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Vincono Rossi, Stoner e Pasini

il 01/05/2005 in Motogp

A Shangai Rossi graziato dalla pioggia stravince nella MotoGP. Dietro di lui uno stupefacente Jacque su Kawasaki seguito da Melandri, che strappa la terza posizione a Gibernau all'ultimo giro. La 250 è vinta da Stoner, secondo Dovizioso e terzo Aoyama. I


Shangai (Cina) - Misteri, miracoli e varietà, ecco la sintesi di una delle gare più pazze e bagnate della stagione. Premessa necessaria, però, è questa: come mai Rossi che dice dall'inizio dell'anno che ha problemi con la moto ha fatto due primi e un secondo in tre gare? Perché Gibernau alza bandiera accusando la Michelin per avergli dato una gomma che gli ha rovinato la corsa? Come mai un pilota che dopo una carriera da comprimario in Motogp e che da otto mesi non tocca una moto si piazza secondo e solo perché gli si accende il cervello non tenta l'attacco alla vittoria? Perché il secondo del mondiale, Melandri, ha rischiato di restare a piedi a fine stagione scorsa e ora randella a destra e a manca? Perché con la stessa gomma di Gibernau, Rossi ha vinto e Melandri è salito sul podio? Come mai la Bridgestone fa volare la Kawasaki (e le Suzuki fino alla rottura di Roberts e al dritto di Hopkins) ma la Ducati no?
Iniziamo da chi ha vinto, da Rossi, leaderissimo del mondiale. Partito forte, resta agganciato a Roberts che sembra avere una marcia in più. Poi resta solo e va a vincere controllando il resto della muta, riaprendo solo un po', alla fine quando dal muretto gli segnalano che "O" (il team non aveva in lavagna il nome di Jacque!).
Gara maiuscola che alla fine premia chi ci ha creduto di più, chi è stato fortunato, che sa di non avere una gran moto ma che sull'acqua vola. Secondo noi Rossi è davvero il più forte pilota di sempre, visto che riesce a disintegrare la psiche altrui. Non è un caso che il secondo sia un volto nuovo e che il vice in classifica sia invece un pilota che in fondo non ha paura di perdere, ma che non ha nemmeno paura di vincere.


Dicevamo di Rossi, ma chi ha guidato da maestro è Olivier Jacque che si è detto: "Mah, ho due gare da fare con la Kawasaki, non corro da un po', ma sull'acqua vado forte e non ho nulla da perdere, quindi mi diverto". Alla fine ha preso un'imbarcata, si è detto che cadere sarebbe stato da pazzo e ha conquistato una seconda piazza da favola, lancio ideale per la gara di Le Mans.
Il grande sconfitto di oggi è Gibernau, quarto e battuto anche dal giovane compagno di team. Incredibile: velocissimo sin dal primo giorno di prove, imbattibile nel warm up, Sete in gara ha rischiato di finire fuori alla prima curva: "Non avevo aderenza e stavo per volare fuori. Avevo chiesto di cambiare la gomma anche in griglia dopo il giro di allineamento ma la Michelin mi ha detto che questo non era possibile. Dovevo usare quella gomma, che non era quella del warm up. Ho fatto una gara di mierda, con vibrazioni pazzesche e alla fine ho perso un'occasione. Nel warm up andavo forte".

