Saranno i Pedrosa e magari Stoner, Porto (se non fosse argentino) o gente come Capirossi...
E qui si entra nel tema Ducati. Nono Checa, decimo Capirex, una garaccia e il pilota romagnolo sbotta: "Pochi giri con loro poi la fine del gioco e io mi sono rotto. Non si può fare un campionato così, la Bridgestone lavora, ma noi da metà gara giravamo lenti e poi alla fine Rossi gira in 2 netti e noi 4 secondi più lenti".
Insomma, il giocattolo si è rotto, o quasi. Per fortuna non tutte le Honda vanno (Bayliss e Tamada proprio non ce la fanno a stare con i primi) e poi il buio, quello di Rolfo 18esimo, di Battaini doppiato, di Byrne che oramai va come Roberts. La MotoGp conferma la sua grande forza (Rossi e la tecnica) e la sua debolezza (ricambi di piloti e gomme) e si prepara alla trasferta negli USA il 10 luglio con la Yamaha che è la moto da battere, Rossi a 170 punti contro i 107 di Melandri, unica vera nota positiva di questa stagione e Gibernau a quota 84, una vita dalla vetta.
1. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 38'41.808
2. HONDA Marco MELANDRI ITA 38'43.391
3. YAMAHA Colin EDWARDS USA 38'49.451
4. HONDA Nicky HAYDEN USA 38'51.936
5. HONDA Sete GIBERNAU SPA 38'56.603
6. HONDA Max BIAGGI ITA 39'03.383
7. HONDA Alex BARROS BRA 39'04.533
8. KAWASAKI Shinya NAKANO JPN 39'08.285
9. DUCATI Carlos CHECA SPA 39'12.029
10. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 39'12.273
11. HONDA Troy BAYLISS AUS 39'25.610
12. YAMAHA Ruben XAUS SPA 39'31.672
13. SUZUKI John HOPKINS USA 39'32.638
14. HONDA Makoto TAMADA JPN 39'35.178
15. YAMAHA David CHECA SPA 39'36.773
16. SUZUKI Kenny ROBERTS USA 39'48.747
17. PROTON KR Shane BYRNE GBR 39'48.807
18. DUCATI Roberto ROLFO ITA 40'10.856
19. BLATA James ELLISON GBR 40'25.576
20. BLATA Franco BATTAINI ITA 39'22.537
Non classificato
KAWASAKI Alex HOFMANN GER 26'52.136
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Sebastian Porto, quarto in classifica mondiale. Aveva vinto anche ad Assen anche lo scorso anno
Assen (Ola) - Evidentemente in ogni argentino c'è qualcosa del fuoriclasse, un tocco di Maradona, quel colpo di genio che incanta e fa vincere. Sebastian Porto vince ad Assen, davanti ad un pubblico numeroso, oltre 90.000 nonostante la pioggia del mattino, una gara molto difficile con una doppia infilata a Lorenzo e a Pedrosa da antologia. Bravissimo, poi, nel concludere l'ultimo giro, con un controllo ferreo della situazione, attuato chiudendo ogni varco possibile a Pedrosa che cercava la risposta.
Gara bella e tecnica con Lorenzo in testa dall'inizio, nonostante la clavicola rotta e il dolore in certe posizioni sulla moto. Jorge ha fatto vedere di essere molto consistente e di saper gestire la gara. Chiaramente, una volta sgranato il gruppo, ha cercato di andarsene, ma Porto gli è rimasto dietro come un'ombra, mentre Pedrosa ha preferito controllare a poca distanza, lasciando la bagarre per il podio solo quando ha visto che i due di testa stavano andando più forte.
"Sono felicissimo, anche se in classifica siamo un po' indietro - commenta Porto - abbiamo lavorato molto bene e ci siamo meritati la vittoria. All'inizio Lorenzo era più veloce, ma poi ho visto che potevo stare con lui e ho attaccato. Poi a testa bassa fino al traguardo".
Pedrosa è gelido, ma sempre lucido. "Ho avuto problemi alla gomma anteriore e in una parte del tracciato non poteva attaccare come volevo. Se considero il week end il risultato non può che andare bene”.
Il podio della 250: da sinistra Pedrosa, secondo, poi il vincitore Porto e Lorenzo, con l'inseparabile leccalecca-sponsor
Lorenzo si accontenta del terzo posto? "No, mi spiace, ma ho fatto un errore alla chicane quando ho lasciato lo spazio agli latri per attaccare. Non ero al 100% ma penso di aver fatto una bella gara".
