Motogp
Le Mans: vincono Gibernau, Pedrosa e Dovizioso
Lo spagnolo della Honda si aggiudica la seconda vittoria consecutiva in MotoGP davanti a Checa e a Biaggi. Rossi quarto. Nella 250 affermazione perentoria di Pedrosa su De Puniet ed Elias. In 125 Dovizioso supera ancora Locatelli. Terzo Lorenzo
Seconda vittoria consecutiva per Sete Gibernau che rafforza il primato in classifica mondiale con 66 punti, 10 più di Biaggi (secondo) e 15 più di Rossi, terzo.
Le Mans (Francia) - Scusate il ritardo, ero a tirarmela in tv. I capelli bianchi che, forse, avrete notato derivano dalla gara di oggi, bellissima. Poi magari ci si perderà in polemiche sui pezzi speciali che arrivano prima a uno poi all'altro, sulle politiche quanto meno bizzarre della Honda che preferisce due piloti da mezza classifica ai due leader del mondiale, ma la gara resta di rara forza. E vi spiego perché.
Ha vinto il leone di Spagna che ha saputo fare la sua corsa anche sull'asciutto. Poche storie, il favorito del mondiale è lui, a questo punto. Ma bisogna togliersi tanto di cappello davanti a Carlos Checa che sulla "sua" pista ha fatto una gara bellissima, piazzandosi secondo, e dimostrando che alla Yamaha hanno tre piloti veri, oltre a Rossi e a Melandri - oramai fisso nel gruppo di testa e privo di timori reverenziali.
Dopo la Spagna, tocca all'Italia e qui è duro capire cosa sia successo, a meno di non vederla così. Qui a Le Mans si è giocato un capitolo importante della stagione di due piloti, Biaggi e Rossi, i due nemici. Anzi, due rivali signorili, visto che fuori dalla portata di telecamere e obiettivi, si sono stretti la mano al termine di una bella battaglia.
ha fatto una gara strana, piena di problemi e con errori inconsueti per lui. La moto che non parte sulla linea di partenza del giro di allineamento, la visiera a strappo che si inceppa costringendo all'errore il pilota. Ma anche un assetto incerto fin dalle prove, e problemi a non finire. Lo ha detto senza timori: "A Welkom eravamo in una bolla di sapone di magia, in uno stato di grazia, adesso siamo più normali". Però ha lottato per il podio e contro un Biaggi che, non si è visto, ma si è giocato forse la carriera, vincendo la sfida con Valentino, precisamente quando Rossi lo ha passato e lui ha reagito piegando e dando gas sul cordolo pieno. Se avesse perso, in un attimo, si sarebbe trovato battuto da un'altra Honda clienti, dalla Yamaha e da Rossi. In più giù dal podio. Psicologicamente sarebbe stato un dramma e invece adesso chi deve dare il massimo di testa è Rossi che ha perso da due Honda (clienti) e da una Yamaha. Ovviamente il Mugello vedrà i nostri al massimo dell'impegno e ce ne sarà bisogno, perché Le Mans consegna Gibernau nel ruolo di favorito del mondiale. Specie se, come ha ammesso il team manager HRC dispone già di materiale ufficiale. Ovvero una centralina più evoluta che permette un allungo maggiore di 500 giri e un miglior bilanciamento dell'erogazione. Che vuol dire controllo della trazione (la moto di Biaggi si impenna sempre) e un ingresso in curva ancor più pulito.
Il Mugello in questo sarà il banco di prova e Max lunedì proverà qui a Le Mans (assieme a Rossi e alle Ducati). Cosa proverà nessuno lo sa, ma il pilota sembra preoccupato. In compenso Fausto Gresini, team manager di Gibernau continua a negare che la moto di Sete sia diversa dalle altre "clienti", ma il sospetto che la lotta interna alla HRC sia ad un punto di svolta che potrebbe dire materiale evoluzione per Sete e Max, come per Hayden e Barros.
Però, se non avete visto la gara, meritate una cronaca fatta per momenti decisivi.
Si inizia dal giro di allineamento quando la M1 di Rossi resta muta. La regola dice che a 30 secondi dal via nessuno può stare in pista oltre ai piloti. Però a fianco di Rossi c'è uno delle direzione gara e poi esiste una norma che per motivi di sicurezza si può anche fare eccezione. Nessun problema, anche se in qualche team c'è chi ha protestato...
