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Qualifiche 2 al Mugello: le pole a Rossi, Battaini e Poggiali

il 01/06/2002 in Motogp

Grandi imprese di Rossi e Battaini, autori di due giri  incredibili quando la bandiera a scacchi era già pronta a sancire la fine delle prove ufficiali. Meno spettacolare Poggiali, ma la pole lo premia egualmente

Qualifiche 2 al Mugello: le pole a Rossi, Battaini e Poggiali
Melandri-uomo-ragno e Rossano Brazzi durante le prove

Una pole quasi per caso



Manuel Poggiali ieri aveva affermato che la pole position non gli interessava particolarmente: meglio sfruttare il poco tempo a disposizione durante le prove per mettere a punto perfettamente la moto e vincere poi la corsa.
Nonostante questo "disinteresse", il campione del mondo della 125 domani partirà in pole position.

Il tempone è arrivato a 7' dal termine del turno, quando nessuno ancora aveva battuto la pole provvisoria realizzata ieri da Jenkner. Poi Poggiali ha insistito, ed è anche riuscito a migliorarsi, nonostante gli si fosse caparbiamente incollato a ruota Pedrosa, che grazie a questo "traino" è riuscito a conquistare il secondo posto della prima fila.

Il turno di prove è stato spezzato in due a causa della terribile caduta di Max Sabbatani, (nella foto) che, sbalzato di sella, è rimasto incastrato con un piede tra la ruota posteriore e il forcellone, rimanendo così legato alla moto durante tutti i suoi capovolgimenti nello spazio di fuga. Fortunatamente la diagnosi per il pilota, al momento in cui è salito sull'elicottero diretto all'ospedale fiorentino di Careggi, si è limitata alla frattura della gamba destra.
Nella stessa curva sono caduti anche Azuma e Rodriguez, ma senza la sfortuna di Sabbatani.
Al terzo posto si è piazzato un eccellente De Angelis, che ha preceduto Borsoi e Jenkner.

 

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MotoGP: Rossi, un giro, una pole!

Il primo quarto d'ora del secondo turno di prove ufficiali del GP d'Italia si snoda nella calma più piatta: ieri era stata pronosticata una lotta accesa a suon di primati, invece dopo venti minuti l'unico pilota ad essersi migliorato è Alex Barros, con la moto finalmente a punto, e un'altra notizia degna di nota è la caduta di John Hopkins, che nel primo turno di prove ufficiali aveva ottenuto un tempo eccellente.
La bonaccia continua e qualcuno comincia ad ipotizzare che i tempi non scenderanno a causa dell'asfalto più caldo, che non assicura lo stesso grip di ieri. Dalle retrovie comunque qualche pilota comincia ad affacciarsi: Jacque, ad esempio, che sale fino alla seconda fila, imitato da McWilliams e da Aoki. Biaggi gira ad un ritmo elevatissimo, che lo porta a ripetere il tempo che venerdì gli era valso la seconda posizione alle spalle di Checa, e lo stesso fa Rossi, che si replica al millesimo. Poi, quando mancano 4' alla fine del turno, Max piazza trova ancora un po' di gas da qualche parte e passa a condurre, di un soffio davanti al compagno di marca.


Tutti i protagonisti tornano in pista con le gomme più tenere e scoppia il caos: gran giro di Capirossi, che conquista il terzo posto, poi Jacque supera Ukawa diventando leader della seconda fila, ma arriva Laconi con l'Aprilia e lo fa scalare di un posto.
Finito? No: all'ultimissimo minuto Rossi decide di fare sul serio; comincia a demolire un intertempo dopo l'altro e conclude con un vantaggio di oltre mezzo secondo su Biaggi proprio allo scadere del tempo utile.


La prima fila è quindi composta da Rossi, Biaggi, Checa e Capirossi. Poi c'è un Laconi semplicemente raggiante che dichiara: "Sono felicissimo per l'Aprilia e anche per me, perché è successo qui al Mugello e io sono mezza italiana".

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250: Battaini promette e mantiene


In corsa ha sempre scontato partenze infelici, ma in prova è semplicemente il dominatore della stagione. Parliamo di Franco Battaini, che nel grand finale delle prove  del GP d'Italia classe 250 ha fatto a tutti i suoi colleghi lo stesso scherzo che Rossi aveva fatto poco prima a quelli della MotoGP.
Melandri fino a pochi minuti dalla conclusione era sembrato inattaccabile. Ci aveva provato Locatelli, ripresosi bene da una brutta caduta nelle libere della mattinata, ma era solo riuscito a scalzare Porto dal secondo posto; ci aveva provato lo stesso Battaini, migliorando il suo tempo di ieri, ma non tanto da impensierire il pilota ufficiale dell'Aprilia; ci aveva provato infine Nieto, ma senza risultato.


Poi, a 7'25" dal termine, la prima doccia fredda per Melandri e anche per l'Aprilia: un giro eccezionale di Porto con la sua Yamaha privata gli strappava la pole position; l'argentino era il primo a scendere sotto 1'55" (ben lontano comunque dall' 1'53"9 di Harada nel 2001) . Poi era la volta di Battaini, che a meno di due minuti dalla conclusione si sparava in pista promettendo che sarebbe tornato al box con la pole in tasca. Promessa mantenuta: pennellando da vero artista tutte le "S", le salite e le discese del Mugello, Battaini sfrecciava sul rettilineo d'arrivo bloccando il cronometro su 1'54"344, miglior tempo assoluto delle prove 2002.
Senza speranza la risposta di Melandri, balzato in sella alla sua ufficiale quando ormai non c'era più tempo per reagire: dopo aver illuso con un tempo record nel primo intertempo, il ravennate commetteva un errore e non riusciva più a recuperare.
In prima fila quindi, oltre a Battaini e a Porto, anche Elias e Nieto, che nel finale del secondo turno hanno girato più forte di Melandri, che partirà primo della seconda fila.

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