Motogp
Biaggi: 'gara decisiva'
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Alla vigilia del GP di Germania, parlano i protagonisti della seconda giornata di prove
Sachsenrig (Ger) - Quando si guida di fino, e qui al Sachsenring è obbligatorio o quasi, lo stile di Max Biaggi viene inevitabilmente fuori.
Pole position per il romano, ma anche un cronologico che lo indica come il più veloce anche nel passo. Max non è polemico e nemmeno troppo carico: è un professionista e pensa alla gara e anche al titolo, anche se di questo tema parla meno volentieri: "Il risultato di oggi è iniziato venerdì, anche se il nono posto non lo faceva vedere. la moto va molto bene e migliora turno dopo turno. Questo è importante, andare in crescendo e così quando sono entrato per fare il tempo ero determinato. Però non voglio pensare a me come al favorito, ricordo quello che successe qui lo scorso anno. Sarà dura scappare al via... Questo è un Gp importante, è in pratica il giro di boa della stagione e, da adesso in avanti, la pressione aumenta perché fare un errore adesso è più grave. Forse qualcuno ci penserà di più prima di forzare e magari cadere. Io sono a 13 punti dalla vetta e non sono tanti..."
Ma tu Max la senti la pressione?
"Io ci sguazzo in una situazione del genere e non sono uno che si fa travolgere dalla pressione".
E Rossi come vede la gara di domani, soprattutto chi è il suo favorito? "Il favorito è Biaggi, perché ha un ottimo ritmo, è l'unico ad essere sceso sotto il minuto e 24 e poi è stato il più veloce di tutti. Penso proprio che tenterà la fuga da subito, però bisogna vedere quando le gomme inizieranno a scivolare cosa succederà. Sarà dura anche per lui e si vedrà chi ne ha di più".
E tu come sei messo? "Mah, la mia moto è violenta e nervosa, per domarla ci vuole la sedia e frusta come un domatore di leoni. Domattina proverò nel warm up perché la moto non si gestisce. E' un problema di sospensioni e in quella direzione bisogna lavorare. Comunque, l'importante è trovarsi in prima fila e vedere che Sete è dietro".
Loris Capirossi parte ancora più indietro, ma la sua situazione non è disperata: "Oggi con la squadra abbiamo lavorato molto sul set up della moto, ma progressivamente ho perso il feeling. Quindi ho preso la moto2 per fare il tempo, ma c'erano solo 10 minuti a disposizione e avevo paura di non riuscire a fare il giro buono e mi sono un po' innervosito, quindi non sono riuscito a sfruttarla come vorrei".
Secondo noi chi oggi non ha convinto più di tanto è Gibernau, ma lo spagnolo, si sa, in gara riesce sempre ad andare molto bene e poi questa pista per lui significa anche la rocambolesca vittoria su Rossi dello scorso anno. "Oggi abbiamo solo pensato alla gara e abbiamo lavorato per essere a posto domani. Abbiamo affinato il setting della moto e sono soddisfatto del mio passo. Non ho fatto un gran tempo a causa del traffico che ho trovato in pista. Sono preoccupato per la partenza: bisognerà scattare bene perché su questa pista il sorpasso non è certo facile".
Melandri continua il suo week-end poco felice: "Quando è stato il momento della gomma da tempo mi sono trovato con un'anteriore durissima, la classica gomma di legno. Già con quelle da gara non avevo grandi sensazioni, ma con questa ho preferito non fare danni e ho chiuso. Il ritmo di gara però non è male e noi piloti Yamaha siamo più o meno allo stesso livello. La moto purtroppo è molto nervosa e spendo molte energie, addirittura fatico di più in rettilineo che in curva: devo stare con il corpo attaccato al serbatoio e tenere forte il manubrio perché non mi scappi di mano".
Coraggio, Marco, si può solo migliorare, ad esempio come ha fatto De Angelis che ha agguantato il secondo in 250 in una giornata nella quale i big sono andati piano a causa della pista molto calda e scivolosa. Il ragazzo di San Marino è felicissimo: "Che spettacolo essere così davanti. E' la prova che miglioro gara dopo gara. Merito della mia squadra che mi aiuta molto a crescere. Questa pista a me piace molto e stare con i primi (con tempi inferiori a quelli dello scorso anno) è una grande soddisfazione. Domani temo solo una cosa: essere abbattuto alla prima curva".
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