Motogp

Jerez: Biaggi depresso, 'Mai così dalla Sport Production'

Condividi

Il 16° posto sulla griglia di partenza è un incubo per il pilota HRC che non riesce a spiegarsi le prestazioni della sua moto. Che la causa sia la riduzione della capacità dei serbatoi a 22 litri?

Biaggi a colloquio con il capotecnico Erv Kanemoto. La situazione è critica e del tutto imprevista per il primo pilota del team ufficale Honda Jerez (Spa) - Che effetto fa vedere Max Biaggi con il sedicesimo tempo nella morsa di un Edwards non certo in palla e di Ruben Xaus a un secondo e otto dalla pole di Rossi? E' uno shock difficile da spiegare, soprattutto quando si considera il valore del pilota, quello che ha fatto ieri (in netta crescita, sembrava) e soprattutto la moto che guida, la Honda RC 211V nella sua forma più ufficiale. Biaggi a fine turno è abbattuto, ma non come i suoi tecnici che mentre erano impegnati nel briefing all'interno del box, sono rimasti seduti a terra anche quando il pilota aveva smesso di parlare e se ne era già andato!
Aria pesante nel box e quello che fa davvero strano è vedere responsabili Honda che chiedono "cosa sta succedendo?" al giornalista italiano. Ah saperlo, forse mollerei il computer!
Però la domanda a Max la possiamo girare: cosa sta succedendo, perché così indietro? E lui paziente e molto educato risponde:
"Credo che il risultato parli da sé, ho dato come al solito il massimo, ma più di così non si poteva fare. Ritorna il mistero dei test Irta, si entra e si esce dai box ma non va. Mi spiace per me e i miei tifosi, ma domani parto indietro. Era dalla giornata più nera della Sport Production che non mi capitava una cosa del genere. La soluzione sarebbe invertire la griglia di partenza"...
- Insomma, cosa succede, ieri si andava bene, e oggi no, tornano fuori i soliti problemi di gestione dell'erogazione, cos'è colpa della pista sporca e scivolosa?
"No, la pista sporca è solo un piccolo problema in più e domani bisognerà tirare fuori il coniglio dal cilindro e io ci metterò l'anima. Però non mi spiego una cosa perché questo accada da un giorno all'altro. E' un mistero, anche visto da dentro, io non controllo i dati, non è il mio lavoro, ma il mio elettronico mi ha detto che c'è un problema enorme e c'è su entrambe le mie moto. E io ho l'esperienza per dire che non va bene e ho le prove. Ho fatto lo stesso tempo con una gomma usata da venti giri, con una appena montata e con quella da qualifica. Stesso tempo, identico, è impossibile".
- Vero, ma Kanemoto che fa nel box?
"Lui lavora sulle sospensioni e sul telaio, soprattutto".
- Ma non sarebbe il caso di parlarne con Kanazawa e con i boss dell'HRC?
"Forse si dovrebbero preoccupare loro, ma vedo che non c'è preoccupazione. Però quando non migliori con la gomma da qualifica che di suo dovrebbe portare un secondo".
- Ma cosa è successo stamattina? Parla da motociclista, spiega.
"Torno a ieri, le cose andavano bene, avevo un buon passo, questa mattina, invece ho sentito il motore più ruvido nell'erogazione. E poi ad ogni uscita di curva la moto si impenna. Spero che questo brutto sogno finisca alla svelta".
- Ma hai girato con le altre Honda, hai fatto paragoni in pista?
"E chi le ha viste le altre!".

Max è preoccupato, ma forse io lo posso aiutare con una piccola intuizione che nasce da una regola che non apprezzo, quella dei 22 litri nel serbatoio al posto dei 24. Una regola fatta per limitare le prestazioni ma che ovviamente non può funzionare. Ai progettisti hanno chiesto di consumare meno e di andare ugualmente forte e loro hanno risposto smagrendo miscele aria\benzina, tagliando qua e là. Morale: le moto si sono fatte più scorbutiche e peggiori da guidare e forse i piloti se ne accorgono solo quando hanno l'erogazione tarata per la gara, cioè per consumare meno. Quindi c'è qualcuno che rischia? Questo non me lo ha detto nessuno, ma si sa Ducati soffre anche per questo e la Yamaha non è da meno.
Sentite Rossi, uno che di moto ne capisce un po': "Per me questa regola dei consumi è una c…..a, adesso le moto si sono fatte più brusche nell'erogazione. I tecnici sono andati oltre (il limite?)". E' forse per questo che ogni tanto la M1 non va?
Resta un fatto Biaggi è sedicesimo, Rossi primo. Valentino ha sfruttato una gomma veramente fantastica approntata dalla Michelin e un setting perfetto. Se a questo uniamo la manetta del campione, ecco il risultato. Però Rossi capisce la situazione: "La moto l'abbiamo sistemata, ma la Honda resta forte (tre in fila dietro alla M1 numero 46). Certo la pole era importante, per me e la squadra (e per far paura a Gibernau che dichiara di non aver sfruttato a dovere la gomma da qualifica a causa del traffico...)".
- E Biaggi?
"Non mi occupo dei miei rivali, ma dico che il sedicesimo non è il suo posto in classifica".
Per concludere un dettaglio: alla giornata terribile di Capirossi, che correrà con la sua fratturina all'astragalo sinistro, si è aggiunto nel giro buono anche un contatto con Rolfo. Manubrio contro manubrio e paura. Loris ha tenuto il gas aperto... Capito perché parlo di mitologia nel commento alle prove?

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908