Motogp
Rio: vincono Tamada, Poggiali e Barbera
Il MotoGP delle sorprese: il giapponese della Honda gommata Bridgestone si impone a Biaggi nel terzultimo giro. Terzo Hayden. Fuori Gibernau ei Rossi. Nella 250 si celebra il ritorno di Poggiali, primo davanti a Pedrosa ed Elias. Nella 125 Barbera, po
A sorpresa Tamada (6) ha superato Biaggi conquistando il primo GP in carriera. Un grande successo per il team Camel Pons che piazza le sue due Honda clienti sul podio
Rio de Janeiro (Bra) - Cadono i primi della classe e la classifica cambia: il GP di Brasile ha detto cose molto interessanti, ad esempio che non si può mai essere sicuri in MotoGp e che le sorprese sono sempre in agguato.
Oggi la sorpresa numero uno si chiama Makoto Tamada, strepitoso vincitore di una gara che testimonia una cosa sola: dal Mugello ad oggi la Bridgestone ha fatto progressi spaventosi. Rossi ha detto che Tamada poteva aprire molto prima di tutti gli altri e si è visto. Quelli che stanno tra l'esplosione della gomma di Nakano in Italia e la pole di Kenny e la vittoria di Makoto (la prima in carriera, bravo!) a Rio. Una mazzata tremenda alla Michelin, che non perderva dal 1998 e che sicuramente correrà ai ripari.
Altra sorpresa è vedere Max Biaggi ad un passo dalla vetta della classifica. Certo, Max ha perso un altro scontro diretto, ma tra lui e il duo Rossi - Gibernau fermo a quota 126, ci sono solo 13 punti. Per il romano una gran bella giornata, considerando il fatto che quando Tamada lo ha passato, si è visto che poteva andare più forte. Insomma, il voto più alto oggi lo merita davvero la Bridgestone!
E poi un'altra sorpresa, il team Camel Pons, quello che non riusciva a mettere a punto la moto di Biaggi e che venerdì era stato bacchettato dal pilota, manda due moto sul podio, prima e seconda. Avranno fatto un corso rapido di meccanica? Difficile crederlo, la squadra è sempre stata una delle migliori del mondiale. Senza dubbio è arrivato un (piccolo) aiuto dalla Honda, che monopolizza il podio, ma la 211 oggi ha ribadito di essere la miglior moto del lotto, poche storie.
La Yamaha ha la faccia di Valentino, ottavo tempo in prova (la prima M1 in griglia!) e caduto al dodicesimo passaggio mentre stava inseguendo il tris di testa. E' scivolato come era capitato al secondo a Sete Gibernau. Difficile condannare i due, ma il dubbio resta.
era scattato bene, fulminando Gibernau pur partendo da dietro. Lo spagnolo poi ha ribattuto, giusto in tempo per scivolare con l'avantreno che si chiudeva irrimediabilmente. Secondo noi Sete poteva controllare la gara e rischiare molto meno all'inizio. Errore grave, insomma. Adesso tutti a chiedersi se Rossi ha fatto bene a spingere, oppure se avesse fatto meglio ad accontentarsi. Guardando il passo, Rossi ha fatto la sua gara e ha cercato di dare la mazzata finale a Sete, ma non gli è andata bene. Secondo noi, la mazzata l'avrebbe data lo stesso anche con un piazzamento, quindi Vale non è stato un gran calcolatore. Forse poteva risparmiarsi, ma inevitabilmente avrebbe dovuto far passare Nicky Hayden (che si è tenuto stretto il terzo per quasi tutta la gara) e un bravissimo Capirossi che, come promesso alla vigilia, grazie al nuovo motore Twin Pulse, è di nuovo dalle parti del podio. Loris sul finale ha rallentato un po', visto che non poteva certo andare a prendere Hayden e dietro era tranquillo, ma il suo distacco dalla vetta era sui 5 secondi. Come a dire, la Ducati c'è. Manca purtroppo Bayliss, caduto nelle battute iniziali alla guida della moto con motore Four Pulse, quello che Capirex non vuole più.
