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Rossi: 'Sete non merita questa vittoria'

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Nelle interviste dopo la gara di Doha l’italiano spara a zero sul rivale accusandolo di essere il mandante del ricorso che lo ha relegato in ultima fila alla partenza. Gibernau glissa e attende la Malesia. Biaggi non crede alla propria sfortuna…

Un Valentiino fuori dai gangheri ha rilasciato dopo la gara in Qatar dichiarazioni pesantissime su Gibernau Doha (Qatar) – Valentino Rossi ha un diavolo per ognuno dei suoi tanti capelli e spara a zero. Queste sono dichiarazioni a caldo, decisamente comprensibili e tifose raccolte dopo la gara vinta da Gibernau. Certo Vale fa il tifo per se stesso e tutto ciò è normale ma il suo attacco a Sete gela il sangue nelle vene. "La vittoria di Sete non è una vittoria, mi hanno fatto una bastardata".
E poi rilancia: "Speravo di avere una scusa per non parlare a Gibernau e adesso ce l'ho", passando per un: "Sete è il mandante e l'esecutore è Juan Martinez, mio ex tecnico delle sospensioni e ora suo capotecnico. uno che è diventato famoso grazie a me".
Non sono belle parole, ma per capire bene lo spirito di quanto è successo, forse basta questa affermazione: "A le Mans (quando la moto di Rossi venne riavviata sulla linea di partenza da una piccola folla di meccanici, cosa vietata dal regolamento) è successo lo stesso ma ci è andata fatta bene, forse perché allora eravamo all'inizio del mondiale e adesso mancano tre gare. E' stata una farsa questa penalizzazione, una vergogna: pulire la linea di partenza è una cosa che fanno tutti e invece per battermi si attaccano a tutto".
- Ma cosa hanno fatto i vostri meccanici ?
"Quando siamo andati sulla linea di partenza ho visto nella mia casella dei segni che sembravano fatti con la vernice e con l'erba. E' un trucco che faceva Burgess con Doohan così nel warm-up passava sempre lì sopra e gommava un po' la casella di partenza".
- Ok, passiamo a un altro argomento: ti ha fatto male la caduta in pista?
"Ho visto il sangue uscire dal guanto, ma non dovrebbe essere nulla di grave, un buco nel mignolo all'altezza della nocca. Alla fine ho sbagliato io nello sforzo di passare da 23esimo a quarto. Mi sono rilassato un attimo e sono andato largo. Spero di essere a posto in Malesia".

Proseguendo però le indagini sul fatto della giornata, si scopre che a Carmelo Ezpeleta, presidente Dorna, non ha gradito il reclamo inoltrato dai dirigenti Honda: "Per me una gara si vince in un altra maniera, quello che hanno fatto i meccanici non è legale, ma le cose si dovevano risolvere in un altro modo. A parte questo il Gp del Qatar è stato un successo". Alla Dorna giustamente non piace che lo sport si debba piegare alle gabole e ai regolamenti. Ma, aggiungiamo, bisognava pensarci prima, magari sfruttando la collaborazione dei piloti. In fin dei conti una commissione sulla sicurezza esiste, i top rider ne fanno parte (Rossi e Gibernau in prima fila) e ci si poteva mettere d'accordo per una pulitura collettiva della pista. Invece sia Rossi sia Gibernau quando hanno visto meccanici altrui pulire la linea di partenza hanno pensato di fare la stessa cosa. La differenza è che Burgess e soci non sono stati fermati, mentre Sete è stato immediatamente dissuaso dai dirigenti HRC. Quelli di Biaggi avevano già operato... Resta un fatto, visto con gli occhi e toccato con mano: la pista era davvero molto sporca.

