Motogp
Rossi: 'Ancora un anno e poi smetto'
Durante una conferenza stampa sulla Senna il campione ammette di sentire forti i richiami della F1: 'Vorrei fare ancora una stagione con Yamaha. In ogni caso sono 10 anni che corro in moto e forse è già abbastanza'
Parigi (Fra) -ta mediatica (cioè tra fotografi e operatori TV) su un battello panoramico lungo la Senna, a Parigi, e viene fuori una delle notizie che, forse, cambierà a breve la faccia del motomondiale. Valentino Rossi si dà un altro anno di gare in moto poi cambierà vita. Dal 2007 potrebbe correre in F1, oppure nei rally, questo non lo ha detto, ma...
Andiamo con ordine. Si inizia a parlare dei problemi della sua moto, di quanto sia nervosa la M1, di come manchino i cavalli, ma anche del fatto che i risultati hanno premiato il pilota. E qui nulla di nuovo: è dai test in Malesia di inizio anno che lo dice e che tutti lo sanno. Poi il discorso passa ad un altro Rossi famoso, Vasco, neodottore. L'altro Rossi, Vale, la commenta così: "Mi viene da ridere a pensare a Vasco laureato, ma sono felicissimo per lui, davvero una laurea strameritata". E poi ride... "Ha fatto sognare tre generazioni, ci siamo sentiti e sono felice per lui. Io per ora sono dottore solo di soprannome". Ma qui ci potrebbe essere una sorpresa a breve, magari una laurea dalla vicina Università di Urbino?
Poi Rossi, imbeccato da una domanda polemica di un giornalista, risponde sul fumo: "Fa male, però serve a correre" - Del resto senza gli sponsor tabaccai, lo sport del motore farebbe poca strada.
- I rivali?
"Sempre loro, perché i piloti buoni sono importanti, diciamo che per il risultato, il pilota conta al 70%".
Magari in auto non è così e inizia la caccia a Rossi a quattro ruote. Ad esempio in molti lo vorrebbero al posto di Schumacher, del quale Rossi è più simpatico...
"Io lo sono di più, è vero, però lui è un grande. La gente tifa per me perché io mi diverto e questo si trasmette a chi guarda".
- E quando vedremo Rossi in auto? Ti piacerebbe?
"Correre in auto mi piacerebbe, l'ho già detto, del resto da piccolo avevo iniziato con i kart, con le quattro ruote. Poi per fortuna sono arrivate le moto".
- C'è ancora la Ferrari?
"Il test che ho fatto è stato un premio, però se ci fosse l'occasione mi piacerebbe correre con loro. In ogni caso qualcuno si farà avanti".
- Ma come un perfetto pilota di moto, uno che vince anche sul bagnato che lascia?
"Se un pilota pensa di essere perfetto smette. Io voglio ancora migliorare e sul bagnato è da un pezzo che vado. Ho avuto qualche problema con la 250, poi sono diventato veloce sul bagnato. E poi oggi correre sull'acqua non è come una volta, quando bisognava azzardare e basta. Oggi anche in questa situazione, dipende dalla messa a punto, dal lavoro".
- Allora, quali sono i programmi futuri?
"Per il 2006 ho le idee chiare, correrò in MotoGp, possibilmente con una Yamaha. La mia gente (parla del manager e degli avvocati, ndr) parlerà con loro e poi si vedrà. In ogni caso sono dieci anni che corro in moto e forse è abbastanza".
(Anche Davide Brivio, il suo team manager, è ovviamente al corrente del messaggio: "Discuteremo il contratto di Valentino dopo il Mugello, anche se è per un solo anno, questo non sarebbe un ostacolo").
- L'ex campione di F1 Alain Prost ha detto che Schumacher è oramai finito e che sarebbe ora che qualcuno prendesse il suo posto. Tu cosa ne pensi?
"Se smettesse sarebbe un peccato".
- E chi sarebbero i tuoi ricambi in MotoGp?
"Melandri, Pedrosa e Dovizioso vengono su bene".
Ma Rossi parla già da ex? Difficile dirlo, l'impressione è che le offerte che arrivano dalle auto siano di un calibro pesantissimo in termini economici (e anche dalla tv, azzardiamo, visti i crolli di ascolto della F1 da quando la Ferrari è in crisi). L'idea che Valentino si faccia due anni "ventre a terra" cercando di vincere ancora tutto e poi lasciare per una nuova avventura è indubbiamente stimolante. Del resto è nella natura dell’uomo: vincente, di classe assoluta, forse il più grande di sempre, ma anche personaggio planetario e calamita per gli sponsor e i grossi investimenti. In ogni caso, almeno fino al termine della stagione 2006, per gli avversari in moto sarà sempre molto dura.
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