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Aprilia-Edwards: quasi fatta

il 30/10/2002 in Motogp

L’iridato SBK è stato a Noale per definire i dettagli del contratto. L’ufficializzazione, a meno di clamorosi dietro front, dopo Valencia. Intanto, però, potrebbe scoppiare la grana Haga. Laconi dirottato probabilmente in SBK

Aprilia-Edwards: quasi fatta
Noriyuki Haga pensieroso: sta scoppiando un caso?


Il tormentone di questo autunno sembra proprio arrivato alla sua ultima puntata. A meno di clamorosi scossoni, diventati ormai di moda nel motociclismo, copiando il lato peggiore di altri sport (contratti firmati e poi non rispettati), Colin Edwards sarà il numero uno dell’Aprilia nella MotoGP per i prossimi due anni.


Il texano ha infatti passato due giorni nel quartier generale della Casa di Noale a mettere a punto i dettagli del contratto, la cui ufficializzazione dovrebbe avvenire dopo l’ultima gara del mondiale, in programma a Valencia domenica prossima.
La firma dell’iridato della Superbike 2002 ha una duplice valenza. Innanzitutto questo significa che l’Aprilia potrà disporre delle gomme Michelin, le uniche allo stato attuale delle cose a permettere di poter lottare per il vertice; e poi che Edwards non stava giocando al rialzo con la Honda, come da più parti si è scritto, ma che il suo interesse per l’Aprilia era sincero, o quantomeno molto interessato dal punto di vista economico.
Con questa firma Edwards chiude così un capitolo tormentato anche se non è che esca completamente pulito da questa lunga vicenda. Le bordate sparate addosso alla Honda quando è stato scaricato, per altro ingiustamente, dopo la 8 Ore di Suzuka, la firma a questo punto affrettata con la Ducati in SBK con tanto di dichiarazioni d’amore; il ritorno di fiamma con la Casa giapponese poi e quindi l’esca lanciata alla Yamaha, ci hanno regalato un pilota confuso e poco professionale che francamente non ci aspettavamo.
In attesa di sapere se la Ducati farà valere le sue ragioni (checché ne dica il texano, il contratto con la Casa di Borgo Panigale è stato firmato e prevede una penale salata), tocca ora a Colin dimostrare che le sue non erano solo chiacchiere e… distintivo ma che realmente può essere l’uomo giusto per l’Aprilia nella MotoGP, che ha disperatamente bisogno di un pilota competitivo, anche per equilibrare la sfida con la coppia terribile della Ducati, Capirossi e Bayliss.


Forse non sembrerà casuale, ma a questo punto potrebbe comunque scoppiare la bomba Haga, promosso alla MotoGP dalla SBK, tanto per non concedere un po’ di pace a Noale. Il giapponese, che ha firmato un contratto con l’Aprilia la sera stessa dell’ultima gara SBK ad Imola, non ha digerito molto le voci sulle cifre economiche messe sul piatto della bilancia per Edwards.
In pratica al giapponese era stato prospettato un tetto salariale che poi con Colin verrebbe abbondantemente superato, con il pilota americano che arriverebbe a guadagnare quasi un miliardo e mezzo di vecchie lire in più all’anno rispetto a Nitronori.
Questo ha mandato su tutte le furie Haga che si sarebbe inoltre rifiutato di provare la moto a fine ottobre, rimanendo in Giappone, con la giustificazione che è inutile salire sopra un mezzo che verrà poi sostanzialmente modificato a livello di ciclistica.
Insomma, non c’è pace per la Casa di Noale, che però non può permettersi il lusso di scontrarsi con beghe di bottega ritardando uno sviluppo della tre cilindri che non accetta più ritardi.
In questa situazione va obbligatoriamente inserita anche la sorte della presenza Aprilia in SBK. A Noale avrebbero una voglia matta di prendersi un anno sabbatico ma premono le esigenze del mercato. Certo è paradossale che venga proposta la versione Haga replica della RSV mille quando il giapponese non la guiderà più…
Comunque alla fine dovrebbe prevalere la volontà di gareggiare, anche se in forma “risparmiosa” e senza un costoso top rider, sperando di riuscire ad inserirsi ugualmente nella lotta che sembra al momento questione esclusiva dei due ducatisti ufficiali Hodgson e Xaus.
L’obiettivo è quello di far rientrare in SBK Regis Laconi, che non viene ritenuto competitivo nella MotoGP ma che non si vuole scaricare dopo l’impegno senza lamenti messo in questa stagione con una moto da… brividi. Il francese non è un fuoriclasse ma in un campionato così povero di primedonne potrebbe fare sicuramente la sua figura ed è il candidato numero uno a guidare la RSV mille in una squadra che lo vedrebbe come unico pilota.

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