Motogp
Test Valencia: parte la nuova era
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Checa ha già girato con la Ducati, Pedrosa e Dovizioso hanno provato la RC211V. Bayliss sistemato con Barros da Pons. Melandri in arrivo da Gresini. Si attende Rossi sulla Mi 2005 e Biaggi sulla Honda HRC
Carlos Checa sulla Ducati Desmosedici
Valencia (Spa) - Fa una certa impressione veder girare una Ducati nera con il numero sette sulla carena. E' Carlos Checa al debutto con la moto italiana dopo essere sceso solo domenica, in tutti i sensi, dalla Yamaha. Sono i primi passi di una nuova avventura che sta per decollare. Un anno decisamente importante quello che sta per iniziare in casa Ducati e che oltre all'arrivo dello spagnolo, potrebbe portare novità interessanti.
Soprattutto in termini di gomme. La Bridgestone continua il pressing per diventare partner Ducati e non è un caso che nel pacchetto offerto dalla casa giapponese, oltre a ovvie proposte commerciali, ci sia anche un test rider che tempo fa sviluppò le gomme da gran premio, Jurgen Vd Goorbergh. Naturalmente anche la Michelin fa la sua parte e forse a breve ne sapremo di più, cioè se si continua su questa strada oppure no. Makoto Tamada, che con le Bridgestone ci corre ed ha anche vinto le sintetizza così: "Grande grip e scarsa propensione alle sbandate". Diciamo che non è proprio lo stile di guida di Capirossi che vuole l'avantreno piantato e il posteriore piuttosto libero di andare dove vuole.
Intanto si delineano gli schieramenti. Troy Bayliss non ha perso tempo e si è accasato con Barros al team Pons con la benedizione dello sponsor Camel. Ecco una bella squadra Honda che il prossimo anno farà sicuramente buoni risultati. Due piloti over 30, entrambi scaricati da due squadre ufficiali e con forti motivazioni... Ci sarà da divertirsi.
Sul fronte Yamaha, nonostante parecchie mosse e contromosse, il francese Randy de Puniet dovrebbe avercela fatta e salire sulla seconda moto di Poncharal a fianco di Toni Elias, quindi soffiando il posto a Ruben Xaus che era stato ad un passo dalla conquista della M1. Per Ruben si profila un'altra stagione con D'Antin, oppure potrebbe saltare fuori una possibile terza Kawasaki oltre al team Gresini che non ha ancora definito il secondo. Ci ha provato Melandri che però si dichiara sempre a piedi anche se il buon senso celo fa vedere a fianco di Sete Gibernau. Una moto competitiva, una squadra di alto profilo, quello che ci vuole per rigenerare Macio, reduce da una seconda parte di stagione terribile con la Yamaha.
In pista a Valencia dopo la gara hanno girato due piloti supergiovani, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso con la Honda RC211. Un premio della Casa giapponese ai suoi due campioni del mondo, una finestra sul futuro ma nulla di più.
In questo fiorire di manovre manca Aprilia che cerca piloti ai quali però non sa cosa offrire di preciso. Mancano i programmi, mancano gli sponsor, non ci sono dritte su un futuro tutto da inventare e la MotoGp che forse perderà due partenti.
Intanto, dal fronte Superbike, arriva una notizia molto interessante: nel 2006 la MV tornerà in gara ad alto livello nel campionato delle derivate di serie, magari si scontrerà con la versione stradale della Ducati Desmosedici che sta nascendo per una clientela di super élite a Borgo Panigale. Se per la seconda si può ancora parlare di un "pensiero stupendo", la MV ha già un progetto che sta per avviarsi con uomini collaudati.
In 250 Jenkner debutterà in sella alla moto (Aprilia kit) del team di Fiorenzo Caponera, operazione benedetta da Dorna che ha interesse ad avere piloti tedeschi nel mondiale.
Da mercoledì 3 novembre in pista ancora Ducati, Rossi con la Yamaha 2005 e il team HRC, con Hayden sale sulla moto ufficiale Max Biaggi che dovrà subito dare indicazioni sulla sviluppo, anzi ha già iniziato in gara domenica, quando ha scelto di usare la moto vecchia al posto della nuova. L'era Biaggi è già iniziata.
I tempi
Hayden (Honda) 1'33"5 (64 giri)
Checa (Ducati) 1'34" (35)
Hopkins (Suzuki) 1'34"3 (25)
Capirossi (Ducati) 1'34"4 (41)
Nakano Kawasaki) 1'34"6 (35)
Pedrosa (Honda) 1'35"24
Hofmann (Kawasaki) 1'35"4 (49)
Dovizioso (Honda) 1'36"7
Intanto si delineano gli schieramenti. Troy Bayliss non ha perso tempo e si è accasato con Barros al team Pons con la benedizione dello sponsor Camel. Ecco una bella squadra Honda che il prossimo anno farà sicuramente buoni risultati. Due piloti over 30, entrambi scaricati da due squadre ufficiali e con forti motivazioni... Ci sarà da divertirsi.
Sul fronte Yamaha, nonostante parecchie mosse e contromosse, il francese Randy de Puniet dovrebbe avercela fatta e salire sulla seconda moto di Poncharal a fianco di Toni Elias, quindi soffiando il posto a Ruben Xaus che era stato ad un passo dalla conquista della M1. Per Ruben si profila un'altra stagione con D'Antin, oppure potrebbe saltare fuori una possibile terza Kawasaki oltre al team Gresini che non ha ancora definito il secondo. Ci ha provato Melandri che però si dichiara sempre a piedi anche se il buon senso celo fa vedere a fianco di Sete Gibernau. Una moto competitiva, una squadra di alto profilo, quello che ci vuole per rigenerare Macio, reduce da una seconda parte di stagione terribile con la Yamaha.
In pista a Valencia dopo la gara hanno girato due piloti supergiovani, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso con la Honda RC211. Un premio della Casa giapponese ai suoi due campioni del mondo, una finestra sul futuro ma nulla di più.
In questo fiorire di manovre manca Aprilia che cerca piloti ai quali però non sa cosa offrire di preciso. Mancano i programmi, mancano gli sponsor, non ci sono dritte su un futuro tutto da inventare e la MotoGp che forse perderà due partenti.
Intanto, dal fronte Superbike, arriva una notizia molto interessante: nel 2006 la MV tornerà in gara ad alto livello nel campionato delle derivate di serie, magari si scontrerà con la versione stradale della Ducati Desmosedici che sta nascendo per una clientela di super élite a Borgo Panigale. Se per la seconda si può ancora parlare di un "pensiero stupendo", la MV ha già un progetto che sta per avviarsi con uomini collaudati.
In 250 Jenkner debutterà in sella alla moto (Aprilia kit) del team di Fiorenzo Caponera, operazione benedetta da Dorna che ha interesse ad avere piloti tedeschi nel mondiale.
Da mercoledì 3 novembre in pista ancora Ducati, Rossi con la Yamaha 2005 e il team HRC, con Hayden sale sulla moto ufficiale Max Biaggi che dovrà subito dare indicazioni sulla sviluppo, anzi ha già iniziato in gara domenica, quando ha scelto di usare la moto vecchia al posto della nuova. L'era Biaggi è già iniziata.
I tempi
Hayden (Honda) 1'33"5 (64 giri)
Checa (Ducati) 1'34" (35)
Hopkins (Suzuki) 1'34"3 (25)
Capirossi (Ducati) 1'34"4 (41)
Nakano Kawasaki) 1'34"6 (35)
Pedrosa (Honda) 1'35"24
Hofmann (Kawasaki) 1'35"4 (49)
Dovizioso (Honda) 1'36"7
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