Motogp
Aprilia addio: Witteveen lascia
L’ingegnere olandese che ha firmato tutti i trionfi delle moto di Noale si è dimesso e non tornerà sui suoi passi. Non sbatte la porta e non fa polemiche: si limita a dire che l’Aprilia non è più l’Aprilia. È evidentemente deluso e starà lontano dal lavor
di Luigi Rivola
Witteveen e De Angelis. L'ingegnere olandese ha 57 anni. In Aprilia dal 1989 ha conquistato per la Casa di Noale 23 titoli mondiali
“Ho dato molto, ho avuto molto. Siamo pari. Adesso è il momento di cambiare strada”. Al telefono è l’ingegnere olandese Gerrit Jan Witteveen, da quindici anni artefice tecnico di tutte le vittorie dell’Aprilia nei campionati mondiali di velocità. Ora non più. L’ing. Witteveen ha rassegnato le dimissioni a Valencia, al termine dei test MotoGP di fine novembre, si è preso un po’ di tempo prima che la notizia venisse divulgata e ora è sul piede di partenza. Il periodo più lungo del suo fortunato percorso professionale in Italia, iniziato negli Anni ’70 alla Simonini di Modena e proseguito alla Cagiva, dove ottenne i primi successi iridati nel Mondiale di Motocross prima di passare all’Aprilia, si è concluso.
- C’è ancora qualche margine per un ripensamento?
“No – risponde Witteveen, come se rispondesse a se stesso – Considero chiusa questa esperienza, e vorrei che fosse chiaro che non ho già un contratto in vista, anzi non ci sono nemmeno trattative in atto con altre aziende: ho intenzione di prendermi tre mesi di vacanza, a casa con la mia famiglia, o dove deciderò di andare, dopodiché rifletterò sulla mia attività futura”.
- È possibile conoscere la ragione di questo addio?
“È chiaro che non mi sono svegliato una mattina dicendo ‘me ne vado’; ci sono stati diversi motivi di contrasto che alla fine mi hanno convinto che il mio rapporto con l’Aprilia dovesse cessare. Il fatto è che l’Aprilia non è più l’Aprilia: negli ultimi anni la crescita si è fermata ed è iniziata la discesa; ultimamente speravo che con l’arrivo della Piaggio la situazione potesse essere sanata, ma...”
- Ma?
“Niente. Cerca di capirmi: esco dall’Aprilia dopo tanti anni e tante soddisfazioni senza sbattere la porta; non ho litigato con nessuno e non è il caso di fare polemiche che avvelenerebbero senza ragione quello che è stato un ottimo rapporto. Semplicemente è finita: ognuno per la sua strada. Magari più avanti avrò voglia di riparlarne e allora potrò dire qualcosa di più. E poi non è detto che fra un po’, in funzione delle decisioni che saranno state prese nel frattempo, non possa anche tornare all’Aprilia, magari in veste di consigliere, di consulente: io sono disponibile”.
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