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Witteveen: il tre cilindri fu un errore

il 21/05/2005 in Motogp

Dopo il divorzio con l’Aprilia, l’ingegnere olandese racconta senza peli sulla lingua i retroscena dello sfortunato progetto RS3-MotoGP, mentre sui suoi prossimi impegni circolano le prime indiscrezioni

Witteveen: il tre cilindri fu un errore
Il tre cilindri della discordia

di Alan Cathcart


Jan Witteveen (col microfono) e Ivano Beggio il giorno della presentazione della RS3

L’olandese Jan Witteveen è stato a capo del reparto corse Aprilia per più di 15 anni, durante i quali non solo ha fatto vincere alla Casa italiana e al suo ex-patron Ivano Beggio una marea di titoli costruttori, ma ha anche tenuto a battesimo nei Gran Premi campioni del calibro di Max Biaggi e Valentino Rossi, portandoli alla conquista dei loro primi titoli mondiali.

Tuttavia, quando, nel dicembre 2004, il marchio di Noale è passato nelle mani del Gruppo Piaggio, Witteveen ha deciso di abbandonare il suo ruolo in Aprilia, sentendosi finalmente libero di parlare del progetto RS3 che la nuova dirigenza ha deciso di abbandonare.

“Andare a correre nella MotoGP con un motore a tre cilindri è stato un grosso errore, – ammette in un’intervista rilasciata al settimanale francese Moto Revue“la RS3 ha cominciato a funzionare come si deve solo lo scorso anno, ma ormai era troppo tardi. Personalmente, avrei preferito scendere in campo con un bicilindrico, cosa che avrebbe fatto fruttare la nostra esperienza in Superbike, dove la RSV1000 era già una moto vincente, ma il mio parere è stato ignorato, anche se ciò avrebbe permesso all’azienda di risparmiare un sacco di soldi che, viceversa, sono stati dati alla Cosworth per la progettazione del motore a tre cilindri”.
“Allo stesso modo, non avremmo dovuto ingaggiare piloti così cari come Edwars ed Haga, soprattutto nel momento in cui non avevamo una moto vincente da mettergli a disposizione. Tutto questo ci ha fatto sprofondare nella m***a. Abbiamo finito con l’avere sempre meno soldi, man mano che la pressione per ottenere i primi risultati cresceva. L’anno scorso ho cominciato a sentire le prime voci riguardanti fornitori che non venivano pagati, mentre gli ingegneri di pista del nostro Team erano sempre meno di gara in gara. Quando è subentrata la Piaggio, ho aspettato per vedere che cosa sarebbe successo, ma una volta che mi sono reso conto che nessuno aveva la minima idea su come procedere, ho preferito andarmene. E così ho fatto!”.


Il primo motore da gran premio progettato in Italia da Jan Witteveen: l'Adriatica 250

Oggi Witteveen, che vive in Austria con la famiglia, ammette di essere in trattativa con la KTM per subentrare al fianco del suo amico Harald Bartol nello sviluppo del nuovo bicilindrico parallelo da 250 cc che l’australiano Anthony West dovrebbe tenere a battesimo in occasione del GP d’Olanda, ad Assen. Tuttavia, “l’Olandese Volante”, com’è soprannominato Witteveen, potrebbe anche accettare l’offerta fattagli dalla Jawa, la cui fabbrica nella Repubblica Ceca dista pochi chilometri dal confine con l’Austria, dove un altro suo amico sta lavorando al V6 che dovrebbe spingere la Blata da MotoGP a partire dal prossimo 28 agosto, a Brno. Ancora , però, non è stata presa nessuna decisione, anzi, qualcuno sostiene addirittura che Jan sia stato contattato per lavorare negli Stati Uniti nella formula Indicar Racing…

Witteveen: il tre cilindri fu un errore
Il tre cilindri della discordia

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