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Silenzio, si parla di Honda

il 13/05/2004 in Motogp

Nel giorno delle interviste prologo del GP di Francia Rossi non incontra la stampa e i piloti della RC211V non rivelano se Gibernau ha una moto da 'ufficiale’’. Neanche Biaggi che festeggia però il podio n. 100

di Marco Masetti

Le Mans (Francia)
- Divertente prologo del Gp di Francia a Le Mans che inizia sotto il segno dell'omertà. Strano, il giovedì è il giorno delle interviste, gli addetti stampa sono numerosi e preparati, ma quando c'è una domanda vera, ecco che cala il silenzio. La domanda, naturalmente è quella di rito dopo i test di Jerez: "E' vero che Gibernau ha provato il materiale Honda fino ad oggi riservato ai piloti ufficiali e che di fatto ha lo stesso trattamento tecnico fino ad oggi ristretto a Barros e Hayden?". L’abbiamo fatta a tutti, ad iniziare da Sete Gibernau che risponde con abilità: "Per prima cosa sono contento di arrivare ad una gara nella posizione di leader del mondiale, era tanto che aspettavo questo momento. Nei test di Jerez, che abbiamo deciso solo la domenica sera, ho effettuato una prova di durata con la ciclistica 2004 e adesso sono felice, soprattutto per quanto riguarda il chattering".
Sete glissa, sorride ma non dice se anche lui da questa gara è diventato un eletto dell'HRC. A questo punto bisogna andare da Max Biaggi che sta festeggiando con Sito Pons e la squadra il centesimo podio della carriera (giù il cappello: è il quinto miglior risultato di sempre dopo Agostini 159, Nieto 139, Read 121, Hailwood 112). Il romano commenta così, con naturalezza... "Nei test ho fatto solo pochi giri, del resto dovevo provare solo qualche gomma che non useremo nemmeno qui in Francia, quindi non era importante e ho preferito concentrarmi su questa gara. A proposito di Sete e delle novità tecniche che dovrebbe avere, vi dico solo che non sono informato, chiedetelo a lui".
Bene, nessuno parla, neanche Pons e Fausto Gresini, i team manager dei due che confermano la versione concordata, ovvero che Sete aveva bisogno di provare sull'asciutto. Però c'è una verità nascosta.
La Honda ha un contratto con la Repsol che, a fronte della sponsorizzazione al team interno, richiede che la squadra abbia sempre il materiale più avanzato. Nessun lo dice, ma nel box di Gibernau ci potrebbe essere una moto identica a quella di Barros e Hayden.
Per scoprirlo bisognerà aspettare, studiare, ascoltare, non è facile scoprire i trucchi a prima vista e noi non abbiamo certo le mappature da controllare! Bene, le cose stanno così, almeno sembra. Sarebbe interessante anche sentire il parere di Valentino Rossi che oggi ha fatto sapere (tramite Brivio che ha detto che aveva altre cose cui pensare) che non incontrerà la stampa. Grazie, quindi guardate Italia Uno dopo la mezzanotte, magari ci scappano due dichiarazione che voi sentirete e noi, qui da Le Mans, invece no.
Per fortuna c'era anche dell'altro. Ad esempio Alex Barros, uno con il quale presto dovremo fare i conti: "Il podio di Jerez mi ha fatto felice, anche se è arrivato per una caduta di Macio, però dopo i test spagnoli, penso di essere ancora più competitivo di essere tra i tre che possono vincere una gara. C'è solo qualche problema con le gomme da tempo, ma che penso sia risolto. La pista non è una di quelle che amo, però penso di essere già competitivo". Gli chiediamo anche se è sorpreso dall'avvio di campionato di Rossi con la Yamaha, moto che lui conosce bene, visto che la guidava lo scorso anno, ecco il suo parere: "Un po' sorpreso, ma non tanto. La Yamaha ha lavorato tanto, ha speso e si è impegnata molto, ha fatto un motore nuovo, un nuovo telaio. Forse avranno qualche problema quando ci saranno gare con rettifili più lunghi, come Mugello e Barcellona. Però la moto va, lo dimostrano anche le prestazioni di Melandri e Checa".
Già, la Yamaha, visto che non c'è Rossi, proviamo con Marco Melandri: "Beh, rispetto allo scorso anno è cambiato parecchio. Ad esempio lo scorso anno stavo male: molte ferite in poche cadute e adesso posso anche andare in bicicletta con buoni risultati, ad esempio sono pronto ad iscrivermi alla Nove Colli (classica del ciclismo romagnolo). E poi c'è il nuovo motore che è molto meglio del precedente, anche se c'è bisogno di più cavalli in vista delle piste veloci. Quello che mi piace in questa stagione è che sento di poter far meglio gara dopo gara, di crescere sempre. Avere Rossi con la stessa moto è indubbiamente uno stimolo, ma già la moto di quest'anno è nettamente meglio della 2003, anche perché lui ha capito bene in quale direzione lavorare. Per me è un bene, visto che abbiamo più o meno lo stesso stile".
Saluti finali da Randy de Puniet, idolo di casa che ammette pubblicamente: "Sì, è vero sento un po' di pressione per essere il favorito del mondiale ed essere in testa alla classifica, però cerco di restare concentrato e di offrire al pubblico francese una grande gara".
Beh, ha ragione lui, la gente qui ha voglia di vedere un francese in lotta per il titolo

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