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Kawasaki 600 Ninja Trophy
Tutti insieme ad armi pari. Il mito del trofeo monomarca, della gara fatta “tutti alle stesse condizioni". il nostro Antonio Vitillo non ha resistito e, non appena la kawasaki gli ha offerto una chance, si è lanciato sul circuito di Vallelunga
I trofei monomarca hanno il pregio di accendere le speranze anche per i “comuni mortali” che vogliono dimostrare il proprio talento sportivo; si ritiene che siano economici e facili da gestire anche per un pilota assolutamente privato.
Palestra per i più smaliziati, scuola per i neofiti della staccata al limite, mostrano comunque il rovescio della medaglia: non sono esattamente alla portata di tutti i portafogli; perché quando si parla di sport a motore di “bigliettoni” , comunque, ne servono un bel po’.
Ma se paragoniamo i costi di un trofeo al budget che servirebbe per partecipare ad un qualsiasi altro campionato nazionale, allora è possibile dire con una buona dose di ragione che siano quantomeno abbordabili.
Oggettivamente è indiscutibile, invece, il successo che negli anni hanno avuto: qualcuno di voi ricorderà forse i Trofei Aspes e Laverda SFC della fine anni ’70. Poi si affacciarono sui campi di gara i trofei Honda nei primi anni ’80, e seguirono a ruota i trofei per Laverda 125, quelli per le Yamaha, Suzuki, Cagiva, Aprilia, Ducati….
Alcuni di essi furono addirittura di contorno alle gare mondiali disputate in Italia, altri proponevano la formula “chiavi in mano” e e qualcuno tentò la forula del “tutto al femminile”. Da ognuno usci almeno un nome noto, talvolta personaggi che sono diventati di lustro nazionale nel mondo.
La storia dei monomarca è lunga più di un quarto di secolo, una storia densa di aneddoti, di curiosità, di piccole e grandi storie personali, di amicizie, di amori sbocciati, di conquiste sportive e di speranze crudelmente sopite.
Uno spaccato di vita motociclistica nostrana a cui non potevano “mancare” i Trofei Kawasaki, nati anch’essi una ventina d’anni fa con le celeberrime GPZ ed arrivati a noi con le sempreverdi (è proprio il caso di dirlo… ) Ninja ZX-6RR: invitati da Kawasaki Motors Europe e Rossocorsa vi abbiamo appena partecipato!
E’ alla sua quarta edizione il più classico dei Trofei Kawasaki. La partecipazione è aperta a tutti, senza limiti di età né di sesso: le classifiche sono due, l’Assoluta e la Under 23. Per iscriversi al trofeo basta essere provvisti di licenza junior o Elite e si può mandare la scheda di partecipazione alla società Rossocorsa, organizzazione che oltre ad iscrivere i piloti alle 6 gare nazionali, fornisce i transponder ed il kit di preparazione per le moto, il servizio ricambi in pista e l’assistenza tecnica di base.
I kit sono differenziati per anno di immatricolazione delle ZX 6RR, siano esse del 2003 o del 2004. Tra i “prelibati” pezzi speciali forniti da Rossocorsa, ci sono carenature e codoni nuovi e più leggeri ed i set di personalizzazione della trasmissione finale, mentre abbiamo trovato particolarmente interessanti sia le speciali centraline di accensione, sia l’impianto di scarico completo. E’ oramai un dato di fatto di come i kit siano stati a lungo testati in pista, rivelando una buona affidabilità oltre a quell’incremento prestazionale da noi stessi verificato.
Va poi sottolineato positivamente l’equipaggiamento delle moto con pneumatici Pirelli Supercorsa, coperture che aiutano a mettere ulteriormente in luce le già buone prestazioni ciclistiche delle Ninja 600, un valore aggiunto che cresce ulteriormente in caso di pioggia, quando il regolamento prevede l’utilizzo delle gomme Rain, proprio come nel campionato Mondiale Supersport!