Ma andiamo alla partenza. Schizza via Checa, seguito da Gibernau, Biaggi e Rossi. Melandri con grinta si fa strada tra Hayden e Capirossi. Inizia anche il duello Rossi, Biaggi, ma al secondo passaggio le emozioni sono tutte per la caduta di Hopkins e Hodgson che si aggrovigliano con qualche danno personale che non dovrebbe impedir loro di essere al Mugello. Melandri passa Capirossi - che forse pensa già alla Desmosedici dello scorso anno che proverà lunedì - e attacca anche Edwards: Macio è diventato grande anche se la sua progressione che lo avrebbe portato in zona podio è destinata a rallentarsi a causa di un problema muscolare al braccio.
Checa continua al comando, mentre Hofmann rompe il terzo motore del weekend. Si gira su ritmi pazzeschi, all'ottavo passaggio Checa gira in 1'34" e 7, ma si continuerà così e anche più veloci sino alla fine. In un giro, tra l'11esimo e il successivo la Honda batte la Yamaha: prima Gibernau infila Checa, mentre Max svernicia Rossi. A questo punto due coppie fanno la gara, gli spagnoli davanti e gli italiani a giocarsi il terzo gradino del podio. Al sedicesimo Rossi va lungo, lui dirà: "Colpa della visiera a strappo, ma ad ogni curva rischiavo di non stare dentro". La sua moto non è a posto, ma il campione continuerà fino alla fine a cercare Max. Il romano tenta anche l'aggancio a Checa. Si sbaglia molto, Rossi taglia una chicane, Biaggi pure. Rossi ripassa alla fine della gara ma Max reagisce alla grande piazzando il giro record (1'34"08) al penultimo giro e dice chiaro che il podio è suo.
Ultimi brividi per i doppiaggi alle ultime curve. Fabrizio è corretto e lascia passare tutti, Xaus e Kurtis Roberts ne approfittano togliendogli un prezioso punto iridato. Sempre nell'ultimo giro, Capirossi, con le gomme alla fine, fa un dritto e si fa passare da Bayliss e Tamada. Per la Ducati un'altra giornata poco felice.
Sembra strano, ma da lunedì si cambia molto: forse Biaggi avrà il motore ufficiale, forse la Ducati rispolvererà la moto 2003, sicuramente alla Yamaha dovranno ricreare l'atmosfera magica che c'era a Welkom. Giusto in tempo per il Mugello.
1.HONDA Sete GIBERNAU SPA 44'22.750
2. YAMAHA Carlos CHECA SPA 44'24.421
3. HONDA Max BIAGGI ITA 44'24.658
4. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 44'27.022
5. HONDA Colin EDWARDS USA 44'38.505
6. YAMAHA Marco MELANDRI ITA 44'40.975
7. HONDA Alex BARROS BRA 44'50.406
8. DUCATI Troy BAYLISS AUS 44'54.280
9. HONDA Makoto TAMADA JPN 44'55.914
10. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 45'02.262
11. HONDA Nicky HAYDEN USA 45'10.375
12.SUZUKI Kenny ROBERTS USA 12 45'34.890
13. APRILIA Jeremy McWILLIAMS GBR 45'46.141
14. DUCATI Ruben XAUS SPA 44'23.773
15. PROTON KR Kurtis ROBERTS USA 44'24.402
16. HARRIS WCM Michel FABRIZIO ITA 44'24.563
17. PROTON KR Nobuatsu AOKI JPN 44'33.360
Non classificati
KAWASAKI Shinya NAKANO JPN
HARRIS WCM Chris BURNS GBR
KAWASAKI Alex HOFMANN GER
YAMAHA Norick ABE
SUZUKI John HOPKINS
DUCATI Neil HODGSON
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Daniel Pedrosa, 18 anni, ha vinto lo scorso anno il titolo della 125. Corre con una Honda RSW. E' secondo in classifica generale a 10 punti dal leader de Puniet
Le Mans (Francia) - La 250, una gara noiosa, con un monologo assoluto di Daniel Pedrosa, ha perso nelle fasi iniziali due sicuri protagonisti. Alla prima chicane Roberto Rolfo, partito dall' ottava posizione, è scivolato. Ha trattenuto la sua Honda e, cosi facendo, ha evitato che la moto tornasse in pista e provocasse un pericoloso "strike". Nessun danno fisico e il torinese volante ha rabbiosamente ripreso la pista transitando al primo giro al 28° posto. Conclusa la prima tornata, nello stesso punto di Rolfo, è caduto Manuel Poggiali. La sua Aprilia è rotolata in mezzo alla pista e, al campione del mondo in carica, non è rimasta altra possibilità che il mesto rientro ai box, condividendo la stessa sorte di Rolfo. Il sammarinese, caduto anche a Jerez è in profonda crisi e con il morale a pezzi ammette: “il problema è di Poggiali, non della moto”
Nel frattempo Daniel Pedrosa, davanti a tutti alla prima curva, ha spalancato la manetta e al terzo giro aveva già tre secondi di vantaggio su De Puniet e Porto nell’ordine. Un bel colpo per il debuttante 18enne di Sabadell, tre gare in 250 e due vittorie.
