Motogp

Jerez: Le interviste dopo la gara

Condividi

Rossi: 'Mi spiace ma questo è il nostro sport, altrimenti senza sorpassi, diventa come la Formula Uno'. Gibernau si rifiuta di commentare l’ultimo giro e guarda all’Estoril. Depressi Capirex e Biaggi

Neanche i fischi degli spagnoli abbattono l'orgoglio di Rossi: "E' stata una grande gara", ha dichiarato in conferenza stampa Jerez (Spagna) - Dite la verità, vi aspettavate le botte sotto il podio o in conferenza stampa? Reclami e polemiche, minacce e schiaffoni? No, nulla di questo, perché tra Valentino Rossi e Sete Gibernau c'è un rapporto gelido, nato da un ex amicizia svanita in Qatar un anno fa. Quindi qualche sguardo teso, occhiate cupe, ma nulla di più. Rossi inalbera uno dei sorrisetti che fanno tanto bambino un po' birichino e carognetta, Sete la faccia lunga. Ma uno è uomo di spettacolo, l'altro pure, quindi si pensa al futuro, al Portogallo tra una settimana. Valentino, nonostante l'adrenalina e la vittoria numero 69, una in più di Agostini, è lucido nell'analisi: "E' stata una grande gara, specie tra noi due. Ed è iniziata male con la caduta nel warm-up causata da un problema elettrico. Per fortuna con il team abbiamo fatto un gran lavoro e in gara eravamo davvero a posto. Sete è molto veloce e ha un gran ritmo, quindi ho dovuto metterla sul piano della battaglia. L'ho passato ma poi ho fatto un errore in frenata e lui mi ha ripassato. Da li è iniziata: ci siamo passati e toccati e alla fine, quando ho visto e le corse sono così. Lo capisco, sarà arrabbiato, ma farà una bella stagione, è veloce".
- Sarà una stagione dura per te. A Estoril cosa ti aspetti?
"Lui sarà il rivale numero uno, sono tre anni che è così ed entrambi vogliamo continuare la sfida".
- Secondo te cosa avranno pensato quelli che hanno visto la gara a casa? "Si saranno divertiti, come noi del resto. Hanno visto una gara ad alto livello con una battaglia finale. Questo è il nostro sport, altrimenti diventa come la Formula Uno".
- Tutto è nato da un tuo errore, se ci pensi bene, quando hai frenato lungo e lui ti ha passato.
"Sì, io sono una testa di c... e ho sbagliato quando oramai avevo vinto la gara, quindi mi sono rimesso in caccia, l'ho affiancato e sono passato. Diciamo che in questa sfida lui ha rischiato 50 e io 80, ma non va sempre bene così".
- Pericoloso?
"Sì perché dobbiamo lavorare molto. Ad esempio si vede che perdo in accelerazione".
- Perché stacchi sempre il piede, volevi fare una curva da supermotard, un'entrata kamikaze?
"No, lo faccio spesso. Ripeto non ci vedo niente di male nella manovra che ho fatto. Io ho fatto la mia parte, lui la sua, chiudendo la traiettoria".
- Si può combattere sempre così?
"La mia moto è più difficile, è moto da uomini duri, però non si può sempre combattere così. Ci vuole più sviluppo nella moto, anche se devo fare i complimenti alla Yamaha, agli ingegneri e alla mia squadra".
- E’ una vittoria pesante, come in Sud Africa lo scorso anno?
"Importante ma diversa".
E Vale se ne va, inseguito da qualche versaccio che continua i vari "hijo de puta" durante la premiazione, le dita (medie) alzate durante l'inno nazionale... Forse Jerez ama meno Rossi da oggi.

