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Rossi a Sepang: arriva la velina...

il 23/01/2004 in Motogp

Non è la valletta di 'Striscia' ma l'intervista preconfezionata distribuita dalla Yamaha in Malesia a poche ore dal debutto di Rossi sulla M1. Cronaca di un caldo pomeriggio di un giorno da cani sulle tracce del 'fenomeno'

Rossi a Sepang: arriva la velina...
In anteprima assoluta, e

cco la moto, nera con il logo bianco, sulla quale Rossi girerà nei test dal 24 al 26 gennaio a Sepang. In alto a sinistra sul cupolino l'adesivo con i colori distintivi di Valentino Rossi. Con Valentino proveranno anche il compagno di squadra Carlos Checa e, per la Yamaha Tech 3, Marco Melandri e Norick Abe

 


"E' da parecchio che non guido una moto, più di due mesi.

Tutto è totalmente nuovo, in pratica devo partire da zero. Ho bisogno di un paio di giorni per riprendere il ritmo, per ricalcolare la velocità e le staccate. E penso che la moto sia molto diversa da quella che avevo usato fino ad ora".
- Ti sei portato dietro gli uomini del tuo vecchio team, è un vantaggio?
"Certo, un grande vantaggio perchè insieme scopriremo la nuova moto, pur mantenendo il nostro modo di lavorare e la grande comunicazione che c'è tra noi. Il nostro gruppo mi conosce bene perchè abbiamo lavorato assieme quattro anni. Sono convinto di aver la miglior squadra del mondo".
- Di solito ci mettevi un anno per scoprire la nuova categoria e poi vincevi in quello successivo. Però il tuo capotecnico Burgess dice che tu potresti già vincere in questa stagione. Cosa ne pensi?
"Per adesso non mi pronuncio perché non ho ancora guidato questa moto. Vincere il mondiale al primo anno non è facile: Abbiamo bisogno di tempo per essere competitivi e vincere le gare. Io spero di essere al livello più alto a metà stagione e di provare a vincere qualche gara".
- Chi sono i favoriti di questa stagione?
"Pensando allo scorso anno, mi vengono in mente Biaggi, Gibernau e anche Hayden. Poi c'è Capirossi e la Ducati che sono veloci".
- Quali sono gli obiettivi di questi tre giorni di test?
"In questi tre giorni devo capire bene la moto e fornire il massimo di informazioni possibili ai tecnici Yamaha".
- Che idea ti sei fatto della Yamaha M1 nella passata stagione?
"Nel 2002 la Yamaha era più o meno allo stesso livello della Honda, migliore in qualche gara, peggiore in altre. Ma nel corso dell'inverno tra il 2002 e il 2003 la Honda ha fatto un sostanzioso passo in avanti e mi è sembrato che la Yamaha non sia riuscita a replicare".
- Ti sembra giusta la scelta di Sepang come prima pista di prova per la tua M1?
"Questa è una delle migliori piste del mondo perché presenta ogni tipo di curva, dai tornanti ai curvoni veloci". - Cosa ti ha convinto a firmare per la Yamaha, invece che per un'altra casa?
"La prima cosa è che la Yamaha, attualmente, è la numero due al mondo. La seconda è che quando ho parlato con i suoi manager ne ho ricavato una ottima impressione".
- A che livello di competitività pensi di arrivare nella prima gara di Welkom?
"Dipenderà molto dal programma di prove e da quanto velocemente saranno fatte le modifiche. Dopo si vedrà. Di sicuro non vincerò, ma spero di non essere troppo lontano".
- Se non vincerai una gara quest'anno con la M1 significherà che attualmente la tecnologia è più importante dell'uomo?
"Sì".
- Eddie Lawson è stato il primo pilota a cambiare moto nella classe regina, dopo aver vinto il titolo. Quale è stata la tua motivazione?
"Non c'era più niente da provare. E' stato questo: ogni motivazione di guidare una Honda se ne era andata. Abbiamo vinto tre mondiali consecutivi, vinto Gran Premi sui miei circuiti favoriti e su quelli che odiavo, in tutte le condizioni, così cosa mi rimaneva da fare, ancora?".
- Cosa pensano i tuoi fan italiani della tua decisione?
"Credono in me".
- Preferisci essere nella posizione di outsider e poi sorprendere tutti vincendo?
"Non mi preoccupa essere il favorito. Lo sono stato nel passato, il problema non era tanto vincere, quanto perdere. Se finivo secondo era perché avevo guidato male, o avevo fatto grossi errori, ma queste non erano semopre le vere ragioni. A questo livello, nella MotoGP, è possibile anche arrivare secondo. E' normale".
- Rimpiangi ancora la 500 a due tempi?
"Sempre, sì".
- Perché?
"Guidare una 500 era sempre divertente, ma anche le attuali moto lo sono, perché hanno tantissima potenza".
- Come ti senti in vista di domani?
"Sono eccitato. Lo sono veramente. Sto aspettando questo momento da due mesi. Domani non sarà un lavoro, non vedo veramente l'ora".

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