Vero, Sete non riusciva nemmeno a tenere aperto alla fine, ma Goubert, il capo di Michelin Sport, forse non troppo contento della plateale scena fatta dallo spagnolo a fine gara che ha guardato la gomma dietro, di fatto accusando quel componente, non gli da speranza. "Non mi risulta che Sete abbia chiesto un'altra gomma prima del via e rispetto al warm up gli abbiamo consigliato un'altra scelta, molto più sicura, perché c'era meno acqua in pista. Del resto Biaggi, Rossi e Melandri l'avevano identica alla sua. Non abbiamo fatto analisi approfondite, ma a per ora la copertura ci sembra a posto".
Quanti misteri, vero? E andiamo da Biaggi che non è soddisfatto del suo quinto posto, anzi. In gara ritrova posizioni e orgoglio e si mette dietro i tanti che in prova gli sono stati davanti, ma la sua gara è fatta di poche soddisfazioni. Lui, nel dopogara chiede alla Honda di mettersi a lavorare e di risolvere i suoi problemi. Che sono tanti. Diamo per scontato che la 211 sia la moto migliore, ma come mai c'è una Yamaha prima e una Kawasaki seconda? E come mai non c'è mai un pilota leader dal rendimento costante? Melandri e Barros (oggi frenato da una partenza anticipata punita con lo stop and go) di punti ne hanno un po', ma tra Rossi e Melandri ci sono 25 punti, poche storie. Sete è a 33, una vita. E siamo solo alla terza gara.
Fa piacere scoprire che Jurgen Van de Goorbergh arrivi sesto dopo aver fallito in Supersport, che Hayden, pupillo Honda sia nono e con gli stessi problemi di Max.
Solo che il romano si incazza e fa bene mentre l'americano no e infatti ha ben pochi punti in graduatoria.
Della Ducati c'è da registrare un'altra gara no. Checa si sdraia a inizio gara e chiude il libro velocemente, mentre Capirossi chiude dodicesimo con problemi alla gomma posteriore e non ben specificati problemi nelle marce basse. Senza cattiveria, una giornata nera, come il cielo di Shanghai.
Il bello è che la gara è stata splendida e ha i tre sul podio felici come pasque e gli altri con il muso lungo. Manca Barros che però riprende, dopo la penalizzazione, e chiude davanti a Capirossi con il giro più veloce ad una tornata dalla fine. Hopkins è settimo nonostante una lunga digressione sulla ghiaia a conferma che le Suzuki quando piove volano.
Xaus fa quello che può ma resta in piedi, Ellison va a punti, Battaini cade a causa della visiera appannata, Rolfo manca la zona punti a causa di una totale mancanza di grip.
E cosa vi aspettavate dal team D'Antin che risolva questi problemi quando non ci riesce la Honda? Intanto la Yamaha, forse non eccezionale, di Rossi che invece è davvero eccezionale, prende il largo. Al prossimo mistero, a Le Mans tra due settimane.

1. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 50'02.463
2. KAWASAKI Olivier JACQUE FRA 50'04.163
3. HONDA Marco MELANDRI ITA 50'19.037
4. HONDA Sete GIBERNAU SPA 50'21.369
5. HONDA Max BIAGGI ITA 50'22.014
6. HONDA Jurgen vd GOORBERGH NED 50'24.085
7. SUZUKI John HOPKINS USA 50'28.346
8. YAMAHA Colin EDWARDS USA 50'33.496
9. HONDA Nicky HAYDEN USA 50'41.762
10. YAMAHA Ruben XAUS SPA 50'43.454
11. HONDA Alex BARROS BRA 50'46.477
12. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 50'46.864
13. BLATA James ELLISON GBR 50'55.912
14. YAMAHA Toni ELIAS SPA 51'08.316
15. MORIWAKI Tohru UKAWA JPN 51'11.943
16. DUCATI Roberto ROLFO ITA 51'17.756

Non Classificati
27 BLATA Franco BATTAINI ITA 37'35.911
10 SUZUKI Kenny ROBERTS USA 12'36.308
12 HONDA Troy BAYLISS AUS 9'29.777
7 DUCATI Carlos CHECA SPA 9'31.760
56 KAWASAKI Shinya NAKANO JPN 5'38.031

di Marco Masetti


Shangai (Cina) - Ancora una gara sotto la pioggia e ancora un duello esaltante tra due giovani campioni che non si sono risparmiati fin sotto il traguardo. Vince Casey Stoner, con l'Aprilia del Team Carrera di Lucio Cecchinello ed è la conferma di quanto l'australiano volante ha fatto vedere nelle prove.
Sull'acqua Casey è davvero bravo e dopo la pole, in gara ha confermato, ribattendo gli attacchi dell'unico al suo livello, Andrea Dovizioso. Il pilota romagnolo è una presenza oramai fissa sul podio e in classifica fa vedere di puntare molto in alto. Non lo ha mai nascosto, del resto e a Shanghai lo ha confermato. Ormai è lotta a tra loro anche in campionato: Stoner alla seconda vittoria consecutiva, è secondo dietro Dovi che fa il bis nelle seconde piazze. Insomma, conferme di due piloti che pensano al titolo.


