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Prove della redazione

Suzuki Burgman 200 ABS, Sym Joyride 200 Evo f.i.

Stefano Borzacchiello il 13/04/2015 in Prove della redazione
Suzuki Burgman 200 ABS, Sym Joyride 200 Evo f.i.
Suzuki Burgman 200 ABS
200,0 cc / 13,5 kW (18,36 CV) / 13,5 kW (18,36 CV) / Euro3
€ 4.590 c.i.m.
Sym Joyride 200 Evo f.i.
171,2 cc / 11,00 kW (15,00 CV) / 1 cilindro orizz. / Euro3
€ 3.100 c.i.m.

Per sopravvivere agli stressanti ritmi imposti dalle nostre città servono scooter robusti, pratici, in grado di soddisfare tutte le esigenze quotidiane. Mezzi collaudati come il Sym Joyride e il Suzuki Burgman

Se la moto la consideriamo la compagna a cui fare la bella vita tra weekend e viaggi, spesso in uno scooter cerchiamo invece un mezzo "da lavoro", che ci assecondi in tutto: pratico da inforcare al mattino per andare in ufficio e che ci consenta di muoverci rapidamente nel traffico senza consumare tanto. Oltre a essere comodo e spazioso, deve possibilmente avere un sottosella o una pedana in cui sistemare tutto quello di cui abbiamo bisogno per affrontare la giornata. Per non farci perdere tempo deve poi essere dotato di un cavalletto veloce da estrarre quando lo parcheggiamo e di un tappo di rifornimento che ci permetta di far benzina senza dover scendere dalla sella. Insomma, per sopravvivere alla stressante vita cittadina servono mezzi robusti, funzionali e ben fatti. Veri "muli da città" come il Sym Joyride 200 i EVO e il Suzuki Burgman 200 ABS, due commuter dalle dimensioni compatte in grado di soddisfare, ognuno a suo modo, tutte le nostre esigenze senza farci rimpiangere la mancanza di qualche cc (e CV) in più. a questo proposito val la pena sottolineare che la cilindrata 200 si può valutare magari come alternativa alla 125 anche se ci si sposta prevalentemente in ambito urbano, perché, a fronte di costi di gestione e consumi paragonabili o di poco superiori, offre più brio e inoltre consente di accedere a tangenziali e autostrade.

Compagni di vita

Sym e Suzuki hanno un design classico con carenature affusolate in cui spiccano i grandi gruppi ottici anteriori. Su entrambi siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla qualità costruttiva e dalla cura nelle verniciature, in particolare sul Burgman che in questa nuova versione 2014, oggetto di un accurato restyling estetico, ha fatto un netto passo in avanti rispetto al precedente modello. In quanto a praticità, Sym e Suzuki giocano su due piani diversi: il Joyride ha un sottosella poco profondo e un minuscolo vano nel retroscudo, ma offre in compenso una pedana piatta fra le più ampie della categoria, utile per alloggiare in mezzo alle gambe anche un grande borsone. Il Suzuki Burgman è un vero cargo: nel sottosella permette di stivare ben due caschi integrali, inoltre è dotato di un profondo cassetto centrale con serratura nel retroscudo, dove è sistemata anche la presa da 12V. Presenta poi un piccolo vano, sempre con sportello, sul lato destro dello scudo, comodo per riporre altri piccoli oggetti o il biglietto dell'autostrada. Osservando il ponte di comando, il Sym ha un quadro strumenti dall'impostazione tradizionale, chiaro e completo ma dal design un po' datato, mentre il Burgman sfoggia una moderna strumentazione multifunzione che visualizza parecchie informazioni compreso il consumo medio di carburante e informa anche quando è necessario fare il cambio dell'olio. Inoltre è presente la spia "Eco drive", che si accende quando si guida in modo oculato: più l'indicatore resta illuminato, meno si consuma. Vale quindi la pena di seguire i suoi consigli il più possibile! Restando sulle dotazioni, il Sym è uno degli scooter più rapidi per far rifornimento: il tappo, sistemato nel retroscudo, si apre a scatto semplicemente girando la chiave nel blocchetto di accensione. Offre poi lo schienalino per il passeggero e ha di serie anche un efficace sistema antifurto che, quando inserito (per farlo basta premere un pulsantino nel sottosella), taglia la corrente. Il Suzuki, con il tappo alloggiato nel tunnel e protetto da uno sportellino, consente comunque di far rifornimento rimanendo seduti, ma richiede qualche secondo in più per effettuare l'operazione. Comune ai due mezzi la presenza sia della stampella laterale (con blocco di sicurezza), sia del cavalletto centrale, che su entrambi richiede poco sforzo per essere inserito.

