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Sepang ? gare: Biaggi demolisce le Honda

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Lui davanti e tre Honda RC-V subito dietro, impotenti. Poi le altre Yamaha M1, come quelle di Max. Melandri appiedato dal motore lascia la vittoria e la speranza a Nieto. Vincent domina la 125

Niente invece su cui scherzare per Marco Melandri, che a Sepang ha completato un solo giro pri
Lui davanti e tre Honda RC-V subito dietro, impotenti. Poi le altre Yamaha M1, come quelle di Max. Melandri appiedato dal motore lascia la vittoria e la speranza a Nieto. Vincent domina la 125 Seicentesima vittoria italiana nel motomondiale: la coglie uno dei più rappresentativi campioni della nostra scuola ed è giusto così.
Max Biaggi (nella foto, mentre festeggia sul podio con Fiorenzo Fanali) a Sepang si è imposto in una gara massacrante per il caldo, il buon ritmo e la grinta dei piloti Honda, forse troppo impegnati a lottare tra loro, ma aggressivi come pitbull.
Biaggi ha approfittato della loro rivalità, dei corpo a corpo tra Rossi, Ukawa e Barros e ha salutato la compagnia. Ha vinto di mezzo secondo, ma a tratti il suo vantaggio era ridotto al minimo; però alla fine la sua guida pulita, la sua scelta di traiettoria sempre perfetta ha avuto la meglio sulle Honda che oggi derapavano come nello speedway.
Onore a Biaggi, l'unico che in stagione abbia battuto la Honda e nemmeno una volta sola! La Yamaha non lo vuole più, ma il suo prescelto, Carlos Checa, oggi non ha fatto meglio di un settimo posto, battuto persino dal debuttante (sulla M1) Shinyia Nakano.


Passiamo al secondo, cioè a Rossi che porta a casa altri 20 punti pur in sella ad una moto che lo ha fatto arrabbiare ai massimi livelli. "Non riusciamo a trovare più un setting decente e abbiamo problemi col sistema che fa slittare la frizione in staccata (scarsa progressività)". Il tutto in pista si vede lontano un miglio. La Honda numero 46 sbanda paurosamente ad ogni staccata e il suo pilota fa errori a raffica. Non si sa chi sia il colpevole, però il risultato si è visto. E poi c'è Ukawa che oggi correva con il solo obiettivo di stare davanti al suo capitano?
Barros, che si è preso una sportellata da Rossi in staccata, chiude terzo: due podi in altrettante gare, non male il brasiliano. Meno incisivo del previsto Kato, con l'altra 211 del team Gresini, che è quinto alle spalle di Ukawa. Oggi il piccolo giapponese, forse a causa di un problema al collo (colpo di frusta nelle prove di ieri) non è stato mai in partita, salvo che nelle prime battute, poi un errore in staccata gli ha fatto perdere il passo.
Come sempre commovente Loris Capirossi che ha chiuso nono con la prima delle 500. Il romagnolo ha migliorato di 17 secondi il record dello scorso anno, ma non è bastato nemmeno per vedere il podio da lontano: lo strapotere delle quattro tempi (e i lunghi rettifili di Sepang) hanno trasformato la sua gara in una sofferta passione. In attesa della Ducati, per Loris c'è da masticare amaro: talento sprecato in sella ad una moto del passato.
Come sempre deludenti le Suzuki che anche qui non graffiano, Roberts è ottavo mentre Gibernau (14°) ha rotto un motore nel warm up); l'Aprilia, con le Dunlop senza grip è fuori dai punti. La Kawasaki di Pitt per ora è solo una presenza verde all'ultimo posto.
Classifica MotoGP
Gara 250: il dramma di Melandri
di Macio è durata poco, giusto due giri nei quali aveva seguito da vicino Nieto, partito al comando, con la sicurezza di avere già il mondiale in tasca. E invece, dopo due tornate, la sua moto, di colpo si è messa ad andare ad un cilindro. La centralina impazzita, la festa rinviata, la rabbia dentro ai box, nemmeno sfogata. Solo un interminabile silenzio.
Un lungo silenzio, come quello del suo motore. Melandri dopo Sepang ha 27 punti di vantaggio su Nieto che ha vinto, seguito come un'ombra da Toni Elias che ha ricevuto il perentorio ordine dai box di restare in seconda piazza fin dal decimo giro. E così è stato e adesso Nieto è carico, pronto per le due ultime battaglie finali, nel corso delle quali cercherà di acciuffare Melandri.
Cose che capitano: le centraline possono andare in tilt, ma la paura di perdere un titolo già vinto in una maniera così "virtuale" è una brutta bestia.


