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Test Jerez Motogp 1: uragano Rossi

il 01/04/2004 in Motogp

Dopo la mattinata di pioggia, Valentino segna ancora il miglior tempo e manda in bambola lo squadrone Honda.  Bene Roberts con la Suzuki gommata Bridgestone, male le Ducati

Test Jerez Motogp 1: uragano Rossi
Capirossi in posa con una fan quando la pista è ancora inagibile

Valentino Rossi ha corso con il tempo di 1'42"656
Jerez (Spagna)
- Decisamente il mondo è bello perché è vario e il motociclismo a varietà non scherza. Primo giorno di test Irta MotoGp a Jerez e la giornata inizia nel peggiore dei modi. Durante la notte, tanto per cambiare in questa piovosissima primavera spagnola, viene giù il diluvio e il mattino la pista è ovviamente bagnata.

Tutto il paddock impreca, soprattutto in casa Honda e Ducati. L'armata rossa ha ragione ad essere arrabbiata: la moto è nuova, il materiale da provare e i problemi sono tanti, e per ora si è girato poco e in condizioni poco attendibili. A Barcellona in poche ore e con temperature più vicine allo zero che alla realtà di quelle che si incontreranno in stagione si è potuto far poco. A Jerez si rischia di star fermi. Capirossi fa salotto sul muretto, fa le foto con i fan, i piloti sono in borghese. Alla Honda, sembra strano ma va peggio. I team satellite non sanno che pesci pigliare: la moto 2004 qualche problema ce l'ha. Per Biaggi è lenta nei cambi di direzione, per Edwards non è pronta, persino Gibernau non è convinto al 100%. Bene, direte voi, c'è sempre una 2003 nei box, ma dalla Honda, pare, è partito il diktat: bisogna scegliere, perché a Welkom si va con una moto sola e se rifiuti la nuova, non l'avrai più. Difficile credere che Nakajima e soci siano così folli, ma da un gruppo che ha fatto partire Rossi perché non dava retta e che nella scelta dei piloti ufficiali ha scartato Biaggi e Gibernau per Barros e Hayden può arrivare anche questo.

Però la pista si asciuga e si inizia a girare: spettacolo, emozioni e numeri. Inizia Kenny Roberts che si fa il rettilineo con una ruota sola, poi Nakano e Melandri che fanno traversi che nemmeno Seel si sogna. Biaggi fa lavorare la squadra dei tecnici nel box. Si cambiano molle, si smonta e si rimonta, ma i giri per ora si fanno con la vecchia. Almeno fino a quando Rossi, con naturalezza comincia a far segnare giri veloci a raffica. Si svegliano tutti di colpo e iniziano le sorprese. Fino ad un certo punto, però. Rossi si riconferma dominatore di questi Irta e fonte inesauribile di paranoie per i rivali: domani è previsto un meeting tecnico per decidere con quali moto andare a Welkom. Biaggi dice che la vecchia è meglio e si arrabbia perché nonostante l'impegno non ha fatto meglio di un undicesimo tempo che lo lascia demoralizzato. Gibernau e Edwards sono più diplomatici (e malleabili) e sembrano schierati per la 2004.
In ogni caso nessuno si aspettava una sorpresa del genere. Come nessuno avrebbe mai pronosticato una Suzuki al secondo posto con Roberts e sesta con Hopkins. Un miracolo? No, ma una bella risposta della squadra, che ha sempre Erv Kanemoto nel box a distribuire pillole di saggezza, Roberts rigenerato e motivato, una moto meno sofisticata tecnicamente ma con qualche cavallo in più e soprattutto le gomme Bridgestone in evidentissima crescita e molto performanti. Non male anche il settimo posto di Nakano, sontuoso nella guida e combattivo nonostante la Kawasaki manchi clamorosamente di cavalli (a Barcellona beccava 25 orari dalla Ducati).

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Dove c'è il dramma è in casa Ducati: la vecchia di Neil Hodgson va più forte delle nuove Desmosedici e Capirossi non sa cosa fare. I problemi sono tanti e lo sviluppo è ancora indietro. Andare a Welkom e sperare è l'unica scelta. Per chiudere una considerazione che viene dal cuore (e dal box di qualcuno...): l'anno scorso la Honda aveva una moto estremamente competitiva che si guidava con una mano. Adesso ha sviluppato un bolide più veloce in teoria, ma difficile da mettere a punto. Il progresso non sempre paga, almeno per ora, soprattutto se come si sente in giro, la nuova 211 accusa problemi di freno motore e in staccata.
Dalla prima giornata di Jerez gli sconfitti sono i tecnici Honda e Ducati. I vincitori hanno nomi nuovi, Roberts, Nakano, persino Checa e uno famosissimo, Rossi. I test Irta terminano tra poche ore, il mondiale inizia due settimane... Le smentite sono bene accette.

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1. Rossi (Yamaha) 1’42”656
2. Roberts (Suzuki) 1’42”761
3. Edwards (Honda) 1’42”771
4. Checa (Yamaha) 1’42”927
5. Barros (Honda) 1’42”974
6. Hopkins (Suzuki) 1’43”314
7. Nakano (Kawasaki) 1’43”386
8. Gibernau (Honda) 1’43”408
9. Hayden (Honda) 1’43”457
10. Tamada (Honda) 1’43”451
11. Biaggi (Honda) 1’43”980
12. Hoffmann (Kawasaki) 1’44”009
13. Hodgson (Ducati) 1’44”140
14. Melandri (Yamaha) 1’44”470
15. Lavilla (Suzuki) 1’44”494
16. Capirossi (Ducati) 1’44”544
17. Bayliss (Ducati) 1’44”595
18. Xaus (Ducati) 1’44”662
19. Abe (Yamaha) 1’45”564
20. Guareschi 1’48”730
21. Aoki (Proton) 1’49”414

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