Ma ora è tempo di parlare di quelli che hanno vinto, soprattutto di Sete Gibernau che ringrazia la sua squadra e la Michelin per quanto fatto per lui. Non è un caso ma il team gli ha preparato una moto da favola e la Michelin ha ritirato fuori l'anteriore che piace a lui. Naturalmente Sete glissa sull'argomento, preferisce parlare d'altro: "I ragazzi della mia squadra sono stati bravissimi a sopportare la tensione dopo la gara di Motegi. Ho ritrovato il passo che avevo prima delle due ultime gare e in gara ho dato il massimo, restando sempre concentrato. Ho spinto da subito e non mi sono mai distratto un attimo per avere il margine di vantaggio maggiore tra me e il secondo. Sono arrivati 25 punti, importantissimi. Alla Malesia ci penso, ma non alla classifica, con il gap che si è ridotto tra me e Rossi, ma l'affronterò come una gara a se stante".

Colin Edwards respinge la nostra illazione su possibili giochi di squadra con Gibernau: "Dopo aver conquistato il secondo posto passando Checa, ho spinto al massimo e non voglio che ci siano dubbi su questo. Sete ha fatto una grande gara. E l'ho fatta anch'io nonostante una brutta partenza causata da un problema con la frizione che si è fatto sentire per i primi giri". Quindi, a detta del texano, niente accordi pregressi.

A proposito di quelli che hanno vinto, un piccolo dato. Nei primi sei ci sono cinque Honda, l'ultima è quella di un pilota che non è felice... Max Biaggi: "Cosa volete che vi dica, la mia gara è il risultato di un reclamo fatto nei nostri confronti per quello che un po' tutti i team, cioè spazzare via un po' di sporco dalla pista.. Non sono io che ho chiesto di farlo, ma non me la prendo con la squadra per aver cercato di farmi partire da una situazione più sicura. Comunque, questa è la terza gara di fila con una situazione pessima fin dal via! Non mi sono mai scoraggiato, anche se partivo in fondo, con la gomma dietro che pattinava sulla sabbia che, da dove sono partito io, era presente in dosi industriali. Rossi invece è partito dal mezzo ed è schizzato via velocissimo. Volevo solo andare avanti, il più possibile, volevo battere la sfiga. All'ultimo giro, mentre attaccavo Barros mi si è chiuso lo sterzo e mi si è chiuso lo sterzo e sono andato nella ghiaia. Così mi ha passato anche Hayden, ma non mi pento di averci provato. Tre gare così... Incredibile".

Anche Loris Capirossi non è felice: "Giornata difficile, nonostante una buona partenza dalla seconda fila. Stavo recuperando. poi sono uscito di pista, una volta per lo sporco in pista, ma ho perso solo due posizioni, poi ho toccato in curva il cupolino della moto di Valentino e ne ho perse altre sei. Ma stavo rimontando deciso e le gomme erano fantastiche, purtroppo sono stato costretto a rientrare ai box". Loris non lo dice, ma si tratta di un problema serio: temperatura del motore alle stelle.

Depresso anche Maco Melandri: “Ho avuto problemi con la pompa della benzina e sono stato costretto a fermarmi. E’ stata una gara difficile, perché fin dal primo giro mi finiva un po’ di carburante sul cupolino e sulla visiera, tanto che dopo pochi giri avevo già finito le lenti a strappo e faticavo addirittura a vedere la lavagna. Peccato, si stava raddrizzando un fine settimana iniziato male e avrei potuto lottare con Xaus fino alla fine”.

Grande gara quella di Alex Barros, nonostante tutto: "Valentino mi è entrato addosso, forse ci sta, forse aveva fretta di recuperare, comunque mi sono trovato ottavo e nella rimonta stavo andando bene, poi mi è esploso davanti il motore di Nakano e mi è arrivato addosso l'olio. Mi sono trovato diciottesimo. Altra rimonta fino al quarto. Beh, senza sfighe potevo anche vincere...".

Ma scendendo di categoria troviamo un italiano felice, Andrea Dovizioso: "Il mondiale è quasi vinto - afferma soddisfatto il pilota di Forlì - potrei già festeggiare in Malesia. Oggi ho dato il massimo, penso che non avrei potuto dare di più. Ho anche provato a batterlo in volata ma non avevo abbastanza motore. Ero al limite".

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