Come si confermano valide su ogni fondo e pista le Honda che piazzano in terza piazza il bravo giapponese Aoyama che ha fatto meglio del compagno di squadra Pedrosa che oggi ha avuto qualche problema, visto che la sua moto sul dritto proprio non spingeva. Ora il campione è terzo in classifica, con distacchi contenutissimi, ma non è più primo. La pressione che gli stanno mettendo i rivali forse si fa sentire.
Buona anche la gara di un altro uomo di alta classifica, Alex De Angelis che nel finale, quando la pioggia ha ricominciato a battere forte, ha preferito non gettare via una buona dote di punti. Dopo Pedrosa, sesto, c'è Barbera che vince il duello con un altro ragazzino che viene dalla 125, Corsi, che sta crescendo bene e lo ha fatto vedere su di un fondo impossibile, stando davanti a Lorenzo.
Debon è il migliore con le kit, Baldolini raccoglie un buonissimo 13esimo posto, mentre Locatelli incappa in una gara piena di problemi. Stesso discorso per Porto, quinto ma mai in partita e De Puniet che invece era da podio, ma ha chiuso per noie tecniche fuori dalla zona punti.
Peccato per Ballerini, caduto mentre stava facendo una bellissima corsa, imitato da Giansanti che ha infilato il box.

1. APRILIA Casey STONER AUS 48'07.205
2. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 48'07.454
3. HONDA Hiroshi AOYAMA JPN 48'28.639
4. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 48'35.794
5. APRILIA Sebastian PORTO ARG 48'39.084
6. HONDA Daniel PEDROSA SPA 48'47.725
7. HONDA Hector BARBERA SPA 48'53.537
8. APRILIA Simone CORSI ITA 49'08.820
9. HONDA Jorge LORENZO SPA 49'11.466
10. HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 49'13.028
11. HONDA Alex DEBON SPA 49'15.350
12. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA 49'16.858
13. APRILIA Alex BALDOLINI ITA 50'08.321
14. HONDA Jakub SMRZ CZE 50'08.572
15. HONDA Dirk HEIDOLF GER 50'09.098
16. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA 50'12.502
17. YAMAHA Frederik WATZ SWE 50'14.566
18. APRILIA Randy DE PUNIET FRA 50'20.660
19. YAMAHA Gabor RIZMAYER HUN 50'33.404
20. YAMAHA Zi Xian HE CHN 48'40.297
21. YAMAHA Shi Zhao HUANG CHN 48'40.728

Non Classificati
32 APRILIA Mirko GIANSANTI ITA 43'33.210
8 APRILIA Andrea BALLERINI ITA 39'46.093
64 HONDA Radomil ROUS CZE 41'35.529
38 APRILIA Gregory LEBLANC FRA 36'08.634
17 APRILIA Steve JENKNER GER 5'31.821
57 APRILIA Chaz DAVIES GBR 6'22.124

di Marco Masetti


Shangai (Cina) - Si inizia tardi a causa di una pioggia torrenziale che rende quasi impraticabile la pista, tanti miliardi spesi ma un drenaggio non troppo funzionale. Poi si parte, era ora, e si scatena una gara bellissima, prima con le KTM a far da ago della bilancia poi il bellissimo duello.
Fabrizio Lai contro Mattia Pasini, Honda contro Aprilia. Lai tira delle staccate da brivido, Pasini risponde con un ritmo pazzesco. La pista è bagnata, ma per i primi non sembra... Belle cose, bravi piloti, questo è il futuro del motociclismo.


