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Prove della redazione

KTM 640 Duke II

Fabrizio Giulini il 08/05/2013 in Prove della redazione
KTM 640 Duke II
KTM 640 Duke II
690 cc / 51,5 kW (70 CV) / 1 cilindro verticale / Euro 3
€ 7695 c.i.m.

Siamo saliti fino ai 2758 metri dello Stelvio per goderci questa piccola, leggera e scattante naked. È facile e adatta ai principianti ma anche tremendamente efficace, se a guidarla è una "bella manetta"

Se siete stati al raduno dello Stelvio, forse avete provato la strana sensazione di essere sempre in pendenza. O sali, o scendi, a parte un piccolo tratto pianeggiante dove la strada scollina. Quasi un invito a fermarsi, sì, ma solo per un po'. L'asfalto serpeggia sul fianco della montagna, come uno scalatore che cerchi la via giusta per la vetta: una salita dura, un amore-odio per i ciclisti, un paradiso per chi preferisce le due ruote spinte da un motore. E quello della nostra KTM 690 Duke sembra fatto apposta per scalare i passi più duri. Ha una gran "botta" di coppia ai bassi regimi, resa sfruttabile dalla ciclistica leggera e intuitiva. Milano, addio...Stelvio, stiamo arrivando! La Duke ci accoglie letteralmente "dentro" la sua sella, ben sagomata e vicina al suolo. Lasciamo alle spalle una metropoli che aspetta il weekend, divincolandoci nelle strade dell'hinterland. Il manubrio largo rende facili le manovre a bassa velocità e, grazie alla posizione ribassata del pilota e al serbatoio molto stretto, il peso della Kappa sembra scomparire.

Verso la Valtellina

Di protezione aerodinamica non se ne parla in sella alla Duke, e le vibrazioni trasmesse nella zona di raccordo tra sella e fianchetti si sentono. La superstrada da Lecco a Colico offre la possibilità di provare la mappa motore impostata su Rain che rende l'erogazione della coppia molto fluida e annulla l'effetto on-off nel riprendere il gas. L'accensione a doppia candela partecipa al risultato, migliorando la combustione: 102 mm di alesaggio sono tanti e il fronte di fiamma viene meglio alimentato con due candele. La doppia corsia termina, siamo nel fondovalle, dove i lunghi rettilinei della Statale 38 diventano ampi curvoni. La Duke dimostra che una moto leggera non è per questo "ballerina", correndo sicura e stabile anche grazie all'appoggio offerto dalle Metzeler Sportec M5 montate per l'occasione. Quale migliore trasferta per provare queste nuove gomme? La strada è ora piena di moto, siamo arrivati a Sondalo: nella zona attorno al centro sportivo sorgono le tensostrutture del 36° Motoraduno Stelvio International, dove 30.000 biker per tre giorni diventano una community chiassosa. Migliaia di moto sono pronte a scalare la leggendaria strada che porta al Passo dello Stelvio. Ci rifocilliamo e, dopo aver bevuto della sana acqua, ci apprestiamo alla scalata. Peccato, dobbiamo guidare e non possiamo appro- fittare dei 14.000 litri di birra pronti per essere spinati...