Sorpresa per la quarta piazza occupata dal giapponese del team Movistar Aoyama, in bagarre con Elias e un De Angelis sempre più consistente che precedeva Fonsi Nieto, autore di una caduta nel warm up che gli ha provocato la frattura del dito di un piede.
Mentre il vantaggio di Pedrosa aumentava di giro in giro, tra lo sconforto dei tanti tifosi dell’idolo locale De Puniet, il bresciano Franco Battaini, in sella alla Aprilia kit del team Campetella, si faceva onore ricoprendo la ottava piazza.
L’altro italiano, Alex Baldolini, chiude in quindicesima piazza in questa corsa che ormai aveva preso la piega spagnola, con Pedrosa che sembra arrivare da un altro pianeta. Certo la Honda 250 i giapponesi dell’Hrc l’hanno cucita addosso al filiforme iberico, ma lui la guida molto bene ed ha assorbito senza battere ciglio il passaggio dalla 125 alla quarto di litro.
La lotta, al 14° giro dei 26 della corsa, era solo per il secondo posto, un duello privato tra De Puniet e Porto. La svolta al 18 ° con Porto, sempre troppo agitato, lungo disteso nella sabbia del Bugatti, quindi la battaglia per il terzo gradino del podio è diventata una questione tra Aoyama, Elias e De Angelis. De Puniet incassa un secondo posto, ma di fronte alla vittoria di Pedrosa, si può parlare di netta sconfitta. Alla fine la spunta lo spagnolo che allunga a dieci giri fine, mentre il giapponese precede De Angelis dopo una bella lotta. Tra gli italiani, alla fine Battaini è ottavo, Baldolini va a punti (19) con una bella gara dopo prove molto sofferte.
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1. HONDA Daniel PEDROSA SPA 43'03.338
2. APRILIA Randy DE PUNIET FRA 43'11.049
3. HONDA Toni ELIAS SPA 43'22.571
4. HONDA Hiroshi AOYAMA JPN 43'23.765
5. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 43'24.513
6. APRILIA Anthony WEST AUS 43'27.607
7. APRILIA Fonsi NIETO SPA 43'41.875
8. APRILIA Franco BATTAINI ITA 43'43.165
9. HONDA Alex DEBON SPA 43'45.927
10. APRILIA Joan OLIVE SPA 43'50.879
11.HONDA Jakub SMRZ CZE 43'51.212
12. APRILIA Chaz DAVIES GBR 43'54.961
13. APRILIA Hector FAUBEL SPA 43'55.151
14. YAMAHA Naoki MATSUDO JPN 44'02.218
15. APRILIA Alex BALDOLINI ITA 44'06.599
16. APRILIA Dirk HEIDOLF GER 44'08.708
17. APRILIA Hugo MARCHAND FRA 44'09.244
18. YAMAHA Erwan NIGON FRA 44'11.661
19.HONDA Christian GEMMEL GER 44'22.680
20. APRILIA Gregory LEFORT FRA 44'24.374
21.YAMAHA Taro SEKIGUCHI JPN 44'43.199
22. APRILIA Gregory LEBLANC FRA 43'28.918
Non classificati
APRILIA Sebastian PORTO ARG
APRILIA Arnaud VINCENT FRA
APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA
APRILIA Radomil ROUS CZE
APRILIA Johan STIGEFELT SWE
HONDA Roberto ROLFO ITA
APRILIA Manuel POGGIALI RSM
HONDA Eric BATAILLE FRA
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di Marco Masetti
Andrea Dovizioso, 18 anni, è leader della classifica mondiale con 63 punti. Dietro di lui Locatelli con 48
Le Mans (Francia) - Classica volata uno contro uno, Andrea Dovizioso e Roberto Locatelli, giovani contro veterani e vittoria del ragazzo di Forlì, poleman e dominatore delle prove che all'ultimo giro, nonostante un errore, non ha pietà del più esperto rivale. Del resto sulla vittoria di Andrea era facile scommettere, visto che sin dalle prime battute, vissute sul duello Barbera-Lorenzo. Il pilota della Honda Kopron ha controllato la situazione, passando davanti al quarto giro e imponendosi subito come il più veloce di tutti.