Tutto si decide all'ultimo passaggio, con Lai davanti e Pasini dietro, praticamente incollato come un adesivo. Staccatona di Lai, ma uscita larga, complice un errore e la perdita di aderenza dell'anteriore per un attimo, sulla striscia bianca. Si può aprire tardi, cosa che non può fare Fabrizio e Pasini, implacabile, lo infila. Arrivo gomito contro gomito, nessuna scorrettezza, come testimonia l'abbraccio sul podio, ma ovvia delusione di Lai che perde per pochissimo. Sul podio con i nostri va Gabor Talmacsi con la KTM si piazza sul podio (suo miglior risultato in carriera) e salva l'onore della squadra che a inizio gara poteva fare decisamente di più.
Classifica del mondiale con Kallio, oggi in ombra che conduce a 50 punti, dietro ci sono Lai a 49, Pasini a 46 e Simoncelli a 41. Insomma italiani padroni della 125 al contrario degli spagnoli che hanno il miglior uomo nel quindicenne Espargaro, settimo e sorretto dal tifo della scatenatissima mamma, che batte Nieto e si accoda a Simoncelli e al Giapponese Koyama con la Honda Ajo che ha fatto vedere ottime cose.
Pesek è nono e conferma che alle Derbi Gilera manca ancora un equilibrio di ciclistica rispetto alla concorrenza, sottolineato dalla dodicesima piazza di Poggiali che chiude dietro alle KTM di Kallio e Simon.
Va a punti Pirro, tredicesimo con la Malguti che qui a Shanghai ha fatto vedere grandi progressi, fuori invece Iannone 18esimo, Sandi, 25esimo e De Rosa 28esimo.
A fine gara belle dichiarazioni dei protagonisti. Lai ha commentato così: "Ho fatto un ultimo giro bello veloce, ma all'ultima curva mi è scappato l'anteriore e stavo per cadere. Senza questo episodio penso che avrei potuto vincere. Comunque va bene così, e poi ha vinto un italiano".
Grande sportività anche da parte di un emozionatissimo Pasini, commosso fino alle lacrime nonostante i piercing. "Un week end fantastico, iniziato con problemi tecnici. La squadra ha risposto bene, magari con qualche scelta estrema che si è rivelata valida. Alla fine con Fabrizio ci siamo divertiti moltissimo... Io cercavo di vincere, lui pure...". E poi si stoppa, emozionato nonostante l'aria da duro e il piercing.

1. APRILIA Mattia PASINI ITA 46'30.273
2. HONDA Fabrizio LAI ITA 46'30.338
3. KTM Gabor TALMACSI HUN 46'35.226
4. HONDA Thomas LUTHI SWI 46'39.058
5. HONDA Tomoyoshi KOYAMA JPN 46'40.980
6. APRILIA Marco SIMONCELLI ITA 46'42.232
7. HONDA Aleix ESPARGARO SPA 46'56.224
8. DERBI Pablo NIETO SPA 46'57.425
9. DERBI Lukas PESEK CZE 46'58.427
10. KTM Julian SIMON SPA 46'58.980
11. KTM Mika KALLIO FIN 47'02.761
12. GILERA Manuel POGGIALI RSM 47'14.590
13. MALAGUTI Michele PIRRO ITA 47'28.891
14. APRILIA Joan OLIVE SPA 47'29.649
15. APRILIA Hector FAUBEL SPA 47'30.152
16. HONDA Toshihisa KUZUHARA JPN 47'31.109
17. HONDA Alvaro BAUTISTA SPA 47'35.749
18. APRILIA Andrea IANNONE ITA 47'36.627
19. HONDA Raymond SCHOUTEN NED 47'43.472
20. HONDA Mike DI MEGLIO FRA 47'44.969
21. HONDA Alexis MASBOU FRA 48'12.566
22. APRILIA Jordi CARCHANO SPA 48'16.500
23. APRILIA Julian MIRALLES SPA 48'18.996
24. HONDA Wai On CHEUNG CHN 48'23.185
25. HONDA Federico SANDI ITA 48'37.064
26. DERBI Nicolas TEROL SPA 48'51.692
27. APRILIA Karel ABRAHAM CZE 48'51.864
28. APRILIA Raffaele DE ROSA ITA 48'54.714
29. APRILIA Sergio GADEA SPA 47'10.684
30. APRILIA Imre TOTH HUN 47'08.450
31. HONDA Ho Wan CHOW CHN 47'48.516

Non Classificati
25 APRILIA Dario GIUSEPPETTI GER 44'05.246
11 HONDA Sandro CORTESE GER 27'41.916
47 HONDA Angel RODRIGUEZ SPA 15'35.306
43 APRILIA Manuel HERNANDEZ SPA 8'30.812 Totti Top Sport - NGS

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