Passiamo a chiudere il podio: terzo è Roberto Rolfo, bella gara la sua con una Honda messa a posto solo nel warm up dopo prove disastrose. Il torinese consolida la sua terza piazza nel mondiale, ma Elias è lì che spinge e se oggi non avesse dovuto ubbidire alla squadra sarebbe ad un passo da Roberto.
Nello spettacolare duello per il quarto posto, Porto, complice una staccata un po' acrobatica di Battaini, ha regolato il bresciano e Randy De Puniet. Solo 13° Locatelli, partito bene ma con un finale di gara in calo.
Classifica 250
Gara 125: per Vincent è quasi fatta  
Marsigliese, inno nazionale della Francia nel faraonico impianto di Sepang, troppo grande per le 125 che sembrano piccoli insetti, ma chi ha vinto è un grande. Arnaud Vincent (nella foto a sinistra dopo la vittoria) esce dalla Malesia con un pezzo di titolo in tasca (26 punti di vantaggio su Poggiali), e la conquista sembra davvero meritata visto che Arnaud, uomo del Midi francese, allevatore di conigli e pilota concreto ha quasi sempre condotto la gara in testa.
Anche per l'Aprilia il titolo costruttori è oramai arrivato. Tornando a Vincent, prima ha messo dietro Pedrosa, combattivo e in sella ad una Honda molto competitiva, poi ha accettato la "scorta" di Cecchinello, suo improvvisato scudiero (Lucio è un pilota Aprilia), ma sempre spingendo al massimo, senza un momento di sosta.


e la Gilera hanno corso con estrema generosità, lottando sempre nel gruppetto di testa, ma il sammarinese ha dovuto incassare, anche se alla fine gli è andata meglio di quanto l'ordine d'arrivo inizialmente stilato avesse stabilito. In questo ordine d'arrivo, Poggiali era al nono posto, in quanto era scivolato all'ultima curva dell'ultimo giro ed era riuscito comunque a tagliare il traguardo in nona posizione. La bandiera a scacchi era stata però sventolata non all'arrivo di Vincent, bensì davanti ad alcuni doppiati che lo precedevano. Per questo motivo, come da regolamento, è stata ritenuta valida la classifica del giro precedente, nel quale Poggiali era quarto.  Pedrosa è così retrocesso e Cecchinello è finito al secondo posto. Adesso 20 punti separano Vincent da Poggiali: tanti, ma non sufficienti a fargli perdere ogni speranza di vittoria.
Di Cecchinello va detto che è stato grande: bella gara e primo podio della stagione che non sia frutto di una vittoria. Oggi il team manager pilota ha guidato con la testa e ha dato una mano a Vincent.
Tra gli italiani, o quasi, andati a punti, De Angelis è decimo, Sanna 11°, Giansanti 15°.
Classifica 125
La partenza delle 250
Arnaud Vincent e Lucio Cecchinello sul podio di Sepang

Poggiali
Valentino Rossi a Sepang

Scherzi e bevute sul podio delle 250 a Sepang

La festa
Niente invece su cui scherzare per Marco Melandri, che a Sepang ha completato un solo giro pri

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