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Prove della redazione

MV Agusta Brutale 675

Riccardo Capacchione il 20/05/2013 in Prove della redazione
MV Agusta Brutale 675
MV Agusta Brutale 675
675 cc / 81 kW (110 CV) / 3 cilindri in linea / euro 3
9490 euro c.i.m.

Dal triplo scarico esce il ruggito di un motore dalle prestazioni al vertice; dal design traspare lo stile inconfondibile di certi capolavori del made in Italy. Il risultato? Amore a prima vista

Una bimba sulla sua mini motocicletta sorride e passa via, trainata con una corda dal papà, che con la scusa di guardare la nostra Brutale 675 ci scrocca una sigaretta. In una giornata torrida stiamo all'ombra, sotto al piano stradale della Tangenziale Est di Milano, per scattare le foto di questo servizio. Gli enormi pilastri che sorreggono auto e camion in corsa sopra di noi sono decorati da graffiti, che li rendono meno minacciosi, se non belli. Un laghetto profondo trenta centimetri completa la fotografia di questo posto, uno dei tanti che normalmente non si vedono, perché li si attraversa correndo, andando verso un luogo "vero". In questi angoli abbandonati della suburbia ci muoviamo in sella alla nostra MV; ci piace sentire l'onda sonora di ritorno del motore a tre cilindri che eccheggia sulle pareti di calcestruzzo. Se abitate in una metropoli, forse già sapete che non sempre serve andare in collina per divertirsi un po' con la moto. Ci sono mille posti così in una città. Dove ci troviamo adesso le strade sono sgombre, larghe e anche meglio asfaltate di quelle del centro. Così una rotonda diventa una chicane, le rampe della tangenziale lunghe curve in appoggio e i raccordi stradali si rivelano perfetti per valutare la ciclistica di questa naked stilosa. Dobbiamo comunque stare all'occhio, le strade sono aperte al traffico, ma almeno non viaggiamo tra camion e automobili in colonna, senza dover per questo allontanarci troppo dalla città. D'altra parte le naked non sono nate anche per questo?

Bellezza meccanica...

Serbatoio, codino, un faro ben disegnato e un piccolo parafango, le sovrastrutture della "Brutalina" sono ridotte ai minimi termini. Eppure un colpo d'occhio è sufficiente a riconoscere l'MV-style. Il motore a vista, decorato dal trittico di silenziatori arcuati, il telaio a traliccio con piastre posteriori di alluminio e i convogliatori metallici del radiatore non sono solo componenti meccanici, ma elementi di stile caratterizzanti. La MV è una di quelle moto che calamitano lo sguardo e ti fanno inginocchiare, per osservarla da prospettive diverse. E ora andiamo a scoprire se, dopo aver soddisfatto la vista, la Brutale 675 sarà in grado di appagarci con una guidabilità di livello altrettanto alto...