Tante sorprese, quindi ma anche una nota amara, la giornata triste di Barros che puntava tutto nella gara di casa, sorretto dal tifo del suo pubblico. Niente, un quinto posto senza nerbo, sempre perdente nei duelli. Forse la sua stagione poteva cambiare, lo ha fatto in peggio.
Torniamo alla Yamaha, la prima in fondo è quella di Abe, ottavo a 27 secondi, in pratica uno al giro. La M1 a Rio è tornata ad essere moto mediocre e la caduta di Rossi che stava volando alto lo dimostra. Probabilmente per una questione di assetto: la Yamaha ha bisogno di essere rigida per curvare veloce e con le buche brasiliane non si scherza. Quindi si deve andare sul soft, oppure la moto rimbalza.
Marco Melandri , che ha centrato Checa al settimo passaggio ha concluso al 13° mentre Checa al 10°. Lunedì dopo la gara si continua: Aprilia, Ducati e Kawasaki sono in test.
1. HONDA Makoto TAMADA JPN 44'21.976
2. HONDA Max BIAGGI ITA 44'23.995
3. HONDA Nicky HAYDEN USA 44'27.740
4. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 44'33.121
5. HONDA Alex BARROS BRA 44'34.927
6. HONDA Colin EDWARDS USA 44'35.880
7. SUZUKI Kenny ROBERTS USA 44'45.469
8. YAMAHA Norick ABE JPN 44'49.474
9. KAWASAKI Shinya NAKANO JPN 44'49.778
10. YAMAHA Carlos CHECA SPA 44'58.784
11. KAWASAKI Alex HOFMANN GER 44'59.689
12. DUCATI Ruben XAUS SPA 45'10.900
13. YAMAHA Marco MELANDRI ITA 45'19.078
14. APRILIA Jeremy McWILLIAMS GBR 45'25.022
15. SUZUKI John HOPKINS USA 45'32.272
16. DUCATI Neil HODGSON GBR 45'34.524
17. APRILIA Shane BYRNE GBR 45'41.710
18. PROTON KR Nobuatsu AOKI JPN 45'53.488
19. PROTON KR Kurtis ROBERTS USA 46'05.603
20. HARRIS WCM Chris BURNS GBR 44'34.854
Non classificati
YAMAHA Valentino ROSSI ITA fuori al 12° giro
HARRIS WCM David DE GEA SPA 7° giro
DUCATI Troy BAYLISS AUS fuori al 3° giro 15
HONDA Sete GIBERNAU SPA fuori al 2° giro
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Prima vittoria stagionale per il campione in carica della 250 che recupera anche il rapporto con la sua squadra
Rio de Janeiro (Bra) - Il re ritorna sul trono, poche storie. Manuel Poggiali, finalmente e grazie all'aiuto di Aprilia che ha ricominciato a dedicargli attenzioni, ritorna alla grande in testa al gruppo e vince la gara brasiliana mostrando una grande superiorità e una classe che negli ultimi tempi sembrava appannata. In una gara stranissima, scatta velocissimo al via Daniel Pedrosa che si porta dietro anche Toni Elias. La Honda, data per spacciata a causa del lungo dritto di Rio, in realtà va molto bene. Ma Poggiali c'è, fin dalle battute d'avvio e dimostra subito la voglia di vincere. Lo stesso sentimento ce l'ha De Puniet, ma si vede che non è giornata. Meno brillante del solito, il francese, che sente aria di promozione in MotoGp, sarà costretto ad una gara in discesa fino all’ottavo posto a causa di un problema tecnico. Stesso destino e stesse ragioni anche per Sebastian Porto.
Mentre il gruppo dei primi se ne va, cade West, quello che sembrava più forte con la prima delle moto kit.
