Motogp
Le pagelle dei test di Sepang
Chiusa la trasferta malese, Marco Masetti inaugura il registro del motomondiale del 2005. La motogp è una buona classe e i suoi piloti, tutti di ottimo livello, meritano valutazioni positive. Con l'eccezione di Bayliss, che appare un pesce fuor d'acqua...
di Marco Masetti
Conclusi i test a Sepang
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Questa volta i voti ci sono, eccome. Ma considerate che le moto vanno davvero forte grazie a un progresso loro e soprattutto delle gomme: un anno fa con i tempi in cui i piloti "buoni" girano di passo Rossi conquistò una pole stratosferica. Poi ci sono i debuttanti e per loro è dura, visto l'alto livello dei veterani in campo. Ma il tempo per rimediare c'è...
Rossi: 38 (di febbre) - Pochi giri tra primo e ultimo giorno, saltando totalmente il secondo per malattia. Quando è in pista fa il suo dovere e ha la faccia felice, la sua M1 va liscia come l'olio in curva e sul dritto. Non sarà una novità, ma l'uomo da battere resta lui. Rovente e poi a fine prova, dopo l'endurance, aveva il sorriso furbo-cattivo, quello che manda in paranoia gli avversari.
Biaggi: 8 - E' arrivato sulla Honda ufficiale e si vede: mette sotto pressione la squadra, gli ingegneri, se stesso. Vuole il massimo e si impegna al massimo. Il primo ad arrivare, l'ultimo a partire. Uno stakanovista che guida da dio.
Capirossi: 7 - Voto di stima per il coraggio nel salire sulla belva rossa con la febbre alta. Nonostante il fisico non al massimo, Capirex fa anche belle cose e conferma che la GP5 sta crescendo molto bene. E lui resta uno che ha sempre voglia di correre
Tamada: 7 - E' il più veloce del lotto e fa vedere che cambiano le gomme ma lui resta sempre un bel pilota. Arriva a Sepang malato e guarisce durante il test. Vedere il doppio zero del tempo nel display lo ha fatto stare benissimo! Non ancora costante nel passo di gara, ma da tenere d'occhio. Barros: 8 - E' forse il pilota che ha impressionato di più: molto veloce nel passo, costante, determinato. Fisicamente sta benissimo, di testa anche: un sicuro candidato al podio e poi l'umiltà con la quale ha ripreso dopo essere stato licenziato da Honda spero sia d'esempio a molta gente.
Gibernau: 8 - Altro brutto cliente nella lotta per il mondiale. Convinto fino all'eccesso nei propri mezzi, sta cercando di convincere l'HRC che la scelta giusta la può fare solo lui. Guida molto bene, è in forma e ha voglia (quindi: attento Vale). Come sempre tosto.
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IL FORUM |
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Hayden: 7 - Non è male, a parte il vizio di entrare ai box troppo in fretta e troppo stretto. Si impegna molto, svolge una mole di lavoro incredibile, ma nel box la star è Biaggi. Forse è giusto che sia così: Nicky non graffia.
Melandri: 7 - Macio impara alla svelta come sfruttare la 211 al meglio. E' disposto anche a cambiare stile di guida per avere la massima sintonia con la moto. Lavora con grande impegno e buoni risultati. Si vede che sta bene nel team di Fausto Gresini. Rigenerato.
Edwards: 6 - Il pennellone texano non fa gridare al miracolo ma sta migliorando il suo rapporto con la Yamaha. Una crescita lenta però, che ha bisogno di un altro salto di qualità. Colin da sempre l'idea di non avere sempre molta voglia di girare in pista. Sarà un'impressione?
Checa: 7 - Finalmente in azione sulla Ducati fa buone cose, tra le quali una simulazione di gara che ha dato buoni risultati e ha fatto capire che la Bridgestone è migliorata nella durata. Molto serio e scrupoloso, un professionista che non va nemmeno piano. Sta a vedere che è stata una buona scelta?
Itoh: 7 - Misteri della moto: prendete uno stagionato ex pilota ufficiale HRC e mettetelo su una Ducati. Miracolo: il jap si rigenera e va persino forte. Scherzi a parte il test team Ducati Bridgestone è una gran trovata.
Nakano: 7 - Fa debuttare la nuova Kawasaki big bang e riesce a girare con buoni tempi e a farsi un'idea della situazione. Il suo compito era quello di fornire informazioni e controprove ai tecnici: missione compiuta, Nakano.
Elias: 6 - La mano non è al 100%, il feeling con la MotoGp neppure, però è riuscito a fare una simulazione di gara (Toni diceva che non sarebbe arrivato in fondo...) facendo il miglior tempo all'ultimo giro! Lasciatelo crescere.
Bayliss: 5 - Unica insufficienza vera e grande dolore per chi lo stima. Però Troy deve abituarsi in fretta alla 211: la sua guida di forza proprio non si sposa con la raffinata V5 giapponese. Cuore Ducati, vecchio stile...
Rolfo: 6 - I tempi sono stati alti, nessun dubbio, ma va tenuto conto che Roby, al debutto assoluto, guidava una Desmosedici 2003 molto vissuta e certamente una tra le più difficili moto da guidare che siano mai stato costruite. In più l'incognita delle gomme Dunlop. Da rivedere, senza fretta.
Hopkins: 7 - E' il più veloce della squadra Suzuki, fa buone cose, ma gli altri guidano moto per ora più competitive. Piace molto alla squadra e questo può farlo lavorare bene.
Roberts: 7 - Più maturo di Hopkins inquadra subito il problema: la nuova Suzuki (meglio, la rinnovata...) manca ancora in accelerazione e stressa molto velocemente le coperture. Più o meno come lo scorso anno. Per Kenny un'altra stagione di vacche magre?
Xaus: ng - Si vede pochissimo in azione a causa di un infortunio.
I marchi
Honda: 8 - Non hanno portato missili e lame rotanti, non hanno bottoni magici che sprigionano cavalli extra. Ma hanno fatto una moto che sembra andare molto veloce senza sforzo. Come sempre quelli da copiare sono loro.
Yamaha: 8 - La nuova M1 è bella e ben curata e, come non bastasse, va anche forte. Rossi la sta mettendo punto per farla diventare fulminante in staccata e in curva. Sta a vedere che vedremo ancora più sorpassi! Il problema sono i piloti: dietro Rossi c'è un Colin non proprio da urlo e gli acerbi Xaus e Elias. Questo può far la differenza con la Honda.
Kawasaki: 6 - Hanno fatto un altro sforzo e hanno il big bang, se si sbrigassero un po', forse arrivano a Jerez con qualcosa di competitivo.
Suzuki: 6 - La moto nuova è stata portata in Giappone nel costoso museo dei flop. Roberts e Hopkins usano un mix interessante ma non superlativo. Non mi è piaciuta l'idea di girare un giorno prima e di stare in fondo ai box. Qui si può stare un po' nascosti, ma il 10 aprile a Jerez ci sono anche gli altri!
Ducati: 8 - La moto 2005 è una belva rossa che scatta nervosa ma che è anche controllabile. Davvero da applausi il progresso fatto nella gestione della potenza da parte dei tecnici di Ducati Corse, i piloti ne hanno voglia, la squadra è positiva. Se non credete a me, credete almeno ai giapponesi che vedono nella Ducati una pericolosa rivale.
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