Grandi applausi per Sete Gibernau che ha la faccia di chi ha perso molto. I suoi fanno capire che si tratta di un episodio che passerà alla svelta, ma la sconfitta in casa, in maniera diversa dal solito secondo noi fa male allo spagnolo. Lui parla di tutto con una perentoria eccezione: "Non mi chiedete dell'ultimo giro, non ne parlo. E' stata una gara di altissimo livello che si è combattuta fino all'ultima curva dell'ultimo giro. Abbiamo girato ad un ritmo altissimo. Sono sempre stato in testa e questo ha permesso a Valentino di studiarmi, negli ultimi giri ho rallentato un po' per poterlo studiare (e far raffreddare le gomme, ndr). È seguito un duello serrato tra me e Valentino. All'ultima curva Valentino mi ha toccato e questo mi ha provocato un dolore alla spalla sinistra. Spero di essere a posto per Estoril, questa è una spalla un po' delicata perché ha già subito tre interventi. Mi dispiace di non aver vinto soprattutto per il pubblico di Jerez, il più caloroso di tutto il mondiale".

Grandi protagonisti sul podio, anche sul terzo gradino con il bravissimo Marco Melandri, rinato sulla Honda di Gresini dopo una brutta stagione alla Yamaha: "Sono veramente contento, salire sul podio al debutto con la Honda è bellissimo. Qui a Jerez non ci ero mai riuscito, neanche nelle cilindrate minori, e non mi era mai piaciuta. Desidero ringraziare Fausto, la Honda, Michelin e lo sponsor perché mi hanno dato un grandissimo supporto. Nei primi giri ho cercato di stare dietro a Sete ma il ritmo del gruppo di testa era fortissimo. Ho tirato al massimo, ma quando ho visto che non potevo attaccare, ho rallentato per conservare la mia posizione. A sette giri dalla fine Hayden ha commesso un errore e questo mi permesso di salire sul podio. Sono contento perché la prima fila e ancor di più la gara hanno confermato che posso lottare per il podio ad ogni gara. Guardo con fiducia a Estoril".
Si è parlato di reclamo, ma Fausto Gresini, dopo aver chiesto di controllare le immagini ha subito smentito: "No, va bene, guardiamo avanti... Avere due piloti sul podio è un grande risultato di squadra. Con Sete puntavamo alla vittoria e siamo rimasti un po‚ amareggiati per averla persa all‚ultimo curva dell'ultimo giro. Sete ha fatto una bellissima gara e si è dimostrato ancora un volta un pilota incredibile. Sono molto contento per Marco, ha fatto un bellissimo risultato e ha dimostrato maturità nel condurre la gara".

Non tutti i nostri sono felici: Max Biaggi e Loris Capirossi, per motivi diversi sono in crisi..."Questo non è un gran premio da dimenticare: è un gran premio da ricordare, anche molto bene – esordisce Biaggi - Non è il caso di raccontare dettagli della mia gara perché non si rigira il coltello nelle piaghe. Non ne ho voglia. Ma per come siamo partiti, il mio obbiettivo poteva essere molto più modesto. Non sono soddisfatto neanche della rimonta. Ma sono sereno, perché so di avere dato il massimo fino all’ultima curva. Di più non si poteva proprio fare. Con le condizioni di guida che avevo è già molto che io non sia caduto. Me ne vado con un grande interrogativo che pesa come un macigno. Non solo su di me, spero".
Un Biaggi davvero enigmatico, del quale, speriamo, presto ne sapremo di più, visto che i problemi tecnici esistono ma che ci sono anche sei Honda nei primi otto posti.
Capirossi scende dalla moto sofferente. Resta in silenzio con il suo dolore per cinque minuti poi chiude così il suo sfortunatissimo Gp di Spagna: "Ringrazio la Clinica Mobile mi ha messo in condizioni di gareggiare. Io ci ho provato ma purtroppo non riuscivo a utilizzare la moto come avrei voluto. Avevo problemi con il cambio, ogni tanto sbagliavo e quindi ho cercato solo di terminare la gara. Anche se sono davvero pochi, ho comunque portato a casa 3 punti". Tre punti sono davvero pochi per uno come lui che merita molto di più, ma questa stagione non è iniziata al top per la Ducati che chiude decima con Checa, arrabbiato con Tamada per un contatto in frenata che gli ha fatto male alla spalla infortunata.
Per Roberto Rolfo il primo punto in MotoGp: "Non è andata male, purtroppo dopo cinque giri la moto ha iniziato a scivolare parecchio. Potevo solo controllare la gara e portare a casa il risultato. Ho imparato molte cose oggi, soprattutto quando sono rimasto i primi giri con i primi".

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908