Giù dal podio si accomoda Aoyama che regola De Angelis alle prese con problemi di trazione (gli stessi di Stoner e crediamo anche di De Puniet, tutti protagonisti mancati di questa gara). Per questo motivo Aprilia si trasferirà a Brno dove a inizio settimana (in compagnia dei team Honda che dovrebbero provare particolari di motore) saranno testati materiali evoluzione per rendere la bicilindrica italiana più agile e sfruttabile.
Dovizioso dopo la gara resta arrabbiatissimo e per un po' in silenzio. "Mi fa male il braccio destro, mi si indurisce e non riesco a guidare. Mi era già capitato a Jerez e anche su altre piste, ma oggi era duro. Peccato, la moto andava benissimo".
Insomma, per Dovizioso un problema in più nella sfida mondiale che vede sempre Pedrosa al comando con 143 punti, seguito da Stoner a 106, Dovizioso a 102 e Porto a 74. Dietro di loro un De Puniet anonimo e Barbera che ha fatto qualche scintilla nel gruppo, perdendo poi quello che aveva guadagnato con i suoi soliti errori.
Bene Corsi che è dietro lo spagnolo e davanti a Locatelli che ancora non riesce a brillare. Tra i nostri, non vanno a punti Ballerini 17esimo, Giansanti 18esimo, 22esimo la wild card Danese. La Fantic di Vincent chiude la gara in 24esima piazza, per la prima volta non doppiata.
Ora la 250 si ferma fino al gp di Gran Bretagna il 24 luglio.
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1. APRILIA Sebastian PORTO ARG 1 38'02.148
2. HONDA Daniel PEDROSA SPA 38'02.529
3. HONDA Jorge LORENZO SPA 38'03.380
4. HONDA Hiroshi AOYAMA JPN 38'13.905
5. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 38'14.165
6. APRILIA Casey STONER AUS 38'14.174
7. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 38'14.502
8. APRILIA Randy DE PUNIET FRA 38'16.083
9. HONDA Hector BARBERA SPA 38'16.554
10. APRILIA Simone CORSI ITA 38'31.442
11. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA 38'55.832
12. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA 38'57.513
13. HONDA Alex DEBON SPA 38'57.514
14. APRILIA Chaz DAVIES GBR 38'57.775
15. HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 38'58.061
16. HONDA Jakub SMRZ CZE 38'58.122
17. APRILIA Andrea BALLERINI ITA 39'00.985
18. APRILIA Mirko GIANSANTI ITA 39'14.249
19. HONDA Dirk HEIDOLF GER 39'14.350
20. APRILIA Gregory LEBLANC FRA 39'27.255
21. APRILIA Martin CARDENAS COL 39'27.341
22. APRILIA Michele DANESE ITA 39'34.508
23. APRILIA Hans SMEES NED 39'43.338
24. FANTIC Arnaud VINCENT FRA 39'56.729
25. YAMAHA Gabor RIZMAYER HUN 39'57.796
Non classificati
APRILIA Alex BALDOLINI ITA
HONDA Anthony WEST AUS
APRILIA Steve JENKNER GER
Non parte
APRILIA Randy GEVERS NED
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Assen (Ola) - Si sono divertiti in tanti a vedere la 125, decisamente la gara più bella e divertente della giornata (e non è una novità), ma quelli che tra i quasi centomila di Assen che si sono divertiti di più sono i pochi tifosi ungheresi che festeggiano sotto il podio la seconda vittoria di ora in testa al mondiale a pari punti, quota cento, con Luca Pasini, terzo sul podio dove si accomoda anche lo spagnolo Faubel.
E' stata una gara divertentissima con l'avvio lampo della KTM inseguite da Poggiali che però progressivamente perde il passo dei primi. Ma assieme alle moto arancione ci sono altri inseguitori, brutti clienti, ad esempio Luthi, Masbou (il francesino qui ha fatto vedere ottime cose), Bautista.
I nostri partono male, molto male e sono indietro. Simoncelli e Pasini sono in coda al gruppone di nove che fa l'andatura. Il tempo di vedere lo spaventoso volo di Sandi, dopo un contatto con Espargaro che danneggia anche Lai, e inizia il Simoncelli show che in un lampo passa dalla nona piazza alla prima.
