La dura vita del tester

Le attuali MotoGp hanno bisogno di sviluppo, le gomme pure quindi collauda le evoluzioni Aprilia, Guareschi fa lo stesso con quelle Ducati, mentre Itoh screma la produzione Bridgestone per consentire a Tamada e agli altri di avere gomme migliori.
Vita dura, alle volte, come Lucchi che ha fatto i solchi al Mugello e continua ancora a 47 anni compiuti, o come quella di Itoh, mandato fuori in mattinata sotto il diluvio per provare non si sa bene cosa.
Anche Guareschi è uscito, ma il pilota emiliano avrebbe voglia di correre. Peccato che non lo faccia in MotoGp. "I miei programmi non prevedono partecipazione alla MotoGp con la Ducati, però, per non perdere l'abitudine quest'anno gareggerò in Supersport al fianco di Lanzi con la 749. La voglia è tanta e per fortuna ogni tanto ci sono soddisfazione, come gli autografi e le foto ricordo chieste dal pubblico spagnolo, sempre più appassionato. Ti fanno sentire un grande e questo per uno come me, che di solito gira con il personale di pista come spettatore, è una grande gioia. Mi spiace per questo bellissimo pubblico che non si siano divertiti molto vedendoci girare, ma oggi proprio non si riusciva a mettere le ruote in pista. La mia gomma posteriore, dopo un paio di giri, era a 22 gradi di temperatura, in queste condizioni è pericoloso".
Peccato, era il loro momento di gloria, l'unico nel quale ritornano ad essere rider e non test rider, ovvero con avversari da battere. ma non si corre in moto per questo?

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