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Rossi ha provato la Ferrari
Convocato da Luca di Montezemolo a Fiorano, il pesarese ha compiuto una ventina di giri sulla F2004. Ha girato forte: solo tre secondi sopra il record della pista. Infrante tutte le regole dello sponsoring
Valentino Rossi va veloce, anche in auto. Arrivato in mattinata a Fiorano, nella pista della Ferrari, il pilota che ha appena vinto il Gp di Sud Africa con la M1 marchiata Gauloises è salito (travestito da Michael Schumacher, con casco rosso in tinta con la tuta) sulla Ferrari 2004 e ha iniziato ad inanellare una prima serie di cinque giri, condita da un dritto.
Ritornato ai box, ha ripreso, migliorando passaggio dopo passaggio per una quindicina di tornate fino a fermare i cronometri sul ’59, tre secondi sopra il record della pista. Un bell’andare per un pilota che una F1 non l’aveva mai guidata.
Secondo i bene informati, si tratta di un’operazione organizzata da Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari che da tempo aveva promesso un test a Valentino. Si dovrebbe trattare di un’uscita unica, visto che giovedì tutto lo staff Ferrari passerà a Imola per il Gran Premio del 25 aprile. L’operazione conferma una cosa: Rossi va forte con tutto e quindi anche con una F1, ma anche che alcune regole di sponsoring sono completamente saltate: il pilota corre per la Yamaha che ha la Toyota presente in F1 ma è soprattutto supportato dalla Gauloises, marchio concorrente della Marlboro che è sponsor Ferrari e Ducati. Qui le possibilità sono due: o Rossi ha un contratto che gli lascia assoluta libertà fuori dalle gare, oppure esiste una clausola secondo la quale a fine stagione, se porterà il titolo alla Yamaha, è libero di passare alla concorrenza tabaccaia, potendo scegliere tra Ducati e Ferrari in Formula Uno.
Non è un caso che negli ultimi tempi Valentino Rossi abbia notevolmente ammorbidito i suoi giudizi su Schumacher - che non è più l’antipatico per eccellenza - mentre le sue apparizioni ai Gp sono sempre accolte con grande onore da Bernie Ecclestone che sogna un personaggio come Rossi, uomo in un mondo di robot.
Oppure, mettiamoci anche il carattere di Rossi che si è detto: “Ho la possibilità di fare un test con la Ferrari, perché negarmi un’esperienza del genere?”. Forse nella gioia dall’essere fuggito dalla Honda c’è anche il senso di libertà di poter muoversi senza restrizioni.
Da ricordare che il salto dalle due alle quattro ruote lo hanno fatto in tanti: Dorino Serafini, Giocomo Agostini - che però si fermò alla Formula Aurora - Mike Hailwood che vinse soprattutto in Formula 2. Nel passato più recente anche Max Biaggi fece un test con una Formula 3000. Solo ad un pilota, John Surtees, riuscì il grande slam: l’inglese vinse in 500 con la MV per passare alla Ferrari e conquistare il titolo mondiale con la “rossa” nel 1964. Forse i tempi sono maturi per un'impresa analoga. Così Rossi sarebbe il primo ad aver vinto 125, 250, 500, MotoGp e F1. E gli altri?
Ritornato ai box, ha ripreso, migliorando passaggio dopo passaggio per una quindicina di tornate fino a fermare i cronometri sul ’59, tre secondi sopra il record della pista. Un bell’andare per un pilota che una F1 non l’aveva mai guidata.
Secondo i bene informati, si tratta di un’operazione organizzata da Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari che da tempo aveva promesso un test a Valentino. Si dovrebbe trattare di un’uscita unica, visto che giovedì tutto lo staff Ferrari passerà a Imola per il Gran Premio del 25 aprile. L’operazione conferma una cosa: Rossi va forte con tutto e quindi anche con una F1, ma anche che alcune regole di sponsoring sono completamente saltate: il pilota corre per la Yamaha che ha la Toyota presente in F1 ma è soprattutto supportato dalla Gauloises, marchio concorrente della Marlboro che è sponsor Ferrari e Ducati. Qui le possibilità sono due: o Rossi ha un contratto che gli lascia assoluta libertà fuori dalle gare, oppure esiste una clausola secondo la quale a fine stagione, se porterà il titolo alla Yamaha, è libero di passare alla concorrenza tabaccaia, potendo scegliere tra Ducati e Ferrari in Formula Uno.
Non è un caso che negli ultimi tempi Valentino Rossi abbia notevolmente ammorbidito i suoi giudizi su Schumacher - che non è più l’antipatico per eccellenza - mentre le sue apparizioni ai Gp sono sempre accolte con grande onore da Bernie Ecclestone che sogna un personaggio come Rossi, uomo in un mondo di robot.
Oppure, mettiamoci anche il carattere di Rossi che si è detto: “Ho la possibilità di fare un test con la Ferrari, perché negarmi un’esperienza del genere?”. Forse nella gioia dall’essere fuggito dalla Honda c’è anche il senso di libertà di poter muoversi senza restrizioni.
Da ricordare che il salto dalle due alle quattro ruote lo hanno fatto in tanti: Dorino Serafini, Giocomo Agostini - che però si fermò alla Formula Aurora - Mike Hailwood che vinse soprattutto in Formula 2. Nel passato più recente anche Max Biaggi fece un test con una Formula 3000. Solo ad un pilota, John Surtees, riuscì il grande slam: l’inglese vinse in 500 con la MV per passare alla Ferrari e conquistare il titolo mondiale con la “rossa” nel 1964. Forse i tempi sono maturi per un'impresa analoga. Così Rossi sarebbe il primo ad aver vinto 125, 250, 500, MotoGp e F1. E gli altri?