Marco guida veramente forte e fa vedere che è lui l'uomo che decide il passo di testa. A metà gara si rifà vivo Kallio che si riporta in testa, ma Simoncelli in poche tornate rientra al comando, proprio mentre Pasini, che è partito con gomme dure per sfruttare il finale, inizia ad avere difficoltà e perde il contatto con la testa della gara dopo aver sfruttato le coperture nella tremenda battaglia di centro gruppo.
A quattro giri dalla fine Kallio commette un errore gravissimo allargando la traiettoria e finendo fuoripista. La caduta, rovinosa ma senza danni, è inevitabile, come è inevitabile che tutto si decida nel giro finale. Qui si scatena Talmacsi che piazza un corpo a corpo con Simoncelli e va davanti a tutti, subito dopo l'italiano cade, toccato da Luthi che lo segue a pochi centimetri. Simoncelli riprende e taglia il traguardo seppur molto indietro (ventesimo), mentre l'ungherese vince la sua gara. "Sono ottimista per il campionato", dichiara Talmacsi, stesso commento per Pasini che incassa un podio pesante in una giornata iniziata male: "Credo di aver fatto la peggior partenza della mia carriera, ma sono stato bravo a rimontare. E aggiungo, gara dura, ma ci siamo divertiti molto". Anche noi, naturalmente.
Se gli uomini di testa steccano (vedi gli zero in tabella di Luthi, Kallio e Simoncelli), dietro nessuno emerge nella classifica mondiale: Bautista segnala la ripresa e il feeling con la Honda con un quarto posto, Masbou è quinto davanti a Simon, Koyama, Poggiali e Gadea. Tra le moto le Derbi- Gilera, la Malaguti perde subito Pirro per ritiro, ma fa una buona gara con Pellino che a tratti ha girato con tempi interessanti. Lai dopo l'urto con Sandi perde la zona punti in un week-end nel quale non aveva fatto molto. Adesso i ragazzi della 125 vanno in vacanza, ci rivede a Donington.
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1. KTM Gabor TALMACSI HUN 38'09.487
2. APRILIA Hector FAUBEL SPA 38'10.144
3. APRILIA Mattia PASINI ITA 38'10.288
4. HONDA Alvaro BAUTISTA SPA 38'10.334
5. HONDA Alexis MASBOU FRA 38'10.890
6. KTM Julian SIMON SPA 38'13.459
7. HONDA Tomoyoshi KOYAMA JPN 38'13.746
8. GILERA Manuel POGGIALI RSM 38'13.810
9. APRILIA Sergio GADEA SPA 38'13.979
10. HONDA Thomas LUTHI SWI 38'23.421
11. DERBI Pablo NIETO SPA 38'27.749
12. KTM Michael RANSEDER AUT 38'30.180
13. APRILIA Joan OLIVE SPA 38'30.578
14. HONDA Mike DI MEGLIO FRA 38'30.683
15. DERBI Lukas PESEK CZE 38'30.791
16. DERBI Nicolas TEROL SPA 38'30.926
17. APRILIA Manuel HERNANDEZ SPA 38'31.061
18. HONDA Fabrizio LAI ITA 38'31.062
19. APRILIA Lorenzo ZANETTI ITA 38'40.224
20. APRILIA Marco SIMONCELLI ITA 38'47.033
21. MALAGUTI Gioele PELLINO ITA 38'47.264
22. HONDA Angel RODRIGUEZ SPA 38'47.330
23. APRILIA Dario GIUSEPPETTI GER 38'50.463
24. HONDA Sandro CORTESE GER 38'50.508
25. APRILIA Imre TOTH HUN 38'59.566
26. APRILIA Andrea IANNONE ITA 39'01.302
27. APRILIA Vincent BRAILLARD SWI 39'01.349
28. APRILIA Jordi CARCHANO SPA 39'05.483
29. HONDA Gert-Jan KOK NED 39'24.648
30. HONDA Joey LITJENS NED 39'52.722
31. APRILIA Hugo VAN DEN BERG NED 39'59.567
Non classificati
HONDA Raymond SCHOUTEN NED
KTM Mika KALLIO FIN
APRILIA Mateo TUNEZ SPA
APRILIA Raffaele DE ROSA ITA
MALAGUTI Michele PIRRO ITA
HONDA Aleix ESPARGARO SPA
HONDA Federico SANDI ITA
HONDA Toshihisa KUZUHARA JPN
Fuori al primo giro
APRILIA Karel ABRAHAM CZE
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