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Altri sport
Ritorna la Gazzaniga
il 13/04/2006 in Altri sport
Il Costruttore milanese ritrova le piste dopo un decennio di inattività. Prenderà parte al CIV nella categoria 125 con una moto interamente progettata e costruita in casa, ricca di soluzioni esclusive e che già dai primi test mostra un buon potenziale. Ec
Testo e foto di Alessandro D’Aiuto
Angelo Gazzaniga con la sua ultima creazione
Un progetto ambizioso che si basa sull’esperienza, sull’inventiva e - perché no - anche sulla fantasia di un coraggioso costruttore artigianale che investe di tasca propria per prendere parte al Campionato Italiano di Velocità con la mal celata aspettativa di ben figurare.
Potremmo riassumere così il nostro incontro con Angelo Gazzaniga, industriale milanese nel settore della maglieria con una sfrenata passione per le corse.
Quello delle competizioni è un mondo che “il signor Angelo” conosce molto bene e che frequenta dal 1972, prima direttamente come pilota e in seguito come tecnico.
Inizia lavorando sulle Bimota/Harley-Davidson, progetta in seguito i telai delle sue moto, spinte da motori Rotax 125 e 250 cc con cui, privato tra i privati, riesce a cogliere qualche buon risultato nel Mondiale con Domenico Brigaglia, oggi direttore tecnico in SBK col team PSG-1.
Continua a competere con risultati alterni fino al 1994 con Lucio Cecchinello, poi si decide il ritiro.
Difficile però spegnere il fuoco della passione, specie quando è accompagnato dall’esperienza, dalla voglia di mettersi in discussione e, non ultimo, dalle possibilità economiche e così nel 2004 Angelo Gazzaniga riaccende i motori e questa volta lo fa nel vero senso della parola mettendo in cantiere un progetto completo.
Motore e telaio vengono totalmente progettati in casa, il primo attingendo a piene mani dall’esperienza fatta sui monocilindrici Rotax, mentre per quanto riguarda la ciclistica si dà libero corso all’inventiva costruendo un telaio in alluminio con rinforzi in carbonio, completamente ricavato dal pieno ed assemblato nelle sue parti servendosi di colla aeronautica.
Non è così immediato capire quale e quanto lavoro ci sia dietro ad una realizzazione di questo tipo: si pensi solamente che per ricavare tutta la parte del canotto dello sterzo, del peso di 700 grammi, viene lavorato un pieno di alluminio da 16 chili!
Per cercare la massima leggerezza tutto il forcellone posteriore, così come le piastre dello sterzo ed i piedini della forcella, sono fusi in lega di magnesio.
Il propulsore è molto convenzionale nello schema ma presenta una miriade di soluzioni interessantissime. Si tratta di un classico monocilindrico 2 tempi con ammissione a disco rotante laterale ed alimentazione a carburatore: ampiamente ispirato all’analoga unità Rotax, è stato affinato per due anni in ogni suo parametro.
Al banco sono stati rilevati circa 51 cavalli alla ruota a tra i 12.500 ed i 13.000 giri: un risultato dovuto in gran parte, secondo Gazzaniga, alla scelta di posizionare anteriormente la luce di scarico e all’originale carburatore completamente autocostruito.
Quest’ultimo è realizzato in magnesio, è a valvola piatta con sensore di apertura ed ha la particolarità di disporre di due power jet comandati da centraline per migliorare e addolcire la risposta ai regimi inferiori senza servirsi di una valvola allo scarico.
Interessanti anche i freni anteriori: i due dischi flottanti Braking a margherita, realizzati appositamente, sono lavorati da due piccolissime pinze radiali ricavate dal pieno, forti di quattro pistoncini contrapposti e di diametro differenziato.
E’ il trentunenne Simone Lanzini il pilota che dovrà portare in gara questo “laboratorio viaggiante”: dal 1993 ha corso in molte categorie come privato ed ha collezionato qualche apparizione come widcard a livello continentale.
La prossima stagione sarà per lui la prima completa nel CIV e, malgrado le poche uscite effettuate fino ad oggi, il suo commento sulla moto è molto positivo: “Mi aspettavo una moto molto più complicata e difficoltosa, invece la base di partenza è ottima, c’è solo da lavorare sulla messa a punto perché il progetto è giovane. Non so esattamente a che livello siano gli altri team, ma so che dovremo lottare ma con i dati che abbiamo in mano confido di inserirmi tra i primi dieci in classifica generale. Ovviamente sperando di vincere…”
L’appuntamento è dunque per il 30 aprile 2006 sul circuito di Monza per il primo appuntamento del Campionato Italiano Velocità.
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