Motogp
Gibernau: 'Duro lottare con un team privato'
Il grande sconfitto del mondiale si complimenta con il vincitore ma si lamenta della moto. Biaggi: 'Complimenti a Rossi e soprattutto alla Yamaha'. La dedica di Loris. I protagonisti della 125 e 250
Sete Gibernau: "Spero che, come dite voi della stampa, il prossimo anno la Honda mi faccia sviluppare la moto"
Phillip Island (Australia) - Onore ai vinti, a Sete Gibernau, l'uomo che fino alla fine ha provato a credere ad un titolo mondiale. Ci vuole rispetto, perché lottare contro Rossi è impresa titanica: "Dopo due giornate di prova molto positive, oggi la mia moto non era più la stessa. Quando aprivo il gas il motore rispondeva in maniera molto più brusca. Questo mi ha costretto a cambiare stile di guida, a girare attorno al problema e non solo a guidare al massimo per vincere. La gara è stata combattuta e durissima, sono partito in testa e poi ho fatto passare Rossi, perché lui aveva già avuto molto tempo a disposizione per studiarmi e io invece volevo studiare lui, capire dove potevo attaccarlo, i suoi punti deboli. Dovevo stare attento all'ultimo tratto perché con il problema di erogazione, avevo poca trazione in quel punto. L'ultimo giro è stato serrato con sorpassi e risposte e ho tagliato a 97 millesimi da lui. Mi sarebbe piaciuto un risultato diverso, ma le gare sono queste. In ogni caso la nostra sfida è durata tutta la stagione. Gli faccio i complimenti è stato bravo, ma noi siamo un team privato e lui ha alle spalle un'azienda come la Yamaha. Spero che, come dite voi della stampa, il prossimo anno la Honda mi faccia sviluppare la moto".
Un radioso Loris Capirossi dedica il podio all'amico Luca: "Dedico questo podio a un amico al quale sono molto vicino. Questa stagione è stata difficile per noi, ma finalmente siamo tornati sul podio: questo è come un nuovo inizio, sono davvero contento! E' stata una bella gara: durante i primi giri le gomme erano molto fredde perché la temperatura dell'asfalto era davvero bassa, ma quando si sono scaldate ho provato a stare con Valentino e Sete. Quando mi sono accorto che era troppo rischioso li ho lasciati andare. Ad un certo punto Barros mi ha sorpassato, quindi ho deciso di seguirlo per poi attaccarlo negli ultimi giri, proprio quando la squadra mi ha segnalato che Colin si avvicinava minacciosamente! Domani ci fermiamo qui per un paio di giorni di test: lavoriamo a testa bassa per il prossimo anno!". Come annunciato c'è da provare un nuovo telaio "semiportante" in vista del 2005 che deve essere l'anno del riscatto per la Ducati.
non brilla, per lui un altro Gp in lotta con la moto: “Gara difficile, anche se ho combattuto fino alla fine. La partenza non è stata malvagia ma già nei primi giri mi sono reso conto che oggi era un’altra storia rispetto alla Malesia. E’ strano pensare che solo una settimana fa ero sul podio ed oggi invece ho avuto tanti problemi, ma qui le condizioni erano molto diverse ed evidentemente non siamo riusciti a trovare la messa a punto adatta. Dopo il via ho perso subito terreno perché non riuscivo ad accelerare tempestivamente e la moto aveva poca trazione. Ho lottato, ho cercato di respingere gli attacchi dei miei avversari ma alla fine il risultato di questa gara non è certo stato soddisfacente. Speriamo che a Valencia sia tutto diverso".
Per Max una chiusura polemica, da ex della Yamaha: "Faccio i complimenti a Valentino e soprattutto alla Yamaha visto si è decisa a fare degli sforzi che non ha fatto mai in 10 anni”.
La sfiga continua a tenere d'occhio Macio Melandri, nel vero senso della parola: “Questa mattina nel corso del warm up mi è entrato qualcosa nell’occhio sinistro. Prima della gara lo abbiamo lavato con un prodotto specifico tre volte, ma prima della partenza ha cominciato a uscirmi del liquido e già dopo un giro e mezzo non vedevo più nulla. Finché ero in gruppo, riuscivo ancora ancora a guidare, prendendo come riferimento gli altri piloti, ma quando ho perso contatto non ho più potuto fare nulla, perché non avevo profondità di visione e dovevo rischiare troppo. Per questo mi sono ritirato”.
Andrea Dovizioso è l'uomo più felice del mondo: per lui una vittoria bellissima che gli ha dato molto: “A livello di sensazioni provate, questa è stata la vittoria che mi ha dato di più gusto. Ho tentato di andare in fuga, ma le gomme non me lo hanno permesso, così mi sono ritrovato a lottare nel gruppo... E' stato durissimo. Temevo soprattutto Lorenzo, perché usciva più veloce di me dall’ultima curva”.
- Grande lotta con Lorenzo, ma non bastava un piazzamento?
“Volevo vincere e basta, per far vedere il perché io sono il campione dle mondo. A dire il vero, io puntavo a stravincere, ma la mia vittoria mi appaga in pieno. Ora voglio il bis a Valencia”.
Un triste Roberto Locatelli ci spiega il suo quarto posto: "Non ho potuto fare altro che guardare gli altri fare la loro gara. recuperavo un po’ quando il loro ritmo calava, ma non avevo abbastanza e velocità ed accelerazione, soprattutto in uscita dalle curve più lente”.
In 250 il successo va a Sebastian Porto, stratosferico e velocissimo, ma il titolo mondiale è di Dani Pedrosa. Il ragazzo di titanio commenta così: "La corsa è stata molto dura e il vento aumentava il rischio di cadere. Un week end zeppo di problemi tecnici, una maledetta caduta che mi ha ricordato l'incidente dello scorso anno. Non ero proprio al massimo della disinvoltura, quando ho visto che davanti andavano fortissimo ho preferito far passare Poggiali e mettere al sicuro il mio titolo".
Alex De Angelis è sempre più protagonista in 250: "Volevo rimanere con Porto, ma ho perso tempo a passare Pedrosa. Sapevo che potevo girare come Sebastian, nelle prove i più veloci eravamo noi. Nel frattempo, Sebastian aveva già preso più di un secondo. Ho continuato a spingere ma alla fine va benissimo così. Grazie a questo secondo posto ho riscattato la gara del Qatar, perduta per una stupidaggine (un peso di equilibratura del pneumatico anteriore aveva bucato il radiatore). Certo in altre gare avrei potuto fare meglio, ma quella che doveva essere per me una stagione di apprendistato si è trasformata in qualcosa di più".
Manuel Poggiali rientra alla grande, sul podio e analizza la stagione: “Il mondiale ormai lo avevo perso qualche gara fa e qui è stato difficile fare meglio. Mi sembra proprio un week end positivo. La moto è andata subito bene. Comunque spero di fare meglio a Valencia. Per questo risultato voglio ringraziare il Team e la Clinica Mobile per l’ottimo lavoro fatto sulla mia gamba.”
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