Era una strategia prevista fin dalla vigilia, con Dovizioso che teorizzava la possibilità di andare in fuga. In effetti, se fosse stato per Lorenzo e Barbera, l'operazione sarebbe riuscita, ma dal fondo del gruppetto di testa, attorno al settimo giro esce di prepotenza Locatelli e va a prendere il giovane rivale con una serie di giri impietosamente veloci.
A dieci round dalla fine si anima il gruppetto di mezzo, con le due KTM di Kallio e Stoner, con Jenkner e Borsoi. Belle staccate, numeri interessanti, ma davanti vanno molto forte... Fino ad un certo punto: a tre tornate dalla fine, il ritmo si abbassa, sembra una gara di ciclismo su pista con i protagonisti quasi fermi (si fa per dire, naturalmente) a studiarsi. Locatelli invita Andrea a passare e il romagnolo lo fa. Volata a due nell'ultimo passaggio, con Dovizioso che per poco non esce alla penultima curva, ma non ce n'è per nessuno: chiude la strada al ritorno di Locatelli e va a vincere alla maniera dei grandi della categoria.
Sul podio si accomoda Lorenzo che ammette: "La moto non è ancora al massimo, ma questo risultato ci dà grande fiducia per il futuro, per crescere". Locatelli la prende sportivamente: "Ho chiesto a Dovizioso di andare avanti, ma lui è stato furbo ed è rimasto dietro fino all'ultimo. Poi è passato e ha commesso un errore, io l'ho attaccato ma lui è riuscito a coprire la traiettoria e ha vinto. E' stato bravo".
I complimenti di Locatelli fanno piacere a Dovizioso (alla seconda vittoria in tre gare): "Roberto ha spiegato bene la situazione, è andata davvero così; in pratica ho vinto con un errore. Era difficile passarlo perché ha una grande staccata e poi quell'errore, per fortuna ho coperto bene la traiettoria e ho vinto. Sono felicissimo".
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1. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 41'26.747
2. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA 41'27.341
3. DERBI Jorge LORENZO SPA 41'33.427
4. APRILIA Mirko GIANSANTI ITA 41'36.409
5. APRILIA Hector BARBERA SPA 41'36.925
6. KTM Mika KALLIO FIN 41'47.445
7. APRILIA Pablo NIETO SPA 41'47.714
8. KTM Casey STONER AUS 41'47.905
9. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 41'48.392
10. APRILIA Steve JENKNER GER 41'49.827
11. APRILIA Gino BORSOI ITA 41'53.446
12. APRILIA Mattia PASINI ITA 41'56.079
13.HONDA Julian SIMON SPA 41'59.934
14. HONDA Lukas PESEK CZE 42'03.749
15. HONDA Simone CORSI ITA 42'06.986
16. MALAGUTI Gabor TALMACSI HUN 42'07.051
17. APRILIA Gioele PELLINO ITA 42'18.666
18. DERBI Angel RODRIGUEZ SPA 42'21.270
19. HONDA Dario GIUSEPPETTI GER 42'21.322
20. GILERA Fabrizio LAI ITA 42'21.669
21. APRILIA Imre TOTH HUN 42'32.205
22. APRILIA Sergio GADEA SPA 42'32.357
23.MALAGUTI Manuel MANNA ITA 42'40.729
24. APRILIA Jordi CARCHANO SPA 42'40.995
25. APRILIA Julian MIRALLES SPA 42'41.286
26. APRILIA Vesa KALLIO FIN 42'50.977
27.HONDA Mattia ANGELONI ITA 42'54.354
28. HONDA Raymond SCHOUTEN NED 43'03.685
29.HONDA Mathieu GINES FRA 42'16.147
30. HONDA Yannick DESCHAMPS FRA 42'29.764
Non classificati
HONDA Robbin HARMS DAN
APRILIA Youichi UI JPN
APRILIA Mike DI MEGLIO FRA
HONDA Alexis MASBOU FRA
APRILIA Andrea BALLERINI ITA
GILERA Stefano PERUGINI ITA
APRILIA Marco SIMONCELLI ITA
HONDA Thomas LUTHI SWI Elit Grand Prix
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