Un mono imbattibile

Vogliamo la massima potenza del motore - di gran lunga il più prestante tra i mono in circolazione - per affrontare la salita: togliamo la sella del passeggero, estraiamo il potenziometro e selezioniamo la mappa "Racing". Il monocilindrico ora risponde con più prontezza ai comandi. Scalando gli stretti tornanti che portano alla vetta, instauriamo un feeling immediato con la Duke: arriviamo "sotto" alla curva, raggiungiamo la corda e...gas! Il posteriore perde aderenza sotto la spinta del motore che ci porta, con un allungo incredibile, fino alla frenata successiva. Il peso piuma della KTM 690 Duke permette ai meno esperti di destreggiarsi anche su una strada impegnativa come quella dello Stelvio. Le curve ci invitano, alziamo il ritmo e ci accorgiamo che la forcella affonda rapidamente e il mono, in estensione, è poco frenato. Niente di drammatico, ma non è possibile effettuare regolazioni, a parte il precarico della molla del mono. Certo, delle unità regolabili consentirebbero di "cucirsi" la Duke addosso, ma alzerebbero anche il costo. Il limite di questa piccola belva è comunque alto e bisogna considerare che il set-up di serie concilia prestazioni e un discreto comfort. Raggiungiamo quota 2758 metri, siamo al Passo dello Stelvio. Giusto il tempo di una foto con alcuni amici del raduno e ci rituffiamo, è il caso di dirlo, verso Bormio. Alziamo nuovamente la sella e scegliamo la mappa "Standard" (esiste il comando remoto al manubrio, ma è un accessorio Power Parts). L'erogazione più dolce rende la guida pulita e rilassata. Lungo la ripida discesa saggiamo le qualità dell'impianto frenante della 690 Duke, dotata di ABS escludibile. Nelle decelerazioni più decise prima dei tornanti apprezziamo la conformazione del serbatoio che permette un appoggio solido delle gambe. Il disco anteriore è modulabile e l'attacco della frenata dolce: ottimo se non si è abituati al "morso" degli impianti aggressivi. L'intervento dell'ABS è avvertibile solo sul posteriore, quando il retrotreno si scarica prima di affrontare il tornante. L'avantreno sincero e solido permette di scendere in piega in modo neutro e intuitivo anche in discesa. Gran mezzo questa Duke 690! La giornata volge al termine e il sole, basso, si sta incastonando tra le cime delle montagne. Un tramonto fantastico ci accompagna sulla strada di casa, mentre un motociclista lampeggia, incrociandoci. Che bella la moto, vero?

Dati Tecnici

 
KTM
640 Duke II

Motore

1 cilindro verticale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 102,0x84,5 mm; cilindrata 690 cc; rapporto di compressione 12,6:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con sistema ride by wire, diametro corpo farfallato 46 mm. Capacità serbatoio carburante 14 litri (di cui 3,2 di riserva). Lubrificazione a carter umido con due pompe dell'olio.

Trasmissione

Primaria ad ingranaggi (36/79), finale a catena (16/40). Frizione multidisco in bagno d’olio con dispositivo antisaltellamento, servoassistenza meccanica e comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

Telaio a traliccio in acciaio; inclinazione cannotto di sterzo 26,5°, avancorsa 115 mm; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm non regolabile, escursione ruota 135 mm; sospensione posteriore, forcellone in alluminio pressofuso con leveraggi progressivi e monoammortizzatore regolabile nel precarico della molla su 10 tacche, escursione ruota 135 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 5,00x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-R17, posteriore 160/60-R17. Freni: anteriore a disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza flottante a singolo pistoncino.

Dimensioni

Lunghezza e larghezza nd, altezza sella 835, altezza da terra 192, interasse 1466. Peso in ordine di marcia senza benzina 149,5 kg.

Prestazioni

Potenza 51,5 kW (70 CV) a 7500 giri, coppia 70 Nm (7,1 kgm) a 5500 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

La 690 Duke si conferma quel "mostro" che il pubblico già conosce, con prestazioni quasi incredibili per un monocilindrico, anche se di cubatura generosa. Tenere l'avantreno a terra nelle accelerazioni al limite non è semplice, ma si può controllare la cabrata della ruota anteriore se si ha un po' di esperienza. Rispetto alla 690 del 2011 che avevamo provato in versione "R", la nuova Duke migliora nettamente i dati velocistici, pur pesando 7 kg in più. Minime le differenze tra i due modelli: circa 5 km/h sui 400 m, che diventano quasi 8 sui 1000 m per tornare intorno ai 5 a 1500 m. Migliorata anche l'accelerazione sui 90 km/h, mentre a 130 km/h i dati sono praticamente identici. Notevole il vantaggio della nuova Duke nella prova sorpasso: la differenza è di 1,2 s e quasi 30 m. Migliorata la frenata: 0,8 m in meno da 130 a 80 km/h e 0,7 da 50 a 0.