...e bellezza dinamica

La naked italiana è una delle moto più agili che abbiamo mai provato. Piccola e compatta, è anche molto leggera, 184,5 kg rilevati con il pieno (16,6 litri) di benzina sono davvero pochi. Saliamo in sella e con naturalezza le nostre gambe avvolgono i fianchi del serbatoio: il giro-vita è molto stretto, risultato notevole se pensiamo che non si tratta di una bicilindrica. Il manubrio è largo, ma non troppo e permette di chiudere i gomiti quando si va veloce. Già da fermi, solo facendola "ballare" tra le gambe, ci aspettavamo una moto reattiva, ma alla prima svolta affrontata con un minimo di piglio sportivo quasi mettiamo la ruota anteriore nell'erba, all'interno. La Brutale è un fulmine nell'impostare le curve e ci ha sorpreso. Destra, sinistra, corriamo tra le fabbriche abbandonate e i parcheggi di camion, ma ci sembra di essere su un passo alpino: magia della moto. Ma come hanno fatto? L'avantreno sembra leggero, e invece è ben solido a terra. I dati del Centro Prove ci confermano la distribuzione dei pesi molto avanzata, quasi da ipersportiva. Tutti i progettisti cercano di avvicinare le masse al baricentro della moto, ma in MV ci sono riusciti particolarmente bene. Il motore, derivato da quello della sportiva F3, è cortissimo: il piano di chiusura dei carter è fortemente inclinato perché gli alberi del cambio estraibile sono quasi sovrapposti e occupano lo spazio dietro la bancata dei cilindri. In questo modo è stato possibile realizzare una ciclistica altrettanto compatta. Se sapete cos'è un Momento Polare, sappiate anche che qui è minimo. Quando si guida la 675 non si avvertono inerzie nei cambi di direzione repentini, e questa è la sua dote più spiccata. Anche agendo con forza sul manubrio per cambiare il verso della piega, l'avantreno mantiene direzionalità e aderenza, rendendo l'azione rapidissima. La sella sottile è poco confortevole, ma offre un contatto diretto tra il corpo del pilota e quello della moto. Le sospensioni sono dure, efficaci quando si va forte, scomode ad andature più contenute. Tanto che il mono rende al meglio quando fa un caldo africano: la densità dell'olio diminuisce e l'ammortizzatore diventa scorrevole. Anche la forcella è molto sostenuta sia di molla sia di idraulica: lavora egregiamente quando si carica l'avantreno nella guida sportiva, ma normalmente è sensibile alle irregolarità "secche" del fondo. La frenata ha un attacco energico che abbinato alla forcella rigida suggerisce prudenza quando l'aderenza è bassa. La ciclistica sana emerge con prepotenza quando si chiede tutto alla Brutale: girando tra le immense strutture abbandonate della vecchia fabbrica Innocenti scoviamo tratti di strada praticamente deserti: ci concentriamo maggiormente sulla guida. La Brutale deve essere mantenuta "su di giri" per ottenere il massimo dal suo tre cilindri: la spinta sale con una progressione entusiasmante ma non propriamente lineare. Inserendo una marcia lunga e dando tutto gas, si avvertono infatti delle incertezze a circa 6000 e 9000 giri. La "frustata" appena prima del limitatore, a oltre 12.000 giri, è invece goduria pura. Peccato per il cambio, dagli innesti lunghi e imprecisi che costringono, per ottenere il massimo, a regolare con precisione il comando a pedale. Tre mappe motore, più una ulteriore opzione personalizzabile, otto livelli di traction control: se non trovate la giusta combinazione allora il problema non e nella moto. La nostra preferita è l'impostazione "N" della mappa motore con traction control a livello 3 o 4: la sensibilità dell'acceleratore elettronico è buona e il taglio della potenza arriva soltanto quando serve. Non spaventatevi, però: una volta trovato il compromesso della gestione elettronica adatto al proprio stile, di solito non si tocca più nulla: si guida e ci si gusta questa moto, che voi siate in cima a un passo o lungo le strade di periferia.

Dati Tecnici

 
MV Agusta
Brutale 675

Motore

3 cilindri in linea trasversali a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 79,0x45,9 mm; cilindrata 675 cc; rapporto di compressione 12,3:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con 4 mappe motore selezionabili, diametro corpi farfallati 47 mm. Sistema ride-by-wire e controlllo di trazione con 8 livelli di intervento. Capacità serbatoio carburante 16,6 litri (di cui 5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

Primaria ad ingranaggi (19/36), finale a catena (16/43). Frizione multidisco in bagno d’olio con dispositivo antisaltellamento e comando meccanico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

Telaio a traliccio in tubi d'acciaio; inclinazione cannotto di sterzo nd, avancorsa 95 mm; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm non regolabile, escursione ruota 125 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla, escursione ruota 119 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 5,50x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm e pinza a doppio pistoncino.

Dimensioni

Lunghezza 2085, larghezza 725, altezza sella 810, interasse 1380. Peso a secco 167 kg.

Prestazioni

Potenza 81 kW (110 CV) a 12.500 giri, coppia 65 Nm (6,63 kgm) a 12.000 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Pubblichiamo in tabella le prestazioni rilevate con l'elettonica del motore impostata su Normal. Le differenze tra questa mappa, la Sport e la Rain ai traguardi dei 400, 1000 e 1500 metri sono infatti minime. Ben avvertibile invece la diversa risposta delle tre mappe nei transitori, durante i quali varia la sensibilità del gas e la velocità di apertura delle farfalle. Prova ne è che nella ripresa da 80 a 130 km/h si nota un gap sensibile tra la Rain (5,6 s) e le altre due mappe, che registrano entrambe un tempo di 5,4 s. La rapportatura della trasmissione finale è molto corta, tanto che in 6a marcia si raggiunge il limitatore prima dei 1500 m. La Brutale 675 stacca tempi e velocità equivalenti alla naked a tre cilindri Triumph Street Triple, che ai 1500 m esce a 223,6 km/h e segna 30,7 s. Di buon livello le frenate della MV, dotata di un impianto senza ABS.

Curva di accelerazione

MV Agusta Brutale 675

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 31°C
Pressione atmosferica 1003 mb
Temperatura asfalto 49°C

Rilevamenti

 
MV Agusta
Brutale 675

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 219,6 km/h (30,6 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,9 s (187,4 km/h)
0-1000 m 22,4 s (218,3 km/h)
0-90 km/h 3,3 s (40,9 m)
0-130 km/h 5,5 s (105,6 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 5,4 s (156,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (78,6 m)
50-0 km/h 2,4 s (23,7 m)

CONSUMO

Urbano 15,5 km/l
Extraurbano 16,1 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 17,5 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 184,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 52,0/48,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 47,5/52,5

Pagelle

 
MV Agusta
Brutale 675

In sella

4.0

La sistemazione del pilota offre completo controllo. Perfetta l'impugnatura del manubrio e la posizione di sella e pedane, almeno per chi non è molto alto.

