Motogp
Rossi: è il momento della svolta
Alla vigilia della prima giornata di prove, il duopolio Rossi-Gibernau al microfono del nostro Marco Masetti: inutile negare la grande attesa per una serie di GP che potrebbe chiudere il Mondiale
Assen accoglie il circo del motomondiale alla sua maniera, ovvero con le prime tende già piantate sui prati e un clima novembrino. Domani pioverà, venerdì pure, per la gara invece ci sarà il sole.
Meteo a parte di cose interessanti ce ne sono parecchie. Ce le eravamo appuntate, ma Rossi, come solito, ci toglie il piacere di dirvele in prima persona e quindi tocca lui, arrivato al volo dalla fabbrica Yamaha di Amsterdam, imbacuccato tra pile e giacche a vento: "Ho un freddo terribile, ma non mi preoccupo anche se piove, visto che abbiamo bisogno di far chilometri sul bagnato. Devo imparare il limite sul bagnato per poter settare al meglio la moto, anche se questa è una pista particolare sulla quale guidare una MotoGp è sempre un piacere".
Ma Rossi non parla solo di frasi di circostanza, tocca anche un problema che tutti sentono, il calendario. Troppe gare vicine, troppi test, il paddock è stanco. Del resto dal Mugello a Barcellona, poi i test in Spagna, il trasferimento in Olanda e da qui diretti in Brasile, dove, dopo la gara si proverà ancora...
"Certo è un periodo breve nel quale nel quale ci sono tante gare su piste diverse. E' il momento della svolta del mondiale. Bisogna arrivare alla pausa estiva con le idee chiare per poter dare ai tecnici le indicazioni giuste. Loro lavoreranno per fornirci le evoluzioni per la seconda parte del mondiale, quella finale".
Ma con quali idee siete arrivati qui in Olanda, visto che c'è la solita sfida con Gibernau (sono seduti a fianco e curiosamente sono entrambi vestiti di azzurro, colore di moto nella MotoGp, non nel calcio)?
"Nei test di Barcellona abbiamo provato parti nuove per la ciclistica e ho trovato un buon feeling. Quindi mi aspetto di essere molto competitivo in questa gara".
Bene, un Rossi fiducioso, come conferma anche il suo team manager Davide Brivio: "Visto che l'appetito vien mangiando...".
Tocca quindi a Sete Gibernau, l'altro padrone del mondiale, ma prima una considerazione d'obbligo. Si, perché anche se tutti fanno finta che non sia vero, questo mondiale è per ora una assoluta sfida tra loro nella quale gli altri, speriamo non troppo a lungo, sono solo comparse. Non c'è trucco e nemmeno inganno, nemmeno la tecnologia conta nulla, neppure la sfida tra la Honda e le sue incredibili cappelle strategiche e la Yamaha. E, permettete, nemmeno la lotta tra gli sponsor. Che non fa che inchinarsi al duopolio Rossi-Gibernau. Del resto dicono che la Phillip Morris voglia di nuovo tornare alla Yamaha (che con l'ingaggio di Valentino ha venduto 12.000 moto in più rispetto allo scorso anno) per avere il "dottore". Sai che novità, non c'è uno sponsor al mondo che non chieda Rossi!
Ma torniamo a Sete: "Ha ragione Rossi” e aggiunge “Correre così una settimana dopo l'altra, con i fusi orari non è il massimo e non parlo tanto di noi, ma dei team che lavorano moltissimo (vero: i ragazzi delle squadre, ad esempio quelli di Gresini, a casa quest'anno ci sono stati pochissimo). Per ora cambierei solo il risultato dei due ultimi giri del Mugello e di Barcellona, per il resto va bene così, sono soddisfatto. Il campionato è cresciuto moltissimo di livello, ma non solo per merito mio e di Rossi. Anche Biaggi, anche gli altri, ad esempio Troy Bayliss...". Insomma, una frase di circostanza, lo sa anche lui che la lotta è tra i due uomini azzurri.
Lo si capisce dalle dichiarazioni di Capirossi che spera... "La moto con il nuovo motore mi piace molto e promette bene. Da domani la userò e vedrò se portarla in gara da subito. Voglio finire il mondiale nei primi quattro e da questa pista, sulla quale ho vinto due volte e dove ho la pole, voglio dare una svolta alla mia stagione". A sperare nei progressi del motore big bang della Ducati c'è anche Bayliss, ancora zoppicante per l'infortunio di Barcellona alla caviglia.
Oppure John Hopkins che qui andò fortissimo al debutto con la Yamaha 500, ma che sa che in gara i due leader del mondiale andranno ad un ritmo impossibile da tenere. Specie quando si hanno problemi di gomme come quelli messi in mostra dalla Bridgestone (come il drammatico incidente di Nakano al Mugello). Le coperture giapponesi dovrebbero aver superato il momento difficile. Anche per loro collaudi a raffica. Infatti Tamada conferma che: "il progresso nella resistenza delle gomme allo sforzo c'è stato e penso che qui non ci saranno problemi. Grazie a Itoh che ha fatto tanti chilometri per provare nuovo materiale".
Da domani prove ufficiali, sotto la pioggia. Barros "compie" 200 Gp nella classe regina (record di tutti i tempi), debutta ufficialmente la Desmosedici Twin Pulse, Kawasaki e Proton continuano a far crescere le nuove moto, ma la verità è sempre quella: se non si sveglia il "branco", i due uomini azzurri non li vedi più.
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