Motogp
Le pagelle di Suzuka
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Marco Masetti dà i voti al drammatico debutto del motomondiale 2003. Che si prende subito uno 0…
di Marco Masetti
La partenza della MotoGP sul cicruito di Suzuka: l'incidente di Kato si sarebbe verificato dopo pochi giri MOTOMONDIALE: - Il gioco è cresciuto, le potenze anche, gli interessi pure e si è corso a Suzuka. Fermiamoci un momento TUTTI e pensiamo a come evitare un week-end di paura come quello nipponico. La tragedia non è sport e nemmeno spettacolo: eravamo qui per questo, vero? E chi se ne frega di Suzuka: ruspatela!
ITALIA: – Siamo solo noi, in ogni classe, da costruttori e da piloti.
La partenza della MotoGP sul cicruito di Suzuka: l'incidente di Kato si sarebbe verificato dopo pochi giri MOTOMONDIALE: - Il gioco è cresciuto, le potenze anche, gli interessi pure e si è corso a Suzuka. Fermiamoci un momento TUTTI e pensiamo a come evitare un week-end di paura come quello nipponico. La tragedia non è sport e nemmeno spettacolo: eravamo qui per questo, vero? E chi se ne frega di Suzuka: ruspatela!
ITALIA: – Siamo solo noi, in ogni classe, da costruttori e da piloti.
E gli altri guardano. Forse impareranno che la nostra abilità ha radici antiche e cuore giovane. Roba che non si compra.
ROSSI: – The Doctor, il numero uno, il più forte, il più popolare, il più tutto. Quando si è girato indietro a fine gara ha visto il vuoto e il suo ennesimo trionfo.
DUCATI: – La debuttante va sul podio, straccia tutti nel dritto e fa sognare persino i giapponesi. La rivale della Honda è rossa?
SUZUKI: – 13° Hopkins, un posto più indietro Roberts che commenta così: “Realisticamente questa è lo posizione in cui siamo”. Non c’è trucco non c’è inganno.
APRILIA: – Edwards arriva sesto dimostrandosi un lottatore senza paura, capace di trascinare la squadra e di far crescere la Cube. Viene dalla SBK senza complessi di inferiorità e con un carattere da leader. La Cube cresce…
HAGA:– Cade, si rialza, lo passano tutti, lui li supera e arriva 12°. Non pago raccoglie Rossi rimasto a secco lungo la pista e gli offre un giro di delirio in coppia. Troppo folle, però il manico c’è. PERUGINI: 10 – Corre da leone, vince e resta in piedi dopo un contatto con Cecchinello. In sala stampa fa ridere tutti telefonando “in lingua” a mammà. Come premio 5000 franchi di multa per un sorpasso con le bandiere gialle. Come a dire, sfigato anche nella vittoria…
DE ANGELIS:– Aveva la vittoria in tasca ed è riuscito a complicarsi la vita. Gara persa, ma lo smalto c’è.
POGGIALI: – Si potrebbe dire è nata una stella. In realtà la luce c’è da parecchio. E il terrore nei rivali cresce a vista d’occhio.
NIETO E ELIAS: – Partiti per vincere, hanno raccolto un sesto posto in due. Il primo alle prese con una moto agile come un paracarro, il secondo con un motore che grippava a raffica.
ROLFO: – Prima il ritmo che non arriva, poi i tempi che sono alti… Mistero, le altre Honda sul podio ci sono finite.
GIANSANTI: – Il mago di Suzuka è ancora secondo dopo un anno. Un pilota ritrovato, umile e corretto. Bravo.
MALAGUTI: – Debutto totale: moto e piloti per la prima volta nel mondiale su una pista tremenda. Lai non va a punti perché ha corso mezza gara senza silenziatore, Simon è un ragazzino che si farà. E la moto non è male.
YAMAHA:- Miglior moto al traguardo in ottava piazza con un pilota, Barros, che non stava in piedi con un ginocchio ko. Checa dice di non trovare il setting giusto, Abe ha corso con un prototipo che a occhio va più piano delle altre M1. Jacque non va vanti, Nakano è perso. Mah, per ora della moto non si vede il potenziale: il problema sono i piloti.