Sfide metropolitane

La posizione di guida del Sym è ben congegnata: la schiena sta dritta e il manubrio si trova alla giusta distanza dal busto. Lo spazio sulla seduta è decisamente abbondante, così come quello a disposizione per gambe e piedi sulla pedana. Sul Burgman si è meglio inseriti nello scooter e la posizione di guida è più raccolta, la sella bassa e rastremata nella parte anteriore aiuta ad appoggiare meglio i piedi e a muoversi nelle operazioni di parcheggio. Sul Suzuki lo spazio è un po' limitato dal tunnel centrale, ma come sul Sym le gambe si possono allungare con naturalezza.

La coppia è servita<

Ai passeggeri è riservato su entrambi un ottimo trattamento: le sedute oltre ad essere ampie non sono troppo in alto rispetto a chi guida e il passeggero non resta eccessivamente esposto, inoltre può contare su maniglie comode da impugnare e su pedane ben raggiungibili. Quelle del Burgman sono integrate, mentre sul Sym sono a scomparsa: per estrarle anche stando in sella, senza sporcarsi le mani, basta una lieve pressione del piede e il gioco è fatto! Lanciati nel traffico, Sym e Suzuki se la cavano con disinvoltura. Nella decisiva prova dello slalom, complice il baricentro basso, il più svelto si rivela il Burgman che svicola con estrema facilità fra le auto. Anche nelle manovre alle basse andature il giapponese è più maneggevole e quando si affronta l'ingresso in curva con piglio deciso la forcella offre maggior rigore rispetto a quella del taiwanese, che si dimostra però più stabile del Suzuki quando è lanciato alla massima velocità. I motori hanno la potenza giusta per muoversi veloci in città, ma in particolare si distinguono per essere silenziosi e poco assetati. La fluidità e le regolarità di questi mono è merito di trasmissioni ben accordate, in cui emergono però tarature diverse: quella del Sym è più pronta, mentre quella del Suzuki "attacca" più in alto; entrambi i motori prediligono comunque gli alti regimi. Passando ai freni, questi sono ben modulabili tanto che con sole due dita su entrambe le leve si riesce a gestire con dimestichezza la frenata anche nelle situazioni di emergenza. Il Suzuki in questa versione ha però un plus non da poco: un ABS veramente a punto, tanto che si avverte la sua presenza solo quando serve. Le sospensioni di entrambi lavorano bene, digerendo senza problemi le malformazioni della strada. Anche dopo ore di guida, grazie a sedute ben imbottite, a un riparo efficace e a vibrazioni minime, questi commuter sono promossi a pieni voti per il comfort. Scesi di sella e parcheggiati gli scooter uno a fianco dell'altro, pensiamo ancora una volta che due mezzi così hanno tutto quel che serve. Scegliere quindi diventa dura, ma qui Sym cala l'asso: un prezzo davvero competitivo, considerando qualità e dotazione. Suzuki dal canto suo giustifica la spesa superiore, oltre che per l'ABS, anche con la forza del brand, da far valere magari in futuro qualora si decida di rivenderlo.

Dati Tecnici

 
Suzuki Burgman 200 ABS
Suzuki
Burgman 200 ABS
Sym Joyride 200 Evo f.i.
Sym
Joyride 200 Evo f.i.

Motore

1 cilindro orizzontale 1 cilindro orizzontale

Cilindrata

200,0 cc 171,2 cc

Serbatoio (litri)

10,5 lt 7,6 lt

Trasmissione

automatica con frizione centrifuga automatica con frizione centrifuga

Telaio

telaio in tubi di acciaio tubi d'acciaio

Sospensione anteriore

forcella da 33 mm forcella telescopica

Sospensione post./regolazioni

doppio ammortizzatore regolabile nel precarico doppio ammortizzatore regolabile nel precarico

Pneumatico ant./post.

ant. 110/90-13; post. 130/70-12 ant. 110/90-13; post. 130/70-12

Interasse

1.465 1.440 mm

Lunghezza

2.055 2.100 mm

Larghezza

740 n.d.

Altezza sella

735 760 mm

Peso in ordine di marcia

163 kg 156 kg

Potenza max/giri

13,5 kW (18,36 CV) a 8.000 giri 11,00 kW (15,00 CV) a 8.000 giri

Coppia max/giri

17,0 Nm (1,7 kgm) a 6.000 giri 13,24 Nm (1,35 kgm) a 6.500 giri

Freno stazionamento

non presente non presente

Pedane passeggero

integrate retrattili

Presa da 12V

presente non presente

Cavalletti

centrale/ laterale centrale/laterale

Vano sottosella

2 caschi integrali 1 casco jet

Vano retroscudo

2 di cui 1 con serratura 1, di piccole dimensioni

Prestazioni

Il commento del centro prove

Quando le cilindrate in gioco sono piccole, come nel caso di questi scooter, i 3 CV e i quasi 30 cc a favore del Burgman (che è un 200 pieno) lo avvantaggiano, pur non facendo segnare quella differenza netta nelle prestazioni che si potrebbe supporre. È soprattutto la taratura delle trasmissioni, più pronta sul Joyride e più distesa sul Burgman, a consentire al taiwanese di difendersi. Nella prova di frenata gli impianti si rivelano entrambi a punto e modulabili, e la mancanza di ABS non penalizza il Sym. Nei consumi che abbiamo rilevato nella prova, l'efficenza del motore giapponese consente percorrenze leggermente superiori.