La gara si stabilizza con Poggiali al comando, Pedrosa ad inseguire, Elias che si tira dietro un sempre più concreto De Angelis che non guida la miglior Aprilia del lotto, ma che di gara in gara diventa sempre più autorevole.
LIl top della gara arriverà con quest'ordine sino al traguardo e vedere Poggiali che vince davanti a Elias fa venire in mente vecchie e roventi sfide in 125, con un titolo in palio. A proposito, nella corsa per vincere quello 2004 Pedrosa allunga su De Puniet con un bel 130 a 119, Porto è a 88, Elias a 86, Nieto a 75 tallonato da De Angelis a 64 con Poggiali dietro di un solo punto. Poi c'è Rolfo, per il torinese un'altra giornata di rabbia con un settimo posto frutto di una moto poco veloce e scarsamente in ordine nella ciclistica. Il pilota è arrabbiato e il mondiale per lui è oramai un sogno, peccato.
Il neomaturo Baldolini esce di gara poco dopo il via, mentre Battaini chiude decimo e Sabbatani si ferma ai box. Insomma, se non fosse per i brillantissimi colori di San Marino, i nostri avrebbero raccolto davvero poco.
La gara di Rio della 250 mette in mostra un quadro nuovo, ovvero l'Aprilia alla riscossa e Poggiali di nuovo vincente. La Honda però ha sempre Pedrosa e un Elias in crescita. Per De Puniet e Porto una giornata da dimenticare.
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1. APRILIA Manuel POGGIALI RSM 41'56.561
2. HONDA Daniel PEDROSA SPA 41'56.637
3. HONDA Toni ELIAS SPA 42'00.353
4. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 42'01.239
5. APRILIA Fonsi NIETO SPA 42'16.954
6. HONDA Hiroshi AOYAMA JPN 42'17.137
7. HONDA Roberto ROLFO ITA 42'26.960
8. APRILIA Randy DE PUNIET FRA 42'31.303
9. HONDA Alex DEBON SPA 42'32.582
10. APRILIA Franco BATTAINI ITA 42'33.037
11. APRILIA Hugo MARCHAND FRA 42'47.552
12. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA 42'48.757
13. APRILIA Chaz DAVIES GBR 13 42'50.137
14. YAMAHA Naoki MATSUDO JPN 42'58.202
15. APRILIA Dirk HEIDOLF GER 42'58.575
16. HONDA Klaus NÖHLES GER 43'08.317
17. YAMAHA Erwan NIGON FRA 43'08.560
18. APRILIA Gregory LEFORT FRA 43'16.787
19. APRILIA Arnaud VINCENT FRA 43'18.598
20. YAMAHA Taro SEKIGUCHI JPN 42'05.957
Non classificati
HONDA Jakub SMRZ CZE
APRILIA Sebastian PORTO ARG
APRILIA Joan OLIVE SPA
YAMAHA Max SABBATANI ITA
APRILIA Anthony WEST AUS
APRILIA Johan STIGEFELT SWE
APRILIA Alex BALDOLINI ITA
Fuori al primo giro
HONDA Eric BATAILLE FRA Wurth Honda BQR
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Con questa vittoria Barbera si porta al secondo posto della classifica mondiale, dietro a Dovizioso e davanti a Locatelli
Rio de Janeiro (Bra) - Tutti under 19 nella prima fila (Barbera, Dovizioso, Lorenzo e Pasini), segno evidente che è una classe per i giovani, e al traguardo le cose non cambiano (i nomi sì) dopo una gara condizionata dalla pista decisamente troppo veloce per le 125. Vince, alla grande dopo una volata dai contenuti tecnici ma soprattutto agonistici notevoli, Hector Barbera, sempre più il pilota emergente di questa parte di stagione che regola in volata Casey Stonere la sua velocissima KTM e Andrea Dovizioso sempre in testa al mondiale e combattivo in mischia. La gara ha visto un trenino in fuga, con i piloti sempre concentrati e tiratissimi, con qualche pezzo perso strada facendo.