La Rossocorsa, pur avendo chiuso le iscrizioni per questa stagione, è in grado di noleggiare alcune moto pronto gara, ottima occasione per chi, senza investire molto denaro, voglia verificare il proprio livello di competitività.
citiamo i prezzi di iscrizione al trofeo per questa stagione già iniziata, prezzi che partivano dai 1460 Euro per coloro che avevano preso parte al campionato nella stagione 2003 e che dunque disponevano già di un kit di base, per arrivare ai 2489 Euro per chi si presentava a cavallo della versione 2004.
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Quello di Vallelunga è il primo round di un 600 Ninja Trophy lungo 6 gare. È venerdì quando ci tuffiamo nel paddock che nell’occasione è anche sede della gara del Campionato Europeo. Beppe Amato ed i ragazzi che compongono lo staff Rossocorsa ci trattano come fossimo piloti ufficiali: ben consci di non meritare tale attenzione, ci caliamo volentieri nel comodo ruolo. Aiutati da una buona dose di faccia tosta ed un minimo di ironia, nell’accogliente hospitality scioriniamo teorie sulla curva di erogazione della potenza, sui rapporti da montare, sulle regolazioni all’assetto da effettuare, pur consapevoli che le nostre velleità sportive sono molto ridimensionate da un pezzo.
Ma “com’è bella” la Ninja numero 2 a noi assegnata?! È un modello 2004, intonsa, così nuova che sembra ancora da rodare…almeno così pensiamo, ma un competente meccanico prima di entrare in pista, cosciente della buona qualità meccanica della Ninja, col polso destro ci mima sornione: “Dai gas!”…
La Kawasaki ZX-6RR 2004 è sorprendentemente più performante della versione 2003. Il motore ha ricevuto una buona dose di aggiornamenti e poi questa versione da trofeo si avvale una centralina da Supersport. Il motore allunga fino oltre la zona rossa ed i 15.500 giri/minuto: aprendo l’acceleratore è immediata la risposta della ruota motrice, così violenta che ci sembra di avere un dispositivo rapido di comando del gas. Cosa che invece non è: la Ninja 2004 è animale da gara già nella configurazione di serie, ma alcune altre modifiche regalano, senza esagerazione, almeno uno, due secondi al giro.
Le prove ufficiali del sabato ci pongono verso la metà della griglia di partenza della finale B, quella che potremmo definire più “amatoriale”, ma per non disturbare la delicata fase dello start per chi partecipa investendo motivazioni, sentimento e denari nell’intero campionato, decidiamo che prenderò il via dai box. Esco dalla curva della Trincea, quella che immette nella parte di tracciato visibile dalle tribune, avendo già ripreso il gruppo e superato quattro concorrenti. Contino nei sorpassi come sotto effetto di Gerovital, finchè il pilota che immediatamente mi precede centra in pieno una moto a terra all’uscita della Esse: la sua ZX-6RR letteralmente decolla, facendo una terrificante piroetta proprio sopra la nostra testa in fase di atterraggio! A salvarmi, per fortuna, è una sfrizionata. Bandiera rossa.
Veniamo a sapere che il pilota caduto è solo svenuto e partiamo per la seconda frazione con il cuore più leggero. Il copione si ripete: pronti via dalla corsia box, recupero, rimonta. Un pilota da sorpassare chiude bene ogni varco, però mi rallenta mentre il gruppo avanza; impiego un giro ma alla fine riesco a passarlo, iniziando il recupero sul gruppo di centro classifica. Alla fine arrivo a prendere il “gruppone”, proprio mentre il, purtroppo, “Gerovital” si esaurisce…
Spossato, chiudo la gara al 14° posto, più ricco di esperienza e grato nei confronti della Kawasaki e di Rossocorsa nell’avermi aiutato a riportare in circolo l’adrenalina dei tempi migliori.
INFO
ROSSO CORSA by G.S.A. Organization S.r.l.
tel 051 6511712 fax: 051.791924 cell. 335.6216555
info@rossocorsaonline.com
oppure il Servizio Clienti KAWASAKI MOTORS EUROPE N.V. – Filiale Italiana
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 14 alle ore 16 - tel. 02.412821
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