Curva di accelerazione

Suzuki Burgman 200 ABS, Sym Joyride 200 Evo f.i.

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1,8 m/s
Temperatura aria 19°C
Pressione atmosferica 1.003 mb
Temperatura asfalto 29°C

Rilevamenti

 
Suzuki Burgman 200 ABS
Suzuki
Burgman 200 ABS
Sym Joyride 200 Evo f.i.
Sym
Joyride 200 Evo f.i.

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 114,7 km/h (39,0 s) 108,5 km/h (40,6 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 19,6 s (104,3 km/h) 20,2 s (99,5 km/h)
0-1000 m 39,0 s (114,7 km/h) 40,6 s (108,5 km/h)
0-40 km/h 3,8 s (28,6 m) 4,0 s (31,7 m)
0-90 km/h 12,6 s (209,2 m) 13,9 s (234,5 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

50-90 km/h 9,1 s (185,1 m) 9,5 s (195,2 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

90-50 km/h 2,2 s (48,9 m) 2,4 s (51,4 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,5 m) 2,7 s (24,4 m)

CONSUMO

Urbano 28,2 km/l 25,6 km/l
Extraurbano 26,8 km/l 24,3 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 27,9 km/l 26,7 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 166,5 kg 161,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 40,0/60,0 39,0/61,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 41,0/59,0 39,0/61,0

Pagelle

 
Suzuki Burgman 200 ABS
Suzuki
Burgman 200 ABS
Sym Joyride 200 Evo f.i.
Sym
Joyride 200 Evo f.i.

In sella

Il Sym ha una posizione naturale e offre tanto spazio ai piedi sull'ampia pedana. Il Burgman è altrettanto invitante, ma in sella si sta un po' più raccolti. Su entrambi, per il massimo comfort, si possono allungare le gambe.
4.0
4.0

Comfort

Sul Joyride e sul Burgman la protezione aerodinamica dei plexiglass è efficace e le sedute davvero confortevoli, in particolare quella del Sym che offre anche un supporto lombare ben conformato.
3.0
3.5

Dotazioni

Il Suzuki ha una strumentazione sofisticata e la presa da 12V, il Sym offre il tappo di rifornimento a scatto automatico e un pratico sistema di antifurto. Entrambi hanno il cupolino e il doppio cavalletto di serie.
3.5
3.0

Qualità percepita

Sym e Suzuki hanno plastiche solide, assemblaggi robusti e verniciature curate, ma il Burgman, complice anche l'effetto dell'azzeccato restyling, trasmette una qualità percepita superiore.
4.0
3.0

Capacità carico

Il Suzuki ha un sottosella ampio e spazioso in cui entrano due caschi integrali, e in più offre due comodi vani retroscudo. Il Sym ha un vano di carico modesto, ma si rifà con una pedana piatta fra le più ampie della categoria.
4.5
3.5

Motore

La cilindrata 200 da noi è poco considerata, ma per chi si sposta per lo più in città questi motori sono una valida alternativa al 125 cc: hanno più verve e garantiscono consumi di carburante abbastanza contenuti.
4.0
4.0

Trasmissione

Il Sym ha una trasmissione un po' rumorosa, ma più pronta rispetto a quella del Suzuki che "attacca" più in alto. Entrambe si rivelano fluide e robuste anche dopo una giornata sotto stress in continui chiudi-apri nel traffico.
3.0
3.0

Sospensioni

Se gli ammortizzatori posteriori hanno un comportamento analogo, e del tutto soddisfacente, la forcella del Burgman risulta più sostenuta, specie in frenata. Sulle imperfezioni stradali cittadine il più "morbido" è però il Joyride.
3.5
3.0

Freni

Con una lieve pressione sulle leve, Sym e Suzuki garantiscono una frenata potente e ben modulabile. Davvero a punto e mai inopportuno l'ABS sul Burgman.
4.0
3.5

Su strada

Molto intutivi, il Joyride EVO e il Burgman si lasciano conoscere e guidare facilmente in pochi metri, ma soprattutto sono svelti e maneggevoli per affrontare brillantemente il caotico traffico cittadino.
4.0
4.0

Versatilità

Casa, ufficio, palestra, supermercato, cena, teatro, da soli e in coppia, con Sym e Suzuki avrete fra le mani due scooter robusti e affidabili per affrontare senza stress le vostre avventure metropolitane.
4.0
3.5

Prezzo

Sym ha nel prezzo più basso un'arma molto convincente. Suzuki si difende offrendo un prodotto dal look più moderno e un brand più blasonato da spendere nel caso lo si voglia magari rivendere dopo qualche anno.
3.0
3.5

Gallery

Suzuki Burgman 200 ABS, Sym Joyride 200 Evo f.i.
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Suzuki

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Sym

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