All'inizio erano in 12, con i primi tre della gara e altri come Pasini (bravo nelle battute d'avvio) e soprattutto Lorenzo, grande in mischia, come sempre, almeno fino a quando non si sdraiava all' 11° passaggio perdendo punti preziosissimi.
E qui entra in scena la seconda componente del trenino dei fuggitivi, quella matura. Locatelli e Giansanti sono sempre stati della partita, ma con diverse letture. Il Loca ha combattuto fino alla fine nella mischia e il risultato non gli ha dato ragione, ma ci ha provato, come è giusto che faccia il leader carismatico, se non numerico, del mondiale. Giansanti, che evidentemente aveva qualche frazione di cavallo in meno dei rivali, è sempre rimasto a contatto ma non ha potuto rilanciare, quindi si è accontentato del risultato.
In ogni caso, Barbera (che ha anche fatto la prima pole della carriera) è davvero l'uomo nuovo: Rossi dice che è il fenomeno della sua generazione, uno che alla svelta salirà di classe. Vero, ha talento e personalità, in più è anche molto simpatico, sa fare il personaggio come testimoniano i suoi giri in pista e per Rio in compagnia di Roberto Carlos e altri VIP.
Adesso la classificaparla chiaro, ma fino ad un certo punto, visto che Dovizioso è ancora leadera 125, ma dietro di lui è guerra con Barbera a 109, Locatelli a 106, Stoner a 104. Sono loro che si giocano il titolo ed è bello vedere che ci sono Aprilia, KTM e Honda a giocarsi la partita.
Peccato per Lorenzo, che oggi ha perso contatto ma che resta sempre un rivale che nella mischia ci sarà fino alla fine.
Tra i nostri, bravi anche Simoncelli che ha battuto Nieto nella volata per il sesto posto, Pasini, decimo, Ballerini che lo segue a ruota, Corsi 13°. Non vanno a punti Pellino 16°, Borsoi 17°.
Brutta caduta per la Janakova, che resta a terra svenuta. Per lei sono in corso accertamenti.
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1. APRILIA Hector BARBERA SPA 41'41.459
2. KTM Casey STONER AUS 41'41.555
3. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 41'41.661
4. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA 41'41.818
5. APRILIA Mirko GIANSANTI ITA 41'42.196
6. APRILIA Marco SIMONCELLI ITA 41'49.073
7. APRILIA Pablo NIETO SPA 41'49.228
8. KTM Mika KALLIO FIN 41'54.184
9. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 41'55.409
10. APRILIA Mattia PASINI ITA 42'01.397
11. APRILIA Andrea BALLERINI ITA 42'07.442
12. APRILIA Mike DI MEGLIO FRA 42'08.092
13. HONDA Simone CORSI ITA 42'08.455
14. HONDA Julian SIMON SPA 42'08.590
15. HONDA Lukas PESEK CZE 42'12.156
16. APRILIA Gioele PELLINO ITA 42'12.265
17. APRILIA Gino BORSOI ITA 42'20.050
18. APRILIA Imre TOTH HUN 42'33.964
19. MALAGUTI Gabor TALMACSI HUN 42'41.052
20. APRILIA Steve JENKNER GER 42'48.792
21. APRILIA Vesa KALLIO FIN 43'01.524
22. GILERA Stefano PERUGINI ITA 43'29.696
24. MALAGUTI Manuel MANNA ITA 43'29.770
25. HONDA Raymond SCHOUTEN NED 43'30.864
Non classificati
APRILIA Jordi CARCHANO SPA
DERBI Jorge LORENZO SPA
APRILIA Youichi UI JPN
HONDA Mikko KYYHKYNEN FIN
HONDA Marketa JANAKOVA CZE
DERBI Angel RODRI GUEZ SPA
Non hanno concluso il primo giro
GILERA Fabrizio LAI ITA
APRILIA Sergio GADEA SPA
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