Motogp
Edwards: 'Con l’Aprilia anche nel 2004'
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Il texano smentisce le voci che lo davano in trattativa con la Honda per la prossima stagione. 'Credo nella Rs Cube e voglio darle tempo. Qui sto bene'
'Rimango all’Aprilia anche per la prossima stagione”: con queste parole Colin Edwards smentisce le tante voci che lo vedevano tentato a un cambio di maglia già il prossimo anno, magari in forza alla Honda nella squadra di Gresini o di Pons. Il texano, protagonista di una tormentata stagione in sella alla RS Cube (è 13.
mo con 34 punti), è ottimista sui prossimi risultati dell’Aprilia nel motomondiale: “Vedo un grande impegno nel cercare soluzioni ai problemi e sono convinto che a breve arriveranno anche i risultati. Mi aspetto una grande seconda parte del mondiale e una moto di vertice nel prossimo anno. Non credo che si possa lavorare bene a questo livello in una sola stagione e poi con l’Aprilia sto bene. Secondo me siamo nella direzione giusta: in Francia ho provato materiale nuovo e ho visto che risponde bene”.
La fedeltà di Edwards è quindi una certezza per il team Aprilia Racing alle prese con una difficile evoluzione del progetto RS Cube e con la volatilità delle prestazioni dell’altro pilota in forze nella squadra, il giapponese Haga, in evidente crisi agonistica e, forse, personale. Una fedeltà molto ben considerata del resto dalla Casa di Noale, che ha ingaggiato il texano con un contratto biennale che si dice sia intorno ai tre milioni di dollari a stagione.
Intanto la squadra è concentrata sullo sviluppo della MotoGP: dopo Clermont Ferrand sono previsti altri test per verificare il nuovo telaio della RS Cube che vedremo in pista nella seconda parte della stagione. I primi il 16 e 17 luglio sulla pista di Brno, in Repubblica Ceca, dove girerà anche la Ducati.
“Tutti hanno parlato del nuovo telaio, ma io lo voglio rivedere in prova in condizioni più vicine a quelle di gara. – ha spiegato Gigi Dall’Igna, project leader della RS Cube - Non voglio creare facili entusiasmi: sono molto più soddisfatto delle prove di pneumatici che abbiamo fatto in collaborazione con la Michelin e del progresso di altri particolari. Riguardo a Donington, non è una pista molto diversa dalle altre. Le frenate secche non ci creano problemi, la RS Cube è molto equilibrata in questa situazione, quindi non faremo una messa a punto particolare per questo. Invece lavoreremo sui nostri punti deboli che sono la trazione e la tendenza ad impennare. Lavoriamo molto duramente in questo senso, cercando un grande equilibrio, che è la dote fondamentale per essere competitivi in MotoGp”.
La fedeltà di Edwards è quindi una certezza per il team Aprilia Racing alle prese con una difficile evoluzione del progetto RS Cube e con la volatilità delle prestazioni dell’altro pilota in forze nella squadra, il giapponese Haga, in evidente crisi agonistica e, forse, personale. Una fedeltà molto ben considerata del resto dalla Casa di Noale, che ha ingaggiato il texano con un contratto biennale che si dice sia intorno ai tre milioni di dollari a stagione.
Intanto la squadra è concentrata sullo sviluppo della MotoGP: dopo Clermont Ferrand sono previsti altri test per verificare il nuovo telaio della RS Cube che vedremo in pista nella seconda parte della stagione. I primi il 16 e 17 luglio sulla pista di Brno, in Repubblica Ceca, dove girerà anche la Ducati.
“Tutti hanno parlato del nuovo telaio, ma io lo voglio rivedere in prova in condizioni più vicine a quelle di gara. – ha spiegato Gigi Dall’Igna, project leader della RS Cube - Non voglio creare facili entusiasmi: sono molto più soddisfatto delle prove di pneumatici che abbiamo fatto in collaborazione con la Michelin e del progresso di altri particolari. Riguardo a Donington, non è una pista molto diversa dalle altre. Le frenate secche non ci creano problemi, la RS Cube è molto equilibrata in questa situazione, quindi non faremo una messa a punto particolare per questo. Invece lavoreremo sui nostri punti deboli che sono la trazione e la tendenza ad impennare. Lavoriamo molto duramente in questo senso, cercando un grande equilibrio, che è la dote fondamentale per essere competitivi in MotoGp”.
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