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Loris a Sepang: alla ricerca del giro perfetto

il 10/02/2005 in Motogp

Mentre scattano i test malesi per le squadre della motogp, le interviste a Capirossi che spera di strappare ancora tempi stratosferici, a Rolfo che debutta nella Motogp, a Melandri che promette di stupirci

Loris a Sepang: alla ricerca del giro perfetto
- Argomento gomme: con la superprestazione del test precedente avrete messo paura alla Michelin che passerà al contrattacco, da loro cosa ti aspetti?

Sepang - Loris Capirossi è l'uomo da battere a Sepang. Il suo tempo di gennaio è diventato la nuova pietra di paragone su questo tracciato e dal quel favoloso crono si riparte...
"Sarebbe bello ripeterlo, anche se non sarà facile, perché quello è stato un giro perfetto. Sarebbe importante avere le stesse sensazioni positive e migliorare nella costanza di rendimento.

In questo ci aiuterà la Bridgestone che ha portato gomme nuove che dovrebbero avere prestazioni notevoli ma più durata. Forse in questo test proverò un long run, in pratica un Gp di 21 giri e se questo darà i risultati che spero, ci sarà un nuovo approccio alla stagione".
Qui Loris è diplomatico, ma è ovvio che si parla di un approccio da protagonista, insomma si punta a vincere...
- Nei prossimi giorni vedremo in pista le nuove Honda. Come te le aspetti?
"Io penso ad una sola cosa: anche in gennaio le Honda hanno fatto grandi tempi e con le moto vecchie... spero che le nuove non vadano molto di più".
"Immagino che stiano lavorando tanto, ma non è facile migliorare ancora. C'è un limite alle prestazioni e ci vorrà tempo, non si può buttare giù un secondo ad ogni test!".
- Anche alle pieghe: in gennaio hai bucato la tuta sul gomito a forza di strisciare in curva sull'asfalto!
"Mi sono premunito, questa volta la AXO mi ha realizzato tre tutte a tempo di record!".

Vigilia del primo giorno di scuola perche venerdì scenderà in pista per la prima volta con la Ducati (per ora in versione 2003) del team D'Antin. Emozionato?
"Certo, molto di più che a scuola, lì mi annoiavo. Ieri ho fatto la conoscenza della squadra e ho avuto un'ottima impressione, quasi una famiglia e poi ho visto la mia moto. Bella, mi ispira".
- Sei già salito in sella?
"No, lo faccio adesso per adattare i comandi e studiare un po' l'assetto, poi decideremo il programma del test con gli uomini della Dunlop".
E' vero, la Dunlop: Rolfo è l'unico pilota della Casa anglo nipponica e dovrà anche sviluppare le coperture. Una responsabilità in più?
"No, non la sento, penso a guidare bene e a divertirmi. Sono nella condizione giusta per farlo: sono in una squadra privata, senza grandi pressioni e così avrò tempo per capire e sviluppare le gomme. Questo test servirà solo a mettere a fuoco i problemi, al resto penseremo in Qatar in marzo e ai test Irta. Comunque mi entusiasma sviluppare le gomme per un grande costruttore e poi ritrovo molti tecnici con i quali avevo già lavorato in 250".
- Quando arriva la moto nuova, la 2004 evoluta con la quale disputerai la stagione?
"Qui e in Qatar userò la vecchia, dai test Irta avrò la nuova".
- Hai chiesto consigli ai piloti Ducati?
"No, per ora nulla, voglio vederci chiaro da solo, ma se mi capiterà lo farò volentieri, specie con Capirossi che è un amico, ma è meglio progredire da solo e poi i riferimenti ci sono: i dati dei tecnici Ducati e quelli di Capirossi, di Xaus. Non ho un compagno di squadra e questo mi dà una forza in più: tutto il team lavora per me".
- Finalmente una moto della tua misura dopo le miniHonda dello scorso anno...
"Sì, adesso che ci sono salito sopra ho capito che è della mia taglia, finalmente, dopo un anno in minimoto!".

Sul casco (bello, in nero con grafiche Drudi in bianco) ha scritto "coming soon", in pratica, sto arrivando e Marco Melandri sembra davvero arrivato, se non altro ad una visione positiva della stagione che sta per iniziare. Dopo il buon test di gennaio, ecco la moto nuova...
"Finalmente è arrivata, questo per me è il primo test con la moto che guiderò durante la stagione, la mia vera moto 2005. Anche in questa sessione, non mi preoccuperò del tempo sul giro, ma lavorerò sulla continuità e sul passo di gara. Sono uscito da Sepang, la pista che mi piace di meno di tutto il mondiale finalmente contento, senza distacchi abissali e con un buon feeling con la moto e soprattutto con un distacco molto contenuto nei tempi di passo rispetto a Sete Gibernau. Decimi e non secondi... Mi piace così. Per questo test ho in mente una simulazione di gara, cioè 21 giri di fila per vedere come sto fisicamente e dove perdo tempo. Con la Yamaha non sentivo più l'anteriore dopo cinque giri e a fine gara non avevo lo stesso passo dell'inizio, quindi l'obiettivo è avere un rendimento costante".
- Hai cambiato stile di guida, vero?
"Giusto, ero molto aggressivo e cercavo di guadagnare in staccata quello che perdevo in trazione. Con la Honda guido più fluido, senza esagerare e viene naturale sfruttare la moto in uscita. Me ne rendo conto perché in pista passo sempre nello stesso punto. Non sono più "in prestito" sulla moto".
- Che valore ti dai, visto che ti vedo molto determinato ed ottimista?
"Credo che alla fine farò meglio in gara rispetto alle prove. Per ora mi sento più forte di quello che ho fatto".
-
Ti vedi nei primi cinque?
"Mi sento bene e non esagero se dico che mi vedo meglio, da podio".
- Chi sarà la sorpresa della stagione?
"Più o meno i valori in campo sono noti, quindi non mi aspetto grandi sorprese. Vorrei essere io la sorpresa della stagione, mi sento veloce e convinto. Però me ne sto defilato per ora, nei test. Penso che se la Ducati farà il secondo tempo si parlerà di delusione, quindi per ora paziento...".

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