KAWASAKI: - Tre moto in pista, le Dunlop almeno hanno retto fino alla fine, ma il progetto sembra sbagliato, almeno sotto il profilo ciclistico. e il motore non spinge più di tanto. Anche in questo caso i piloti sono da tenere d'occhio: McCoy non sta bene, Pitt non è un fulmine, Yanagawa non sta bene e non è un fulmine. SUZUKA: – Bello il parco con le giostre e l’otto volante, interessanti i negozi, simpatiche le guide. Ma la pista è vecchia e pericolosa. Ci sono più muri qua che in Val Trebbia o sul Muraglione!
ROSSI: – The Doctor, il numero uno, il più forte, il più popolare, il più tutto. Quando si è girato indietro a fine gara ha visto il vuoto e il suo ennesimo trionfo.
DUCATI: – La debuttante va sul podio, straccia tutti nel dritto e fa sognare persino i giapponesi. La rivale della Honda è rossa?
SUZUKI: – 13° Hopkins, un posto più indietro Roberts che commenta così: “Realisticamente questa è lo posizione in cui siamo”. Non c’è trucco non c’è inganno.
APRILIA: – Edwards arriva sesto dimostrandosi un lottatore senza paura, capace di trascinare la squadra e di far crescere la Cube. Viene dalla SBK senza complessi di inferiorità e con un carattere da leader. La Cube cresce…
HAGA:– Cade, si rialza, lo passano tutti, lui li supera e arriva 12°. Non pago raccoglie Rossi rimasto a secco lungo la pista e gli offre un giro di delirio in coppia. Troppo folle, però il manico c’è. PERUGINI: 10 – Corre da leone, vince e resta in piedi dopo un contatto con Cecchinello. In sala stampa fa ridere tutti telefonando “in lingua” a mammà. Come premio 5000 franchi di multa per un sorpasso con le bandiere gialle. Come a dire, sfigato anche nella vittoria…
DE ANGELIS:– Aveva la vittoria in tasca ed è riuscito a complicarsi la vita. Gara persa, ma lo smalto c’è.
POGGIALI: – Si potrebbe dire è nata una stella. In realtà la luce c’è da parecchio. E il terrore nei rivali cresce a vista d’occhio.
NIETO E ELIAS: – Partiti per vincere, hanno raccolto un sesto posto in due. Il primo alle prese con una moto agile come un paracarro, il secondo con un motore che grippava a raffica.
ROLFO: – Prima il ritmo che non arriva, poi i tempi che sono alti… Mistero, le altre Honda sul podio ci sono finite.
GIANSANTI: – Il mago di Suzuka è ancora secondo dopo un anno. Un pilota ritrovato, umile e corretto. Bravo.
MALAGUTI: – Debutto totale: moto e piloti per la prima volta nel mondiale su una pista tremenda. Lai non va a punti perché ha corso mezza gara senza silenziatore, Simon è un ragazzino che si farà. E la moto non è male.
YAMAHA:- Miglior moto al traguardo in ottava piazza con un pilota, Barros, che non stava in piedi con un ginocchio ko. Checa dice di non trovare il setting giusto, Abe ha corso con un prototipo che a occhio va più piano delle altre M1. Jacque non va vanti, Nakano è perso. Mah, per ora della moto non si vede il potenziale: il problema sono i piloti.
KAWASAKI: - Tre moto in pista, le Dunlop almeno hanno retto fino alla fine, ma il progetto sembra sbagliato, almeno sotto il profilo ciclistico. e il motore non spinge più di tanto. Anche in questo caso i piloti sono da tenere d'occhio: McCoy non sta bene, Pitt non è un fulmine, Yanagawa non sta bene e non è un fulmine. SUZUKA: – Bello il parco con le giostre e l’otto volante, interessanti i negozi, simpatiche le guide. Ma la pista è vecchia e pericolosa. Ci sono più muri qua che in Val Trebbia o sul Muraglione!
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