Comfort

2.0

Rigida di sospensioni e con una sella dura: la comodità non è prerogativa della Brutale. Peccato, perché è possibile realizzare una moto al tempo stesso perfomante e comoda.

Dotazioni

4.5

L'elettronica di gestione del motore è molto evoluta per questo tipo di moto, sospensioni e freni sono di medio livello. Il telaio è un gioiellino.

Qualità percepita

4.0

La componentistica è di buona qualità: il risultato è una moto che dà soddisfazione quando si sale a bordo. Il cupolino in plastica un po' triste non è un granché: peccato veniale, ma è proprio sotto il naso di chi guida.

Capacità carico

2.0

Non ci si aspetta moto sotto questo punto di vista da una naked, e in effetti bisogna ricorrere a un "ragno" per portare piccoli bagagli. Il passeggero è un ospite tollerato ma non gradito.

Motore

4.0

Spinge forte agli alti, ma l'erogazione è ondivaga: la spinta non è sempre regolare e attorno ai 6000 e 9000 giri si percepiscono dei flessi. A nostro parere è migliorabile con una messa a punto più "fine" dell'iniezione.

Trasmissione

1.5

Gli innesti lunghi e imprecisi del cambio disturbano nella guida veloce. Elevato il carico di azionamento della frizione che è invece robusta ed efficiente, anche nell'antisaltellamento.

Sospensioni

3.0

La risposta del mono è secca; la forcella, tarata sul duro, fatica a "partire" sulle piccole ondulazioni. Bene se si va forte e con gomme che "attaccano", fastidiose sul pavé e in città.

Freni

3.0

L'impianto anteriore è potente e dall'attacco aggressivo. Il posteriore arriva presto al bloccaggio: al momento non è previsto l'ABS, nemmeno come accessorio.

Su strada

4.5

Piacevolissima nella guida sportiva, è fulminea nei cambi di direzione. L'avantreno dà confidenza anche sul veloce, merce rara tra le naked.

Versatilità

3.0

La sua prerogativa è far divertire chi sale sulla sua sella, e infatti è una goduria nella guida sincopata tra le curve. Se vi piace passeggiare rilassati, il comfort scarso dopo un po' vi darà fastidio.

Prezzo

4.0

Allineata, euro più, euro meno, con la rivale tricilindrica Street Triple, è un po' più costosa delle giapponesi a due e quattro cilindri, che però il suo carisma lo vedono col binocolo.

Pregi e difetti

 
MV Agusta
Brutale 675

PREGI

Maneggevolezza, Prestazioni, Cura dei dettagli, Qualità componenti

DIFETTI

Comfort, Cambio

Gallery

MV Agusta Brutale 675
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  • trap6320
    mantenerla quanto mi costa questa italiana - olio filtri candele a parte a12000 vanno sostituiti 24000 catena distribuzione costa un botto a 35000 eccentrico ruota posterire una fucilata vari problemi di elettronica che sui vari forum leggo va bene l'italianita ma con i soldi che uno spende x acquistarla dovrebbe essere perfetta non solo nella forma ma soprattutto nella sostanza con una cb anni 90 ho fatto 100'000km manutenzione ordinaria
  • Xadren
    A Ernesto - Una storia da vero appassionato motociclista, ma che cosa c'entra con la MV Agusta?
  • Francisa
    IMPARIAMO a comprare Italiano - Impariamo a tornare patriottici..ci invidia..va il mondo intero; dobbiamo ritornare come siamo stati.. Se' vogliamo lo possiamo.. Gli (altri) non gli interessa niente s'e' non l (Interessse) La tecnica motoristica nostrana e tornata forte come e piu' di prima,non abbiamo i numeri e forse e' anche meglio..ma I nostri tecnici sono straordinari
  • ernestoboss
    adesso ho una bmw 650 che come sempre uso 12 mesi - le mie moto sono state: negli anni 60 una splendida benelli tornado, mi e' stata rubata, ho acquistato una kawasaki 750 due tempi da brivido dopo due anni una stirata in seconda ha causato lo sfondamento di un pistone, cambio ancora e compro una bmw r1100rt,fantastica e pesante,dopo 5 anni di bellissimi viaggi e 87000 km ho dovuto regalarla ad un amico perche' un tumore non mi consente di gestirla.

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