Curva di accelerazione

KTM 640 Duke II

Condizione della prova

Cielo velato
Vento 2 m/s
Temperatura aria 29°C
Pressione atmosferica 1005 mb
Temperatura asfalto 42°C

Rilevamenti

 
KTM
640 Duke II

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 187,9 km/h (34,3 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,6 s (168,5 km/h)
0-1000 m 24,6 s (185,4 km/h)
0-90 km/h 3,5 s (46,7 m)
0-130 km/h 6,5 s (141,9 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 6,7 s (198,4 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (75,9 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,3 m)

CONSUMO

Urbano 18,7 km/l
Extraurbano 22,3 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 20,1 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 161,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 51,0/49,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 47,5/52,5

Pagelle

 
KTM
640 Duke II

In sella

4.0

Le gambe stringono bene i fianchi dello stretto serbatoio, il manubrio è largo e ravvicinato: tutto assicura il controllo totale della moto. Ottimo il feeling durante la guida impegnata.

Comfort

3.0

La sella è imbottita il giusto e le sospensioni filtrano a dovere le asperità del fondo. Fastidiose, alla lunga, le vibrazioni sulla sella e sulle pedane.

Dotazioni

4.0

La componentistica (freni e sospensioni compresi) è di qualità e in "stile off-road", come il micro cruscotto e il trimmer delle mappe motore sotto la sella: spartani, ma ci sono. L'ABS è di serie.

Qualità percepita

4.5

Il telaio è un arabesco di tubi, il motore un inno alla compattezza e alla bella meccanica. Sono esempi di cura costruttiva e progettuale, che non si sfoggia ma che non... sfugge all'occhio esperto.

Capacità carico

3.0

Nel vano sotto la sella del passeggero si ripongono giusto un bloccadisco, la trousse attrezzi (ben fornita) e un "ragno" per i bagagli.

Motore

5.0

Prontezza di risposta al gas, gran "castagna" ai bassi e medi regimi, allungo e progressione impressionanti. Alcuni twin invidiano le prestazioni dell'ultimo monocilindrico LC4.

Trasmissione

5.0

Il cambio è semplicemente perfetto negli innesti e nella rapportatura, il comando della frizione è morbido e l’antisaltellamento è ben tarato.

Sospensioni

3.5

Si può regolare solo il precarico del mono. Per le "manette" la forcella affonda troppo e il mono è poco frenato. Se non sapete cosa significhi tutto ciò, vuol dire che il set-up è perfetto per voi che amate la guida un po' più tranquilla...

Freni

4.0

Il disco anteriore è molto modulabile e nel caso di frenate di emergenza l'ABS (disinseribile per i più smaliziati) interviene esattamente al limite dell'aderenza del pneumatico.

Su strada

4.0

Infonde sicurezza anche ai meno esperti grazie al peso contenuto e all'ergonomia azzeccata. Divertentissima nel misto.

Versatilità

3.5

Dove vi sono curve, la Duke ha poche rivali: il divertimento è assicurato. Facile in città, non è il massimo per lunghe percorrenze autostradali.

Prezzo

3.5

La fascia di prezzo è alta se si considera il settore delle moto a un cilindro; ma la qualità c'è, lo stile e le prestazioni anche. E l'ABS è di serie.

Pregi e difetti

 
KTM
640 Duke II

PREGI

Motore, Ciclistica, Prestazioni dinamiche, Componentistica

DIFETTI

Vibrazioni, Comfort con passeggero, Accessibilità al trimmer delle mappe motore, Taratura delle sospensioni nella guida sportiva

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